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STORIE E CARTE IN RETE: AL VIA IL CROWDFUNDING DI UNICOOP FIRENZE PER L’ISRT

Parte il 25 aprile e prosegue per due mesi la raccolta fondi per digitalizzare l’archivio dell’Istituto e realizzare un nuovo sito web. 

Due mesi di attività e eventi organizzati dalle sezioni soci Coop e dalle associazioni del territorio per raggiungere l’obiettivo di 20mila Euro con cui attuare il progetto

 

Al via, il 25 aprile, il crowdfunding promosso da Unicoop Firenze, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie per contribuire alla digitalizzazione dell’archivio e alla realizzazione del nuovo sito dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, presso la sede di Unicoop Firenze, alla presenza Vannino Chiti e Matteo Mazzoni, presidente e direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea e di Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze. Presenti all’incontro anche i rappresentanti delle sezioni soci Coop coinvolte e i referenti della Rete Democratica Fiorentina che raccoglie forze dell’associazionismo sociale e civile, del volontariato, del Terzo settore, del movimento sindacale, del mondo della cultura, delle arti e della scienza.

Il crowdfunding punta a raccogliere 20mila Euro e nasce dalla necessità dell’Istituto della Resistenza di valorizzare il grande patrimonio storico e di memoria custodito nell’archivio: questo attualmente conta oltre 150 fondi prodotti da organismi politici e militari della Lotta di Liberazione, da organizzazioni e personalità dell’Antifascismo e della Resistenza e da enti e persone che incarnano momenti essenziali della storia del Novecento. I fondi raccolti con il crowdfunding permetteranno all’Istituto di attualizzare la propria banca dati in cui riunire tutti gli inventari per digitalizzarli e renderli disponibili alla consultazione pubblica, così da far conoscere il patrimonio alla cittadinanza e agevolare il lavoro di studenti, ricercatori e appassionati. L’archivio digitale permetterà a chiunque di fare ricerche a distanza, individuare i documenti presenti presso l’Istituto e farne richiesta anche via mail, in formato digitale. Insieme a questo, il progetto prevede la realizzazione di un nuovo sito web che permetta un facile accesso, non solo al patrimonio dell’archivio, ma anche a quello della Biblioteca e dell’Emeroteca e che presenti al pubblico le diverse iniziative, in particolare le mostre virtuali, preziosi strumenti di conoscenza della storia.

 

Le dichiarazioni

Claudio Vanni, responsabile relazioni esternetuy Unicoop Firenze

«Nella data simbolica del 25 aprile lanciamo questa iniziativa di impegno concreto per supportare l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea che svolge un ruolo cruciale nel documentare, preservare e diffondere la storia della Resistenza nel nostro territorio e nel mantenere viva la memoria collettiva. Oggi, in un tempo così diviso da conflitti di ogni tipo, dobbiamo tutti sentire la responsabilità di mantenere vivo il valore della memoria e la forza ideale della Resistenza da cui è nata la nostra Costituzione: conoscenza e condivisione sono gli strumenti più potenti che abbiamo per tradurre in pratica i valori di democrazia, libertà, uguaglianza, dignità e solidarietà in cui, come cooperativa, ci riconosciamo profondamente. Per questo, insieme alle nostre sezioni soci e alle associazioni del territorio, ci impegneremo nella raccolta fondi che ci auguriamo possa portare nuovo impulso alle attività dell’Istituto».

 

Vannino Chiti, presidente Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

«ll ruolo dell’Istituto in questo momento storico è di primo piano: nel suo futuro c’è l’ulteriore valorizzazione del suo prezioso archivio dove ogni giorno lavorano giovani studiosi, insieme all’impegno culturale e scientifico per una memoria storica condivisa della Resistenza, che ancora in Italia manca, e per mettere a fuoco e approfondire le grandi questioni dell’Età contemporanea. L’iniziativa che portiamo avanti insieme a Unicoop Firenze è un sostegno importante per tenere in vita questi valori e per mantenere vivo il contatto e lo scambio con cittadini, studiosi, docenti, alunni e con la comunità tutta. L’Istituto ha compiti importanti e vive del sostegno che in tanti possono dare: è fondamentale che tutti sentano questo luogo come il proprio, una casa dove tutti si trovano, perché la Resistenza sia una memoria che unisce e non divide, che aiuta a coltivare l’antifascismo come valore base che permea tutta la nostra Costituzione».

