
Movimento operaio a Pisa e provincia dall'Unità d'Italia alla dittatura
Il corpus dei saggi e articoli qui raccolti sono stati pensati e scritti da Alessandro Marianelli tra il 1978 e il 1990 e rappresentano tutto il suo complesso di lavoro di ricerca storica dal quale rimangono escluse solo le due monografie che sono state pubblicate nel 1983 e nel 1986. L’impostazione di questa ricerca rientra pienamente in quel filone storiografico di ambito territoriale che ha avuto un nuovo impulso in Italia nel decennio 1969-1979. L’intero ambito della ricerca storica in questo decennio si è arricchito di una nuova leva di storici, nata negli anni della contestazione giovanile, che ricercava nelle radici della storia del nostro Paese le ragioni di quelle contraddizioni e stimoli che avevano portato all’esplodere della conflittualità sociale nel “biennio rosso” 1968-69, un fenomeno che ha profondamente interessato Pisa e la sua università.
Marianelli ha affrontato lo studio della complessa realtà storica del territorio con l’intento di capire come dall’idea dell’utopia socialista e libertaria di un altro mondo è possibile, dove regni la giustizia sociale e l’eguaglianza, abbia permeato per un lungo periodo, che va dall’Unità d’Italia alla dittatura fascista, le idee, le culture, le politiche e i costumi delle classi subalterne. Lo storico partiva nella propria ricerca da una semplice considerazione ma ricca di risvolti: “Pisa è ancora oggi una delle città che fanno della Toscana una regione rossa. Si tratta di una connotazione che, come nel caso dell’Emilia Romagna, ha radici lontane; e non mi pare un luogo comune cercare queste radici nella ‘tradizione sovversiva’ che la città ha alimentato da oltre un secolo a questa parte, a partire almeno dalla prima affermazione di un movimento operaio organizzato. Magari anche a Pisa, come in Toscana, le idee ‒ per riprendere un topos storiografico ormai classico ‒ circolarono prima delle macchine e dei capitali”.
Alessandro Marianelli (Pisa, 1952-2016) è stato un insegnante e uno storico dell’età contemporanea che si è occupato di storia del movimento operaio e sindacale italiano nell’età della Seconda Internazionale. Ha pubblicato articoli e saggi su diverse riviste storiche, collaborando in particolare a «Movimento operaio e socialista» e «Società e storia». È autore di Proletariato di fabbrica e organizzazione sindacale in Italia: il caso dei lavoratori del vetro (Milano, 1983) e in collaborazione con Fabrizio Boldrini di Sindacato e industria tessile a Pisa. 1945-1970 (Firenze 1986).
Il volume è stato curato da Franco Bertolucci