
Montepulciano, luglio 1948 sciopero generale dopo l’attentato a Togliatti: scontri, repressione, passioni e memorie. La storia di Candido Berti, i diari, gli scritti e le lettere
14 luglio 1948: il segretario del PCi Palmiro Togliatti è ferito gravemente da un colpo di Pistola. In tutto il Paese viene proclamato lo sciopero generale: seguono incidenti e scontri che portano a morti feriti, incidenti e condanne. Anche il territorio di Montepulciano è coinvolto in due giornate intense di lotta in cui esplodono la rabbia e la paura di contadini, operai, donne e ragazzi.
Attraverso la testimonianza diretta dei diari e degli scritti di Candido Berti, il libro di Vania Berti racconta non solo gli avvenimenti di quei giorni, ma anche il clima di un’epoca e il pensiero di chi, negli anni dell’immediato dopoguerra fece del proprio credo politico un modus vivendi.
Nel diario della latitanza del protagonista e nella sua corrispondenza dal carcere con la famiglia (1948/1950) si trova il racconto di tutto questo. Alla storia d’amore di Candido e Anna fanno da sfondo in maniera imponente i fatti storici e gli ideali di quegli anni: la solidarietà, la volontà di andare avanti, la fiducia, l’affacciarsi alla vita politica delle donne, la passione vissuta con coerenza fino alle estreme conseguenze, come il sacrificio della famiglia e degli affetti in nome di un ideale.