Centro documentazione e archivio storico CGIL regionale Toscana

Sede e contatti
Via Pier Capponi 7, 50132 Firenze
Telefono: 055.5036288
Fax: 055.5036200
E-mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it
Sito web: http://www.tosc.cgil.it/pagina177_centro-documentazione.html
http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm
Orari di apertura: da lunedì al venerdì 9-12.30 e 14.30-18.30, previo appuntamento tel. 344 10115711.

Organi direttivi
Responsabile: Chiara Bonaiuti

Breve storia e finalità
Il Centro, costituito nel 1977, ha come compito istituzionale quello di recuperare, catalogare, conservare, valorizzare, permettere la consultazione e la circolazione dei materiali prodotti prioritariamente dalla CGIL regionale Toscana e delle altre strutture sindacali toscane e nazionali, confederali e non.
Ha il compito altresì di reperire materiali (documentazione grigia, monografie, periodici ecc.) che attengano alle tematiche della tutela, difesa, salvaguardia dei lavoratori, sia nell’ambito del rapporto di lavoro che al di fuori della prestazione lavorativa.
In questo secondo aspetto il Centro si pone quale supporto e sussidio documentario all’attività dell’organizzazione sindacale, dei lavoratori ad esso iscritti, di quanti operano nel settore o in specifici segmenti di esso (consulenti del lavoro, medici del lavoro, giuslavoristi, operatori socio sanitari, ecc.) o che comunque si occupano del mondo del lavoro (storici, sociologi, studenti universitari, ecc.). Promuove inoltre la divulgazione l’approfondimento e la conoscenza della storia della CGIL e del movimento operaio e sindacale a livello locale e nazionale. Partecipa a pieno titolo alla “Rete nazionale delle biblioteche e dei centri di documentazione Cgil”. Il Centro fornisce supporto logistico alle altre strutture documentarie toscane di ambito CGIL fornendone i recapiti, i link di accesso, e, dove presenti, ai cataloghi o agli inventari dei materiali degli archivi e biblioteche CGIL.

Patrimonio
Il Centro documentazione e archivio storico è una struttura integrata composta da due sezioni:
a) quella documentaria costituita da Biblioteca con circa 14.000 volumi nelle materie socio-economiche, diritto, statistica. storia sindacle, ecc., catalogo consultabile sul sito web del Centro, e da Emeroteca di 1152 periodici sindacali (150 circa ancora aperti), 40 periodici non sindacali, 542 periodici sindacali toscani, catalogo consultabile al sito suddetto.
b) quella archivistica, costituita da diversi Archivi riordinati con inventari (cartacei o elettronici, queste ultime versioni sono consultabili on-line come file pdf sul sito del Centro): Confederterra toscana 1944-1978; FIOM provinciale Firenze 1944-1972; Sindacato pittori e scultori 1926-1956; FIDAT 1944-1954 dipendenti aziende telecomunicazioni; FIDAE-FNLE regionale toscana, prov. Firenze, Larderello 1945-1990, lavoratori elettrici; FIDAC-FISAC prov.le Firenze 1935-1990 bancari e assicuratori; Camera del lavoro di Pontassieve con aggregato Pelago 1945-1985; Associazione nazionale licenziati per rappresaglia politica e sindacale, Comitato provinciale di Firenze 1947-2009.
Altri archivi sono in fase di riordino, come quello della Camera del lavoro di Firenze (1952-1997), altri sono in attesa di inventariazione (CGIL regionale Toscana, Cordinamento donne regionale, Federazione unitaria CGIL CISL UIL, ecc.)

Il Centro possiede numerose altre tipologie di materiali quali foto, manifesti, locandine, tessere, bandiere, striscioni in parte catalogati e presenti sul “catalogo dei materiali grafici” sul sito e sull’opac dello SDIAF.
Altri materiali posseduti sono le registrazioni sonore e video dei quali esistono degli elenchi consultabili in locvo. Sono attive le sezioni di documentazione sul mobbing, sulle parità uomo-donna e la violenza di genere, ecc.

La nostra struttura aderisce allo SDIAF e a SBN; collabora con le analoghe strutture CGIL a livello nazionale e locale e con alcune di queste gestisce un catalogo in fase di implementazione denominato “Biblioteche del lavoro”.

