LIVORNO ANTIMILITARISTA

Cronache dell'opposizione alla guerra (1911-1919)

Marco Rossi - BFS edizioni, 2025

La storia di Livorno, fin dal suo sorgere, è stata segnata da una rilevante presenza di soldati, fortificazioni e caserme, dovuta all’importanza commerciale e militare del porto, ma anche per tenere sotto controllo la latente conflittualità sociale verso le autorità costituite, comprendente un’endemica refrattarietà al militarismo, tale da far registrare la più alta percentuale di renitenza alla leva della Toscana.
Dall’impresa di Libia al Primo conflitto mondiale sino ai sommovimenti post-bellici, Livorno ha quindi visto una diffusa opposizione popolare alla guerra che si è espressa con la solidarietà umana nei confronti dei giovani disertori, le agitazioni operaie nelle fabbriche militarizzate, il pacifismo sovversivo delle donne, dei ragazzi e dei “senza patria” socialisti e anarchici.
Cronache di ieri che riportano alle guerre di oggi.

Indice

7 Introduzione. Una città renitente
17 Via dall’Africa!
27 Viva Masetti, abbasso l’esercito
43 1914. Interventismo, neutralismo, antimilitarismo
73 1915. Contro i fabbricatori d’eroi
97 1916. L’ombra del disfattismo
109 1917. Caporetto sociale
121 1918. Mentre la strage dura
129 Sovversivi in divisa
145 1919. L’eredità della guerra: i moti del caroviveri
163 Fuori l’Italia dalla Russia

171 Appendice documentaria

183 Indice dei nomi

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