Archivio Storico Comunale di Sovicille (Siena)

Sede e contatti
Piazza Marconi, 1 – 53018 Sovicille
Telefono: 0577 049253
E-mail: bambini@comune.sovicille.si.it
persona@comune.sovicille.si.it
Sito web:
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=cons&Chiave=10448&RicProgetto=reg-tos
http://www.comune.sovicille.siena.it/Main.aspx?ID=3
Orari di apertura: Su appuntamento.
Referente:
Cristiana Bambini

Breve storia e finalità
Le prime notizie di un Archivio Comunale risalgono alla metà del 1700 mentre il primo inventario, benché sommario, è del 1795. Dal 1936 il materiale preunitario è conservato presso l’Archivio di Stato di Siena, fatta eccezione per alcuni documenti datati tra il 1860 e il 1865. La sezione storica, che comprende i documenti postunitari fino al 1950, è attualmente conservata presso la sede comunale. L’inventario del materiale d’archivio è stato redatto nel 1993 a cura di Pia Maria Bagnoli, Daniela Guerrini e Carla Zarrilli.

Patrimonio
La sezione storica dell’Archivio Comunale di Sovicille si compone di una piccola sezione preunitaria di 69 pezzi datati dal 1860 al 1865, e di una sezione postunitaria che si sviluppa dal 1865 al 1950, in 29 serie aperte. A queste si aggiungono alcuni archivi aggregati.

 

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Biblioteca Comunale “Idilio Dell’Era” di Sovicille (Siena)

Sede e contatti
Viale Mazzini, 2 – 53018 Sovicille (Siena)
Telefono: 0577 315948  –  049266
E-mail: biblioteca@comune.sovicille.si.it
persona@comune.sovicille.si.it
Sito web: http://www.comune.sovicille.si.it/Main.aspx?ID=391
http://www.retedocumentaria.siena.it/index.php/rete/biblioteche/biblioteca-comunale-idilio-dell-era-di-sovicille/
Orari di apertura: lunedì 15-17

Organi direttivi
Referente: Cristiana Bambini (bambini@comune.sovicille.si.it); Elisabetta Burrini

Breve storia e finalità
La Biblioteca Comunale di Sovicille, intitolata al poeta Idilio Dell’Era, fa parte della rete di biblioteche della Provincia di Siena. È quindi collegata sia alla Biblioteca degli Intronati, a Siena, che a tutte le piccole e medie biblioteche sparse per il territorio provinciale.

Principali servizi offerti: Prestito libri, prestito interbibliotecario, postazioni internet, attività di promozione culturale: presentazione libri, letture animate.

Patrimonio
Circa 4000 monografie
Sezioni specifiche di: Storia dell’Arte, Letteratura per ragazzi, Storia e Cultura Ebraica

 

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70° Anniversario della Liberazione di Lastra a Signa

Programma

ore 21.00, Sala Consiliare Piazza del Comune, Convocazione Consiglio Comunale in seduta straordinaria aperta
Interventi di:
Angela Bagni (Sindaco del Comune di Lastra a Signa)
Sandro Fallani ( Sindaco del Comune di Scandicci)
Alberto Cristianini ( Sindaco del Comune di Signa)
Emiliano Fossi (Sindaco del Comune di Campi Bisenzio)
Guido Zini ( Rappresentante della Sezione ANPI Bruno Terzani )
Pier Damiano Marini, I fatti del Convento di Santa Lucia (settembre 1943 – agosto 1944)

ore 22.30:
Spedale di Sant’Antonio, partenza sfilata con figuranti e Associazione Filarmonica ” G.Verdi” di Signa (Piazza Garibaldi, Corso Manzoni, Via XXIV Maggio )
Via Matteotti: d
eposizione corona al monumento ai Caduti
Piazza del Comune: R
ievocazione storica del tentato sminamento del Portone di Baccio a cura dell’Associazione Culturale di Ricostruzione Storica Ultimo Fronte 1945

 




La Liberazione di Scandicci in mostra

Il 4 agosto 1944 Scandicci veniva liberata: truppe neozelandesi dell’Ottava armata britannica attraversarono su carri armati le vie principali del paese, accolte dalla popolazione festante, e si diressero verso Firenze.

