La strage della famiglia Einstein

Il 3 agosto 1944 la famiglia di Robert Einstein, cugino del più famoso Albert, fu oggetto di un atroce massacro ad opera di soldati della Wehrmacht presso Villa il Focardo a Rignano Valdarno. Robert e Albert Einstein erano cugini per parte paterna; i due ragazzi avevano trascorso l’infanzia insieme prima in Germania e poi in Italia. Le loro strade si separeranno poi. Albert  diventerà un fisico di fama mondiale, Robert inizierà gli studi di ingegneria.

Robert Einstein aveva sposato Cesarina (Nina) nel  1913. La coppia aveva due figli: Luce nata nel 1917 e Annamaria nel 1927. Dopo una parentesi a Roma la famiglia si era trasferita a Villa il  Focardo fra Rignano e San Donato. La loro è una famiglia relativamente benestante. Possiedono anche un’abitazione in Corso Tintori a Firenze, dove risiedono nel periodo invernale. Annamaria e le cugine frequentano il liceo Michelangiolo, mentre Luce è iscritta alla facoltà di medicina. La villa del Focardo è meta di frequenti visite. Gli Einstein sono molto conosciuti e al Focardo sono spesso ospiti personalità eminenti : il pastore valdese Vinay, e poi pittori, docenti universitari, ma anche personalità legate alla resistenza.

Strage FocardoEppure questa vita serena e agiata viene ben presto sconvolta dall’8 settembre 1943 e dall’occupazione tedesca. Il piano superiore della villa viene sequestrato per gli ufficiali della Wehrmacht mentre le truppe si sistemano intorno alla fattoria. Ancora nessuno sembra in pericolo, ma il pastore Vinay inizia a preoccuparsi per Robert, di note origini ebree. Robert non solo è ebreo. Ma è anche il cugino di Albert che all’insorgere del nazismo ha lasciato la Germania e che con la sua fama e il suo prestigio mondiale è la smentita più evidente alle teorie razziste di Hitler. Alla fine Robert si convince anch’egli del pericolo e decide di rifugiarsi nei boschi. Riesce così a salvarsi da quel tragico 3 agosto 1944 in cui un comando nazista si reca al Focardo. Sembra chieda di Robert senza trovarlo. Viene inscenato un processo farsa e i in pochi attimi i mitra tedeschi si abbattono sulla moglie e le due figlie. Vengono risparmiate  due gemelle e una terza cugina loro ospiti in quei giorni. A salvarle sono i cognomi diversi: Mazzetti e Bellavite. Come scriverà poi una di queste, Lorenza Mazzetti, nella dedica al suo racconto autobiografico “Il cielo cade”: Questo libro vuole descrivere la gioia e l’allegria che quella famiglia mi ha dato nella mia infanzia, accogliendomi come “uguale”, mentre sono stata “uguale” a loro nella gioia e “diversa” al momento della morte. Nel giardino esterno viene lasciato un biglietto. Recita “Abbiamo giustiziato i componenti della famiglia Einstein, rei di tradimento e giudei”. La villa viene data alle fiamme. Robert dal suo rifugio fra i boschi vede alzarsi una colonna di fumo proveniente dal Focardo. Corre verso il luogo della strage, ma ormai non può fare più niente.

Nei giorni immediatamente successivi sul luogo del delitto arriva, incaricato delle indagini, il maggiore della V armata statunitense Milton Wexler. È stato un allievo del grande fisico Albert Einstein che è molto preoccupato per la famiglia del cugino. Vorrebbe poterlo rincuorare. A lui invece tocca informare il suo ex professore della tragedia. Dei risultati delle indagini americane si è persa ogni traccia. Così come sono rimasti ignoti gli esecutori del delitto. Solo nei primi anni 2000, dopo le ricerche dello storico Carlo Gentile sulle truppe di stanza nella zona in quei giorni, si è iniziato ad avere un’idea più precisa sui possibili responsabili della strage. Le ultime ricerche di Gentile hanno capovolto quanto si era creduto circa le responsabilità della strage:  ad uccidere non furono reparti delle SS, ma uomini appartenenti al comando di un’unità della Wehrmacht, l’esercito regolare tedesco, verosimilmente la quindicesima divisione del 104° Reggimento di granatieri corazzati.  Al momento non è emersa nessuna prova definitiva per capire se l’omicidio delle tre donne abbia a che vedere con una vendetta personale nei confronti di Albert Einstein o sia stato un delitto a sfondo razzista. Anche il biglietto lasciato sul luogo della tragedia “Abbiamo giustiziato i componenti della famiglia Einstein, rei di tradimento e giudei” lascia aperti più dubbi. È scritto in perfetto italiano. I tedeschi avevano con loro un interprete o qualcuno che conosceva bene l’italiano? Oppure quel biglietto non è stato scritto dai soldati tedeschi?

