I luoghi della memoria della provincia di Livorno. La guerra e la Resistenza dalla strada al social web

Su ogni installazione un QR code rimanda al sito internet pensato per coinvolgere i cittadini nella costruzione di una memoria condivisa

Il pannello installato in località Gabbro (realizzazione Istoreco-Studio Nasonero)
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Parte dalla piccola località di Gabbro (Rosignano Marittimo, Livorno) e prosegue verso Livorno e poi più a sud a Castagneto Carducci e Piombino l’itinerario della memoria della guerra e della Resistenza che l’Istoreco ha ideato per commemorare il 70° anniversario della Liberazione. In tutto, al momento, cinque pannelli e sei segnalatori, che costituiscono altrettante tappe dell’innovativo progetto dell’Istoreco. Dalle installazioni, tramite la tecnologia QR Code, è possibile accedere direttamente al sito web del progetto “Luoghi della memoria” nel quale i visitatori possono trovare approfondimenti e partecipare alla costruzione di una memoria condivisa.

VISITATE IL SITO DEI “LUOGHI DELLA MEMORIA”: http://istorecolivorno-ldm.it/

Il progetto
Nei prossimi mesi l’itinerario si arricchirà di nuove installazioni nei Comuni di Livorno, Rosignano Marittimo, e Cecina: tutte le installazioni conterranno informazioni essenziali in italiano e in inglese e il rimando con QR Code al sito web. Il progetto intreccia i tradizionali strumenti di divulgazione della memoria come i pannelli, totem e segnalatori che verranno installati via via sul territorio provinciale e nei territori limitrofi, con le possibilità didattiche e partecipative offerte dalle nuove tecnologie. Con il coordinamento e la direzione scientifica dello storico Stefano Gallo dell’Istoreco, e in collaborazione con le varie amministrazioni comunali coinvolte, sono state condotte specifiche ricerche per selezionare i luoghi più significativi in cui sono conservate le tracce lasciate dagli uomini e dalle donne dell’antifascismo e della Resistenza.

Il sito web e il progetto grafico
Il sito sviluppato da Daniele Tabellini e da Erika Gabbani dello Studio Nasonero con la tecnologia Opensource, è allo stesso tempo il website del progetto ed un vero e proprio archivio geo-localizzato in cui un sistema di navigazione attraverso mappe di Google permette di accedere a tutti i contenuti e di avere sempre una visione d’insieme del territorio e delle sue memorie resistenti. Sul sito è possibile fare ricerche incrociate per Comune, per parole chiave, per data e per vicinanza ad un luogo dato. Il sito è pensato poi come una risorsa per la didattica e l’approfondimento in cui vengono raccolti materiali multimediali, ma anche come uno strumento aperto a disposizione della cittadinanza che può contribuire al suo arricchimento inviando post-it e propri materiali di memoria.

Grande attenzione è stata data al progetto grafico, ideato dallo Studio Nasonero. Il disegno del marchio del progetto – due triangoli rossi e verdi che incorniciano un quadrato bianco – è frutto di una approfondita ricerca storica sui rapporti tra grafica e Resistenza e mostra evidenti influenze con Albe Steiner, grafico italiano di fama internazionale, il quale, utilizzando queste forme e questi colori, realizzò già in periodo clandestino una sorta di progetto grafico per il Comitato di Liberazione Nazionale della Valdossola.

Le installazioni

Gabbro (Rosignano Marittimo)
Nella centrale piazza della Democrazia è stata posta un’installazione che ricorda il rastrellamento di 17 ebrei avvenuto in quella località il 20 dicembre 1943. L’installazione del Gabbro è stata curata in collaborazione con il Comune di Rosignano Marittimo, il Comitato di gestione del Centro Civico del Gabbro e l’Anpi. Gli approfondimenti storici per l’Istoreco sono stati curati dal ricercatore Enrico Acciai. Nel rastrellamento dei diciassette cittadini ebrei sfollati da Livorno, c’era anche Isacco Bayona, cui è dedicato il pannello, che fu l’unico superstite di quel gruppo di deportati. Sul sito web del progetto è possibile approfondire il tema, grazie anche a documenti originali capaci di raccontare efficacemente quelle tragiche vicende.

Castagneto Carducci
A Castagneto Carducci sono state collocate 7 installazioni (2 pannelli e 5 segnalatori).
Il primo pannello si trova alla Stazione ferroviaria di Donoratico (in via della Vecchia Aurelia): su di esso i visitatori trovano la mappa dei “Luoghi della Memoria” di Castagneto Carducci, Donoratico e Bolgheri. Il secondo pannello, collocato in largo Peppino Impastato a Donoratico, ricorda l’uccisione dei giovani contadini Dilvo Creatini (24 anni) e Paris Caprai (27 anni) avvenuta il 23 giugno 1944 per mano delle SS.

I cinque segnalatori sono invece collocati a Castagneto Carducci e Bolgheri, in luoghi dove già esistono lapidi o placche commemorative. Questi i segnalatori a Castagneto Carducci: al Parco della Rimembranza il segnalatore è posto sotto la lapide che ricorda l’uccisione dei partigiani Giovanni Banchini e Augusto Menchi avvenuta il 24 giugno del 1944; tra via Gramsci e Piazza del Popolo si ricorda la figura di Dante Dallari, ucciso per la liberazione di Castagneto, a 22 anni, il 27 giugno 1944; presso il Municipio (via Giosuè Carducci) si ricorda il passaggio del Fronte; all’Istituto “G. Borsi”, via Umberto I, si fa memoria dei 5 bambini uccisi da una bomba nel dopoguerra; a Bolgheri (in Piazza Alberto) il segnalatore è posto vicino alla lapide che ricorda i caduti del 1940-1945.
Le installazioni sono state curate in collaborazione col Comune di Castagneto Carducci e col supporto delle aziende Sassicaia e Ornellaia, della Banca di Castagneto Carducci e della Rea di Rosignano Marittimo. Gli approfondimenti storici sono stati curati da Stefano Gallo.

Piombino
E’ dedicato a Ilio Salvadorini, protagonista dell’antifascismo e della Resistenza piombinese, il pannello collocato in via Casalini (ex via Salvestrini), dove nel novembre 1942 il Fascio di Piombino, per dare una lezione a chi criticava il regime di Mussolini, fece manganellare per strada decine di persone. Ilio Salvadorini, braccato dagli squadristi si rifugiò in una fiaschetteria in Corso Vittorio Emanuele: all’uscita sparò e ferì un aggressore. Dalla fine del 1943 fu uno degli organizzatori della Resistenza. L’installazione è stata curata in collaborazione con il Comune di Piombino e col supporto della Banca di Castagneto Carducci e della Rea di Rosignano Marittimo. Gli approfondimenti storici sono stati curati da Stefano Gallo e sono anche frutto di un percorso didattico che ha coinvolto gli studenti delle classi 3A e 3B (anno scolastico 2012-2013) della scuola media Guardi di Piombino.

Livorno
Nel capolouogo sono stati collocati un pannello ed un segnalatore. Il pannello è stato installato sul viale Caprera (esattamente sul palazzo sede degli uffici Attività Educative del Comune) nel quartiere della Venezia che ricadde in quella parte di città che fu sgombrata su ordine dell’esercito tedesco, creando la cosiddetta “zona nera”;  il segnalatore in via Galilei, all’angolo con via Garibaldi, dove morirono numerosi livornesi sotto i bombardamenti aerei del ’44, rifugiandosi invano in una cantina all’epoca esistente.

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