Poetiche e politiche del ricordo

Memoria pubblica delle stragi nazifasciste in Toscana.

Pietro Clemente, Fabio Dei (a cura di) - Carocci, 2005

Come si esce da una guerra? Quali sono gli elementi che permettono la ricostruzione delle comunità, lacerate dalla guerra totale e dalla guerra civile?
Il libro ricostruisce le modalità in cui le comunità toscane colpite dalle stragi nazifasciste hanno ricostruito nel periodo successivo alla fine della guerra la memoria pubblica di quegli eventi drammatici e laceranti, in particolare delle stragi, che da momento di radicale distruzione della socialità diventano discorso identitario collettivo fondato su nuovi valori di convivenza civile.  Da un lato infatti vengono messe in atto esplicite cerimonie commemorative, dall’altro viene realizzata una più sotterranea costruzione narrativa, spesso legata alla comunicazione orale.
Tuttavia le stragi si sono anche rivelate un terreno percorso da rotture, conflitti, negoziati, che ha prodotto spaccature tra le diverse componenti delle comunità (ad esempio partigiani e parenti delle vittime), che si sono spesso separate sul significato politico da attribuire alla memoria degli eccidi, divisioni che, anche a settant’anni di distanza, risultano tutt’altro che superate. Le ricerche presentate, di taglio antropologico, si concentrano in particolare su cinque casi di studio: San Terenzo Monti (Fivizzano) nell’area delle Apuane, Sant’Anna di Stazzema, San Miniato, il Mugello e Civitella Val di Chiana. Gli scritti raccolti nel volume sono di F. Dei, P. Clemente, C. Manfroni, C. Cicchetti, F. Barbati, C. Orlandi, A. Petrizzo, M. Tassi, V. Trupiano, C. Di Pasquale, R. Marcucci, D. Gallinaro, F. Di Ventura.

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