Presentazione del libro “Piombo con piombo. Il 1921 e la guerra civile italiana”, a cura di Giorgio Sacchetti

Chiara Nencioni - Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea in provincia di Lucca

27 Marzo 2023 - Arezzo
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Sabato 24 marzo, dalle ore 16.30 alle 19, presso la Sala della Cultura -che un tempo fu Casa del Fascio- Palomar di San Giovanni Valdarno si è tenuta la presentazione del libro Piombo con piombo. Il 1921 e la guerra civile italiana, a cura di Giorgio Sacchetti, Carocci editore, uscito a febbraio di questo anno.
Sono presenti il curatore, docente di Storia culturale e sociale dell’età contemporanea all’Università degli Studi di Firenze, e gli autori di alcuni contributi: Paolo Pezzino, Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, e Giovanna Procacci, Professoressa di storia sociale contemporanea e storia contemporanea presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Il volume mette insieme due convegni sul 1921, un anno parecchio significativo e cruciale per la storia del nostro paese: anno dello squadrismo fascista, dell’attentato anarchico al teatro Diana di Milano, delle insorgenze operaie e contadine, degli Arditi del popolo. Non a caso, una sezione del volume -la terza- è intitolata “Rappresentare il 1921”.

Procacci elogia l’immensa quantità documentaria presente in questo volume. Di grande importanza la parte sull’Anarchismo, che rientra nella prima sezione del volume, intitolata temi/questioni di metodo. A tale proposito sottolinea che gli anarchici usavano la violenza per conquistare la libertà, mentre la violenza fascista era per acquisire il potere. La Professoressa sottolinea anche che nell’immediato dopoguerra si è trattato di violenza popolare, poi è diventata di difesa, una volta avvenuto l’attacco alla democrazia.

Sull’anarchismo da remoto è intervenuto anche Enrico Acciai, attualmente visiting researcher alla Columbia University di New York. Nel suo intervento si sofferma sulla scelta volontaria delle armi legata a Garibaldi, in una sorta di guerra di guerriglia.

La seconda parte del volume, non a caso intitolata “Territori/Casi di studio”, ha il pregio di fornire uno spaccato dei fatti del ‘21 nell’intera nazione: Milano, Bologna, Parma e Imola, Empoli, Arezzo e Valdarno, Roma.

Pezzino sottolinea che la locuzione “guerra civile” è impropria per il ’21 perché i due contendenti non hanno la stessa forza. Il termine è dunque usato lato sensu per indicare un conflitto sociale acceso.
Riprendendo Claudio Pavone, sostiene che nel caso del ’21 sarebbe più opportuno parlare di conflitto di classe.

“Sarebbe più corretto, parlare di una guerra civile asimmetrica”, dice Salvatore Mannino nel suo breve intervento.

Questi gli autori del volume: Enrico Acciai, Francesco Bellacci, Paola Bertoncini, Lorenzo Bertucelli, Marco Betti, Giulio Bigozzi, Laura Bottai, Roberto Carocci, Mirco Carrattieri, Paul Corner, Fabio Degli Esposti, Pietro Di Paola, Fabio Fabbri, John Foot, Andrea Giaconi, Ivano Granata, Salvatore Mannino, Pietro Masiello, Iara Meloni, Luigi Nepi, Guido Panvini, Elena Papadia, Paolo Pezzino, Andrea Rapini, Giorgio Sacchetti, Antonio Senta, Emanuele Upini, Andrea Ventura, Rodolfo Vittori.

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