PASSEGGIATE NELLA FIRENZE DELLA LIBERAZIONE. Ideazione e realizzazione di itinerari sulla Firenze del 1943-’44: tra Guerra e Liberazione

Giada Kogovsek - Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

image_pdfimage_print

L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, per suo patrimonio e competenze, fornisce strumenti e conoscenza per ripercorrere la storia della Resistenza. La progettazione di itinerari legati al contesto della Resistenza e della Guerra si inserisce in un lavoro di tipo culturale svolto da anni dall’ISRT che ha portato a risultati importanti sul Quartiere 1 e il Quartiere 5.

Il progetto, svolto in collaborazione con l’Associazione culturale Regola d’Arte di Firenze e sostenuto dall’Assessorato al Turismo del Comune di Firenze nell’ambito del bando per la promozione della Firenze Insolita, valorizza la città andando a inglobare anche il territorio circostante, centrando l’attenzione sulla sua storia più recente e promuovendo percorsi meno noti nei luoghi della Firenze del Novecento, focalizzando l’interesse sui punti inusuali e meno conosciuti per incoraggiare un turismo diversificato e capace di comprendere anche la cittadinanza.

La prima fase del progetto è stata caratterizzata dallo sviluppo e dalla messa a disposizione, nel periodo compreso tra i mesi di settembre e ottobre, di progettualità di itinerari meno conosciuti del contesto urbano fiorentino ripresi dalla sezione “itinerari” del portale ToscanaNovecento e la progettazione e messa online degli itinerari nel mese di novembre; il progetto, poi, ha previsto un seminario di formazione online il 9 novembre 2021 svolto in collaborazione con l’Associazione Liberation Route Italia di Lucca, a cui hanno partecipato oltre 70 guide turistiche professioniste di Firenze per formarle approfonditamente sugli avvenimenti che riguardano le tappe degli itinerari; infine, la terza ed ultima fase è stata caratterizzata dalla sperimentazione di un primo calendario di percorsi previsto per novembre, con 3 itinerari ripetuti (2 uscite per ogni itinerario) per un massimo di 6 uscite totali. I trekking urbani sono stati condotti dalle due  guide professioniste, Ilaria Masi e Angela Russo di Regola d’arte, e arricchiti da brevi pillole di storia in luoghi significativi a cura di storici o storiche dell’ISRT e sono stati impreziositi da ospiti a sorpresa come il Direttore dell’Istituto – Matteo Mazzoni – e la cantautrice fiorentina Letizia Fuochi.

Lo svolgimento degli itinerari è stata anche un’occasione per promuovere le attività storiche presenti sul territorio e valorizzare i cambiamenti dei luoghi e degli edifici di cui descriviamo gli eventi del passato. Aspetto originale del progetto è stata la volontà di unire i percorsi culturali proposti alla promozione di realtà significative presenti all’interno degli itinerari, ad esempio il Conventino nel quartiere centrale dell’Oltrarno, e quindi incoraggiare la conoscenza di un aspetto inedito della città a sostegno dell’artigianato fiorentino, parte integrante della realtà cittadina ma che spesso rimane nascosto e per questo ha difficoltà a essere scoperto sia dai/dalle turisti/e che dal mercato locale, soprattutto dai/dalle più giovani. Inoltre, nell’ottica di un coinvolgimento culturale, abbiamo puntato a pubblicizzare luoghi che hanno una storia e una memoria importante per la città e che ora rappresentano un particolare aspetto della vita sociale, artistica e urbana come la Manifattura Tabacchi, culla di numerosi eventi e importanti iniziative per Firenze.

L’offerta di tipo storico-culturale, mira a raggiungere target differenziati ed è capace di coinvolgere tutta la cittadinanza, giovani compresi/e, e sostenere un accrescimento culturale incoraggiando la partecipazione delle persone alla vita sociale della città, soprattutto nei luoghi poco fuori dal centro storico, e sensibilizzare la comunità locale. Proponendo questi percorsi alternativi validi, anche i/le turisti/e che decidono di soggiornare in città possono usufruire di questo servizio con l’auspicio di migliorare e arricchire il loro soggiorno cittadino.

I percorsi all’interno della storia della Guerra, della Resistenza e della Liberazione cittadina, che sono stati pubblicizzati sul sito di Feel Florence pagina ufficiale del turismo del Comune di Firenze e della Città Metropolitana, ci aiutano a riscoprire radici e guardare con occhi diversi la città di oggi.


ITINERARI

  • Itinerario 1. Oltrarno:

Le vicende della Resistenza a Firenze sono quelle di tanti quartieri ma l’Oltrarno ne è certamente protagonista e avanguardia politica nonché simbolo del riscatto della città. Questo percorso ripercorre la strada fatta dagli Alleati dal momento del loro ingresso in città nel 1944; il punto di partenza è Porta Romana, dove entrò la prima pattuglia inglese, per poi proseguire il tour seguendo il loro avanzamento nelle strade del quartiere. Il percorso segue varie tappe del loro passaggio nei luoghi importanti e noti di Firenze come Palazzo Pitti, Ponte Santa Trinita, Ponte Vecchio e Piazza Santo Spirito per terminare, passando davanti al Convento del Carmine e per Piazza Tasso, infine al Conventino, un complesso storico situato nel cuore del quartiere popolare di San Frediano che per vocazione e identità accoglie artisti e artigiani e che fu frequentato da ferventi ed attivissimi antifascisti.