Tomba EinsteinAltrettanto tragico è purtroppo l’epilogo di Robert Einstein. L’anno successivo,distrutto dal dolore, ritorna sui resti del Focardo e si suicida inghiottendo del veleno. Decide di farlo un giorno particolare: il 13 luglio 1945, la data del suo anniversario di matrimonio. Riposa adesso nel cimitero della Badiuzza di Rignano insieme ai suoi cari. Ai piedi della stele funebre in  tubi  di acciaio disegnata dagli allievi della Scuola d’ Arte di Porta Romana a Firenze che il comune di Rignano ha loro dedicato.

 

Articolo pubblicato nell’agosto 2014.




Oltrarno 1944

Logo ComitatoAlle ore 20.30 all’Oratorio di S. Filippo, Piazza S. Firenze (FI) ANPI provinciale Firenze presenta, con il patrocinio del Comune di Firenze, in collaborazione con il Conservatorio “Luigi Cherubini”:

“Oltrarno 1944” Dramma sincretico in musica in Memoriam Bruni Fanciullacci

Opera commissionata da ANPI per il 70° della Liberazione di Firenze 1944 – 2014
Testo e Musica di James Demby (liberamente ispirato a “La Lunga strada – Vita di Bruno Fanciullacci”  di Gianni Zingoni)

Per Soli, Coro da camera, Orchestra da camera,  Tamburi e Danzatori Ewe, Live ElectronicsInterpreti: Italian Sankofa Culture Group Master Drummer: Ruben Agbeli  Master Dancer Enock Agbeli Coro da Camera Maria Hélene Froelicher Maestro del Coro: Francesca Lazzeroni orchestra da Camera Lucia Drudi Demby Primo violino: Augusto Vismara Maestro Sostituto – Assistant conductor Maria–Lorena Suarez  Direttore James Demby

Ingresso libero ad esaurimento posti




70° Anniversario della Liberazione di Scandicci

70 anni fa tra i filari di viti e olivi di San Michele a Torri, una cruenta battaglia contrappose alleati e tedeschi. Un battaglione di neozelandesi, con poca conoscenza dei luoghi e delle ragioni profonde della lotta, combattè per liberare la città e il territorio. Per ricordarli, perché da queste memorie nasce il nostro presente ed è possibile costruire il futuro, il Sindaco Sandro Fallani, con il Presidente del Consiglio Comunale Daniele Lanini e tutta l’amministrazione ha promosso una giornata densa di appuntamenti insieme alle Associazioni Partigiane e Combattentistiche.

Programma:

Ore 18.00 al Palazzo Comunale, deposizione della corona al Monumento ai Caduti
Ore 18,20 al Cimitero di Badia a Settimo, Omaggio al sacrificio di Ofelia Mangini a cura di Mery Nacci
Ore 18,50 al cimitero di San Martino alla Palma Onore ai 5 Martiri, corteo con l’accompagnamento della Filarmonica Vincenzo Bellini e deposizione della corona alla lapide a San Martino alla Palma
Ore 19,15 a Mosciano, deposizione della corona al Cippo in memoria dei Caduti
Ore 19,30 presso la Fattoria di San Michele a Torri Onore ai Caduti neozelandesi della battaglia di San Michele, con la deposizione di una corona di alloro alla presenza dei Sindaci di Lastra a Signa Angela Bagni e di San Casciano Val di Pesa Massimiliano Pescini
Ore 20,30 ai Giardini dell’Humanitas di Scandicci Cena della Liberazione (con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti), a seguire la Compagnia Meld’estro in I giorni della Liberazione con Alessandro Calonaci e Mery Nacci. Sarà disponibile un bus per i partecipanti fino a esaurimento posti. Per informazioni 055.7591458-459 – www.comune.scandicci.fi.itsindaco@comune.scandicci.fi.it .