var cpm_language = {"lng":"it"};var cpm_api_key = 'AIzaSyAHjg5suc3vfzhzld7higm6YGueAwyhGZc'; var cpm_global = cpm_global || {}; cpm_global['cpm_HHuPK6'] = {}; cpm_global['cpm_HHuPK6']['zoom'] = 10; cpm_global['cpm_HHuPK6']['dynamic_zoom'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['markers'] = new Array(); cpm_global['cpm_HHuPK6']['shapes'] = {}; cpm_global['cpm_HHuPK6']['display'] = 'map'; cpm_global['cpm_HHuPK6']['drag_map'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['route'] = false; cpm_global['cpm_HHuPK6']['polyline'] = false; cpm_global['cpm_HHuPK6']['show_window'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['show_default'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['MarkerClusterer'] = false; cpm_global['cpm_HHuPK6']['marker_title'] = 'title'; cpm_global['cpm_HHuPK6']['mode'] = 'DRIVING'; cpm_global['cpm_HHuPK6']['highlight_class'] = ''; cpm_global['cpm_HHuPK6']['legend'] = false; cpm_global['cpm_HHuPK6']['legend_title'] = ''; cpm_global['cpm_HHuPK6']['legend_class'] = ''; cpm_global['cpm_HHuPK6']['search_box'] = false; cpm_global['cpm_HHuPK6']['kml'] = ''; cpm_global['cpm_HHuPK6']['highlight'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['type'] = 'ROADMAP'; cpm_global['cpm_HHuPK6']['mousewheel'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['zoompancontrol'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['fullscreencontrol'] = false; cpm_global['cpm_HHuPK6']['typecontrol'] = true; cpm_global['cpm_HHuPK6']['streetviewcontrol'] = false; cpm_global['cpm_HHuPK6']['trafficlayer'] = false; codepeople-post-map require JavaScript e

 

 

 




Conferenza cantata di Pardo Fornaciari sul canto sociale livornese

pardo fornaciari“Quando la rivoluzione bussa alla porta, è il canto che l’annuncia. Livorno ha una tradizione socio-politica tanto breve quanto tumultuosa ed originale, rispetto a numerose altre città toscane, e questo si riverbera anche nell’innodia sociale”. Con queste parole il cantastorie Pardo Fornaciari annuncia il prossimo appuntamento (giovedì 20 febbraio , ore 17.30Granai di Villa Mimbelli),  di Fra(m)menti Livornesi, il ciclo di conferenze sulla storia della città.

Pardo Fornaciari dedicherà l’appuntamento al “Canto sociale livornese da Pietro Gori a Ezio Taddei, ai contemporanei” illustrandone i momenti salienti. Dal 1796 in avanti ricorrono esempi di cantabilità popolare anonima, accanto ad autori identificabili, che accompagnano la vita e l’impegno collettivo livornese, sino ai giorni nostri. Così, accanto alle strofette della Carmagnola in livornese e della Tirolese  verrà esaminata ed ascoltata la ricostruzione dei canti del ’49, per passare ai contenuti prevalentemente libertari delle composizioni di Pietro Gori (alcune su melodie composte da Carlo Della Giacoma), Ugo Titta , Carlo Vita ed Ezio Taddei. Si passerà poi alla creatività popolare del periodo che attraversa l’ultima fase del fascismo, la Resistenza ed il successivo scelbismo. L’ascolto delle creazioni degli ultimi cantori che si iscrivono in questa tradizione concluderà la conferenza cantata.

Il ciclo Fra(M)menti Livornesi è in programma fino al 10 aprile con cadenza settimanale (ogni giovedì). Le conferenze in calendario affronteranno, o  hanno già affrontato ( siamo al 7° appuntamento), argomenti inconsueti legati a temi di storia moderna e contemporanea, di storia dell’arte, di letteratura, di architettura e di musica , come in questo caso,  abbracciando 5 secoli di storia della città, dal XVI al XX secolo.

Ingresso gratuito. Le conferenze vengono tenute al 1°piano dei Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva).




Avere vent’anni a Teheran

Un ciclo di incontri per cercare di conoscere chi sono i giovani delle città del Nord Africa, del Medio Oriente, dei Balcani, così simili ai nostri. Li abbiamo visti giocare a pallone, sentire musica, partecipare a cortei, occupare piazze, barricarsi nelle strade, ma li osserviamo anche frequentare le nostre vie, scuole, città. Amici e coetanei dei nostri figli. Parliamo di loro, parliamo di noi.

Ne parliamo con:

Jasmine Nassir, Associazione degli studenti iraniani di Firenze
Antonello Sacchetti, giornalista e blogger

11 marzo, ore 15,30
Aula Magna Liceo classico Michelangelo
via della Colonna 9/11, Firenze

 




Teatro della Memoria, una rassegna teatrale a Siena

image003




Presentazione nuova delegazione del FAI di Livorno

Villa Fabbricotti Livorno

Villa Fabbricotti Livorno

Sabato 8 marzo, alle ore 16.00, presso la Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi  di  Villa Fabbricotti , la nuova Delegazione FAI di Livorno si presenterà al pubblico in un incontro dal titolo “Livorno… d’aria e di barche odorava”.

