Il raduno partigiano della XXIII Brigata Garibaldi Guido Boscaglia

radunoDomenica 20 luglio presso il Parco delle Carline di Radicondoli (Siena) la sezione Anpi locale organizza il Raduno partigiano della XXIII Brigata Garibaldi Guido Boscaglia.
Il ritrovo è previsto per le 8.30, momento in cui una delegazione renderà omaggio ai partigiani caduti, presso i cippi a loro dedicati. Alle 10 è previsto il ritrovo presso il “Capanno”, comando della Brigata partigiana. Alle 10.30 il sindaco di Radicondoli Emiliano Bravi effettuerà un intervento di saluto. Seguiranno gli interventi del pubblico: al termine concluderà la manifestazione l’intervento di Fabio Dei della Società Storica della Valdelsa. Alle 12.30, infine, è previsto il pranzo sociale presso il ristorante “La Boscaglia”.

Tutti i dettagli nella locandina scaricabile nei Materiali correlati.

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Primo incontro letterario al Centro di Documentazione di Niccioleta

ciclostorieSi terrà il 17 giugno alle 17.30 il primo di una serie di incontri letterari programmati per l’estate al Centro di Documentazione di Niccioleta, situato nell’ex officina meccanica e infermeria della miniera di Niccioleta appena fuori dal piccolo borgo minerario.

Nell’incontro verrà presentato la nuova antologia del gruppo di scrittura della Biblioteca di Massa Marittima, “Scrittori di Massa”, coordinato dalla scrittrice Paola Zannoner, che festeggia così il decimo progetto. “Ciclostorie di Maremma” (uscito in giugno per l’editore Ouverture di Scarlino) raccoglie dodici racconti su due ruote ambientate nelle nostre Colline Metallifere: ogni racconto infatti si snoda attraverso strade e sentieri tra Massa Marittima, Monterotondo, Follonica, Valpiana, Scarlino fino a Ribolla e Roccastrada da una parte e Piombino dall’altra, percorsi in bicicletta che il lettore seguirà in compagnia di vari personaggi: guide turistiche, minatori, ciclisti di professione, strani musicisti che si muovono in bici con la fisarmonica a tracolla. E perfino una staffetta partigiana, protagonista di un racconto dedicato a Norma Parenti e selezionato tra i cinque finalisti alla XIX edizione del premio “Energheia” di Matera nel 2013.

Durante l’incontro si terrà un’animazione per intrattenere i bambini dei genitori che vorranno seguire la presentazione del libro. Al termine a tutti, grandi e piccoli, verrà offerta una merenda a cura del Consiglio di Frazione, della Comunità di Niccioleta e degli autori del libro che saranno presenti.

Collocato nell’ex, il Centro di Documentazione di Niccioleta conserva gli Archivi minerari che il Comune di Massa Marittima ha acquisito negli anni dalle società minerarie dismesse. Con un progetto finanziato dal Parco minerario delle Colline Metallifere, il materiale degli Archivi (oltre 20.000 faldoni con la documentazione delle attività minerarie e 8000 tra mappe e disegni), è in corso di riordino e al Centro è stato creato un punto biblioteca a cura della Biblioteca comunale di Massa Marittima, aperto al pubblico da giugno a settembre tutti i giovedì dalle 16 alle 19.

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70° Anniversario del bombardamento di Impruneta

foto 1Per ricordare il 70° Anniversario del bombardamento che colpì la Città di Impruneta e che provocò ingenti danni agli edifici del centro abitato e centinaia di vittime civili, il 27 luglio 1944, data molto importante e sentita da parte di tutta la cittadinanza imprunetina, l’Assessorato alla Cultura centrate sulla giornata di domenica.

Alle ore 10.00 nella Basilica di Santa Maria di Impruneta sarà celebrata da don Luigi Oropallo la Santa Messa in ricordo di quel tragico giorno e in suffragio delle vittime.

Alle ore 11.00 un corteo, composto dalle autorità civili, militari, religiose e dai cittadini, partendo dalla Basilica, andrà a deporre corone commemorative nei luoghi più rappresentativi del tragico evento.

foto 2Alle ore 16.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Impruneta visione de “Il Passaggio del Fronte”.

Il rintocco delle campane alle ore 17.00 chiuderà la giornata.