Dalle ore 9.00 alle 12,30 presso la sede Anpi – via dei Rossi 26, mostra fotografica sulla Battaglia di San Michele a Torri in collaborazione con l’Ancr di Scandicci.




Terza rievocazione storica della battitura dei grani antichi

83 manifesto battituraPresso il Museo per la cultura del vino “I Lecci” (via Lucardese, Montespertoli), Gruppo 900 – Associazione grani antichi – Gruppo Trattori d’Epoca organizzano, con il patrocinio del Comune di Montespertoli, la terza Rievocazione storica della battitura dei grani antichi.

Programma:
ore 8.30 Aratura con mezzi d’epoca
ore 10.00 Centro per cultura del vino “I Lecci”, incontro Buoni alimenti e un buon ambiente, promozione della qualità e meno burocrazia: il Parco agrario entra nel vivo
ore 13.00 Pranzo con i prodotti dei grani antichi presso l’Enoteca “I Lecci”
ore 17.00 Trebbiatura a fermo con macchina antica e rievocazione della battitura “ricostruzione del lavoro e della vita dei campi”.
ore 20.30 Cena tradizionale della battitura con Nana in umido (prenotazione consigliata al 3683817108 o 3383854610)
ore 21.30 Spettacolo teatrale

Mostra fotografica sulla raccolta e lavorazione della paglia e dimostrazione di intreccio di rafia e paglia in collaborazione con il Museo “Domenico Michelacci” di Signa
Tradizionale lavorazione di impagliatura di fiaschi
Saranno presenti i cavalli da tiro del “I Cocchieri dì Chianti”
Spazio Pacciamama: presentazione forno realizzato in terra cruda e paglia




70° anniversario della strage di Laiano

vecchiano_cippo_di_laiano_1Giovedì 21 agosto alle ore 17,30 presso il cippo in località Laiano, in via di Ripafratta, sarà celebrato il 70° anniversario della strage nazista che coinvolse 37 prigionieri detenuti nella scuola elementare di Nozzano, catturati in diverse località della Versilia, del pisano e della piana di Lucca, tra la fine di luglio e gli ultimi giorni di agosto, interrogati, torturati dalle SS e poi fucilati in gruppi distinti, dal 17 fino al 29 agosto.

In particolare si ricorderà la strage di Laiano, dove la sera del 28 agosto i soldati tedeschi della Feldgendarmerie del tenente Gerhard Walter fanno salire sui camion gli ultimi 37 prigionieri (tra cui 5 donne) rimasti a Nozzano, li conducono in località Laiano di Filettole, nei pressi del ponte di Ripafratta, a poche decine di metri dal corso del fiume Serchio e dalla linea ferroviaria Lucca-Pisa. Sul terreno sono presenti ampi crateri, creati nei mesi precedenti dai bombardamenti alleati. Gli ostaggi vengono fatti mettere in fila e fucilati. Quindi i soldati tedeschi esplodono una serie di mine per seppellire e coprire i corpi.

Dopo la deposizione della corona di alloro al cippo di Laiano, seguirà alle ore 18,00 la benedizione e la funzione di Don Sathian, parroco di Filettole e l’orazione ufficiale del Sindaco di Vecchiano, Giancarlo Lunardi.

 In allegato il programma della commemorazione.




Commemorazione del 70° anniversario dell’eccidio di Nodica

vecchiano_cippo_del_fosso_reale_2Giovedì 14 agosto alle ore 17 il Comune di Vecchiano commemorerà l’eccidio avvenuto ad opera di alcune compagnie del 16° Battaglione, che realizzano un’operazione di “ripulitura” del territorio. A bordo di grossi barconi, guidati da alcuni fascisti vecchianesi, i tedeschi perlustrano tutte le località dove avrebbero potuto nascondersi dei civili. Vengono arrestati 25 tra adulti e anziani, poi fucilati presso la Fossa Nera di Migliarino e il Fosso Reale di Nodica.

