«Passi di Storia. Luoghi di memorie del ‘900» è un progetto dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia finanziato dalla Regione Toscana nel 2023 e, nel 2024, dal Consiglio Regionale nell’ambito del bando “per la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione e per la commemorazione delle vittime delle stragi nazifasciste”.
“Passi di Storia” comprende un portale digitale (Passi di storia) su cui sono censiti specifici luoghi della memoria: luoghi della memoria – ad esempio monumenti, parchi, musei, cippi, targhe, lapidi – rintracciabili sul territorio e su cui è stato apposto un pannello con QR Code collegato al sito. Ad ogni pannello corrisponde una pagina web comprensiva di descrizione del luogo della memoria, di coordinate GPS, fotografie e, potenzialmente, di altri materiali multimediali. Lo scopo principale del progetto è quello di creare una mappa dei luoghi legati alla storia della Liberazione e della Resistenza per evitare che rimangano inosservati e ignoti, così da conferire loro un valore comunicativo. Il progetto è quindi pensato anche come uno strumento divulgativo ed educativo, capace di valorizzare il luogo e la storia ad esso legato, continuamente disponibile e fruibile dalla cittadinanza. Il portale è implementabile e può ospitare ulteriori itinerari.
Attualmente il portale comprende tre percorsi: uno sul partigiano pistoiese Silvano Fedi, uno sull’eccidio del Padule di Fucecchio e uno su Piazza della Resistenza a Pistoia. I tre percorsi inaugurati nel 2024 e finanziati dalla Regione Toscana sono stati scelti perché rappresentativi della storia della Resistenza e della Seconda guerra mondiale nella provincia di Pistoia. Una descrizione dettagliata dei primi due percorsi è disponibile su Toscana Novecento (“Passi di Storia”: itinerari di guerra e Resistenza pistoiese). Il percorso su Piazza della Resistenza è stato realizzato su richiesta del Comune di Pistoia: l’omonima piazza, nominata così nel 1955, accoglie numerose installazioni memoriali legate agli eventi della Seconda guerra mondiale. Partendo dal Monumento ai Caduti della Resistenza e passeggiando attraverso la piazza, che funge da “Teatro della Memoria” si possono incontrare varie tappe: la prima è la targa dedicata a Renato Moscato, vittima della Shoah; in seguito troviamo quella ai bambini uccisi e vittime di esperimenti medici nei lager nazisti; infine quella ai Rom e Sinti vittime del nazifascismo. Successivamente si incontra la stele in memoria delle infermiere della Força Expedicionária Brasileira che in piazza della Resistenza avevano l’ospedale da campo. Uscendo dal parco ed entrando nell’adiacente Fortezza Santa Barbara si trova l’ultima tappa del percorso dedicata ai quattro ragazzi che lì, il 31 marzo 1944, furono fucilati dai fascisti.
Grazie ad un finanziamento del Consiglio Regionale, ottenuto attraverso il bando per la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione e per la commemorazione delle vittime delle stragi nazifasciste, l’ISRPT ha progettato e sta lavorando alla realizzazione di tre nuovi percorsi che, a partire dal 2025, saranno disponibili nel portale web e nei luoghi fisici, dove verranno installati vari pannelli.
I primi due percorsi, uno sui partigiani e le partigiane del pistoiese e l’altro sulle stragi naziste e fasciste della provincia, sono legati alla celebrazione dell’80° della Liberazione e all’80° anniversario delle stragi. Il terzo percorso vuole legare la memoria e la storia del lavoro all’Articolo 1 della Costituzione della Repubblica italiana, nata dalla lotta di Liberazione e dalla Resistenza.
Il primo itinerario si snoderà lungo i luoghi della memoria dei partigiani e delle partigiane pistoiesi cercando di studiare e valorizzare alcune figure di grande rilievo protagoniste della lotta armata nella provincia. Le tappe saranno dedicate, ad esempio, a Natale Tamburini, Lina e Liliana Cecchi, Gino Bozzi, Manrico Ducceschi, Magnino Magni. Inoltre, una tappa sarà riservata ai partigiani pistoiesi combattenti in Jugoslavia – a Pistoia è presente uno dei pochi monumenti esistenti in Italia ad essi dedicati – e un’altra alla famosa foto scattata da un soldato alleato all’angolo tra Via Curtatone e Montanara e Via Abbi Pazienza nei giorni successivi alla Liberazione di Pistoia e raffigurante un gruppo di partigiani e partigiane (in foto).
Il percorso sulle stragi naziste e fasciste vede invece la mappatura di dieci luoghi simbolo di stragi di civili uccisi dai nazifascisti nell’estate del 1944. Il territorio pistoiese non fu risparmiato dalla ritirata aggressiva delle truppe tedesche e in quasi tutta la provincia si verificarono episodi di stragi, come ad esempio quello di Calamecca (14 vittime), Valdibure (5 vittime), Piteccio (4 vittime), Montale (5 vittime) e di Piazza San Lorenzo (6 vittime) che, diversamente dalle altre, è avvenuta il 12 settembre 1943 rappresentando l’unico luogo in Toscana ad essere teatro di una strage di civili nel periodo immediatamente successivo all’Armistizio e all’occupazione tedesca.
Il terzo percorso si incardina sull’Articolo 1 della Costituzione e collega i luoghi dedicati alla memoria del lavoro e del movimento democratico dei lavoratori e delle lavoratrici passando per targhe, monumenti e opere architettoniche. Ad esempio, nel centro storico di Pistoia, si trovano la targa a Ugo Schiano, quella a Dante De’Petri e la statua Scioperanti di Andrea Lippi. Nella vecchia area industriale della città la targa alle vittime dell’amianto presso l’attuale biblioteca San Giorgio, un tempo sede delle Officine San Giorgio.
Il portale verrà aggiornato nei prossimi mesi con i nuovi percorsi in fase di sviluppo. Auspichiamo che questo possa contribuire ad accrescere l’interesse e la conoscenza di episodi legati alla storia locale altrimenti facilmente dimenticabili, soprattutto ora che sta finendo l’era del testimone, un tempo in cui le memorie dirette sono in esaurimento, favorendo nel contempo iniziative didattiche e turistiche in linea con l’intento di far dialogare ricerca storica, divulgazione e partecipazione diretta del pubblico.
Giulia Bruni è laureata in Scienze Storiche presso l’Università degli Studi di Firenze. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente la storia del Novecento e la Public History. È membro del Consiglio direttivo dell’ISRPT e collabora con lo stesso Istituto a progetti di didattica, ricerca e divulgazione storica.
Emanuele Vannucci è laureando in Scienze Storiche all’Università degli Studi di Firenze. Collabora con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età Contemporanea in provincia di Pistoia, di cui è membro del Consiglio direttivo, in progetti inerenti la didattica, la ricerca e la divulgazione storica e l’archivio audiovisivo. I suoi interessi di studio sono legati alla Resistenza, all’Antifascismo, alla Seconda Guerra Mondiale e alla Public History.