Lina Cecchi (1926-2002)

Emanuele Vannucci - Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia

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Lina Cecchi, particolare di foto concessa da Fondazione CDEC, Milano, © Press Association, Inc. 

Nasce a Pistoia il 7 ottobre 1926 da Giuditta Agostini e Massimiliano Cecchi, che gestisce un negozio di prodotti ortofrutticoli nel quartiere popolare di San Marco. Il padre, come molti abitanti del quartiere, è ostile al regime e, non avendo mai voluto essere tesserato del PNF, viene spesso intimidito e provocato dai fascisti. Come ricorderà la sorella Liliana, le due ragazze vivono in un contesto umile ma di saldi principi: esse assimilano la caparbia volontà dei genitori di non essere obbedienti e di non sacrificare le proprie convinzioni.

Lina, di idee comuniste, decide di unirsi alla Resistenza dopo che il fratello Guglielmo deve darsi alla macchia per non aver aderito ad un bando di reclutamento emesso dalla Repubblica sociale; così, all’età di 17 anni, diventa una staffetta ed entra a far parte della sezione pistoiese dei Gruppi di difesa della donna, costituitasi il 10 gennaio 1944, rimanendovi fino al suo scioglimento avvenuto nel settembre successivo.

La sua attività si lega a quella della sorella maggiore Liliana, con cui ad esempio affigge manifesti del CLN nel quartiere di San Marco. Fra i diversi episodi, è fermata una sera dai tedeschi sulla via Pratese mentre trasporta bombe ed armi; dichiara di avere con sé viveri, i militi si offrono di aiutarla, ma risponde che preferisce riposarsi sul ciglio della strada per poi ripartire. Si rimette in cammino solo dopo due ore, ancora spaventata e consapevole del pericolo appena scampato.

Lina è insieme alla sorella Liliana e ad altre due partigiane nella foto scattata da un reporter americano a Pistoia e destinata a diventare il simbolo della pluralità dei protagonisti della resistenza. Le sarà riconosciuta la qualifica di partigiana combattente, rilasciata a solo sette donne del GDD pistoiese.

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🟩 STORIA DI UNA FOTO

Per gentile concessione della Fondazione CDEC, Milano, © Press Association, Inc. 

Lo scatto fu eseguito da un reporter della Press Association a Pistoia, all’incrocio tra via Abbi Pazienza e via Curtatone e Montanara, durante la Liberazione della città avvenuta l’8 settembre 1944. Da sinistra Israele (Lele) Bemporad, Liliana Cecchi, Bumeliana Ferretti Pisaneschi, Enzo Giorgetti (in secondo piano e con il volto parzialmente coperto dal fucile), Marino Gabbani, Lina Cecchi, un uomo russo non identificato e Lea Cutini (o Ilva Raffaella Ferretti). La fotografia è conservata anche presso l’Archivio ISRECPT, che ha riconosciuto in Lea Cutini la prima donna a destra, mentre il CDEC l’ha identificata come Ilva (Raffaella) Ferretti.

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