Quest’anno, in occasione della festa della Liberazione, l’ANPI Scandicci ha allestito nella Biblioteca di Scandicci una mostra fotografica con foto originali scattate durante la battaglia di liberazione dai combattenti italiani e dagli alleati neozelandesi. La mostra è gentilmente concessa dall’ANCR (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) di Scandicci e sarà visibile fino al 4 agosto dalle 9.30 alle 13.30 presso la Biblioteca di Scandicci.




Commemorazione del 70° Anniversario della strage di Castello

A 70 anni da quei tremendi fatti, avvenuti il 5 agosto 1944, il Comune di Firenze e il Quartiere 5 ricordano la strage di Castello all’Istituto Farmaceutico Militare, via R. Giuliani n. 201 (FI).

Programma della cerimonia:

ore 9.00 Raduno in Piazza del Sodo
ore 9.30 S. Messa officiata dal Cappellano Militare
ore 10.15 Deposizione della Corona con la partecipazione dei Gonfaloni dei Comuni di Firenze, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino.
ore 10.30 Commemorazione Istituzionale




Bianca Bianchi: dall’antifascismo esistenziale al “virus della politica”

Bianca Bianchi nasce a Vicchio il 31 luglio 1914. La sua educazione alla politica ha origine nell’ambiente familiare, in particolare grazie alla personalità del padre Adolfo, fabbro e segretario della federazione socialista del paese, con il quale ogni pomeriggio Bianca intrattiene lunghe chiacchierate, durante le quali impara che socialismo vuol dire “amare i più poveri e fare qualcosa per loro”. Ogni giovedì inoltre salta la scuola e accompagna il padre alla sezione del partito dove fuori, durante il mercato settimanale, in piedi su un tavolo, tiene appassionati comizi.

Dopo la morte prematura del padre, all’età di sette anni, Bianca si trasferisce, insieme alla madre e alla sorella maggiore a Rufina, presso l’abitazione dei nonni materni. Ha un rapporto conflittuale con la madre che, ripiegata sul modello domestico, non comprenderà mai l’attrazione della figlia per lo studio e per la volontà di evadere dal mondo provinciale. Trova però un valido sostenitore nel nonno Angiolo, contadino antifascista, figura importante nella sua formazione intellettuale dopo la morte del padre, che stimolerà Bianca con discussioni letterarie, religiose e politiche.

Bianca dimostra presto il suo interesse per lo studio e, grazie all’appoggio del nonno, abbandona la campagna e si trasferisce a Firenze, per frequentare la Scuola Magistrale “Gino Capponi”, prima, e la Facoltà di Magistero poi. Nel 1939 consegue la laurea con una tesi dal titolo Il pensiero religioso di Giovanni Gentile, discussa con il relatore prof. Ernesto Codignola, che l’anno successivo viene pubblicata.

IMG_3280Inizia da subito ad insegnare: le viene offerta una cattedra a Genova, dove non rispetta i programmi, che prevedevano l’esclusione degli argomenti riguardanti la civiltà ebraica, tenendo lezioni personali in proposito. Tale comportamento insubordinato le vale l’allontanamento dall’istituto genovese. Le viene affidato allora un nuovo incarico a Cremona, da dove viene, anche questa volta, presto licenziata, a causa del primo compito in classe proposto ai suoi studenti, in cui ha chiesto di riflettere sui caratteri della società moderna e sui progetti per il futuro. In particolare aveva invitato un suo studente di origine ebraica ad essere sincero e a scrivere liberamente il proprio pensiero. Bianca viene allora assegnata all’Istituto italiano di cultura in Bulgaria. L’ “esilio” a Sofia, dove intrattiene anche una prima relazione amorosa, in realtà permette a Bianca di imparare una nuova lingua e di insegnare liberamente, senza le limitazioni politiche del regime. Il soggiorno però è breve e nel giugno 1942 torna in Italia, per aiutare la madre e la sorella, in difficoltà nel contesto bellico.

