Il programma del Giorno della memoria 2014 dell’Istoreco

A chi conviene negare. La Shoah: una riflessione sulla memoria, è il titolo dell’incontro-dibattito che l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea (Istoreco) ha organizzato per il Giorno della Memoria 2014. Nel salone consiliare della Provincia di Livorno, martedì 28 gennaio, alle 16.30, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare ad un appuntamento organizzato in collaborazione con Comune e Provincia di Livorno, Anpi e Comunità ebraica di Livorno. L’incontro, coordinato dal direttore Istoreco, Catia Sonetti, prevede gli interventi di Marcello Flores, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (Insmli), che parlerà di Memoria, storia e negazione della Shoah e la presenza di Vittorio Mosseri, presidente della Comunità ebraica livornese. Nel corso del pomeriggio Enrico Acciai, ricercatore e collaboratore Istoreco, con l’intervento I deportati del Gabbro: una storia europea, presenterà i risultati della sua ricerca sulla deportazione di 17 cittadini ebrei rifugiatisi al Gabbro. Un primo contributo della ricerca si trova già disponibile sul sito dei “Luoghi della memoria”, ideato dall’Istituto livornese.

L’appuntamento livornese sarà l’evento centrale di un programma che l’Istoreco ha organizzato pensando al coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie della provincia. Il 28 gennaio prenderà il via infatti da Livorno anche una sorta di cinema itinerante che toccherà i comuni di Campiglia Marittima e Piombino, per raccontare attraverso la forza evocativa delle pellicole il dramma della Shoah.

Il calendario completo delle iniziative:

1. 28 gennaio: LIVORNO (ex Cinema Aurora, viale I. Nievo, 28) – ore 9.30: in collaborazione con la Circoscrizione 1, proiezione del film Concorrenza Sleale di Ettore Scola. Introduce e coordina Catia Sonetti.

2. 28 gennaio: LIVORNO (Sala Consiliare della Provincia, piazza del Municipio 4) – ore 16.30: iniziativa A chi conviene negare. La Shoah: una riflessione sulla memoria. Interventi di Enrico Acciai, Marcello Flores, Vittorio Mosseri. Introduce e coordina Catia Sonetti.

3. 29 gennaio:  VENTURINA  (Sala della musica “Mascagni”, via della Corniaccia 2) – ore 9.00: in collaborazione col Comune di Campiglia Marittima, proiezione del documentario Salvarsi dalla persecuzione: la storia di Dino Molho. Introduce e coordina Catia Sonetti.

4. 30 gennaio:  LIVORNO  (ex Cinema Aurora, viale I. Nievo, 28) – ore 9.30: proiezione del film Concorrenza Sleale di Ettore Scola. Introduce Gabriele Cantù.

5. 31 gennaio:  PIOMBINO  (Cinema teatro Metropolitan, piazza Cappelletti) – ore 9.30: in collaborazione col Comune di Piombino, proiezione del film Monsieur Batignole di Gérard Jugnot e intervento di Catia Sonetti su “Una vita sospesa tra conformismo e capacità di scelta”.




Al via il progetto Luoghi della Memoria dell’Istoreco

Un’installazione su una piazza o su una strada, un clic con lo smarthpone o il tablet, l’accesso immediato al sito web che invita i cittadini a partecipare alla costruzione di una memoria condivisa della guerra e della Resistenza. E’ questo, in tre passaggi, il senso dell’innovativo progetto ideato dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno (Istoreco) che verrà avviato nelle prossime ore per commemorare il 70° anniversario della Liberazione. Venerdì 20 dicembre, alle 11, sarà inaugurato il primo pannello in piazza della Democrazia al Gabbro (Rosignano Marittimo) in ricordo dei 17 ebrei che nello stesso giorno del 1943 vennero rastrellati e condotti ad Auschwitz. Contestualmente sarà online il sito web dei luoghi della memoria livornesi, a cui l’installazione rimanderà direttamente tramite la tecnologia del QR code.

