Virginia Cerquetti (1917-?)

Ilaria Cansella - Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea

image_pdfimage_print

 

Virginia Cerquetti con la figlia Annabella, il marito Sante Gaspare Arancio e Mario, figlio di Sante (©️Archivio ISGREC)

 

Nasce il 17 dicembre 1917 a Rosario, nei pressi di Santa Fé in Argentina, da Pietro ed Emilia Cerquetti. Impossibile stabilire a quando risale il suo trasferimento in Italia, ma dalle testimonianze risulta che la famiglia di Virginia è originaria del Lazio e che lei conosce il futuro marito, con cui si trasferirà a Manciano, durante la permanenza in un collegio romano. Verrà descritta dalle altre partigiane come “una donna fine, intelligente e molto religiosa”.

Dall’8 settembre 1943 partecipa alle riunioni clandestine che si tengono in casa di Giuseppe Gori a Manciano insieme al marito Sante Gaspare Arancio e ad altri partigiani della futura formazione di zona e in cui tutti giurano sulla democrazia e sulla libertà, come ricordato dalla testimonianza di un’altra donna coinvolta, Mariella Gori, figlia sedicenne di Giuseppe. A guidare il gruppo è proprio il marito di Virginia, da cui la banda che sta nascendo prenderà il nome: si chiamerà infatti Banda Arancio Montauto, spesso identificata con l’acronimo BAM.1

Secondo il rapporto compilato dagli ufficiali della BAM, la sera del 25 dicembre 1943, Virginia, dedita alla propaganda e al reclutamento, è “costretta a fuggire da Manciano con la famiglia, perché preavvisata del loro arresto deciso dalle autorità repubblichine del luogo”. Resta alla macchia con la formazione insieme al primo figlio di Arancio, Mario, di soli 8 anni, e nonostante il suo stato di avanzata maternità: “pur consigliata a raggiungere il sicuro e comodo rifugio approntatole, rifiutò sdegnosamente l’offerta, preferendo alla comoda vita da sola, quella movimentata dell’azione abbracciata dal marito”. Giunta al parto senza assistenza ostetrica, il 28 febbraio all’accampamento dà alla luce una bambina, cui, per espressa volontà dei partigiani, viene dato il nome di Annabella. Una foto ricorda quel momento, immortalandola con la bambina in braccio davanti alla capanna del comando della formazione.

Retro della foto di Virginia Cerquetti con la famiglia alla macchia (©️Archivio ISGREC)

Di Virginia, proposta per una medaglia di bronzo probabilmente mai conferitale, sono noti gli spostamenti nelle macchie maremmane a causa delle necessità militari della formazione. I toni paternalistici della relazione della banda ne esaltano le doti paragonandola alle donne del Risorgimento, ma fra le altre cose vi si legge che “nei momenti più cruciali, passati per i tentativi di rastrellamenti, non esitò ad imbracciare anch’ella il mitragliatore come il più modesto gregario della Banda” e che “al fianco del consorte volle partecipare ad alcuni atti di sabotaggio dei ponti”.

Solo la mattina del 20 maggio 1944, appena viene sferrato un massiccio attacco contro la banda che la porterà al completo sbandamento, Virginia accetta di allontanarsi con i figli per nascondersi in un rifugio sicuro. Nell’immediato dopoguerra la famiglia si trasferisce: l’ultimo luogo di residenza noto di Virginia e del marito è Istria di Castro (Viterbo), dove sicuramente si trovano ancora nel 1948 quando le viene comunicato il riconoscimento dell’attività di partigiana combattente.

__________

🟧Le madri del futuro libero

Episodio della serie podcast dell’Isgrec “Racconti Resistenti: le vite di partigiani e partigiane della Maremma” dedicato a Mariella Gori, nata a Manciano (GR) il 29 maggio 1923. Dopo l’8 settembre 1943, nella casa di suo padre nacque la Banda Armata Maremmana, guidata dal Comandante Sante Arancio. Tra i membri spicca un gruppo di donne coraggiose, tra cui Virginia Cerquetti. Racconto basato su documenti Isgrec, scritto da Silvia Meconcelli, interpretato da Irene Paoletti.

__________

🟦Volontarie per la libertà – Il 25 aprile 2024 a Rai Radio 3, a cura di Laura Zanacchi. Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, racconta Virginia Cerquetti. 

 

  • (will not be published)
  • Chi sei?

  • Titolo del tuo contributo*


  • Iscriviti alla newsletter di ToscanaNovecento
  • Puoi usare codice html: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>