Il volto dell’Oltrarno oggi è cambiato ma le sue strade, quelle strade percorse dai protagonisti della Resistenza cittadina rimangono, anch’esse al pari delle opere d’arte, un patrimonio vivo che riemerge ancora oggi nella vita sociale e politica del quartiere ed è testimonianza, dal punto di vista storico e umano, della Resistenza italiana.

Durata del tour: circa due ore

  • Itinerario 2. Quartiere 5 percorso 1:

           La battaglia della Firenze operaia

Il percorso ripercorre gli interminabili giorni dopo la Liberazione della città, avvenuta l’11 agosto 1944, degli abitanti nelle zone tra il Mugnone e il Terzolle; in quelle settimane due luoghi, in particolare, divennero il simbolo delle opposte fazioni, la Manifattura Tabacchi e il Casone dei Ferrovieri. Ubicati a poca distanza l’uno dall’altro, da lì, si percorrono le vie del quartiere in cui tedeschi e partigiani si fronteggiarono in azioni di combattimento. Il percorso inizia proprio alla Manifattura Tabacchi, l’ex fabbrica di tabacco di cui ricostruiamo la sua storia durante la Guerra e valorizziamo la sua dimensione nella realtà attuale, volta a dar vita a un nuovo quartiere della città animato da energia creativa e complementare al centro storico: una destinazione contemporanea per cittadinanza e turismo. Posta al limite della parte occidentale della città, tra le Cascine e il Mugnone, a partire dalla mattina dell’11 agosto la Manifattura era diventata fortino dei paracadutisti tedeschi contrapposto al vicino Casone dei Ferrovieri, un edificio tra le vie Rinuccini, Petrella e Ponchielli, destinato fin dalla sua costruzione alle famiglie dei ferrovieri spesso di tradizione antifascista e importante base strategica per i partigiani durante le giornate per la Liberazione della città. Il percorso procede poi lungo il Mugnone, una zona protagonista di diverse vicende legate alla seconda linea del fronte e ai suoi ponti, per terminare al cippo in memoria dei caduti della patria posto vicino alla Casa della Cultura e della ricreazione di Ponte di Mezzo, altra zona chiave dei giorni caldi dell’agosto 1944.

Durata del tour: circa due ore

  • Itinerario 3. Quartiere 5 percorso 2:

           Le ferite della guerra: fra occupazione e lotta per la libertà

Il percorso inizia davanti al cippo per il decennale della Resistenza al centro di Piazza Dalmazia. Proseguendo ci si trova davanti alle ex Officine Galileo, storico stabilimento operaio nel Viale Morgagni n.19, caposaldo della classe operaia fiorentina i cui operai, assieme a quelli della Pignone e di altre industrie fiorentine, si resero protagonisti dello sciopero del 3 marzo 1944. Durante la Liberazione della città fu un luogo di combattimenti conteso tra pattuglie tedesche e reparti ciellenisti, che le occuparono in modo alterno con perdite su entrambi i fronti. Avanzando per il Viale Morgagni, teatro di rastrellamenti di civili, si ripercorrono le vicende degli ultimi giorni della battaglia di Firenze fino alla liberazione dell’Ospedale di Careggi, avvenuta il 31 agosto 1944 con cui la città potè dirsi completamente liberata. Ancora oggi è davvero difficile credere che l’intera struttura sanitaria sia stata al centro dei combattimenti, presidiata giorno e notte da mitragliatrici tedesche che la “puntavano a vista”.

Penultima e doverosa tappa alla Pieve di Santo Stefano in Pane fulcro, durante gli anni della guerra, dell’assistenza ai cittadini della zona ad opera della Madonnina del Grappa di Firenze di don Giulio Facibeni conosciuto sia per l’impegno nell’ospitalità offerta agli ebrei che per la vicinanza con gli ambienti antifascisti. Il percorso termina allo Stabilimento Chimico Farmaceutico tristemente noto per i fatti che vi si sono svolti la notte del 5 agosto 1944. Nel cortile interno, infatti, una lapide ricorda le dodici vittime della strage tedesca in città.

Durata del tour: circa due ore


Sono allo studio nuovi itinerari, alla luce di documenti inediti conservati presso il nostro Istituto, che interessano altre zone della città come il Quartiere 2 (le Cure e Campo Marte) e la zona tra la Fortezza da Basso e il Ponte Rosso.

  • (will not be published)
  • Chi sei?

  • Titolo del tuo contributo*


  • Iscriviti alla newsletter di ToscanaNovecento
  • Puoi usare codice html: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>