 




Nazioni in guerra, guerra in Europa

Convegno storico-didattico
organizzato da Isrt
in collaborazione con Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca 

Ufficio scolastico regionale per la Toscana

Auditorium di S. Apollonia via S. Gallo 25 (FI)


Sessione antimeridiana, ore 9.00-13.30

 Giovanna Boda Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale della Toscana
Saluto introduttivo

videoproiezione di Srebrenica. Cry from the grave (spezzone)

 Simone Neri Serneri Università di Siena – Isrt
La formazione degli stati nazionali e le guerre in Europa nel XX secolo

 videoproiezione di Fascist Legacy (versione ridotta)

 Filippo Focardi Università di Padova
Nazionalismi in guerra. L’alto Adriatico e i Balcani occidentali tra il 1941 e il 1945

 Lorenzo Bertucelli Università di Modena e Reggio
La guerra che torna: la fine della ex-Jugoslavia e i conflitti degli anni Novanta

 Studenti della classe V a del Liceo Linguistico S.S Annunziata (Firenze)
Città divise: Gorizia, Mostar, Vukovar

 Elvira Mujčić scrittrice
Raccontare Srebrenica, raccontare la guerra di Bosnia

 Studenti della classe V b del Liceo Classico Galileo (Firenze)

Razzismo antislavo sul Confine orientale italiano tra le due guerre mondiali

 

Sessione pomeridiana, ore 14.00-16.30

Simone Malavolti Isrt-Passaggi di storia,
Confini difficili. Una proposta didattica

 Studenti della classe V f del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci (Firenze)
I Balcani occidentali nel XX secolo: genocidio o pulizia etnica?

Chiara Becattini Università di Venezia
Guerre di memorie. Tra seconda guerra mondiale e i conflitti degli anni Novanta

 Studenti della classe V a del Liceo Classico Galileo (Firenze)
L’intervento internazionale nella guerra di Bosnia

 Studenti delle classi II d e II f del Liceo Classico Galileo (Firenze)
La Bosnia oggi




Fondazione Circolo Fratelli Rosselli

Sede e contatti
Spazio QCR, via degli Alfani 101 rosso, 50121 Firenze
Telefono: 055.2658192
E-mail: info@rosselli.org; fondazione.circolorosselli@gmail.com
Sito web: http://www.rosselli.org/
Orario di apertura:  lunedì 14-17, e dal martedì al venerdì 10-13 e 14-17.

Organi direttivi
Consiglio Direttivo: Valdo Spini (Presidente), Fabrizio Barocchi (Vicepresidente e Legale Rappresentante), Lucia Ferretti (Vicepresidente),  Massimo Tarassi (Tesoriere), Tommaso Codignola, Salvatore Damiano, Alberto Del Carlo, Leila El Houssi, Alessandro Guadagni, Pietro Maccari, Piero Manetti, Umberto Pascucci, Riccardo Pratesi, Anna Maria Petrioli, Andrea Puccetti

Breve storia e finalità
Il Presidente della Repubblica ha decretato il riconoscimento giuridico della Fondazione Circolo Rosselli con sede in Firenze, Piazza della Libertà n° 16, il 28 luglio del 1990, con la motivazione che “la predetta Fondazione si propone, principalmente, di promuovere, sostenere e facilitare le attività e tutte le iniziative del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli, già operante negli anni 1920-24 e successivamente rifondato nel 1944; favorire e costituire rapporti federativi con altri sodalizi aventi finalità analoghe presenti nel territorio nazionale; collaborare con tutte le istituzioni culturali ed enti pubblici e privati con i qualisi ravvisasse la necessità di stretta cooperazione”.

