75° anniversario della Liberazione @ Calenzano

Io resto a casa ma partecipo con il cuore
Celebrazione del 25 Aprile 2020

Iniziative per la celebrazione del 25 Aprile 2020 – 75° anniversario della LIBERAZIONE

Celebriamo il 75° anniversario della LIBERAZIONE

pur rimanendo a casa

Un’altra Liberazione

Lettera aperta del Sindaco alle cittadine e ai cittadini di Calenzano 

Il prossimo 25 aprile sarà il 75° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo e, oggi come allora, il nostro Paese sta vivendo una fase molto difficile. Allora intervenne una generazione italiana ma anche europea che sognava una nuova stagione. Dopo l’orrore del fascismo e del nazismo, si voleva non solo resistere all’onta di un’Europa hitleriana, ma si sentiva di essere “un’avanguardia di una migliore società umana” come ricorda la frase di Thomas Mann scritta sulla lapide del cimitero Monumentale di Torino. Da quelle generazioni nacque l’idea e l’impegno dell’Europa unita, la democrazia conquistata, la ricostruzione politica, sociale ed economica dell’Italia. ………continua a leggere

Bella ciao in ogni casa

Bella ciao in ogni casa

L’Amministrazione comunale di Calenzano ADERISCE all’appello del comitato nazionale dell’ANPI #bellaciaoinognicasa ed INVITA  tutti i cittadini ad esporre il tricolore e a cantare Bella Ciao dalla finestra o dal balcone, sabato 25 aprile alle ore 15. Leggi l’appello #bellaciaoinognicasa

Video sulla Resistenza

In programmazione sulle pagine facebook Comune di CalenzanoCalenzano Post

Partigiani e testimoni dell’epoca raccontano il fascismo e la Resistenza.

Interviste realizzate nel 2005 a cura di Anpi Calenzano. Si ringrazia Davide Mugnai e Tiziano Buti per aver messo a disposizione i video.

  • prima parte giovedì 23 aprile dalle ore 18
  • seconda parte – venerdì 24 aprile dalle ore 10
  • terza parte – venerdì 24 aprile dalle ore 17

Per ricordare Valibona

Tratto dalla “Favola di Valibona” di e con Antonio Fazzini. In collaborazione con “Il Teatro delle Donne”

  • Sabato 25 aprile dalle ore 10

 




Ricordiamo la Liberazione: webinar gratuito

Unknown-1




IN ATTESA DI NUOVA PROGRAMMAZIONE Il potere delle lettere – Vecchi e nuovi fascismi e la scrittura come strumento di cittadinanza, Seminario per insegnanti

Venerdì 3 aprile, ore 16:30-19:30, presso Murate Art District
Daniele Aristarco, autore di Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi, incontra le/i docenti e tiene un “piccolo laboratorio postale”
Francesca Di Marco (ISRT), presenta alcune proposte didattiche per parlare in classe di fascismi e fake news
L’incontro è rivolto a docenti delle scuola secondario di primo e secondo grado

Per info, costi e iscrizioni scrivere a isrt@istoresistenzatoscana.it




8 marzo a Empoli: una commemorazione “speciale” dei deportati politici

Sarà una commemorazione segnata dall’emergenza del Coronavirus quella che si svolgerà domenica 8 marzo 2020. In quella data ricorre il 76° anniversario della deportazione nei campi di sterminio nazisti di 55 cittadini di Empoli. Anche questa è una data che la Città di Empoli non dimentica, ricorda e commemora ogni anno, come momento fondamentale di trasmissione della memoria storica, di racconto e di testimonianza umana.

Per questa edizione purtroppo non è possibile rinnovare il rapporto di amicizia con la cittadina austriaca gemellata St. Georgen an der Gusen che non potrà essere presente con una delegazione: il sindaco Erich Wahl, nei giorni scorsi, ha inviato una comunicazione che annullava il viaggio a Empoli per le disposizioni sul CoronaVirus Covid 19.

Ma tutta la commemorazione non prevede la presenza di amministratori e autorità cittadine per gli stessi motivi.

Sarà il presidente del Consiglio Comunale, Alessio Mantellassi, delegato alla cultura della memoria, a presenziare, insieme al gonfalone civico, alla santa messa delle 10.30, officiata nella Collegiata di Sant’Andreda da Don Guido Engels.

Quindi a seguire si terrà una semplice deposizione di una corona di alloro alla targa in onore dei deportati, alla vecchia ciminiera della Vetreria Taddei, in Via Fratelli Rosselli.

Fonte: Comune di Empoli




CICLO DI FILM: Aspettando l’Aprile antifascista

Aspettando l’Aprile antifascista

La Rete Antifascista San Jacopino-Puccini-Porta al Prato, in collaborazione con ARCI, ANPI, CGIL di Firenze, anche quest’anno, in occasione della ricorrenza del 25 Aprile, ha previsto di svolgere un ciclo di iniziative per celebrare la Festa della Liberazione.

Tali iniziative si snoderanno nel corso del mese di Aprile attraverso incontri, dibattiti, mostre, proiezioni di film, presentazioni di libri che coinvolgeranno circoli, vari luoghi di aggregazioni del quartiere, istituzioni educative, librerie e biblioteche con lo scopo di rinnovare la memoria della lotta al fascismo e della resistenza partigiana al nazismo e nel contempo far conoscere esperienze e testimonianze di resistenza di oggi nel mondo.

Con tale intento, già nel corso del mese di Marzo, presso il Circolo Arci tra i lavoratori di Porta al Prato via delle Porte Nuove, 33 Firenze avrà luogo un ciclo di tre film che vi invitiamo a vedere (o a rivedere) e discutere.

