
Il fascismo sceglie la guerra.
Il 1940 è la prova decisiva per la dittatura fascista. Guerra al fianco di Hitler o “non belligeranza”?
Per un regime che aveva sempre predicato la necessità della guerra ed esaltato le virtù del combattimento, seguitare con la politica di “non-belligeranza” di fronte alla sconfitta della Francia sarebbe stata un’umiliazione inaccettabile.
Così, con l’imperativo «Vincere e vinceremo!», ebbe inizio la tragedia italiana. Il volume indaga il contesto di quella fatale decisione, analizza il ruolo del PNF e della Chiesa, segue le oscillazioni dell’opinione popolare, e illustra la posizione dei militari e degli antifascisti.
INDICE
Paul Corner, Introduzione
Tommaso Baris, Il PNF in guerra: tra “fascistizzazione” della società e militarizzazione del paese (1940-43)
Paul Corner, L’opinione popolare italiana nel 1940
Simone Duranti, «Abolito il libro e imbracciato il moschetto». Il GUF nella Seconda guerra mondiale
Lucia Ceci, I cattolici tra “non belligeranza” e intervento italiano
Valeria Galimi, L’entrata in guerra dell’Italia e le persecuzioni contro gli ebrei
Nicola Labanca, I combattenti del 1940 e della guerra fascista. Appunti di letture per una ricerca da fare
Antonio Bechelloni, Gli antifascisti nel corso del 1940
Francesco Fusi, Matteo Pretelli, I combattenti alleati di origine italiana nella Seconda guerra mondiale