
Storie di donne in Toscana.
La memoria di molte di loro è necessario riportarla alla luce scavando nei percorsi non ancora indagati dalla storia, dove le donne sono state collocate da un maschilismo
dominante nelle società dell’epoca e dunque nelle stesse organizzazioni antifasciste e nelle brigate partigiane. È noto che a donne combattenti fu negato di sfilare con le armi che avevano impugnato nei mesi di lotta, nelle manifestazioni celebrative della riconquistata libertà. Ma le donne non furono solo tra i combattenti: svolsero funzioni di staffetta, ospitarono nelle loro case renitenti alla leva, ebrei ricercati per la deportazione, partigiani od oppositori bisognosi di asilo e cure, andarono nelle carceri a portare vestiti e cibo ai prigionieri del regime.
Questo libro vuole restituire il rilievo che è dovuto al loro operato ed è l’inizio di un percorso, non la conclusione.
50 profili di donne toscana, corredate di fotografie e documenti, grazie ad un lavoro di rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea, della Fondazione CDSE e di molte delle famiglie coinvolte.