 

Matteo Mazzoni, direttore Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea

«Con la graduale scomparsa dei testimoni diretti, la storia si può conosce e riscostruire solo studiando le carte e, per questo, il nostro Istituto assume una rilevanza maggiore nel preservare e diffondere la memoria: grazie a questa iniziativa di raccolta fondi potremo mettere on line gli inventari del nostro archivio, oltre 150 fondi di personalità e di persone comuni, per consentire, non solo agli specialisti e agli studiosi, ma a tutti, di conoscere la documentazione di coloro che hanno fatto la Storia nel passaggio dalla dittatura fascista alla Repubblica e nei suoi primi decenni. Invito tutti a partecipare a questo crowdfunding grazie al quale ciascuno potrà contribuire alla salvaguardia e alla diffusione del nostro patrimonio di memoria: ritrovare un rapporto con il passato, conoscere ciò che le generazioni precedenti hanno affrontato e superato, ci aiuterà a sentirci meno soli nel presente complicato che dobbiamo vivere. Farlo tutti insieme sarà ancora più bello e importante».

 

L’archivio dell’Istituto

L’archivio dell’Istituto raccoglie oltre 150 fondi di enti e di persone. Ad un primo nucleo di documenti prodotti da organismi politici e militari della lotta di Liberazione, si sono affiancati poi numerosi fondi di organizzazioni e personalità dell’antifascismo e della Resistenza e di gruppi ed esponenti dell’area azionista fiorentina. Tra i tanti, nell’Istituto sono conservati i fondi archivistici di Calamandrei, Salvemini, Paolo Barile, quelli di Elio Gabbuggiani, che è stato presidente della provincia di Firenze e poi sindaco di Firenze, del fu Presidente della Regione Toscana Gianfranco Bartolini. Nel corso degli anni il patrimonio dell’Istituto si è progressivamente ampliato per arco cronologico, soggetti e tematiche, fino ad abbracciare molteplici aspetti della storia politica, sindacale, sociale e culturale del Novecento. L’Istituto conserva inoltre una raccolta di circa 2.000 tra volantini e manifesti, tra cui si segnalano quelli prodotti nel corso della lotta antifascista e della guerra di Liberazione.

 

La memoria come bene comune

Nato nel 1953 per conservare le carte del Comitato e delle associazioni legate alla Resistenza, nel tempo l’Istituto ha via via rinnovato la sua identità e funzione, fondendo il suo ruolo conservativo con attività culturali, didattiche e di ricerca. Nel tempo la missione dell’Istituto ha abbracciato una prospettiva più ampia, portando l’Istituto a trasformarsi in un centro di cultura. Oggi l’Istituto è un archivio di rilevanza nazionale e allo stesso tempo una biblioteca specializzata con oltre 50mila volumi dedicati alla storia del Novecento, e in particolar modo alla storia della Resistenza e della Repubblica, un importante istituto di cultura, che promuove iniziative sul territorio, collaborando in rete con le amministrazioni locali, in primo luogo con la Regione Toscana: promuove iniziative culturali sul territorio, attività di divulgazione e di ricerca lavorando in rete con gli altri Istituti della Resistenza in Toscana e con le diverse realtà dell’associazionismo, soggetti pubblici e privati. Svolge un’importante attività didattica con le scuole: dalla formazione degli insegnanti alla realizzazione di strumenti multimediali che vengono poi messi a disposizione delle scuole, e non solo, realizzati anche con il coinvolgimento degli studenti stessi. La memoria della Resistenza, una pietra miliare della missione dell’Istituto, sta però attraversando una fase critica: con la graduale scomparsa dei testimoni diretti, l’Istituto assume una rilevanza maggiore nel preservare e diffondere la memoria. La pandemia ha accelerato una transizione verso il digitale e, da qui, la necessità per l’Istituto di aggiornare i propri strumenti e canali di comunicazione per mantenere viva l’interazione con la comunità e per portare la conoscenza storica a un pubblico più vasto.