All’appuntamento, oltre la Presidente Regionale FAI Toscana, Sibilla della Gherardesca, saranno presenti i membri della nuova delegazione : il Capo Delegazione dott. Emanuele Guidotti, il Vice Capo Delegazione ing. Irene Sassetti, il segretario arch. Lorenzo Rossi, i Delegati dott.ssa Elena Assirelli, dott.ssa Maria Falcone , avv. Chiara Vatti e la dott.ssa Francesca Vuat.

L’incontro prevede vari momenti. Oltre la presentazione dei componenti la delegazione, saranno illustrate le finalità del FAI, vale a dire quelle di promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni; di educare e sensibilizzare la collettività alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione del territorio e del patrimonio artistico e naturalistico, in modo da dare un futuro al nostro passato.

Seguiranno l’intervento storico-artistico della dott.ssa Lucia Frattarelli Fischer e successivamente quello della dott.ssa Antonella Gioli in merito alla Chiesa degli Olandesi. Votata nel 2012 da oltre 23.000 persone in occasione della sesta edizione del censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, la Chiesa  sarà ristrutturata  grazie al contributo “I Luoghi del Cuore”.

Sarà quindi proiettato il cortometraggio “Il cappotto di lana” di Luca Dal Canto, già vincitore di numerosi premi, che rappresenta un omaggio a Caproni e alla sua poesia, raccontando una fiaba incentrata su una delle più belle composizioni del poeta labronico: Ultima preghiera. Agli studenti dell’Istituto Isis Niccolini-Palli il compito di allietare la giornata con un intervento musicale.

Infine sarà inaugurata  la mostra allestita in collaborazione con la direzione della Biblioteca Labronica F.D. Guerrazzi e la cooperativa Itinera Progetti e Ricerche. Il percorso offre a confronto fotografie tratte dalla fototeca della Biblioteca Labronica e scatti contemporanei di 5 giovani fotografi (Linda Baldanzi, Azzurra Biagi, Federica Falchini, Francesca Fascione e Gianluca Savi),  ognuno dei quali pone l’accento ed enfatizza una particolarità di Livorno. La mostra sarà visitabile fino al 22 marzo durante l’orario di apertura della biblioteca (da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 19.30 e sabato dalle 8.30 alle 13.30). Le Giornate FAI di Primavera, tese a far conoscere piccoli e grandi gioielli d’Italia, si svolgeranno il 22 e il 23 marzo.




Conoscere il Novecento

L’Europa in guerra
relatore Luca Baldissara, Università di Pisa

Laboratorio: La “soluzione finale”, conduttrice Marta Baiardi, Isrt

Terzo incontro del corso di formazione sulla Storia e memoria del Novecento che anche quest’anno l’Istituto storico della Resistenza in Toscana propone, in collaborazione con il Comune di Firenze, agli insegnanti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado per affrontare una serie di nessi concettuali che muovono dal rapporto fra stato-nazione alle dinamiche di repressione e discriminazione dei regimi totalitari.

Il corso è costituito da un ciclo di lezioni di 15 ore, suddivise in 5 incontri pomeridiani, di 3 ore ciascuno, articolati in due sezioni (lezione frontale; attività laboratoriale). Gli incontri si tengono presso la sede dell’Isrt dalle ore 16.00 alle ore 19.00.




Fondazione Alfredo Nesi

Sede e contatti
Via Giorgio La Pira, 11, 57121 Livorno
Telefono e fax: 0586.424637
E-mail: fondazione@fondazionenesi.org
Sito web: http://fondazionenesi.it

Organi direttivi
Presidente: Rocco Pompeo
Consiglieri: 
Decio Iasilli, Alessandro Marchiori, Gabriele Corsani, Renzo Bacci

Breve storia e finalità
La “Fondazione Nesi” è costituita per promuovere la conoscenza, lo studio e l’approfondimento dell’opera e del pensiero di don Alfredo Nesi, educatore e parroco, con particolare riguardo al valore di orientamento e di ricerca per l’educazione aperta e permanente delle esperienze educative e socio-culturali del Villaggio Scolastico di Corea – istituzione sperimentale del Ministero della Pubblica Istruzione – a Livorno, di Rovezzano e di Rifredi a Firenze e del Centro socio-educativo-sanitario di Jurema in Brasile.
La Fondazione intende nello specifico raccogliere e archiviare il materiale di don Nesi, promuovendone catalogazione, edizione, stampa e diffusione. A tal fine, la Fondazione:
– svolge attività di documentazione, di studio, di scambio e di formazione in collegamento con l’opera di don Nesi e con l’esperienza del Villaggio Scolastico Sperimentale di Corea;
– promuove pubblicazioni, organizza incontri, convegni, conferenze, impegni di ricerca e di lavoro;
– istituisce borse di studio e di lavoro,  al fine di rendere disponibili e fruibili i risultati delle attività, delle ricerche e degli studi legati all’opera e al pensiero di padre Alfredo Nesi e all’esperienza del Villaggio Scolastico Sperimentale di Corea;
– ha istituito con cadenza annuale, a partire dal 2011, il “Premio Nesi” mirato alla valorizzazione di persone e/o di movimenti che si siano distinti nel campo dell’emancipazione personale e delle comunità attraverso attività socio-educativo-culturali;
– ha aperto agli studiosi e al pubblico la biblioteca/mediateca e l’archivio.

Patrimonio
L’Archivio. E’ costituito essenzialmente da missive e responsive che documentano la lunga attività di don Alfredo Nesi. Il materiale conferito alla Fondazione Nesi in gran parte proviene direttamente da don Nesi e in parte da conferimenti in liberalità da allievi, amici, conoscenti ed interlocutori. Trattandosi di un luogo e di materiali di eccellenza per la città di Livorno, il lavoro di riordino, inventariazione ed informatizzazione si avvale di contributi specifici per il progetto. L’archivio, attualmente composto da circa 180 buste, è venuto ad articolarsi in 30 serie tra cui: gemellaggi, scambi, parrocchia incontri, Nicola (Pistelli), Milani, Brasile, ecc…
Al materiale suddetto vanno aggiunti:
– la raccolta dei Quaderni di Corea in vari esemplari;
– l’insieme delle riviste e delle pubblicazioni di Corea;
– circa 40 video;
– la raccolta di circa 5.000 fotografie.

 Al fondo costituito dai libri di don Alfredo Nesi si sono aggiunti altri volumi, grazie ai contatti che la Fondazione mantiene con scrittori contemporanei e al legame col Movimento Nonviolento. I libri catalogati sono già reperibili anche attraverso il Servizio Bibliotecario Nazionale, inseriti nel sistema provinciale (Opac) e nel sistema del Cesvot.

var cpm_language = {"lng":"it"};var cpm_api_key = 'AIzaSyAHjg5suc3vfzhzld7higm6YGueAwyhGZc'; var cpm_global = cpm_global || {}; cpm_global['cpm_K4T07G'] = {}; cpm_global['cpm_K4T07G']['zoom'] = 10; cpm_global['cpm_K4T07G']['dynamic_zoom'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['markers'] = new Array(); cpm_global['cpm_K4T07G']['shapes'] = {}; cpm_global['cpm_K4T07G']['display'] = 'map'; cpm_global['cpm_K4T07G']['drag_map'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['route'] = false; cpm_global['cpm_K4T07G']['polyline'] = false; cpm_global['cpm_K4T07G']['show_window'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['show_default'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['MarkerClusterer'] = false; cpm_global['cpm_K4T07G']['marker_title'] = 'title'; cpm_global['cpm_K4T07G']['mode'] = 'DRIVING'; cpm_global['cpm_K4T07G']['highlight_class'] = ''; cpm_global['cpm_K4T07G']['legend'] = false; cpm_global['cpm_K4T07G']['legend_title'] = ''; cpm_global['cpm_K4T07G']['legend_class'] = ''; cpm_global['cpm_K4T07G']['search_box'] = false; cpm_global['cpm_K4T07G']['kml'] = ''; cpm_global['cpm_K4T07G']['highlight'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['type'] = 'ROADMAP'; cpm_global['cpm_K4T07G']['mousewheel'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['zoompancontrol'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['fullscreencontrol'] = false; cpm_global['cpm_K4T07G']['typecontrol'] = true; cpm_global['cpm_K4T07G']['streetviewcontrol'] = false; cpm_global['cpm_K4T07G']['trafficlayer'] = false; codepeople-post-map require JavaScript




I gesuiti nel cinema: tra papa Francesco e “La Strada” di Fellini

Locandina "La Strada" di Fellini

Locandina “La Strada” di Fellini

Il 13 marzo 2014 ricorre un anno dall’elezione di papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio, primo pontefice ad appartenere all’Istituto Religioso della Compagnia di Gesù, in un’intervista nella rivista “Civiltà Cattolica” riguardo il film “La Strada” di Federico Fellini ha dichiarato: “E’ il film che forse ho amato di più”.

Il Centro Studi Commedia all’italiana di Castiglioncello, con il patrocinio del Comune di Rosignano Marittimo e con la collaborazione del Cinema Castiglioncello, presenta una giornata di studi sul ruolo dei Gesuiti nel cinema, attraverso l’analisi di alcuni film del cinema internazionale.

Il programma:

ore 18.00
Centro Culturale “Le Creste”
Via della Costituzione, Rosignano Solvay (Livorno)
“I Gesuiti nel cinema”
interventi di
Padre Virgilio Fantuzzi
Padre Valentino Davanzati
Masolino D’Amico
Marco Vanelli
moderatore
Oreste De Fornari

ore 21.30
Cinema Castiglioncello
Via Ugo Foscolo 1, Castiglioncello (Livorno)
proiezione del film
“La strada”
di Federico Fellini