Archivio Storico Comunale di Lucca

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Sede e contatti
Piazzale S. Donato, 55100 Lucca
Tel. e fax: 0583 53132
E-mail: uffstorico@comune.lucca.it
Sito web: http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/149
Orario: martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle 13.00; lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00

Breve storia
L’istituzione dell’Archivio Storico fu decisa dall’amministrazione comunale nel 1979, riunendo la documentazione preunitaria dislocata in locali diversi, successivamente l’archivio storico ha acquisito anche la documentazione postunitaria.
Dopo la caduta della Repubblica Lucchese decretata nel 1799, l’amministrazione dello Stato fu caratterizzata per il periodo 1799-1805 da complicate vicende politiche che causarono un’alternanza di governi di ispirazione francese e governi di ispirazione austriaca.
Il primo tentativo di organizzare l’archivio risale al 1820, quando la sede comunale è ubicata “in S. Matteo”; il gonfaloniere Giovanni Battista Fatinelli riferisce che l’archivio, dislocato in due stanze, è “in grande confusione”, sottolinea la necessità di tenere divise le carte di Lucca da quelle delle comunità riunite; e propone di ordinare “l’archivio classando i libri, fascicoli, i documenti alla maniera più atta per servirsene all’uopo”. Il protocollista Cesare Merli incaricato del riordino, nella relazione che accompagna “L’indice Alfabetico dei documenti esistenti nell’Archivio della Comunità” afferma molta documentazione apparteneva “alle comunità riunite a quella di Lucca” e che l’archivio è stato finalmente riordinato con stabilità, chiarezza e precisione.
A distanza di cinque anni, 1825, sollecitato da una circolare statale, il segretario comunale avvocato Stefano Mariani, procede ad un nuovo riordino dell’archivio, che dal 1823 è ubicato nella nuova sede comunale in Piazza S. Giusto. A fine del lavoro il Mariani redige una dettagliata relazione, in cui rende conto del suo operato: ha rintracciato e riunito tutta la documentazione relativa alle sezioni del comune dividendola per sezione; la stessa operazione è stata eseguita per le cessate comunità inglobate da Lucca; infine ha preso in esame la documentazione appartenente a questa amministrazione comunale, dove afferma testualmente “non riscontrarsi che un vero disordine e la più grande confusione”.
Un indice generale molto schematico, compilato per materia, (per esempio Atti Civili, Contabilità, Decreti e Statuti) testimonia l’avvenuta sistemazione dell’archivio e permette di quantificarne la consistenza in 351 pezzi, nell’indice sono citate soltanto le comunità di Massa Pisana e Pescaglia. Con la riforma del 1823 Pescaglia fu declassata a sezione e inserita nella comunità di Lucca che ne acquisì anche l’archivio, soltanto nel 1837 viene ripristinata la Vicaria e comunità di Pescaglia.
Nel 1853, a distanza di 28 anni dal suo primo intervento, il Segretario Mariani propose un progetto per il riordino e la sistemazione della documentazione che si trovava dispersa in diversi locali. L’archivio trovò la sua collocazione il secondo piano del palazzo. Il Collegio dei Priori nell’approvare il progetto fornì precise indicazioni sugli strumenti che dovevano essere prodotti; e chiese una particolare attenzione per gli archivi delle soppresse comunità; doveva essere formata una specifica serie di questi atti così da venire a cessare l’indicazione di “miscellanea”.
Il Mariani si preoccupò di raccogliere tutta la documentazione estrapolata dall’archivio, a fini amministrativi, e giacente nei vari uffici, sollecitò l’acquisizione degli archivi di uffici soppressi quali della Grascia; della commissione incaricata della costruzione dell’Acquedotto della commissione della Nuova Piazza del Mercato ( attuale piazza Anfiteatro).
Nel 1871, sempre nell’ottica generale di una nuova riorganizzazione degli uffici, a seguito dell’Unità d’Italia l’archivio “morto” venne trasferito al mezzanino. E’ la prima volta che si parla di archivio morto, con riferimento a documentazione relativa ad affari esauriti; documentazione che viene divisa dall’archivio corrente e di deposito, che è trasferito al primo piano del palazzo. In questa occasione il Segretario generale Campetti invitò i capisezione a redigere un inventario delle carte che devono essere conservate per fini amministrativi nei loro uffici, nel contempo ordinò di restituire all’archivio la documentazione non più necessaria al disbrigo degli affari in corso.
L’intervento di riordino più incisivo è stato quello di Cesare Sardi il cui inventario fu pubblicato nel 1913.
Le aumentate competenze del comune e la mancanza di spazio portarono alla creazione di alcuni archivi di settore; quello della ragioneria vale da esempio: nel 1934 il Ragioniere Capo del Comune intervenne sulla tenuta dei registri della ragioneria, depositati in archivio (bilanci, conti consuntivi, mandati pagamento) osservando che non venivano conservati ordinatamente e chiede un locale attrezzato per la custodia dell’archivio della ragioneria.
Nel 1938 l’archivio fu oggetto di un ulteriore trasferimento; fu sistemato in due stanze al piano terra di palazzo Santini, secondo l’ordine indicato nell’inventario del Sardi, e con gli arredi opportuni. Qui restò il nucleo centrale dell’archivio del Comune di Lucca, fino all’inizio delle operazioni di recupero e riordino del 1979.
L’Archivio Storico, dopo varie vicende relative alla sua organizzazione, è stato collocato nel 2001 nella sede in piazzale san Donato, in un edificio idoneo per la conservazione e specificatamente attrezzato per la consultazione.

Patrimonio
La Sezione preunitaria documenta con continuità l’evoluzione istituzionale ed amministrativa del municipio di Lucca, dalla sua istituzione, avvenuta nel 1806 sino al 1865, quando lo Stato Italiano emanò la prima legge sull’unificazione amministrativa, che convenzionalmente segna la cesura tra periodo preunitario ed epoca postunitaria.
La Sezione postunitaria comprende gli atti del Comune dal 1866 al 1960. Si segnalano per la completezza delle serie e della ricchezza informativa i registri delle Deliberazioni del Consiglio comunale e della Giunta municipale, il Protocollo generale, i Censimenti della popolazione. Recentemente la sezione si è arricchita dell’archivio del settore Finanze e quello dell’Ufficio Tecnico.
La Sezione archivi aggregati raccoglie la carte prodotte da istituzioni ed enti diversi dal Comune, che hanno cessato la loro attività.

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