La nascita della Fondazione ha affiancato, irrobustito ed ampliato la tradizionale attività convegnistica e culturale del Circolo Fratelli Rosselli e della sua rivista “Quaderni del Circolo Rosselli” diretta dall’On. Valdo Spini e giunta nel 2014 al suo XXXIV anno di età.
La Fondazione ha lo scopo di studiare, approfondire e dibattere i principali problemi culturali, politici, economici e sociologici che interessano la società moderna. I fini sociali sono quelli di promuovere riunioni, conferenze, letture, conversazioni e discussioni sui problemi fondamentali che si presentano oggi al nostro interesse. A tal fine la Fondazione collabora con il Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli e altri circoli e fondazioni in tutta Italia e all’estero.

Le origini: nel 1920 alcuni giovani, tra cui i fratelli Carlo e Nello Rosselli, Piero Calamandrei, Ernesto Rossi, Alfredo e Nello Niccoli, sotto il magistero di Gaetano Salvemini, fondarono a Firenze il Circolo di Cultura (1920-1924). Il Circolo non era un partito, ma una libera palestra di idee, di discussione critica e spregiudicata, deliberatamente aperta alle più varie correnti di pensiero e frequentata soprattutto da giovani, che si riunivano settimanalmente nella casa dell’avvocato Alfredo Niccoli; successivamente, dall’aprile del 1923, il Circolo ebbe una sua struttura ufficiale e una sede in Borgo Santi Apostoli 27 dove, per iniziativa dei fratelli Rosselli, fu costituita un’ampia biblioteca con periodici italiani e stranieri. Fra i dirigenti del Circolo, oltre a Salvemini e ai fratelli Rosselli, vi furono Ernesto Rossi, Piero Jahier, Piero Calamandrei, Enrico Finzi.

Nella fase di violenza fascista che seguì il delitto Matteotti, il Circolo di Cultura, che aveva preso un orientamento decisamente antifascista, il 31 dicembre del 1924 fu devastato e il suo materiale distrutto. Pochi giorni dopo, con decreto prefettizio del 5 gennaio 1925, il Circolo di Cultura fu chiuso. Cominciò la lunga lotta che vide in prima fila i giovani del Circolo di Cultura, dalla pubblicazione del primo giornale clandestino antifascista “Non Mollare” alla fondazione del movimento di Giustizia e Libertà, per opera di Carlo Rosselli, teorico del Socialismo Liberale, all’uccisione a Bagnoles-de-l’Orne in Francia dei due fratelli Carlo e Nello il 9 giugno 1937, alla costituzione del Partito d’Azione.

Il Circolo dopo la guerra: fu proprio il Partito d’Azione fiorentino, guidato da Tristano Codignola, a rifondare nell’ottobre del 1944, dopo la liberazione, il Circolo di Cultura come Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli (CFR). Inizia così la seconda fase del Circolo con Piero Calamandrei, Presidente. Più recentemente, sono stati Presidenti del CFR Giorgio Spini e Enzo Cheli.

Patrimonio
La Fondazione Circolo Fratelli Rosselli ha un patrimonio librario che conta, allo stato attuale, circa 800 titoli già presenti sul catalogo Sdiaf. Presso i locali della Fondazione è possibile consultare la collezione completa dei “Quaderni del Circolo Rosselli”, rivista trimestrale edita dal 1981.

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Fondazione Memorie Cooperative

Sede e contatti
Sede Principale: Archivio Storico di Unicoop Tirreno Via Liguria, 1 – 58027 Ribolla (GR)
Tel: 0565.24891/892 Fax. 0565.252697
Sede secondaria: Uffici di Livorno, Via A. Lampredi, 45 – 57121 Livorno (LI)
Tel: 0586.425591
E-mail: segreteria@memoriecooperative.it
archivio.storico@unicooptirreno.coop.it
Sito web:
http://www.memoriecooperative.it/archivio-storico/
L’Archivio è aperto al pubblico nei giorni di martedì e mercoledì con il seguente orario: mattina: 10.00 – 13.00 pomeriggio: 14.30 – 16.30

Organi direttivi
Consiglio di sorveglianza: Sergio Costalli (Presidente), Simonetta Radi (Vice Presidente), Stefano Veglianti, Gianna Sciarrini, Mario Scarpellini, Gaetana Aufiero, Giulio Balocchi
Comitato di gestione: Sergio Costalli (Presidente), Claudia Rossi (Vice Presidente), Massimo Favilli, Francesca Mencuccini, Stefano Fabbri
Direttore: Alessandro Batistoni
Revisore Unico: Pasquina Corsi
Direttore Scientifico: Enrico Mannari
Segretario Generale: Fabio Guidi

Breve storia e finalità
Unicoop Tirreno è una cooperativa nata con il nome di ‘La Proletaria’ nel 1945 a Piombino e oggi presente su tutta la fascia tirrenica (Toscana, Lazio, Umbria, Campania). Sin dai primi anni ’80 la cooperativa diede il via ad un primo intervento di recupero ed inventariazione del proprio materiale documentario, conclusosi nel 1997. Dal 2008 è iniziato il secondo intervento, che ha portato l’anno successivo all’inaugurazione dell’Archivio Storico di Unicoop Tirreno, con sede a Ribolla. Il patrimonio documentario ha ottenuto nel corso del tempo due dichiarazioni di “notevole interesse storico” da parte della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.

Nel 2011 è nata la Fondazione Memorie Cooperative, con lo scopo di valorizzare il patrimonio dell’Archivio Storico, e occuparsi della ricerca e dello studio del materiale documentario sulla storia del movimento cooperativo. Per perseguire questi scopi la Fondazione ha messo in campo in questi ultimi anni numerose iniziative che vanno dai progetti didattici con le scuole all’opera di promozione,ricerca e divulgazione della storia cooperativa.

Il sito www.memoriecooperative.it si propone l’ambizioso obiettivo di costituire un tavolo di lavoro e di discussione tra gli esponenti e gli studiosi della cultura cooperativa; nelle sue pagine si possono trovare sezioni e contenuti legati alla valorizzazione dei documenti e delle testimonianze, al racconto in termini di rigorosa ricerca storica di fatti e concetti della cultura cooperativa, una sezione di contributi d’attualità e un focus di approfondimento tematico.

Patrimonio
L’Archivio Storico di Unicoop Tirreno può essere definito un archivio di concentrazione: esso raccoglie infatti archivi di soggetti diversi, ovvero le molte cooperative che in vari momenti e attraverso varie vicissitudini si sono fuse o sono state incorporate in quella che oggi è Unicoop Tirreno. L’intervento di inventariazione e riordino ha portato alla pubblicazione di una banca dati che si può oggi trovare nel sito www.memoriecooperative.it.

Sono state create quattro diverse sezioni. Le prime tre sezioni accolgono tutta la documentazione che è stata descritta e ordinata nel primo intervento archivistico (la prima comprende la documentazione di tutte le cooperative incorporate da La Proletaria di Piombino; la seconda è relativa agli organismi consortili di tipo provinciale; la terza riguarda la documentazione della Cooperativa di Consumo La Proletaria di Piombino), mentre nella quarta è raccolto tutto il materiale che costituisce il secondo versamento, riguardante la documentazione prodotta in epoca più recente.

Il materiale documentario è molto eterogeneo: per fare qualche esempio si possono citare verbali di consigli di amministrazione, di assemblee dei soci, bilanci, inventari, libri paga, volantini, manifesti, audiocassette, video e molto altro. Una trattazione a parte merita la parte fotografica. Si tratta di materiale molto consistente (sono stati contati più di 12.000 scatti) e sono una testimonianza preziosa dell’attività delle cooperative nei vari territori, tracce di iniziative, di luoghi, fatti, persone, lavoratori ripresi nelle loro occupazioni e nei momenti di svago.

