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Nitti Francesco Fausto

Anagrafica

Cognome: Nitti
Nome: Francesco Fausto
Soprannome:
Luogo di Residenza: Asciano Pisano (Pisa), lampedusa (), lipari (), Sète (Francia), france (), belchite (), barbastro ((huesca)), periguex ((dordogne)), figueras (), codos (), lerida (), collioure (), argeles (), francia. argeles. (gurs), saint-sulpice-la-pointe ((tarn)), vernet (), levallois-perret ((seine)), magliana di (roma), basilea (), bale (), aragon (), ebro (), mont de marsan ((landes)), toulouse (haute (garonne)), lodève (hérault) e mauzac ((dordogne)), brens ((tarn)), gemania (), allemagne (), alemania (), bordeaux ((gironde))
Data di Nascita:
Luogo di Nascita: Asciano Pisano (Pisa)
Data di Morte:
Luogo di Morte:

Descrizione

Note Biografiche: "Nato a Pisa il 2/9/1899 da Vincenzo e Ciari Paola (nipote di Nitti). Arruolato durante la prima guerra mondiale (luogotenente d'artiglieria), a soli 18 anni, in un reggimento di artiglieria, viene decorato della Croce di guerra al merito nel 1920. Tra i promotori della Giovane Italia nel dopoguerra, passa alla militanza attiva nel 1922 quando la casa dello zio viene saccheggiata dai fascisti. Impiegato presso il Banco di Napoli, è arrestato il 2/12/1926 per attività antifascista e viene confinato (Lampedusa, Lipari) per 5 anni. Evaso con un gommone, il 27/7/1929, insieme con Carlo Rosselli ed Emilio Lussu, è accolto come rifugiato politico a Nizza il 1/8/1929. Dall'agosto 1929 fino al 1933 è a Parigi dove è giornalista e scrittore e fonda con Rosselli il movimento Giustizia e Libertà, poi si sposta a Levallois-Perret (Seine) e a Perigueux (Dordogne) dal 1933 al 1938. Si sposa il 20/1/1930 a Basilea o il 31/1/1931 a Parigi con America D'Angelo da cui ha 2 figli, si dichiara protestante (è figlio di un pastore metodista). Passa in Spagna una prima volta nel dicembre 1936, ritorna nel 1937 per arruolarsi e nel febbraio viene designato come comandante del Battaglione della Morte con cui combatte in Aragona (il Battaglione è in seguito integrato nella 153° brigata mista). Ferito in combattimento a Huesca, dopo la guarigione rientra al fronte e partecipa all'offensiva di Belchite. Passa in seguito al comando del 644° Battaglione della 140° Brigata e combatte a Codos e Lerida. Nel maggio del 1938 è al Centro organizzativo dell'Artiglieria internazionale a Figueras e prende parte alla battaglia dell'Ebro del luglio. Ripara in Francia nel 1939, e viene internato a Argeles, per alcuni giorni anche a Saint Cyprien. Incarcerato in seguito nel forte di Collioure e a Gurs, è rilasciato nel 1940 grazie all'intervento della LIDU e di uomini politici francesi e italiani. Si stabilisce a Mont de Marsan fino all'arrivo dei tedeschi e a Tolosa dal giugno 1940 prende parte alla lotta antinazista nei FTP (rete Bertaux), fino al suo arresto il 12/12/1941. Dopo essere stato imprigionato nella prigione militare di Tolosa, viene rimesso in libertà provvisoria il 26/2/1942. E' presente al suo processo il 31/7/1942 (condannato per organizzazione gollista, dichiara anche di essere stato antifascista in Italia e di aver abbandonato il proprio paese in quanto gli era impedito di lavorare e vivere) e dopo la condanna è inviato alla prigione di Lodève (Hérault) e poi al campo militare di Mauzac (Dordogne). Incarcerato a Saint Sulpice la Pointe (Tarn) dal 12/5/1943 e dal 2/7/1943 a Vernet (sezione C, reduci di Spagna, baracca 61 poi nella sezione T, lavoratori e transiti, n di matricola 11135). Nell'agosto 1943 su richiesta è inserito nelle liste degli internati da rimpatriare, ma il 13/1/1944 è trasferito a Brens (Tarn). Evade il 24/8/1944 da un convoglio diretto in Germania (il ""train fantome"" partito da Bordeaux il 9/8/1944) e raggiunge nel maquis il gruppo Charles, con cui combatte fino all'arrivo degli alleati. Rientrato in Italia è nominato nel 1946 direttore generale del Ministero dell'Assistenza postbellica e si occupa del rientro degli italiani, militari e civili, detenuti nei campi di prigionia e internamento all'estero. Eletto consigliere comunale di Roma nel 1947, riveste in seguito diversi incarichi nel PSI. Nel dopoguerra risiede a Roma ed è fino alla morte (il 28/5/1974) vice presidente nazionale dell'ANPPIA."
Qualifica: impiegato
Dal:
Al:
Qualifica: giornalista
Dal:
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Qualifica: scrittore
Dal:
Al:
Orientamento politico: socialista
Fonti Generiche: "La Spagna nel nostro cuore, 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare,AICVAS, Milano, 1996 //Aicvas // Basi D., La partecipazione degli antifascisti toscani alla guerra civile di Spagna (1936-1939), relatore Gallerano N., Tesi di laurea non pubblicata, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Lettere e Filosofia (Corso di Laurea in Lettere Moderne), A.A. 1993-1994// Antifascisti nel Casellario Politico Centrale, a cura di Dal Pont A., ANPPIA, Roma, 1988-1995, 19 voll. // Isrt (fondo ANPI) // Lopez A., Dalla Spagna alla Resistenza in Europa in Italia ai campi di sterminio, Quaderno Aicvas n. 3, Roma, 1983 // Calandrone G., La Spagna brucia, Editori Riuniti, Roma, 1974 // Pacciardi R., Il Battaglione Garibaldi. I volontari italiani nella Spagna repubblicana, Edizioni La Lanterna, Roma, 1945 // Tuban G., Les séquestrés de Collioure. Un camp disciplinaire au chateau royal en 1939, Editions Mare nostrum, Perpignan, 2003. // Nitti F., Chevaux 8 hommes 70 Le train fantome 3 juillet 1944 - Mare nostrum - Perpignan, 2004 // Bucci F., Bugiani R., Carolini S., Tozzi A., Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola, La Ginestra, Follonica, 2000. // ACS CPC // Nitti F., ""Il maggiore è un rosso"" (Edizioni Avanti! - Milano-Roma - 1955) // Foundation pour la mémoire de la déportation // Archive départemental de l'Ariège (Foix) // Biagioni M., Scarpe rotte eppur bisogna andar: fatti e persone della Resistenza in Mugello e Val di Sieve, Firenze : Pagnini e Martinelli, stampa 2004 // Aldo Morandi, In nome della libertà. Diario della guerra di Spagna 1936-1939, Mursia, Milano, 2002 // Archives Nationales de France (Paris)// Ramella P., Francesco Fausto Nitt. L'uomo che beffò Hitler e Mussolini, Aracne, Roma, 2010"
Decorazioni:
Brigata di appartenenza: Battaglione della Morte, 140° brigata (644° Battaglione)
Grado:
Forze Armate:
Campo di Internamento: Argeles, Gurs, Collioure, Saint-Sulpice-la-pointe, Vernet, Brens
Causa della Morte:
Eta della Morte:
Tipologia:
???compilazione.noteInterne???: