Prima sede del Comando Militare del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale

Daniela Quadrelli - Stagista ISRT

I luoghi della Resistenza

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Il 2 novembre 1943 Mario Carità, grazie ad una spia, riuscì ad entrare in contatto con il colonnello Frassineti e a sequestrare dei documenti che gli permisero di arrestare l’intero Comitato militare del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (CTLN). Riuscirono a fuggire solo Sinigaglia e Medici Tornaquinci. Durante l’operazione che avvenne in via Masaccio n° 93, dove era solito riunirsi il comando, venne arrestato anche l’avv. Giancarlo Zoli. Gli arrestati vennero condotti da Carità nel quartier generale della Banda Carità in Via Benedetto Varchi n°22.

Ai primi di giugno del 1943 venne proposto dai comunisti di sostituire il Comitato militare con il Comando militare unico poi denominato Comando Marte. Il Comando fu formato dal comandante Nello Niccoli del Partito d’Azione, da Nereo Tommasi della Democrazia Cristiana, da Achille Mazzi del Partito Liberale Italiano (PLI), Luigi Gaiani del Partito Comunista Italiano (PCI) e infine Dino del Poggetto del Partito Socialista Italiano (PSI).

Si trattava di tutti i partiti che componevano il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e se pur di ideologie diverse si trovarono uniti nella battaglia contro i tedeschi e i nazisti. Vennero divisi i compiti e gli incarichi, ogni formazione espose l’attività che svolgeva, gli impegni e gli armamenti che aveva, di cosa aveva bisogno, in denaro e in armi.

Indirizzo: via Masaccio n. 93

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