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La memoria dell’antifascismo e la cultura politica del nostro tempo

[temp]liberazioneUn corso di formazione e aggiornamento rivolto agli iscritti dell’Anpi della provincia di Firenze, articolato in tre incontri che si terranno presso la sede provinciale Anpi, via Buonarroti 13, Firenze, nei giorni:

sabato 15 febbraio (ore 14,30-17,30)
Marta Baiardi, Dopo i testimoni. Il ruolo dei protagonisti nella costruzione di una memoria collettiva

sabato 22 febbraio (ore 9,30-12,30)
Simone Neri Serneri, Dal protagonismo degli antifascisti a quello delle vittime. Le stagioni della memoria collettiva

sabato 1 marzo (ore, 9,30-12,30)
Paolo Mencarelli, Altri racconti. Nuove modalità di riproduzione delle memorie collettive

Gli incontri saranno articolati in una prima parte che, in forma di lezione frontale affronterà alcune tematiche di carattere generale relative al ruolo dei protagonisti e dei testimoni della mobilitazione antifascista e resistenziale nella formazione di una memoria collettiva, al mutare di questa memoria nel corso della storia repubblicana, infine al contributo che nuove modalità di elaborazione e trasmissione di quelle memorie possono ulteriormente dare alla formazione di una cultura civile e politica del nostro paese. La seconda parte si svolgerà in forma seminariale con la libera discussione fra i partecipanti.

Per partecipare ai corsi è necessario iscriversi presso l’Anpi provinciale di Firenze (anpiprovinciafi@gmail.com).
Info: 0552001605; www.facebook.com/ANPIFirenze

 




Il contributo della Toscana all’Italia unita

copertina La Toscana nella costruzione dello stato nazionaleRiflettere sul ruolo della Toscana e dei toscani in 150 anni di storia unitaria a partire dal volume a cura di Massimo Cervelli e Claudia De Venuto, La Toscana nella costruzione dello stato nazionale dallo Statuto toscano alla Costituzione della Repubblica, organizzata da L’Associazione culturale la Nottola di Minerva, in collaborazione con Regione Toscana – Assessorato alla Cultura e con l’editore Leo S. Olschki, alle ore 17,30 presso Caffè letterario Le Murate (Piazza delle Murate, Firenze).

Interviene l’Assessore alla Cultura Cristina Scaletti
Introducono Sandro Rogari, Simonetta Soldani (Università di Firenze), Maurizio Degl’Innocenti, Simone Neri Serneri (Università di Siena)
Coordina Massimo Cervelli, Regione Toscana

La Regione Toscana ha organizzato le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia mettendo al centro il ruolo svolto dalla Toscana nella costruzione dello stato unitario e i complessi passaggi che hanno poi condotto la società italiana alla conquista della democrazia e alla Costituzione repubblicana. Questo volume offre una vasta ricognizione critica sulla peculiarità e la ricchezza dei contributi dati dalla Toscana al processo di definizione dell’identità nazionale.




Grosseto ieri, Grosseto oggi. Mutamenti/persistenze.

Tra i caratteri originali della città di Grosseto risalta la modernità. È città divenuta tale nel corso del Novecento, con un’esplosione demografica nella seconda metà del secolo. La conoscenza di questo percorso di trasformazione attraversa la storia sociale e politica, dello sviluppo economico e delle caratteristiche ambientali, oltre il punto di vista del progetto architettonico, dell’armonia o disarmonia del paesaggio urbano. Nella città è “scritta” la storia della comunità locale – il lavoro con cui è stata costruita, quanto e come e quando i decisori politici hanno operato per darle il volto che nel tempo ha assunto e via via cambiato. Il programma di iniziative dell’a. s. in corso, proseguendo la strada tracciata da laboratori didattici, ricerche e mostre realizzate dalla Scuola Media “G. Pascoli” e dall’Istituto Geometri “A. Manetti” nel 2013, prevede un approfondimento delle conoscenze e dell’uso didattico delle fonti, parallelamente allo sviluppo di una ricerca storica sul secondo Novecento.

Ne parliamo il 20 febbraio alle ore 16:30 nelle casette del Cinquecento con Giuseppe Chigiotti (Politecnico di Milano) e Gian Franco Elia (Università degli Studi di Pisa).