 

Info e eventi

Il crowdfunding proseguirà fino al 25 giugno e sarà possibile donare su Eppela e partecipando alle iniziative organizzate dalle sezioni soci Coop che sostengono l’iniziativa; dal 2 al 4 maggio, le sezioni soci, insieme alle associazioni del territorio, saranno presenti nei Coop.fi con dei presidi dove soci e clienti potranno avere informazioni e dettagli e potranno donare direttamente a sostegno del progetto. Nel periodo del crowdfunding l’istituto storico della Resistenza aprirà le porte della sua sede, in Via Carducci, a Firenze, ai cittadini con gli open day fissati per l’11, il 18 e il 20 maggio: è possibile prenotare l’ingresso con visita guidata prenotando su coopfi.info/eventi

eppela.com/istitutoresistenzatoscano

 

Firenze, 22 aprile 2024

 

Ufficio Stampa

Unicoop Firenze

Sara Barbanera

335 8279220

055 4780330




Assemblea ISRT: Bilancio approvato, eletto M. G. Rossi presidente onorario.

Sabato 20 aprile 2024, l’Assemblea dei soci dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, dopo aver ascoltato le relazioni del presidente Vannino Chiti e del direttore Matteo Mazzoni, ha approvato all’unanimità i Bilanci consuntivo 2023 e preventivo 2024.

Nel corso del dibattito è stata sottolineata l’importanza del tema della formazione (sia verso le giovani generazioni, nelle scuole, che verso gli adulti), dell’approfondimento della storia del Novecento, dell’importanza nel dibattito pubblico, pur all’interno di scelte precise e nel rispetto dell’identità di istituto di storia propria dell’ISRT.

Accogliendo la proposta del Consiglio direttivo, l’Assemblea ha approvato per acclamazione l’elezione di Mario Giuseppe Rossi alla presidenza onoraria dell’Istituto.




La libertà è come l’aria. Vivere la Storia, formare la cittadinanza.

L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze e in collaborazione con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, promuove un corso di formazione destinato a laureati-e under 30 finalizzato a una successiva attività didattica retribuita nelle scuole secondarie di secondo grado.

Nello specifico, il bando prevede le seguenti attività:

  • corso di formazione sulla storia di Firenze dall’Unità al secondo dopoguerra della durata di 10 ore, suddiviso in cinque incontri;
  • selezione di due laureati-e fra coloro che hanno partecipato al corso, attraverso un colloquio attitudinale a cura del personale ISRT;
  • ulteriore formazione dei-delle due “formatori-trici”, da svolgersi presso l’ISRT a cura del personale e dei collaboratori-trici;
  • attività di didattica nelle scuole sulla storia di Firenze da parte dei-delle due “formatori-trici”, da svolgersi durante l’anno scolastico 2024/2025 presso alcuni istituti secondari di secondo grado dell’area fiorentina selezionati dall’ISRT.

Requisiti
L’iscrizione al progetto è libera e gratuita, nel pieno rispetto della parità di genere; i requisiti obbligatori all’iscrizione sono:

  • essere under 30 alla data di scadenza del bando;
  • aver conseguito una fra le lauree triennali L-42 – Storia e L-36 – Scienze politiche;
  • aver sostenuto almeno un esame di Storia contemporanea (M-STO/04).

L’iscrizione a successivi corsi di laurea o il conseguimento di ulteriori titoli di studio non è vincolante all’iscrizione.

Iscrizione al percorso di formazione, scadenza bando e scelta candidature
Le domande (di cui all’All. 1) dovranno essere inviate, in maniera esclusiva, all’indirizzo isrtprenotazioni@gmail.com entro e non oltre il 19 aprile 2024. Verranno accettate le prime 20 (venti) candidature secondo l’ordine di arrivo. Non verranno accettate domande presentate attraverso altri mezzi.

Percorso di formazione
Il percorso di formazione, destinato a tutti-e gli-le iscritti-e ammessi, della durata di 10 ore complessive suddivise in cinque incontri, verrà svolto da docenti e/o collaboratori esperti della materia dell’ISRT presso la sede di Via Carducci 5/37, 50121 Firenze. Il corso di formazione si terrà in presenza nel mese di maggio 2024.

Colloquio e selezione
Al termine del corso di formazione una giuria composta dal personale ISRT selezionerà, attraverso un colloquio volto a valutare la preparazione acquisita durante il corso di formazione e l’attitudine all’insegnamento, due formatori-trici al per l’assegnazione di due incarichi lavorativi retribuiti. La selezione avverrà nel pieno rispetto della parità di genere. Il giudizio espresso dalla giuria è insindacabile.

Formazione specifica e inserimento nelle classi
I-le due formatori-trici selezionati-e parteciperanno ad un corso di formazione specifico di 6 ore, suddivise in 3 incontri, volte a consolidare conoscenze di indirizzo e metodologie specifiche.