Dopo la caduta del fascismo e la firma dell’armistizio, si impegna, in quell’opera di soccorso e di travestimento di massa dei soldati sbandati, messa in atto dalle donne italiane, in quello che è stato definito maternage di massa (Bravo). Partecipa poi, su invito del prof. Codignola, che era stato il suo relatore di tesi, alle riunioni del Partito d’Azione, contribuendo attivamente alla resistenza. In particolare distribuisce volantini antifascisti e, qualche giorno prima dell’insurrezione fiorentina, le viene affidato il compito di trasportare un carretto carico di armi. L’esperienza della resistenza è breve, ma per Bianca ha un valore importante, perché permette il passaggio dall’antifascismo esistenziale, vissuto individualmente, ad una maturazione politica consapevole, vissuta in condivisione con i compagni partigiani.

È dunque dopo la fine della guerra che Bianca passa alla vita politica attiva. Il momento della svolta è rappresentato, nel ricordo stesso di Bianca Bianchi (si veda il documento allegato), dalla presa di parola, che avviene durante il comizio del democristiano Gianfranco Zoli nella primavera del 1945. Bianca accoglie l’invito dell’oratore al contraddittorio, criticando il suo fare da “pompiere” che sembrava voler spegnere gli ideali di rinnovamento, e invita invece a realizzare una politica diversa, che si faccia portavoce della volontà di cambiamento e di speranza degli italiani. Alla fine del comizio un gruppo di socialisti avvicinano la giovane, invitandola ad iscriversi al PSIUP. Bianca Bianchi inizia a frequentare la sezione di via San Gallo, per “ascoltare e osservare”, ma la sua passione e la sua convinzione di “poter contribuire a creare un mondo di eterna primavera” la fanno passare ben presto all’azione. Si iscrive al partito, organizza iniziative culturali, dibattiti, ed è subito protagonista della campagna elettorale, riuscendo ad acquisire molti consensi tra la base, anche grazie alle sue abilità oratorie.

Al Congresso provinciale della primavera del 1946, per la formazione della lista dei candidati per la Costituente infatti, viene votata quasi all’unanimità come capolista. I compagni di partito però, diffidando delle donne in politica e della giovane età della Bianchi, la sostituiscono con un esponente di spicco e di consolidata militanza nel partito, Sandro Pertini. Nonostante la delusione, Bianca Bianchi continua la sua appassionata e frenetica campagna elettorale, raggiugendo così, alle elezioni del 2 giugno, un successo personale inaspettato, riuscendo ad accaparrarsi il doppio dei voti del capolista Pertini (15384 voti) ed entrando così di diritto tra le 21 donne elette all’Assemblea Costituente.

Si ricorda in seno alla discussione della Costituente l’impegno di Bianca Bianchi a favore della scuola pubblica, opponendosi fermamente alla parificazione tra le scuole pubbliche e quelle private, previsto dall’art. 27 (poi 33) della Costituzione.

IMG_3308Al Congresso del partito del 9-13 gennaio 1947 inoltre, dopo una lunga e sofferta riflessione, decide di seguire la minoranza di Saragat, a cui la legava anche una profonda amicizia, nel Partito Socialista dei Lavoratori Italiani. La sua carriera politica prosegue poi nel 1948, quando viene eletta nella I legislazione in Sicilia.

Da ricordare poi la sua battaglia a favore di una legislazione meno discriminatoria nei confronti dei figli illegittimi, iniziata in seguito alla sua partecipazione al Congresso dell’Alleanza femminile internazionale di Amsterdam del 1948 e conclusasi con l’approvazione della legge nel 1953.

Tra il 1953 e il 1970 Bianca Bianchi non viene rieletta nelle successive legislature e riprende quindi l’impegno nel settore dell’istruzione, curando la rubrica de La Nazione, Occhio ai ragazzi e fondando la “Scuola d’Europa”.

