Francesco Venuti, autore delle Memorie di guerra e di prigionia, edito dal Consiglio Regionale della Toscana nel 2018, ha inteso contribuire con questa ricerca all’impegno dispiegato nel corso del tempo dai molti storici che hanno studiato il dramma dell’8 settembre 1943: il disarmo e la deportazione degli Internati militari italiani del 1943, mediante il paziente...
IL CAMPO FINO AL 10 SETTEMBRE 1943[1] Nel giugno 1940 l’Italia fascista entrò in guerra. Fin dai primi giorni il Ministero degli Interni istituì su tutto il territorio nazionale campi per i militari nemici catturati. Contestualmente inasprì la legislazione antiebraica del 1938 e, con norme che si fecero sempre più restrittive, impiantò campi di concentramento...
Sono passati 80 anni da quel lontano 10 settembre 1943, quando gli abitanti di Piombino, sostenuti ob torto collo anche dalle forze armate presenti in città (soprattutto dalla Marina di stanza nel territorio della cittadina e lungo le coste del promontorio), si ribellarono alla presenza tedesca e diedero vita ad una vera e propria battaglia...
La mattina dell’11 settembre 1943 le truppe naziste entrano a Firenze. La città viene occupata senza colpo ferire. Il generale Chiappi Armellini, responsabile della sua difesa, si arrende mentre le truppe dell’ex alleato circondano e occupano le caserme fiorentine, arrestando i militari. Rapido e tragico epilogo delle ore convulse successive alla diffusione del messaggio del...
“In seguito ad un accanito rastrellamento operato da ingenti forze tedesche contro la formazione, l’Ardemanni che proteggeva con la mitragliatrice il ripiegamento dei suoi compagni, veniva colpita gravemente da un colpo di mortaio nemico per cui decedeva all’istante.”[1] Con queste parole la Commissione regionale per il riconoscimento partigiano attribuisce a Cristina Lenzini in Ardimanni la...
“Poverannoi!”: l’Italia entra in guerra Quando il 10 giugno 1940 Mussolini si affaccia dal balcone di Palazzo Venezia per annunciare l’ingresso italiano nel conflitto, il regno di Carlo Scorza a Lucca si è concluso da otto anni, e con esso il tentativo del ras cosentano di scalzare “quel gelatinoso collante di interessi” (Umberto Sereni) che...
La montagna – ha scritto Dante Livio Bianco – fu […] la culla del partigianato, come ne fu poi la base fondamentale e l’ambiente di sviluppo e di consolidamento. […] Le montagne furono davvero la casa dei partigiani.[1] Le montagne a cui si riferiva nelle sue memorie partigiane il futuro comandante della 1° Divisione alpina...
Silvano Fedi è con ogni probabilità il partigiano più noto e discusso dalla letteratura storica locale, nonché uno dei personaggi di maggiore spicco nella memoria collettiva della città di Pistoia. Il suo riconoscimento pubblico si ebbe nell’immediato dopoguerra, prima con il conferimento della medaglia d’Argento al Valor Militare, poi con l’intitolazione di un istituto scolastico,...