Incontri nelle scuole
Ai-le due formatori-trici, nell’anno scolastico 2024-2025, verranno assegnati-e alcune classi selezionate fra le classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado della città di Firenze, nelle quali dovranno sostenere delle lezioni frontali su alcune delle tematiche affrontate durante il corso di formazione.

Forma contrattuale
Ai-alle formatori-trici verrà conferito un incarico di lavoro tramite contratto a progetto o assegnazione in libera professione.

Per scaricare bando e modulo di iscrizione: La libertà è come l’aria. Vivere la Storia, formare la cittadinanza – ISRT (istoresistenzatoscana.it)




Vannino Chiti è il nuovo presidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea, Galimi e Morandi i vice. Mazzoni confermato direttore.

Firenze, 2 marzo 2024 – Vannino Chiti è il nuovo presidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. È stato eletto per acclamazione ieri pomeriggio, dal consiglio dell’Istituto, insieme ai vicepresidenti Valeria Galimi e Andrea Morandi, mentre Matteo Mazzoni è stato confermato nel ruolo di direttore.
Quindi una presidenza di alto profilo per l’Istituto che ha appena celebrato i settant’anni di storia. “Il ruolo dell’Istituto in questo momento storico è di primo piano – mette in evidenza Chiti – nel suo futuro c’è l’ulteriore valorizzazione del suo prezioso archivio dove ogni giorno lavorano giovani studiosi, insieme all’impegno culturale e scientifico per una memoria storica condivisa della Resistenza, che ancora in Italia manca, e per mettere a fuoco e approfondire le grandi questioni dell’Età contemporanea, legate alle sfide alla democrazia, alle violenze interne alle comunità e tra Paesi diversi, approfondendo le specificità del genocidio e la strage crescente dei civili nelle guerre”.
L’Istituto ha un rapporto molto stretto anche con il mondo della scuola. “Un’attività pre-ziosa – aggiunge Chiti – l’altro filone di lavoro dell’Istituto è infatti l’impegno per la forma-zione di studenti e insegnanti e il rafforzamento della collaborazione, sempre molto profi-cua, con l’associazionismo, a partire da quello sindacale”.
Prosegue e cresce, tanto più in questo tempo, l’impegno per promuovere la conoscenza dell’istituto, del suo patrimonio documentario, del valore della conoscenza storica”, aggiunge il direttore Matteo Mazzoni, ringraziando per la rinnovata fiducia.
Del nuovo consiglio, eletto con un’ampia partecipazione di iscritti il 17 febbraio scorso, fanno parte anche Franca Maria Alacevich, Pier Luigi Ballini, Leonardo Bianchi, Roberto Bianchi, Luca Brogioni, Camilla Brunelli, Pietro Causarano, Francesca Cavarocchi, Alice D’Ercole, Gianluca Coppola, Gianmario Leoni, Silvano Priori, Riccardo Saccenti, Annalisa Savino e Irene Stolzi. Del consiglio fanno parte anche Teresa Catinella, Chiara Nencioni e Catia Sonetti in rappresentanza della rete degli istituti provinciali toscani.

Ufficio stampa ComeDire




Firenze rende omaggio a Amelia Pincherle Rosselli

Il 21 febbraio le sarà dedicata un’area pedonale a Porta al Prato

Scrittrice e antifascista, madre di Aldo, Carlo e Nello Rosselli. Firenze rende omaggio a Amelia Pincherle Rosselli e le intitola un’area pedonale a Porta al Prato, in prossimità del viale che porta il nome dei suoi due figli uccisi in Francia nel 1937 per mano di un’organizzazione terroristica di estrema destra in collusione con i servizi segreti fascisti e tra i fondatori di Giustizia e Libertà. L’altro figlio Aldo era morto eroicamente (27 marzo 1916), poco più che ventenne, combattendo contro gli austriaci sul Pal Piccolo, nelle montagne della Carnia.
La cerimonia è fissata per le 11 di mercoledì 21 febbraio alla presenza dell’assessora alla cultura della memoria e alla toponomastica Maria Federica Giuliani e Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli di Firenze




Morto Giuseppe Matulli. L’ISRT piange il suo presidente.