Rientra in politica nel 1970, per una legislatura, eletta consigliera comunale a Palazzo Vecchio a Firenze, e successivamente continua ad occuparsi dei temi dell’istruzione e si dedica alla letteratura, intrisa di quella passione e di quel “virus della politica” che aveva caratterizzato tutta la sua vita.

Si è infine spenta il 9 luglio 2000.

 

Articolo pubblicato nel luglio 2014.




“Fino al cuore della rivolta”. Festival Resistente

fino cuore rivolta“Fino al cuore della rivolta” è un festival della cultura che ha l’obiettivo di far incontrare le giovani generazioni con quel patrimonio di idee e di valori che ci deriva dall’esperienza della Resistenza e la cui conoscenza ancora oggi si dimostra fondamentale nel nostro vivere civile.

 Lontani dalle stanche commemorazioni con “Fino al cuore della rivolta” si intende affrontare il tema della Resistenza attraverso forme di comunicazione artistica (musica, teatro, poesia) ma anche dibattiti, seminari e laboratori. Con questa manifestazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani vuole proporre uno spazio di riflessione e di incontro dove le nuove generazioni possano avvicinare i «vecchi partigiani» per riflette insieme sul nostro passato, per pensare un domani migliore.

Il festival è a cura dell’associazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani e delle sezioni ANPI di Sarzana, Carrara, Villafranca-Bagnone, Lerici, Ortonovo, Fosdinovo, Castelnuovo Magra, Massa – Sez. Patrioti Apuani, tutti facenti parte del Comitato Sentieri della Resistenza. E ha il patrocinio di Regione Toscana e Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria, Province di Massa Carrara e della Spezia, dei Comuni di Fosdinovo, Carr ara, Sarzana, Castelnuovo Magra, Lerici, Ortonovo, Massa e La Spezia. Inoltre ha la collaborazione di importanti festival e centri di ricerca: in primis Festival Lunatica 2013, quest’anno per tutte e cinque le giornate, Fondazione Ignazio Buttitta di Palermo, Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino (FI), Circolo Gianni Bosio di Roma, Lega di Cultura di Piadena (PC), Museo Cervi di Gattatico (RE), Associazione Italiana di Storia Orale, Istituto Pedagogico della Resistenza di Milano, gli Istituti Storici della Resistenza Toscano e Apuano, Scuola Abreu per Aulla, ValSusa FilmFest, Rete del caffè sospeso Tra i nuovi soggetti quest’anno per la prima volta sono stati coinvolti nel progetto sono: Istituto Spezzino per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, AICVAS (Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti per la Spagna), Radio Cora. Infine Contatto Radio – Popolare Net work è, come ogni anno, la radio ufficiale del festival.

Giunto alla sua decima edizione il festival, che si terrà dal 31 luglio al 5 agosto a Fosdinovo, propone il seguente programma con concerti, spettacoli, dibattiti con partigiani, storici e esperti.

PROGRAMMA

Giovedì 31 luglio – Museo Audiovisivo della Resistenza

 La Regione Toscana invita all’incontro

Le politiche della memoria oggi

 Ore 14.30

Interventi di:

Massimo Dadà (Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo)

Camilla Brunelli (Museo e Centro di documentazione sulla deportazione e Resistenza di Figline di Prato)

Laura Mattei (Stanze della Memoria di Siena)

Museo storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema

Rossella Cantoni (Istituto A. Cervi)

Guido Vaglio (Museo Diffuso della Resistenza di Torino)

Francesca Lazzerini (Sistema museale Terre dei Malaspina e delle Statue stele)

Paolo Pezzino (Presidente comitato scientifico MaR)

Saranno presenti e interverranno i rappresentanti dei musei di Dongo e di Calice al Cornoviglio

Conclusioni:

Elena Pianea (Settore Musei ed Ecomusei della Regione Toscana)

 Anteprima della X edizione del Festival

 Ore 21.00

Esther Béjarano e Microphone Mafia

“La ragazza con la fisarmonica”

incontro-concerto con Esther Béjarano (voce), Kutlu Yurtseven (voce) e Joram Béjarano (chitarra e basso)

