“Plasmare le coscienze. Cinema e infanzia nell’Italia fascista”. Presentazione.. “Aspettando il Festival”.

“Il cinema è l’arma più forte” diceva Benito Mussolini al tempo in cui era il Duce dell’Italia fascista. Agli albori della società della comunicazione, il fascismo utilizzò i nuovi strumenti come la radio e il cinema come armi di propaganda, per costruire l’uomo nuovo fascista, un uomo guerriero, machista e destinato a dominare. E lo fece dedicando particolare attenzione alla generazione di giovani che stava crescendo sotto il regime, con i nuovi mezzi comunicativi che divennero strumenti delle organizzazioni giovanili del Regime.
Il fascismo inaugurò quindi un uso distorto dei mezzi di comunicazione, finalizzato a plasmare le coscienze, in una storia che arriva fino a noi.
Stefano Campagna ne discute a partire dal suo libro con Francesca Tesi dell’università di Bologna e Alfonso Venturini dell’università di Firenze, coordinati da Francesca Perugi Vicepresidente dell’ISRPT.

Alla libreria Lo Spazio a Pistoia.