Fino al 28 luglio rimarranno affissi otto pannelli informativi delle persone e i luoghi simbolo di questa strage.




Che non si dimentichi! Visioni della Resistenza. Mostra alla Biblioteca San Giorgio

La mostra, curata da Siliano Simoncini, sarà inaugurata il 18 luglio alle ore 18.00 nella biblioteca San Giorgio e resterà allestita fino al 18 agosto. L’iniziativa prevede l’esposizione di un gruppo scultoreo dal titolo “Ricostruzione” e  di ventiquattro opere pittoriche di Germano Pacelli.

La pittura di Germano Pacelli nasce dalla consapevolezza che il vissuto personale di Partigiano debba essere testimoniato con ogni forma possibile: in quest’occasione attraverso l’arte. L’autore rivive visivamente episodi della propria esperienza di partigiano e decide di rappresentarli con segni e simboli molto significativi in grado di rievocare le vicende passate del periodo della Resistenza.
Le varie opere possono essere suddivise in tre tematiche fondamentali: “Vita da Partigiani”, “Soste e distrazioni”, “Opere allegoriche e metaforiche”. Ad ogni modo tutte le opere documentano due fattori principali, la “cronaca” e la “memoria”, in quanto l’autore da un lato fornisce testimonianza descrittiva, dall’altro interpreta il suo passato drammatico con un ricordo profondamente affettivo. Non mancano le presenze simboliche: infatti sono molto ricorrenti figure riguardanti il “viaggio”, la “casa” e il “divenire”. Tutte queste sono molto importanti per accedere ai significati complementari senza i quali risulta impossibile comprendere al meglio il messaggio di Pacelli. Il suo scopo è di rievocare i momenti passati per non dimenticare le vicende spesso negative e molto estranee al mondo attuale.

Germano Pacelli, classe 1924, è stato partigiano nella Brigata Bozzi che operava sull’Appennino Tosco-Emiliano. Alla fine della guerra entra nell’esercito sabaudo e vi rimane fino alla fine del 1946. Emigra in Cecoslovacchia e in Svizzera per poi ritornare in Italia. Oggi vive a Maresca, sulla montagna pistoiese e si dedica alla pittura e alla scultura.

Per ulteriori informazioni sulla mostra telefonare al numero 0573-371600
oppure visitare il sito www.sangiorgio.comune.pistoia.it.




70° Anniversario della Liberazione di Montevarchi

Il ricordo del 70″ Anniversario della Resistenza e della Liberazione di Montevarchi, Levane e dell’Eccidio Borro al Quercio sarà segnato dall’incontro con la comunità di Asti  e con la banda “G. Cotti” della città piemontese ed in particolare con il suo corpo musicale.

Venerdì 18 luglio alle ore 19.00 la delegazione ospite, guidata dal Sindaco Fabrizio Brignolo, verrà ricevuta dal Sindaco di Montevarchi Francesco Maria Grasso in Palazzo Comunale.
Alle ore 21.00 in Piazza Varchi si svolgerà la presentazione del libro Montevarchi i giorni della Liberazione di Antonio Losi.
A seguire  si terrà il concerto del Corpo Musicale “G. Puccini”  e della Banda “G. Cotti” di Asti .

Sabato 19 luglio alle ore 10,30 S. Messa presso la Caserma Vigili del Fuoco a Montevarchi e deposizione di una Corona di alloro presso la Lapide Caserma Vigili del Fuoco.
A seguire sarà inaugurato il pannello  commemorativo e vi sarà la deposizione di una corona presso il Cippo dei Caduti di Borro al Quercio.

Domenica 27  luglio a Levane alle ore 10,30 in Piazza Del Secco, nella Chiesa di S. Martino S .Messa e a seguire omaggio e deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti in Piazza della Fiera.




“Jorio Vivarelli e l’omaggio all’Europa. Il monumento a De Gasperi e il movimento internazionale dell’intrarealismo” ( opere 1966 – 1968)”

In occasione della celebrazione del 60° anno dalla scomparsa di Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, avvenuta il 19 agosto 1954 a Borgo Valsugana, il Comune di Cutigliano, la Fondazione Pistoiese Jorio Vivarelli la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia presentano la mostra “Jorio Vivarelli e l’omaggio all’Europa. Il monumento a De Gasperi e il movimento internazionale dell’intrarealismo” (opere 1966 – 1968) che verrà allestita presso la Sala Consiliare del Palazzo dei Capitani della Montagna a Cutigliano dal 19 luglio al 15 settembre 2014, con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese.

La Mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 18,00.

Nel 1967, in onore del grande statista che così a lungo propugnò  il superamento delle barriere nazionali per la costruzione dell’unità europea, il Comune di Cutigliano inaugurò il villaggio scolastico “Acide De Gasperi” e  il monumento dedicato all’illustre statista realizzato da Jorio Vivarelli e da dieci allievi dell’Istituto d’Arte “Petrocchi” di Pistoia.

Alla cerimonia di allora, oltre al sottosegretario senatore Giorgio Braccesi, promotore del progetto del monumento, erano presenti la vedova Francesca De Gasperi, il vicesegretario nazionale della DC Flaminio Piccoli, numerose autorità e un folto pubblico.

L’opera progettata da Jorio Vivarelli ha una forma circolare in bronzo nella quale si riconosce la geografia dei paesi europei tenuti insieme da un avviluppante fregio centrale nel quale sono incisi i nomi delle capitali e le tappe della nascita degli organismi comunitari istituiti nel corso degli anni: MEC, CEE, CECA.

Il tutto è tenuto insieme da un cerchio in acciaio a indicare l’unione dei popoli nell’evoluzione di una dominante idea di progresso.

Sul retro di sono vi profili di De Gasperi, considerato uno dei Padri costituenti dell’idea di una Europa Unita, assieme a Adenauer e Schuman anch’essi qui ritratti. La struttura in cemento armato, che ricorda la prua di una nave, è, invece, opera dell’architetto Giovanni Bassi, allora preside dell’Istituto “Petrocchi”.

Oggi nella mostra “Vivarelli e l’omaggio all’Europa” sarà possibile ammirare anche una serie di fotografie d’epoca relative alla cerimonia ufficiale  dell’inaugurazione del monumento tra le quali spicca anche l’immagine dello stesso scultore pistoiese che con una bombetta in testa intendeva simboleggiare l’Inghilterra la quale, all’epoca ancora non faceva parte dell’Unione Europea.

L’esposizione raccoglie, inoltre, opere realizzate da Vivarelli appartenenti al movimento Intrarealista che comprendeva, Miguel Ángel Asturias il regista Federico Fellini, il poeta Roberto Cordukes, i critici d’arte Gian Lorenzo Mellini, Cesarei Rodriguez Aguilera, il sociologo Arnald Puig e gli artisti Torrendel, Girardello, Mensa, Narotzky, Rossi e Abel Vallmitjana.

Tutti insieme questi artisti il 9 luglio 1967 intervennero a Firenze in Palazzo Strozzi per presentare il manifesto Intrarealista, firmato poco prima a Barcellona.

In esso si affermava che “Di fronte alla realtà che ogni giorno ci viene offerta dai giornali o da qualsiasi mezzo di diffusione e che finisce, per abitudine col divenire sostanza nostra, un’altra ne esiste più autentica, più profonda, più valida”.

L’intrarealismo era un’arte che volendo distinguersi sull’impegno sui temi sociali ed esistenziali e che s’interrogava sui grandi problemi dell’uomo.

Le opere intrarealiste di Vivarelli che potranno essere ammirate in questa rassegna raffigurano: Miguel Ángel Asturias vera anima del gruppo intrarealista, i Mafiosi,  caratterizzati dalla mitra papale e dalla spada a memoria del rito di iniziazione; I Dirigenti opera critica contro il potere militare, religioso e della magistratura;  Il marcio è alla radice bozzetto del monumento funebre per un ragazzo di 11 anni morto per un mancato trapianto di rene; La malata omaggio ad una celebre valletta di Mike Buongiorno bellissima ma vita dell’abuso d’alcool e droga e Vita opera nella quale scultore pistoiese affronta un tema iconograficamente raro, quello di un ansia incombente sulla sofferenza della donna progenitrice prima del momento in cui il grembo materno si schiude per offrire al mondo una nuova vita.  Scrive Mario Monteverdi: “I volumi plastici si riscaldano di luci e di ombre in morbido colloquio a tratti concitato da solchi che son come l’innesto d’un grido sulla dolcezza del naturale rito che perpetua la specie e consegna a un altro la fiaccola perenne della vita”.