 Ore 22.00

Coro delle Mondine di Novi

“Pietà l’è morta”

 Venerdì 1 agosto – Museo Audiovisivo della Resistenza

 Ore 16.30

Presentazione dell’iniziativa e saluto delle istituzioni

Sara Nocentini (Ass. Cultura e Turismo Regione Toscana), Enrico Vesco (Ass. Lavoro, trasporti e immigrazione Regione Liguria), Osvaldo Angeli (Commissario Straordinario della Provincia Massa Carrara), Marino Fiasella (Commissario Straordinario della Provincia della Spezia), Massimo Dadà (Presidente MaR), Gianni Neri (Direttore MaR), Giulia Chiatti (Ass. Politiche giovanili e pari opportunità Sarzana), Andrea Ornati (Presidente consiglio Lerici), Marina Babboni (Sistema museale Terre dei Malaspina e delle Statue stele), Massimo Marcesini (Ass. Memoria Ortonovo), Irene Baratta (Ass. Cultura Fosdinovo), Camilla Bianchi (Sindaca Fosdinovo), Daniele Montebello (Sindaco Castelnuovo Magra), Giovanna Bernardini (Ass. Cultura Carrara), Cristiano Ruggia (Vicesindaco Comune della Spezia), Alberto Tognoni (Presidente ARCI Val di Magra), Matteo Bartolini (Presidente ARCI Massa Carrara). Saranno presenti le/i partigiane/i delle sezioni locali dell’ANPI

 Ore 18.00

Dibattito/1

“Resistenza 2.0”. Memoria della lotta di Liberazione nell’era digitale

con Massimo Cervelli (Regione Toscana), Paolo De Simonis (IDAST – Iniziative Demo-Etno-Antropologiche e di Storia Orale in Toscana), Matteo Mazzoni (coordinatore Toscana Novecento)

Ore 21.00

Antonio Lombardi

“KmZero”

con Antonio Lombardi (voce e chitarra acustica), Paolo Gaggero (elettronica e arrangiamenti)

 Ore 21.30

Maurizio Maggiani

“e vado ‘n culo al re con la su’ boria”

 Ore 22.30

Dario Vergassola

“La ballata delle acciughe. Un’anticipazione”

 Dopo spettacolo/1

De’ Soda Sister

Sara Zilli (voce, mandolino, cucchiai), Benedetta Pallesi (voce, chitarra, kazoo), Veronica Bigontina (voce, tamburello, cucchiai, grattugia e nacchere)

Sabato 2 agosto – Museo Audiovisivo della Resistenza

Ore 16.30

Dibattito/2

Storia orale: per un elogio della telecamera

con Giovanni Contini (Soprintentenza archivistica per la Toscana, AISO – Associazione Italiana Storia Orale) Adriana Dadà (Università di Firenze), Paolo De Simonis (IDAST – Iniziative Demo-Etno-Antropologiche e di Storia Orale in Toscana).

Ore 18.00

Dibattito/3

La sinistra nell’epoca degli anniversari: ricordando Togliatti e Berlinguer

con Angelo d’Orsi (Università di Torino), Alexander Höbel (Fondazione Luigi Longo). Introduce Matteo Bartolini (Arci Massa Carrara)

Ore 21.00

Apuamater

“Il ritorno”

con Davide Giromini (voce, fisarmonica), Matteo Procuranti (clarinetto, voce e voce recitante), Micaela Guerra (voci), Gabriele Dascoli (basso acustico), Luca Rapisarda (voce, chitarra) Michele Menconi (violino), Alessandra Daietti (percussioni), Antonio Bertusi (voce recitante)

Ore 22.30

Yo Yo Mundi

“Canzoni e suoni del mondo nuovo”

con Paolo Enrico Archetti Maestri (voce e chitarra), Andrea Cavalieri (basso, contrabbasso e voce), Chiara Giacobbe (violino), Simone Lombardo (ghironda, cornamusa e flauti), Elisabetta Gagliardi (voce), Eugenio Merico (batteria

