Gli Ospedali fiorentini tra guerra, occupazione e Resistenza

Daniela Quadrelli - Stagista ISRT

I luoghi della guerra e della Resistenza

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Ospedale di Careggi

Indirizzo: Largo Brambilla n°3

Nel agosto del 1944 l’ospedale di Careggi vide triplicare il numero di 1500 degenti, con l’arrivo di perseguitati e gruppi di partigiani che vennero rifugiati nei sotterranei. Il recinto dell’ospedale era sorvegliato dai tedeschi e poteva essere oltrepassato solo dai medici. Presto però venne scoperta una via sotterranea di fuga, il percorso delle fogne che conduceva in Piazza Dalmazia. Alcuni tedeschi scoprirono questo passaggio segreto e con una mina gettata in un tombino riuscirono a catturare i feriti portati all’ospedale: si tratta di Gino Coli e Ugo Ferri che vennero fucilati il 27 agosto 1944.

Il 20 agosto l’ospedale venne colpito da un cannone tedesco riportando almeno 12 morti. Il 24 agosto una cannonata lanciata dagli Alleati distrusse i depositi idrici e causò cosi tanti feriti da dover richiedere l’invio di ambulanze della Croce Rossa delle forze alleate.

Ospedale militare via San Gallo

Indirizzo: via San Gallo n°112

Nell’ospedale militare di via San Gallo venivano ricoverati combattenti con gravi ferite e la maggior parte non riusciva a salvarsi. L’ospedale era collegato attraverso alcuni cortili interni a piazza Ciano, luogo presidiato dai franchi-tiratori tedeschi. Durante un pattugliamento il 17 agosto 1944 il comandante delle polizia inglese Taylor e Jannaccone, il tenente dei Carabinieri, vennero feriti da un arma da fuoco proveniente dalla piazza. Lo stesso giorno il comandante della brigata Lanciotto ordinò di far esplodere un ordigno nel passaggio sotterraneo che attraversava piazza Ciano, ritenendolo la causa dei numerosi scontri. L’azione eseguita da tre partigiani provocò più tardi un contrattacco tedesco. Infatti venne lanciata un granata sull’ospedale militare che sfondò il tetto di una camerata ferendo due partigiani ricoverati.

Ospedale via Giusti

Ospedalino Meyer

Indirizzo: via Luca Giordano

L’ospedale Meyer era una clinica pediatrica posta nelle vicinanze della stazione di Campo di Marte, una zona frequentemente colpita da violenze durante l’occupazione nazista. Considerato i pericoli in cui poteva trovarsi la struttura, venne deciso di spostare i bambini ricoverati in un luogo più sicuro, nella zona di Maiano. Il trasferimento avvenne in modo rapido e senza portare tutto l’occorrente per svolgere le operazioni mediche. I degenti del reparto Infettivi vennero trasferiti nella villa “Il Garofalo” in via della Piazzuola, che era provvista di rifugio anti-aereo, mentre gli altri nella villa Bencistà a Fiesole. I piccoli degenti dovettero attendere la fine di Agosto, un pò meno quelli del reparto Infettivo, per vedere i rifornimenti di viveri e medicinali portati dalle brigate partigiane.

Nella villa “Il Garofalo” un bombardamento tedesco che colpì il rifugio causò la morte di alcuni dipendenti dell’ospedale e di alcune madri dei bambini.

 Ospedale Camerata

Indirizzo: via della Piazzuola n°68 e viale San Domenico

Durante l’occupazione nazista l’ospedale Camerata, situato nella zona di Fiesole, ospitava 102 degenti ma era anche luogo di postazione dei tedeschi che da lì cercavano di ostacolare i partigiani in cammino per Fiesole. L’ospedale esaurì presto i medicinali perciò tentò di recuperarli dall’ospedale di Sant’Antonino, ma il tentativo venne impedito dai tedeschi. Verso il 20 agosto 1944 alcune pattuglie di partigiani riuscirono a portare qualche soccorso ai degenti. Il 25 agosto i tedeschi dell’ospedale di Camerata risultarono essersi spostati all’Istituto biologico Dessy, infatti nelle vicinanze vennero trovati alcuni soldati morti.

 

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