Sinalunga celebra il 70° anniversario della Liberazione

sinalungaIl 2 luglio 1944 il Comune di Sinalunga veniva liberato dal nazifascismo. Mercoledì 2 luglio, alle ore 17.00 i Sindaci dei Comuni di Sinalunga e Trequanda depositeranno delle piccole corone di alloro in località Macchiaie, sulla strada Rigaiolo-Trequanda, là dove furono uccisi due sinalunghesi, Alduino Grazi e Pasquale Moscadelli e in località Castelletto dove furono fucilati Pietro e Faustina Zappalorto.

Alle ore 18.00 al Teatro Comunale di Sinalunga, saletta Agnolucci, il Consiglio Comunale ricorderà l’anniversario della Liberazione attraverso il racconto di storie di reduci e testimoni.

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Montepulciano celebra il 70° anniversario della Liberazione, avvenuta il 29 giugno 1944

Il 29 giugno 1944 a Montepulciano (Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montepulciano)

Il 29 giugno 1944 a Montepulciano (Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montepulciano)

Il 29 giugno 2014 si celebra a Montepulciano il 70° anniversario della Liberazione.  A caratterizzare la giornata, che si aprirà con il consueto corteo che attraverserà l’intero centro storico, sarà l’omaggio che il Comune, l’ANPI, le associazioni e l’intera comunità renderanno al cippo che ad Argiano, lungo la strada che va verso la frazione di Tre Berte, ricorda l’esecuzione sommaria di Arturo e Alceo Baldi, padre e figlio.

I due furono uccisi a colpi di mitra dai tedeschi il 20 giugno 1944 perché trovati in possesso di una ricevuta rilasciata dai partigiani per una rivoltella ritirata, di proprietà del figlio.  Come riferito a Primo Tiradritti, autore de “Il diario di guerra a Montepulciano” da Don Telemaco Mariani, Parroco di Cervognano, i soldati trovarono la ricevuta rovistando nei cassetti dell’abitazione dei Baldi in cui avevano fatto irruzione e non vollero ascoltare alcuna giustificazione.

La celebrazione del 29 giugno si aprirà alle 9.30 in Piazza Grande con la partenza del corteo, accompagnato dalla banda dell’Istituto di Musica “H.W. Henze”. La manifestazione farà tappa al Borgo Buio, dove una lapide ricorda il sacrificio del giovane partigiano Giuseppe Marino, e quindi al Giardino di Poggiofanti dove sarà deposta una corona d’alloro in memoria dei martiri della Liberazione e dove parlerà un rappresentante dell’Amministrazione Comunale. I partecipanti si sposteranno poi verso Argiano per la commemorazione di Arturo e Alceo Baldi.

La cerimonia della Liberazione di Montepulciano continua quindi a rispettare quel carattere itinerante che, negli ultimi anni, ha consentito di rievocare fatti e personaggi, purtroppo accomunati dalla tragicità, che insanguinarono il 1944 e resero drammatico anche in quest’area il passaggio della tirannia nazi-fascista ai primi passi verso la democrazia.

Nel 2009, in accordo con l’associazione dei partigiani e con quelle degli ex- combattenti, fu restaurato il piccolo mausoleo che, al Cimitero di S.Chiara, ricorda Giuseppe Marino e i poliziani Mario Mancattelli e Marino Cappelli che morirono il 6 aprile ’44, all’età di appena 20 anni, nella battaglia di Monticchiello.

Nel 2011, in loc. Podere San Carlo, a Pianoia, fu inaugurata una lapide in memoria del partigiano Lanciotto Biagi, detto Zambo, ucciso dai tedeschi l’8 giugno ’44 in un’azione di rappresaglia, e fu presentato il libro “Giorni di guerra – Diario 1939 – 1944” di Vincenzo Cozzani, arrestato nella stessa azione e poi fortunatamente scampato alla morte. A Cozzani è stato poi intitolato nel 2012 il Viale delle Circonvallazione.

Nel 2012, in loc. Pantano, vicino ad Ascianello, fu ricordata la crudele uccisione dei due coloni Angelo Montiani e Aldo Pascucci, torturati e impiccati dalle SS dopo un processo sommario con l’accusa di essere partigiani.

Infine, lo scorso anno, è stata scoperta una lapide che ricorda uno dei martiri poliziani della Resistenza, Elio Bernabei, vittima, insieme ad altri 334 ostaggi, dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Al termine della cerimonia (altra novità di quest’anno) al Centro Civico di Acquaviva, alle 12.00, sarà proiettato un video sul tema della Resistenza. Il cortometraggio si intitola “Jetzt” (dal tedesco, “adesso”) ed è stato realizzato nel 2013 da Luigi Pagnotta, con varie collaborazioni, la maggior parte di Montepulciano. Chiancianese di nascita, Pagnotta continua ad operare nella cittadina termale nel settore del turismo. Tra i collaboratori, importantissimo l’operatore di ripresa, Giancarlo Crociani, che si è occupato anche della parte tecnica. Luigi Pagnotta ha scritto il soggetto, la sceneggiatura e ne ha fatto la regia, con l’aiuto di Paolo Cappelli. La musica è di Massimo Giuntini, che per lungo tempo ha fatto parte del noto gruppo Modena City Ramblers e che ha composto una musica anche per il film The gangs of New York, di Martin Scorsese. Massimo Giuntini ha già collaborato in passato con Luigi Pagnotta.