Fondazione pistoiese Jorio Vivarelli

Sede e contatti
Via Felceti 11, Pistoia
Telefono: 0573.477423
E-mail: segreteria@fondazionevivarelli.it
Sito web: http://www.fondazionevivarelli.it/
Orari di apertura al pubblico: dal 1 ottobre al 31 marzo dal lunedì al sabato 9-13; visite guidate al museo: giovedì 8:30 – 13.30 e sabato 8.30- 14:00. Dal 1 aprile al 30 settembre dal lunedì al sabato 9-13; visite guidate al museo: giovedì 14:30 – 18:30 e sabato 15:30 – 20.
Chiuso i festivi.
Ingresso gratuito.

Organi direttivi della Fondazione Jorio Vivarelli
Soci Fondatori: Comune di Pistoia
Sindaco: Samuele Bertinelli
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Presidente: Ivano Paci
Provincia di Pistoia, Presidente: Rinaldo Vanni
Ansaldobreda SpA, Presidente: Maurizio Manfellotto
Comune di Montale, Sindaco: Ferdinando Betti
Presidente dell’Assemblea dei Soci Fondatori: Giulio Masotti
Consiglio d’Amministrazione: Elena Becheri –  Comune di Pistoia, Marzio Magnani – Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Rinaldo Vanni – Provincia di Pistoia, Alessio De Sio – Ansaldobreda, Alessandor Galardini  –  Comune di Montale, Presidente del Consiglio d’Amministrazione Ugo Poli.
Responsabile delle attività culturali: Veronica Ferretti

Breve storia e finalità

Il 16 dicembre del 1999, Jorio Vivarelli e la moglie Giannetta Pini apposero le firme, assieme a quelle dei rappresentanti del Comune e della Provincia di Pistoia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, del Comune di Montale e dell’Ansaldo-Breda, all’atto che istituiva la Fondazione Jorio Vivarelli. Con esso alla città di Pistoia veniva fatto dono, con l’impegno di tutelarlo e valorizzarlo,  dell’intero patrimonio artistico del Maestro. La Fondazione ha lo scopo di promuovere e patrocinare mostre, pubblicazioni d’arte, iniziative culturali di studio e ricerca capaci di valorizzare l’opera di Jorio Vivarelli in Italia e all’estero assieme alla cultura artistica della città di Pistoia. La Fondazione Vivarelli dal 2009 ha dislocato, in mostra permanete, una sezione interessantissima delle opere del Maestro presso il Castello Villa la Smilea di Montale.

Nota biografica dello scultore: nato a Fognano di Montale nel 1922, Jorio Vivarelli compie gli studi alla Scuola Artigiana di Pistoia e poi all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze.
Dopo la terribile esperienza della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale fu prigioniero nei campi di concentramento di Ungheria, Bulgaria e Germania, il Maestro rientrò in Italia, si stabilì a Firenze dove, nel 1949, sposò Giannetta Pini.
Nel 1951 lavorò presso la Fonderia di Renzo Michelucci, dove conobbe l’architetto Giovanni Michelucci, con il quale strinse una profonda amicizia e avviò una proficua collaborazione artistica, dalla quale nasceranno  nel 1956 il  grande “Crocifisso” per la Chiesa della Vergine di Pistoia e, nel 1963, quello per la Chiesa dell’Autostrada del Sole a Campi Bisenzio.
Nel 1956 conobbe a Firenze l’architetto russo-americano Oskar Stonorov con il quale affrontò il problema del rapporto fra scultura e architettura urbana, realizzando, tra l’altro, due celebri fontane: “Ragazze Toscane” (1966) per l’hotel Plaza di Philadelphia e “Adamo ed Eva” (1966) per Hopkinson House di Philadelphia, “Giovani” a Detroit nel Michigan, “Bagnanti” per Stephens College in Columbia nel Missouri oltre agli arredi per il “Walter and May Reuther UAW Family Education Center” a Black Lake in Michigan.
Tornato in Europa dopo l’esperienza americana con Stonorov, Vivarelli tenne contatti con Le Corbusier, Louis Kahn e, nel 1966, partecipò da protagonista alla formazione del Gruppo Intrarealista con Federico Fellini, Abel Vallmitjana, Miguel Ángel Asturias e Cesàreo Rodrìguez- Aguilera.
Dagli anni Settanta al Duemila si distinse per una serie crescente di opere che da un lato affrontavano i temi più vivi e laceranti della condizione esistenziale e dall’altro i valori del sacrificio e della solidarietà tra gli uomini. Realizzò così importanti opere pubbliche, quali: “Memoria storica” (Roma, 1974) monumento dedicato a Giacomo Matteotti vittima del fascismo; la scultura “Inno alla vita” (1987, Nagasaki) in ricordo della terribile distruzione provocata dalla bomba atomica, così come altre opere concepite come omaggio a coloro che hanno immolato la vita per la liberazione dall’oppressore quali: “Il sacrifico, una morte per la vita” (Fognano, 1987); “Canto alle penne mozze” (Pistoia, 1988) in onore degli alpini e “Parabola storica, ultima sfida” (Ponte Buggianese, 1993) in memoria dell’eccidio del padule di Fucecchio.
Nel 1977-‘78 dette inizio alla produzione medaglistica con la duplice Monetazione Ecologica ed Aurea per la Zecca della Repubblica di San Marino. Per il “Premio Pistoia Teatro” ha eseguito le maschere di bronzo dei più celebri attori protagonisti del teatro italiano del secondo Novecento. Jorio Vivarelli è morto nella sua abitazione di Villa Stonorov a Pistoia il 1 settembre 2008.