Morte Giuseppe Matulli, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza piange il suo presidente:
“Un punto di riferimento, per la sua umanità e per le qualità politiche e culturali”

Firenze, 11 febbraio 2024 – “Profondo sgomento e grande tristezza” per la morte di Giuseppe Matulli, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea, vengono espressi dai vicepresidenti Roberto Bianchi e Camilla Brunelli, dal direttore Matteo Mazzoni, insieme a tutto il Consiglio direttivo.
“Attoniti, vogliamo ricordare la costante dedizione con cui ha svolto il suo mandato sia come vicepresidente sia, negli ultimi anni, come presidente, dando un contributo notevole al rafforzamento istituzionale del nostro Istituto – viene sottolineato – Ab-biamo avuto la fortuna di poter conoscere la sua squisita umanità, oltre alle sue ben note qualità politiche e culturali, che lo hanno reso punto di riferimento per tanti, e per tutti noi in questi anni”.
“Non mancheranno occasioni per ricordarne più significativamente la figura, a parti-re dalla prossima assemblea dell’ISRT che si terrà sabato 17 febbraio”, si annuncia.
“Senza storia nessun futuro, è stato il titolo emblematico con cui l’Istituto ha cele-brato il suo settantesimo anniversario che ha visto Giuseppe Matulli protagonista – si afferma – Lo vogliamo ricordare oggi con le sue stesse parole e con l’invito, che ci viene affidato come missione, a guardare oltre”.
“Profondamente ancorato alla storia della resistenza, oggi l’Istituto proietta dunque la sua azione su una prospettiva ampia – ha affermato Matulli in uno dei suoi ultimi scritti – Nella crisi attuale il suo ruolo è quello di qualificarsi come centro culturale che nella storia della resistenza ha un punto di riferimento ma che in essa non esau-risce il suo interesse, perché la cultura odierna e le sue prospettive richiedono di guardare oltre”




𝐔𝐍 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐅𝐎𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐔𝐄. 𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐄.

𝐔𝐍 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐅𝐎𝐍𝐓𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋’𝐔𝐄.
𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐔𝐄.
Corso di formazione 𝒈𝙧𝒂𝙩𝒖𝙞𝒕𝙤 per docenti di ogni ordine e grado
>>Iscrizioni entro il 28 febbraio
La rete degli Istituti toscani della Resistenza e dell’età contemporanea ha organizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale la terza edizione di un corso di formazione sui temi dell’Europa. Il corso – che si avvale della partecipazione degli Archivi Storici dell’Unione Europea (ASUE) e della Fondazione Rossi Salvemini – si articola in tre incontri da remoto sul tema delle fonti storiche e archivistiche che stanno alle origini del progetto europeo (28 febbraio, 7 e 11 marzo). A conclusione dei tre incontri sono state organizzate due visite (facoltative): una all’archivio dell’Istituto storico della Resistenza di Firenze e l’altra a Fiesole, nella sede dell’ASUE.
𝗣𝗲𝗿 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗲̀ 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗼:
1) compilare il seguente form:
https://docs.google.com/…/1hIUv…/edit
2) iscriversi sulla piattaforma SOFIA con il codice 90665 (questo passaggio solo per docenti di ruolo)
𝗣𝗥𝗢𝗚𝗥𝗔𝗠𝗠𝗔 𝗘 𝗗𝗔𝗧𝗘:




Grazie alla Fondazione C. Marchi, ISRT offre progetti didattici gratuiti per le scuole!

Con piacere l’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea comunica che, grazie al contributo della Fondazione Carlo Marchi, offre nuove occasioni didattiche gratuite per la primavera del 2024.

Un’opportunità formativa per noi e per le nostre classi, interessante e piacevole al contempo.

Si tratta di percorsi dedicati alle classi IV e V delle scuole secondarie di II grado che prevedono trekking didattici urbani, lezioni in classe tra narrazioni e musica, visite al Museo della Deportazione (quest’ultime previste per ottobre).

In allegato trovate una scheda sintetica che vi consentirà di conoscere il progetto e scegliere se e a cosa aderire.

Progetto Conoscere la storia. Una bussola per la cittadinanza

Per prenotarsi i docenti possono scrivere a didattica@istoresistenzatoscana.it indicando nome, la scuola, la classe, il percorso scelto, la mail e il telefono; per il percorso al Museo di Prato invece possono scrivere direttamente al referente indicato nella scheda.

La scadenza per iscriversi è tra un mese, il 16 febbraio, ricordiamo che le adesioni verranno accolte in base all’ordine di arrivo della richiesta.