Dopo spettacolo/2

Doppiofondo

con Gabriel Giorgieri (voce, basso, sassofono, chitarra acustica, armonica), Jordan Giorgieri (chitarra elettrica, chitarra acustica), Francesco Bendinelli (batteria, percussioni, tastiere, mandolino, flauto traverso)

Domenica 3 agosto

Ore 16.00 – Piazza Camposanto vecchio – Fosdinovo

Visita alle mostre dedicate al decennale installate nel borgo

Dibattito/4

Dieci anni di “Fino al cuore della rivolta”

con Paolo De Simonis (IDAST – Iniziative Demo-Etno-Antropologiche e di Storia Orale in Toscana), Angelo d’Orsi (Università di Torino), Adriana Dadà (Università di Firenze), Stefano Arrighetti (Istituto Ernesto de Martino), Massimo Cervelli (Regione Toscana), Francesco Calabrò (ValSusa FilmFest)

A seguire intervento musicale del

Coro Garibaldi d’assalto

fondato e diretto da Pardo Fornaciari

Ore 18.30

Blanca Teatro

“Sottosopra”: 10 anni di Blanca Teatro, dal Sulcis a Fosdinovo.

Ispirato a Sergio Atzeni.Drammaturgia e regia di Virginia Martini. Con Antonio Bertusi, Sabine Bordigoni, Tania Sabinos, Davide Giromini

Ore 18.30- Fosdinovo – Museo Audiovisivo della Resistenza

Camminata per i Sentieri della Resistenza dedicata a Ivan Bernardini. Accompagnamento musicale dei Fratelli Rossi

a cura del Comitato Sentieri della Resistenza. Partenza dal borgo di Fosdinovo, arrivo al Museo Audiovisivo della Resistenza. Tempo previsto 45 minuti (per il ritorno sarà disponibile un servizio navetta fino al borgo di Fosdinovo)

Ore 21.00 Museo Audiovisivo della Resistenza

Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Isabella Cagnardi, Rudi Assuntino

“Non c’è lotta senza allegria!”

con Paolo Ciarchi (voce, chitarra, rumorismi), Claudio Cormio (voce, chitarra) e Isabella Cagnardi (voce), Rudi Assuntino (voce, chitarra) e tante altre sorprese…

Ore 22.00

Banda Osiris

“Le Dolenti Note”

con Gianluigi Carlone (sax soprano, flauto, voce), Roberto Carlone (basso, trombone, tastiere), Giancarlo Macrì (percussioni, basso tuba), Sandro Berti (mandolino, chitarra, trombone)

Dopo spettacolo/3

Wrong side hill

“Sangue in Arizona”. Sonorizzazione video proveniente dall’Archivio Circo Pippetto

con Filo Garilli (chitarra) e Marino Chiesa (voce e chitarra)

Lunedì 4 agosto – Museo Audiovisivo della Resistenza

 Ore 10.30

Il museo incontra i/le bambini/e

Visita, merenda e giochi d’altri tempi nel bosco delle Prade

Ore 16.30

Dibattito/5

Oblii della memoria, tra Italia e Germania

con Sotera Fornaro (Università di Sassari), Paolo Pezzino (Università di Pisa, Presidente Comitato scientifico Mar), Fabio Dei (Università di Pisa). Introduce Federico Bogazzi (Radio Popolare – Popolare Network)

 Ore 18.00

Dibattito/6

La Grande guerra cent’anni dopo

con Angelo d’Orsi (Università di Torino), Fabio Caffarena (Università di Genova), Paolo De Simonis (IDAST – Iniziative Demo-Etno-Antropologiche e di Storia Orale in Toscana)

 Ore 21.00

Ascanio Celestini

“Niccioleta”

da un’idea di Andrea Camilleri, traduzione orale di Ascanio Celestini

Ore 22.00

Angelo d’Orsi

“Intellettuali e guerra: dire la verità, da Gramsci a Said”. Editoriale dal palco

