image_pdfimage_print

Il contributo di tre donne livornesi alla causa dell’antifascismo

Introduzione. L’enciclopedia Treccani definisce l’antifascismo come una «reazione, morale e politica, alla dottrina e alla prassi antidemocratica del fascismo al potere», sorto per mano di «alcune formazioni e partiti politici».[1] La sottosezione dell’Enciclopedia Treccani, intitolata “Dizionario di Storia”, risulta più aderente alla realtà dell’antifascismo, nella sua definizione di tale fenomeno come un «atteggiamento di opposizione...

8 giugno 1944: l’eccidio della Pievecchia che scosse Pontassieve

L’8 giugno 1944, in località Pievecchia, piccola frazione del Comune di Pontassieve, (del plebato di San Lorenzo e San Giovanni a Montefiesole), in occasione della festa del Corpus Domini, scoppiò il caos. Un gruppo di circa cinquanta partigiani di Monte Giovi, infatti, poche ore prima aveva assaltato una delle caserme della Guardia Nazionale repubblichina di...

Giovanni Martelli: storia di un antifascista livornese

Come affermato in precedenza, Giovanni Martelli viene arrestato a Livorno l’11 giugno 1932, ha solo diciannove anni e definisce negli anni quell’evento come «un duro colpo».[1] Allo stesso modo, il 1932 rappresenta un anno difficile per la riorganizzazione della Federazione comunista livornese, in quanto molti militanti adulti e di spicco vengono arrestati. Dapprima, Martelli viene...

La Resistenza nel Volterrano

Nelle ricostruzioni canoniche della Resistenza volterrana, è stato dato molto risalto alla vicenda della 23ª Brigata Garibaldi “Guido Boscaglia”. I lavori dedicati alla storia partigiana della zona sono intitolati alla Brigata e l’interesse è ruotato intorno alla sua costituzione: nella storia ufficiale della Resistenza nella zona, La tavola del pane di Pier Giuseppe Martufi[1], gli...

Giovanni Martelli: storia di un antifascista livornese

Introduzione Giovanni Martelli è stato un antifascista, militante comunista e sindacalista livornese. Ha dedicato la sua vita ai lavoratori e agli ideali di libertà, in cui credeva fervidamente. È stato vittima delle violenze fasciste, di incomprensioni da parte dei suoi stessi compagni di Partito e dei dirigenti dei sindacati, di un sistema politico che cambiava...

«Verso le 1,30 di stanotte ho udito…»

Il 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti nel suo ultimo intervento alla Camera dei deputati denuncia le violenze e i brogli elettorali effettuati dai fascisti durante le ultime elezioni politiche, quelle che si erano svolte il 6 aprile, chiedendo «l’annullamento in blocco delle elezioni della maggioranza» e mettendo di fatto in crisi il risultato politico che...