Venerdì 6 marzo, ore 18-23
Pistoia 1944. Una storia partigiana, 2018, 118 min.

Venerdì 13 marzo, ore 18:30-23
Le quattro giornate di Napoli, di Nanni Loy, 1962, 123 min.

Venerdì 27 marzo, ore 18-23
Fuoricampo. Lontani da casa, uniti da una grande passione, del Collettivo Malkanaa, 2016, 72 min.




CONFERENZA-DIBATTITO: Carlo Rosselli e la figlia Amelia, nel vortice della storia e della cultura del Novecento

4 MARZO Conferenza-Dibattito




UN’ALTRA STORIA. Percorsi di formazione e conoscenza contro la violenza di genere: il nuovo progetto ISRT sostenuto dalla Fondazione Carlo Marchi

La violenza di genere e complessivamente il sistema di stereotipi legati al genere sono il frutto di una società costruita su radici di stampo patriarcale. L’urgenza sociale degli ultimi decenni, rappresentata da fenomeni di violenza diretta al genere femminile, ha spinto verso una forte riflessione che ha coinvolto anche le istituzioni del mondo. Prova ne sono le numerose direttive, le deliberazioni e gli inviti a porre rimedio, con speciale sguardo rivolto a coloro che hanno in mano la formazione delle giovani generazioni. Un’educazione di e al genere e lo smascheramento degli stereotipi legati ai rapporti maschile-femminile risultano quindi non più rimandabili e l’unico vero strumento mirato sul medio-lungo periodo. A nostro avviso è quindi fondamentale intervenire proprio a partire dalla formazione e dalla didattica, intervenendo, quindi, sulla scuola.

Questo progetto si pone l’obiettivo di generare maggiore consapevolezza e dare gli strumenti per operare un passaggio dalla teoria alla prassi quotidiana: in una prima fase ci rivolgeremo con un corso di formazione alle e agli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che hanno il difficile compito di formare ragazze e ragazzi in un’età delicata, soprattutto per quanto riguarda le questioni legate al genere. Il corso sarà strutturato intorno all’introduzione di uno strumento innovativo per la didattica, appena uscito per le edizioni Biblink, I secoli delle donne. Fonti e materiali per la didattica della storia (Biblink, 2019), un “sillabo” per docenti agile ed efficace che consentirà loro di approcciarsi a una didattica diversa della storia, della filosofia, del diritto, ecc. L’idea è quella di fornire un prodotto strutturato, utile a orientare la/il docente nei temi della storia di genere e un repertorio di materiali versatili da utilizzare all’interno dell’attività curricolare. Grazie al proprio patrimonio archivistico (documentario e iconografico) l’ISRT potrà inoltre offrire, all’interno del corso, esperienze laboratoriali originali che veicoleranno strumenti e metodologie didattiche ai docenti su specifici casi di studio (ad esempio l’analisi iconografica e linguistica della propaganda della RSI sulle donne). È evidente, infatti, la necessità di pensare a una educazione di genere trasversale e pluridisciplinare e dunque a strumenti duttili e aperti alla costruzione di percorsi didattici molteplici.

Il corso di formazione per docenti si terrà nel mese di marzo, nei giorni 3 10 e 24 marzo, in collaborazione con Murate Art District (presso la sede di quest’ultimo, Piazza delle Murate Firenze). Per informazione e iscrizioni scrivere a irenedati88@gmail.com

In una seconda fase porteremo i frutti di questo lavoro nella realtà più vasta della cittadinanza tutta, nel contesto di un festival dedicato appunto a genere/stereotipi/violenza. Con il festival ci poniamo l’obiettivo di portare alla luce la costruzione culturale dei generi e il valore normativo da essi assunto nel tempo, con attenzione particolare al discorso storico, filosofico, educativo, giuridico-politico, letterario, per un pubblico ampio e non specializzato.




PROIEZIONE DEL FILM: Il giovane Pertini. Combattente per la libertà

 unnamed

Lunedì 24 Febbraio alle ore 21.30 presso lo Spazio Alfieri (Via dell’Ulivo, 8, Firenze) ci sarà la proiezione del Film “Il giovane Pertini, combattente per la libertà” di Giambattista Assanti

Introducono il film:
Giambattista Assanti, regista
Stefano Caretti, storico, co-sceneggiatore
Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Rosselli Claudio Carabba, critico cinematografico
Leila El Houssi, docente universitaria

“La libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero”

Nel tentativo di una riscoperta del neorealismo, le scene del film si riferiscono al giovane Pertini, dalla sua adesione al Partito Socialista avvenuta dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti e si sviluppa lungo il percorso antifascista, dal dramma di esiliato politico fino alla lotta partigiana. Nel narrare gli aspetti salienti di quel momento storico vissuto da Sandro Pertini, il film mette in mostra uno spaccato sociale dell’Italia di allora, con tutte le sue contraddizioni ed i drammi personali e familiari di chi ha combattuto per la libertà e per la democrazia.

Le lettere che Sandro Pertini scriveva, già in esilio in Francia, raccontano il suo entusiasmo di

fervido socialista. Attraverso i suoi scritti e le sue testimonianze, lo spettatore partecipa alla sua avventura di fuggiasco, detenuto e poi confinato politico. I suoi scritti, peraltro molto sofferti, con la madre Maria Muzio, raccontano di alcune amicizie vissute con alcuni dei suoi compagni socialisti (Claudio Treves, Filippo Turati, Adriano Olivetti, Ferruccio Parri) e di un grande amore, per la sua fidanzata Matilde, sacrificato ai quattordici lunghi anni di prigionia e confino.
Ingresso
Intero • € 8,00 / Ridotto • € 6,00