 

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Insieme a Barbiana

Programma
ore 15.00 ritrovo alla partenza del percorso della Costituzione e salita verso Barbiana
ore 16.00 intervento di don Silvano Nistri “don Milani Prete e Maest…ro”
ore 16.45 presentazione del volume “Barbiana e la sua scuola” a cura di Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi, segue la visita del percorso didattico e della scuola.
ore 18.45 La Banda Improvvisa, diretta dal m.o. Orlo Odori accompagna la lettura di brani di don Milani letti da Paolo Bussagli, direttore del CDRC




70° Anniversario della Liberazione di Monte San Savino giornata di ricordo

programma delle cerimonie:

ore 17.00 Sala conferenze del Cassero
Saluto del Sindaco, Margherita Scarpellini
Saluto della Presidenza del Centro Studi “A. Fanfani”
Introduzione
a cura dell’Assessore Erica Rampini
Comunicazione del prof. Paolo Nepi Luigi Carletti: martire antifascista ed eroe della Resistenza
ore 19,00 Cimitero della Misericordia di Monte San savino
Deposizione di una corona di alloro sulla tomba di Luigi Carletti




Celebrazione del 70° anniversario della Liberazione di Foiano della Chiana

Il 2 luglio 1944 Foiano veniva liberata dai nazifascisti: come altrove fu un momento fondamentale nella costruzione della memoria collettiva con la popolazione che scese nelle strade e riempì le piazze al suono delle campane. Quasi ovunque fu un gruppo di partigiani ad annunciare la fine dell’occupazione nazista. A Foiano l’esercito in ritirata e allo sbando aveva lasciato le macerie della torre civica simbolo tuttora della comunità.
La Liberazione d’Italia, di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario, è il simbolo del termine della seconda guerra mondiale nel paese, dell’occupazione da parte della Germania Nazista e del Ventennio fascista. Le celebrazioni vogliono essere l’affermazione di valori senza tempo di democrazia e libertà.
Eventi, valori, emozioni ancora ben vive nella memoria delle comunità che l’Amministrazione in occasione di un anniversario così rilevante intende ricordare con un gesto simbolico ma chiaro. Un omaggio alla memoria dei partigiani e degli alleati caduti, quindi dei protagonisti di quelle vicende, in continuità con le attività organizzate in occasione del 25 aprile anniversario della rivolta armata partigiana e popolare contro le truppe di occupazione naziste tedesche e i loro fiancheggiatori fascisti.
Mutuando le parole scritte in un recente catalogo di grafiche dal partigiano medaglia d’oro al valore Ezio Raspanti il sindaco Francesco Sonnati invia un appello principalmente alle giovani generazioni a meditare “sui ricordi di quegli anni tristi e tribolati ai giovani di oggi e a quelli di domani, alle donne e agli uomini che la libertà e la democrazia, benché difettosa, se la sono trovata addosso e non si sono mai chiesti a chi va il merito”.
Alle celebrazioni sono invitati anche i rappresentanti delle istituzioni cittadine e delle Associazioni: alle ore 11.00 la deposizione di un mazzo di fiori al monumento ai caduti di Foiano della Chiana presso la Piazza Caduti della Resistenza e a seguire a Renzino al cimitero degli inglesi (ore 11:30).




Lucignano ricorda la Resistenza ed i suoi protagonisti nel 70° anniversario della Liberazione

70ArezzoIn occasione della commemorazione del 70° della “sua” Liberazione, il Comune di Lucignano, con il suo sindaco Roberta Casini, celebra la figura di Licio Nencetti, il giovane capo partigiano lucignanese, insignito della medaglia d’oro al valore, che fu fucilato dai fascisti a Talla il 26 Maggio del 1944. Fino a domenica 6 Luglio sarà allestita nel salone d’ingresso del Palazzo Comunale di Lucignano, la Mostra di disegni: “Momenti in Bianco e Nero” di Ezio Raspanti (Medaglia d’argento al Valor Militare). Le sue grafiche, di cui sarà disponibile anche un catalogo, offrono una “narrazione” diretta della storia di quegli anni. Ezio Raspanti fece parte della “Teppa” la formazione partigiana di cui Nencetti ne era il capo, con il soprannome di “Mascotte”. Ezio non fu solo compagno di lotta ma anche grande amico di Licio. Quest’uomo che da giovanissimo ebbe il coraggio di sfidare la morte per quell’ideale di libertà che accomunava quegli altri ragazzi che con Lui avevano scelto di combattere il nazifascismo, è da sempre un testimonio prezioso ed instancabile della Resistenza in terra aretina.

