Giu 2025
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11 giugno, ore 18: con Chiara Colombini per parlare di “Storia internazionale della Resistenza italiana”

- Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea

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Il libro Storia internazionale della Resistenza italiana, curato da Chiara Colombini e Carlo Greppi (Laterza, 2024), rappresenta un nuovo e importante tassello della rinnovata attenzione storiografica sulla Resistenza, rimessa al centro del lavoro di ricerca grazie all’approccio di una più giovane generazione di storiche e storici.

Il testo si compone di otto saggi, preceduti da un’introduzione di Colombini e Greppi che fa da cornice e sintesi del lavoro riflettendo sulla necessità di un’indagine sulla fitta presenza di combattenti “non italiani” nella nostra Resistenza: degli ex combattenti delle Brigate internazionali in Spagna ci racconta Enrico Acciai (direttivo Isgrec), Valeria Deplano e Matteo Petracci fanno il punto sui protagonisti delle Resistenze anticoloniali in Africa, in Etiopia e in Libia, mentre il tema dei resistenti antifascisti nelle terre jugoslave invase dall’esercito italiano è affidato al saggio di Eric Gobetti.

Ci sono poi coloro che dopo l’8 settembre scelgono di unirsi alle prime formazioni partigiane in Italia: gli anglo-americani prigionieri dell’esercito italiano su cui si concentra Isabella Insolvibile e i numerosi soldati della Wehrmacht, disertori o prigionieri, arrivati in Italia con i reparti di appartenenza e decisi a combattere il nazismo anche in nome della liberazione della propria patria: dei tedeschi scrive Mirco Carrattieri, già curatore di un volume collettaneo sul tema, mentre delle altre svariate nazionalità (cecoslovacchi, polacchi, sovietici) si occupa il saggio di Laura Bordoni.

E, infine, non vengono tralasciati dal volume nemmeno partigiani appartenenti a due popoli tradizionalmente considerati stranieri nei paesi in cui vivono: le vicende di alcuni combattenti ebrei non italiani nelle valli del cuneense sono ricostruite da Liliana Picciotto, mentre la partecipazione quasi sconosciuta di rom e sinti alla Resistenza italiana è affrontata dal saggio di Luca Bravi.

Un volume denso, insomma, che restituisce un quadro articolato della Resistenza italiana come fenomeno plurale e che l’Istituto storico grossetano della Resistenza sceglie opportunamente di presentare a Grosseto a pochi giorni dalla ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo del capoluogo di provincia. Una Liberazione a cui contribuirono moltissimi partigiani “stranieri”, a partire dai tanti, tantissimi, cosiddetti “russi” inglobati nelle diverse bande partigiane del territorio, fino ad arrivare a componenti eccentriche come l’ex prigioniero di guerra neozelandese Lawrence Douglas Roderick, un soldato del Longe Range Desert Group che aveva combattuto in Libia ed era riuscito a evadere dal campo di concentramento di Torre Alfina, e dello statunitense di origine messicana Antonio Martan, le cui traiettorie eccentriche si incrociarono nella lotta al nazifascismo della Maremma meridionale.

Una Resistenza che si presenta, insomma, sia in Maremma sia in Italia come meticcia e transnazionale, locale e globale, internazionalista e patriottica e che sarà al centro dell’incontro con Chiara Colombini organizzato a Grosseto per l’11 giugno. A dialogare con la curatrice del volume ci sarà Ilaria Cansella, direttrice dell’Isgrec. L’appuntamento è presso il giardino dell’Istituto storico, a partire dalle ore 18. Nell’occasione sarà anche offerto un aperitivo e sarà possibile per chi lo desidera rinnovare la tessera o fare domanda per associarsi all’Isgrec.

Per informazioni: segreteria@isgrec.it | 0564415219

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