Ore 22.15

Alessio Lega e il Canzoniere della rivolta

“Vigliacca: canzoni contro la guerra da Gaza all’Isonzo”

con Alessio Lega (voce e chitarra), Paolo Ciarchi (voce, chitarra, rumorismi), Claudio Cormio (voce, chitarra), Isabella Cagnardi (voce), Marco Rovelli (voce), Davide Giromini (voce e fisarmonica), Rocco Marchi (basso, tastiere), Francesca Baccolini (contrabbasso). Con la partecipazione di Blanca Teatro

Dopo spettacolo/4

Sergio Durzu

“Ho cantato sempre in base ad una condizione”

Canti di protesta a cura de ilDeposito.org

con Sergio Durzu (voce e chitarra)

Martedì 5 agosto – Museo Audiovisivo della Resistenza

Ore 10.30

Il museo incontra i/le bambini/e

Visita, merenda e giochi d’altri tempi nel bosco delle Prade

Ore 16.30

Dibattito/7

Il mito dei Cervi

con Adelmo Cervi (figlio di Aldo), Stefano Arrighetti (Istituto Ernesto de Martino), Fabio Dei (Università di Pisa)

Ore 18.00

Dibattito/8

La Guerra civile in Spagna e la coscienza dell’Europa

con Italo Poma (AICVAS – Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna), Angelo d’Orsi (Università di Torino)

Ore 21.00

Marco Rovelli

“I cavallier, l’arme, gli amori”

anteprima del nuovo album con Marco Rovelli (voce, chitarra), Lara Vecoli (violoncello), Rocco Marchi (piano e basso), Francesca Baccolini (contrabbasso)

Ore 21.30

Peppe Voltarelli

in concerto

con Peppe Voltarelli (voce, chitarra)

 a seguire

Erriquez & Finaz della Bandabardò

in concerto

con Erriquez (voce e chitarra), Finaz (chitarra acustica)

Ore 22.15

Ginevra Di Marco

“Donna Ginevra e le Stazioni Lunari”

con Ginevra di Marco (voce), Francesco Magnelli (piano, magnellophoni), Andrea Salvadori (chitarra, tzouras, groove), Luca Ragazzo (batteria)

Dopo spettacolo/5

«Mucchio selvaggio». Assemblea musicale di fine festival

INGRESSO GRATUITO PER TUTTI GLI SPETTACOLI

Il Museo Audiovisivo della Resistenza effettuerà la seguente apertura straordinaria: 10-21 per tutti i giorni del festival. È possibile fare visite guidate (info 0187 680014 www.museodellaresistenza.it). Il Circolo culturale enogastronomico Archivi della Resistenza sostituirà il normale servizio di ristorazione con la tradizionale offerta gastronomica del festival (a buffet) per agevolare la fruizione degli spettacoli. IMPORTANTE: per raggiungere il Museo utilizzare il servizio navetta gratuito con partenza dal campo sportivo di Fosdinovo attivo dalle 19 alle 24 per tutti i giorni d el festival.

 Durante i giorni del festival, nel borgo di Fosdinovo sarà possibile visitare la mostra fotografica collettiva dedicata ai dieci anni di “Fino al cuore della rivolta”, allestita lungo le strade del paese e, all’interno della Ex Pretura, una videoinstallazione dal titolo “Un archivio senza fissa dimora (2004-2014)”, che ripercorre il lavoro di ricerca dell’associazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani (visitabile dalle 10 alle 20)

Contatto Radio Popolare Network è la radio ufficiale del festival FM 89,750 e 89,500 Mhz www.contattoradio.it

 Per il festival info: info@archividellaresistenza.it; www.archividellaresistenza.it

 




93° Anniversario della scomparsa di Enrico Caruso

Evento commemorativo in occasione dell’anniversario della scomparsa di Enrico Caruso.

Alle ore 18.00 Visita guidata al Museo a cura di Giampiero Fossi.
A seguire ascolto di alcuni brani di musica sacra interpretati da Enrico Caruso con il commento di Luciano Pituello.
Ore 19.30 S. Messa nella Cappella gentilizia di Villa Bellosguardo.
Nell’occasione sarà esposta la maschera funebre e il testamento del grande tenore