Farestoria. Società e storia pubblica Nuova serie, Anno VI, n. 2, 2024

a cura di Giulia Bassi - ISRPt editore, 2025

“Public History e nuovi media. Narrazioni, rappresentazioni, rimozioni della proiezione pubblica del passato” a cura di Giulia Bassi.

La sfera pubblica contemporanea è oggi attraversata da una trasformazione radicale: i nuovi media hanno cambiato il modo in cui la storia viene narrata, prodotta, fruita, e condivisa. Podcast, social network, piattaforme digitali, videogiochi, e musei virtuali non sono soltanto canali di diffusione, ma veri e propri dispositivi che plasmano i contenuti, ridefinendo le relazioni tra storici, divulgatori pubblici, comunità, e memoria collettiva.
Il volume intende esplorare proprio questo fondamentale cambiamento, con uno sguardo aperto e plurale. Dalla rappresentazione della seconda guerra mondiale su YouTube alla marittimità reinterpretata in chiave pubblica, dal medievalismo contemporaneo all’uso performativo dei musei, dalle proposte online sulla Shoah alle potenzialità del videogioco come linguaggio storico, i contributi di questo numero offrono una mappa delle tensioni e delle torsioni che segnano la comunicazione odierna della storia nell’ecosistema digitale, e forse la sua natura come disciplina.
Il volume non raccoglie semplicemente un repertorio di casi, ma si propone come un laboratorio di riflessione: che cosa distingue divulgazione, public history, e digital public history? Quali responsabilità epistemiche emergono quando la storia entra in uno spazio pubblico globale polarizzato e dominato dai nuovi potenti algoritmi? Quale ruolo può e deve assumere lo storico di fronte alle semplificazioni, alle nostalgie, e alle post-verità storiografiche?
Attraverso prospettive differenti, il fascicolo mostra allora come la public history – proprio in quanto disciplina ancora aperta, porosa, attraversabile – possa oggi costituire uno strumento critico per abitare la complessità del presente, dare voce a memorie plurali, e offrire alla società un luogo di senso e di confronto.

Introduzione

Giulia Bassi – Curatrice
Public History, nuovi media, pratiche di senso.
Ripensare la narrazione storica nell’ecosistema digitale – p. 7

Saggi
M. Berrettini, Tra bisogno di storia e crisi delle narrazioni novecentesche: la Seconda Guerra Mondiale nei format digitali di YouTube – p. 21
D. Borsani, G. Poggiaroni, Storia navale, marittimità e divulgazione: il caso di Italian Military Archives – p. 39
L. Mocarelli, L. Vergallo, La costruzione della mostra (fisica e digitale) “Progresso inconsapevole”: come dare sostanza alla public history – p. 55
M. Ravveduto, Il passato è il presente già vissuto: la storia nell’era dei social media – p. 73
T. di Carpegna Falconieri, Il canone inverso della storia: alcune considerazioni sull’utilità di rovesciare i punti di vista – p. 91

Rubriche

Public History
S. Caselli, I. Pizzirusso, Videogiocare il passato tra soggettività storiche e memorie precarie: il caso di Martha is Dead – p. 107
E. Palumbo, Capire la guerra: la questione israelo-palestinese su YouTube in Italia – p. 117

Storia orale
A. Agosti, Dal blog al meta-archivio: gli archivi orali online – p. 125
Comunicare la storia
A. De Matteo, A cena con gli esuli. Risorgimento, fuoriuscitismo politico e alimentazione al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana – p. 139
S. Colacicco, La Shoah attraverso i social: il caso del Memoriale della Shoah di Milano – p. 145

Casi studio
M.A. Fusco, Un minuto di Storia, modello di comunicazione storica televisiva – p. 151
G. Giardi, Raccontare la storia di uno Stato in podcast. Storia in Flanella
e il ruolo della divulgazione – p. 157
C.C. Ruocco, Bosco Martese in gioco: indagare la memoria storica attraverso un videogioco – p. 163

Autori e autrici – p. 171

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