Anche Capraia e Limite, settantuno anni fa, ebbe a pagare scotto dinanzi alle violenze commesse dai nazifascisti in un periodo delicato e cruciale della storia nazionale e mondiale. Nella fredda e buia notte tra il 7 e l’8 Marzo 1944, in un’Italia divisa tra il Sud liberato dagli Alleati ed il Centro-Nord sotto la giurisdizione della Repubblica Sociale di Salò, sostanzialmente controllata dai nazisti, undici cittadini della nostra comunità furono costretti a lasciare i propri affetti ed a partire per i campi di concentramento, da cui non fecero più ritorno.
Giuseppe Martelli,Vincenzo Fucini, Umberto Agudio, Genè Larini ed il figlio Giuseppe, Guido Palandri, Priamo Salani ed il fratello Eugenio, Corrado Corti, Otello Bini, Angiolo Michelucci, erano stati inseriti il 7 marzo in una lista di venticinque antifascisti da arrestare e deportare in Germania. Con loro, erano stati fermati anche Luigi Falorni, Guido Papanti e Giacomo Picchiotti, ma tutti e tre riuscirono a fuggire prima di essere caricati sul treno in partenza dal binario 6 della stazione fiorentina di Santa Maria Novella.
Pochi giorni prima, il 4 marzo 1944, aveva avuto un gran successo lo sciopero organizzato in tutta Italia per rivendicare razioni alimentari più consistenti ed un aumento dei salari. Anche a Limite, per disperdere l’assemblamento sotto al Comune, si narra che dovettero intervenire le forze dell’ordine con bombe lacrimogene e manganelli.
A distanza di decenni, con i testimoni diretti che si assottigliano ogni anno di più, è doveroso da parte dell’Amministrazione tenere alta l’attenzione su quanto avvenuto sul nostro territorio, nelle strade che si percorrono ogni giorno. Quella violenza gratuita espressa da cittadini contro altri cittadini, deve fungere da monito per prendere consapevolezza di quanto siano preziose la libertà e la democrazia, conquistate con fatica e sacrificio di vite umane. Soprattutto le giovani generazioni, chiamate a raccogliere il testimone per il futuro ed a tenere accesa la fiaccola della memoria, devono avere la possibilità di conoscere quanto accaduto più di settant’anni fa, affinché possano impegnarsi per la realizzazione di una società più aperta ed inclusiva, dedita alla pace, al rispetto reciproco ed aliena da ogni tipo di violenza.
Dopo la celebrazione della Liberazione organizzata lo scorso 2 Settembre in piazza Fucini, con memorie e testimonianze dell’epoca, l’Amministrazione Comunale organizza anche quest’anno una commemorazione per ricordare gli undici concittadini deportati nei campi nazifascisti.
L’appuntamento è fissato per Lunedì 9 Marzo 2015, alle 11,15, al cimitero di Limite sull’Arno, presso il cippo eretto a perenne memoria nel 1950, ed alle 12,00 alla scuola elementare di Capraia F.na, di fronte al monumento del deportato inaugurato nel 1984.
In entrambi casi, alla presenza del Sindaco Alessandro Giunti, sarà deposta una corona d’alloro e saranno lette delle poesie da parte dei bambini delle scuole materne, elementari e medie.
La cittadinanza è invitata a partecipare.