Patrimonio

551 sculture di cui: 122 gessi, 18 opere in ceramica, 19 in terrecotte,  8 pietre, 8 marmi, 277 bronzi, 32 argenti, 67 medaglie

674 Opere grafiche su carta




Il 70° anniversario della Liberazione di Livorno

19luglio44Il 19 luglio 1944 Livorno veniva liberata dal nazifascismo (qui l’articolo di approfondimento). In occasione di questo importante anniversario il Comune di Livorno insieme all’Anpi provinciale, all’Anppia, all’Anei e all’Aned e con la collaborazione dell’Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno), mette in calendario una commemorazione ufficiale, cui fa da corollario, alle 21, l’ultimo appuntamento della rassegna “Eden, parole e musica alla Terrazza Mascagni”.

Sabato 19 luglio 2014  alle ore 8,30 è previsto il ritrovo in Piazza del Municipio per trasferimento in pullman verso  il Sacrario del Castellaccio, in cui, alle ore 9.30, sono previsti gli onori militari e civili davanti alla lapide ai Caduti partigiani. Alle ore 10,00, in via Ernesto Rossi, presso il Bassorilievo al partigiano,  ci sarà la deposizione di una corona a cura Anpi, Anppia, Anei e Aned.  Alle ore 10,30 presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale, saluti del Sindaco e di un rappresentante dell’Anppia di Livorno e dell’Istoreco, alla presenza delle Associazioni combattentistiche e della Resistenza e delle massime Autorità.

Il Comune di Livorno, l’Istoreco e Associazioni combattentistiche e della Resistenza organizzano anche due appuntamenti in occasione del 71° anniversario del 25 luglio 1943.

Giovedì 24 luglio, alle 21, presso il cinema Arena Fabbricotti, si svolgerà l’incontro con il professor Salvatore Settis dal titolo: “La crisi della democrazia rappresentativa in Italia e in Europa”. Parteciperanno Garibaldo Benifei, presidente onorario dell’Anppia di Livorno, Roberto Bernabò, direttore “Il Tirreno” e Spartaco Geppetti, presidente dell’Anppia di Livorno. Alle 21.30 verranno lettere “Poesie della Resistenza” dall’attrice Lica Maglietta, alle 21.45 verrà proiettato il film “Baciami Piccina” di Roberto Cimpanelli, con Vincenzo Salemme, Neri Marcoré, Elena Russo.

Venerdì 25 luglio, alle 10, ritrovo presso il Monumento ai perseguitati Politici, presso il viale della Libertà (Parco della Pinetina) per la deposizione di una corona. Alle 10.30 è prevista la consegna di una onoreficenza all’Ammiraglio Cavo Dragone e alla famiglia Banchetti, a cura dell’Anppia di Livorno.