Il 2 Luglio, giorno della liberazione di Lucignano dai nazi-fascisti,  il Sindaco Roberta Casini consegnerà, a nome dell’Amministrazione Comunale, una targa ad Ezio Raspanti, come riconoscimento per aver mantenuto viva nelle nuove generazioni la memoria di quegli eventi.
Un omaggio al partigiano Ezio ed un’occasione per ricordare quanti, anche a Lucignano, scelsero di combattere in prima persona contro il fascismo ed il nazismo dando un contributo fondamentale alla Liberazione dall’occupazione nazifascista ed alla nascita della democrazia.
Ezio Raspanti “Mascotte” nella “Teppa”, la formazione partigiana di cui Licio Nencetti era capo, fu giovanissimo compagno di lotta e grande amico di Licio, che ha raccontato in tutti questi anni con i suoi disegni ed i suoi scritti, con un costante lavoro di ricerca e ricostruzione storica degli avvenimenti legati alla Resistenza.
Insieme ad Ezio ed a Licio, la cerimonia del 2 luglio vuole anche essere un doveroso omaggio ad altre due figure della resistenza lucignanese di cui ricorre in questi stessi giorni la morte: Ugo Masini (15 gennaio 1923-3 luglio 1944) ed Augusto Toti (29 luglio 1921-17 luglio 1944).
Ugo Masini, giovane caporale, dopo l’8 settembre ’43 riuscì a tornare a Lucignano dove iniziò l’attività clandestina collaborando con la “Teppa” di Licio Nencetti. Fu ucciso negli stessi giorni della Liberazione di Lucignano, quando la sua formazione, a seguito di una delazione, fu attaccata il 2 luglio dai nazifascisti nei pressi di Camagiura (Arezzo) ed interamente sterminata.
Augusto Toti, sottotenente, tornato a casa dopo l’8 settembre 1943 conobbe il maggiore Cesare Caponi, con il quale iniziò il lavoro per l’organizzazione di formazioni partigiane. Raggiunto il comando italiano del fronte sud l’8 novembre 1943 per consegnare un messaggio segreto, prese parte ai combattimenti di Cassino, Balzo della Cicogna, Guardiagrele e morì il 17 luglio 1944, (il giorno dopo la liberazione di Arezzo) al comando di un’importante operazione nei pressi di Rustico.

Ezio Raspanti, in ospedale da qualche giorno a seguito di un malore, non potrà ritirare personalmente il riconoscimento che verrà consegnato ai familiari, insieme all’augurio di una pronta guarigione, perché possa continuare ancora per tanti anni il suo impegno di testimone: “Voglio dedicare questi miei ricordi di anni tristi e tribolati ai giovani di oggi e a quelli di domani, alle donne e agli uomini che la libertà e la democrazia, benché difettosa, se la sono trovata addosso e non si sono mai chiesti a chi va il merito.
Purtroppo essi sono privi di memoria storica perché chi avrebbe dovuto provvedere non l’ha fatto, a cominciare dalla famiglia per prima e poi la scuola, le istituzioni, i giornali, la televisione, i politici che nel passato si sono arroccati su posizioni in contrapposizione tra loro ed hanno ostacolato la scoperta della verità storica ed i giovani non hanno potuto conoscere a chi dare il giusto e meritato riconoscimento. (Ezio Rapanti, Introduzione al Catalogo).




Linea di sangue in Toscana

Alle ore 17.00, nella sala del Consiglio comunale di Arezzo, viene presentato “Linea di sangue in Toscana” romanzo storico di Leonardo Zanelli.
Interverranno Luciano Ralli, Presidente del Consiglio comunale di Arezzo; Ginetta Menchetti, Sindaco di Civitella; Claudio Santori; Tiziana Nocentini, Direttrice dell’Istituto storico aretino della Resistenza e dell’età contemporanea e l’autore del volume.




Da 70 anni liberi. (1944 – 3 luglio – 2014)

Nel Settantesimo anniversario della Liberazione, in apposito spazio saranno esposti immagini d’epoca e residuati bellici inglesi e tedeschi provenienti dall’Antiquarium dell’Abbazia di Farneta raccolti dal vecchio e famoso abate don Sante Felici.

Venerdì 27 giugno – ore 20: Taglio del nastro alla presenza della sindaca di Cortona Francesca Basanieri e di alcuni testimoni monsigliolesi della Liberazione.

Gli organizzatori ringraziano Ezio Raspanti, l’ “Associazione Amici del Museo Fatto in Casa di don Sante Felici”, Luca Rossato, Mario Parigi e quanti hanno messo generosamente a disposizione cose e ricordi.