La campagna militare del Corno d’Africa, iniziata il 3 ottobre 1935, si sarebbe conclusa dopo sette mesi di combattimenti caratterizzati – oramai dal 1996 è cosa riconosciuta pure dallo Stato italiano – anche dall’impiego di armi chimiche (Iprite e Fosgene) da parte del nostro esercito, con l’invasione totale del territorio etiope.
La sera del 5 maggio 1936, Mussolini poteva annunciare la vittoria al popolo italiano:
“Il Maresciallo Badoglio mi telegrafa: «Oggi 5 maggio, alle ore 16, alla testa delle truppe vittoriose, sono entrato in Addis Abebà». L’Etiopia è italiana. Italiana di fatto, perché occupata dalle nostre armate vittoriose, italiana di diritto, perché col gladio di Roma è la civiltà che trionfa sulla barbarie, la giustizia che trionfa sull’arbitrio crudele, la redenzione dei miseri che trionfa sulla schiavitù millenaria”.
Il 9 maggio, quindi, dal balcone centrale di Palazzo Venezia proclamava che “l’Italia ha finalmente il suo Impero” e che “il titolo di Imperatore viene assunto per sé e per i suoi successori dal Re d’Italia”.