
Walchiria Pelliccia (©️Archivio ISRECLU)
Nasce a Viareggio il 9 aprile 1914 da Adiuto e Edvige Codecasa. Adiuto è figlio di Giuseppe, giunto da Assisi a Viareggio nella seconda metà dell’Ottocento per lavorare al dazio dopo aver abbandonato una carriera da cantante lirico. Giuseppe ha avuto nove figli, tra i quali Absido, destinato ad una brillante carriera musicale di violinista e collaboratore di Giacomo Puccini, e appunto Adiuto, che, da amante della musica, chiama le proprie figlie con nomi delle eroine delle opere liriche: Iris (1911), Walkiria e Leonia Cleopatra (1921).
Giornalista e collaboratore dell’“Avanti”, socialista e poi delegato a Livorno è fra i fondatori del Partito comunista, Adiuto è titolare di un forno e diviene capo sindacalista dei panettieri di Viareggio. Con l’avvento del fascismo arrivano tempi difficili, perché davanti al suo rifiuto di iscriversi al partito il forno diviene oggetto di boicottaggio e in pochi anni l’attività deve chiudere. La famiglia è costretta a lavori saltuari e alloggi di fortuna e le figlie devono interrompere gli studi.

Walchiria con il padre Adiuto Pelliccia (©️Archivio Famiglia Tomei)
Walkiria condivide presto l’antifascismo del padre, tanto che nelle memorie familiari è tramandato un suo clamoroso gesto di sfida (la difesa di un anziano signore che si era rifiutato di rendere omaggio al gagliardetto fascista), che ha come conseguenza un suo trasferimento a Genova presso una zia per tre anni.
Nel 1937 decide però di tornare a Viareggio per aiutare economicamente la famiglia e trova un impiego presso la rinomata Profumeria Di Ciolo; diventa ben presto una figura essenziale, aiutando nei giorni dello sfollamento i proprietari a mettere al sicuro il pregiato mobilio.

Walchiria con il marito Angelo Tomei (©️Archivio Famiglia Tomei)
Dopo l’8 settembre 1943 Walkiria decide di aderire alla Resistenza come staffetta tra Camaiore e Viareggio. Per caso la giovane si salva da una retata nazista sul tram che è solita utilizzare per i suoi spostamenti tra le due città versiliesi. Anche in seguito all’ordine di evacuazione di Viareggio del 17 aprile 1944 e al suo sfollamento sulle montagne di Camaiore conserva il ruolo di staffetta, che svolge fino alla Liberazione. Avendo in precedenza imparato la lingua inglese con delle lezioni private, è oltretutto una delle poche persone capaci di comprendere i messaggi alleati emessi da Radio Londra. Le sarà riconosciuta la qualifica di patriota, facente parte della formazione “Marcello Garosi”.
Sposatasi con Angelo Tomei nel 1949 e iscritta al PCI, nell’immediato dopoguerra è tra le animatrici della locale Croce verde e tra le fondatrici della sezione viareggina dell’UDI. Ma soprattutto torna al negozio di cui sarebbe diventata direttrice e infine proprietaria, cambiandone il nome in Profumeria Walkiria, oggi uno dei negozi storici di Viareggio. Si spegne alle soglie dei cento anni nel 2012.
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🟥 Il direttore dell’ISREC di Lucca, Andrea Ventura, propone una breve storia della formazione “Marcello Garosi”, operativa in Versilia nell’agosto-settembre del 1944.