Il ritrovo è previsto alle ore 17 presso la piazza della Chiesa di Nodica, per spostarsi poi presso la Fossa Nera e il Fosso Reale, dove verranno deposte alcune corone. Alle ore 18 la corono verrà deposta presso il cippo di Migliarino, che verrà benedetto da don Batini e infine alle ore 18,30 ci sarà l’orazione ufficiale del sindaco di Vecchiano, Giancarlo Lunardi.

In allegato l’invito e il programma della celebrazione.




Commemorazione dei martiri della Sassaia nel 70° anniversario

cippo_800_800Il 10 agosto il Comune di Massarosa e quello di Forte dei Marmi, l’ANPI di Massarosa e l’ISREC Lucca ricordano il 70° anniversario della strage dei martiri della loc. Sassaia di Piano di Mommio, nel comune di Massarosa, avvenuta l’11 agosto 1944, quando 38 delle 69 persone che tra il 6 e il 7 agosto sono rastrellate alla Romagna e trattenute presso la scuola di Nozzano, vengono fucilate da soldati tedeschi della 65° Divisione.

Programma

Ore 8.30, Raduno dei partecipanti presso il piazzale della Chiesa di Piano di Mommio

Ore 9.00 Messa officiata dal Parroco di Piano di Mommio e saluto dei Presidenti dei Consigli Comunali di Massarosa e Forte dei Marmi

Ore 9.45 Partenza corteo per giungere al cippo commemorativo dei Martiri della Sassaia sulla via Sarzanese a Piano di Mommio

Ore 10.00 Commemorazione dei caduti e benedizione da parte del Parroco di Piano di Mommio

Ore 10.15 Deposizione di una corona d’alloro nel luogo dove avvenne l’eccidio

Ore 11.15 Convegno “L’estate del ’44 e l’eccidio dei martiri della Sassaia: ricostruzione storica di quel tragico giorno” – Villa Gori a Stiava a cura dell’ANPI sezione Massarosa nel 70^ anniversario della Liberazione. Intervento del Prof. Gianluca Fulvetti dell’Istituto Storico della Resistenza di Lucca, a seguire video testimonianza della sig.ra Celsa Pardini, presente in sala. Coordina Gabriella Paolini, Presidente ANPI Massarosa

 

In allegato il programma e l’invito all’iniziativa.




Ricordo di Castiglione Garfagnana in guerra

castiglione4Castiglione Garfagnana fino all’estate del 1944 è un luogo relativamente tranquillo: non è sulla linea del fronte, non ha un tessuto aziendale importante, non è attraversato da ferrovie o vie di comunicazioni strategiche. La situazione cambia repentinamente nell’estate 1944, con i primi raid aerei e l’episodio del 5 agosto, quando un reparto – non identificato – di SS sulle tracce di un gruppo di partigiani della Stella Rossa che dalla Repubblica partigiana di Montefiorino, attraversa il passo delle Forbici, è entrato in Garfagnana per congiungersi con il Gruppo Valanga attivo sulle Apuane, appronta un’azione di rastrellamento. Tutti gli uomini trovati nel paese vengono fatti radunare nella piazza del Castello: intorno alla piazza vengono piazzate le mitragliatrici, puntate sugli uomini e pronte a sparare. L’intervento del parroco Antonio Lemmi, dell’ingegner Enrico Venera e di un sottufficiale dell’esercito tedesco, Fritz Fuhrmann, che è già in paese da alcuni mesi per fare delle rilevazioni cartografiche e ha stretto amicizia con alcuni abitanti, permettono di evitare il peggio e di risolvere la situazione.

In ricordo di questo ed altri episodi di guerra e resistenza a Castiglione Garfagnana martedì 5 agosto alle ore 21, presso la Sala Consiliare del Comune, si terrà un incontro a cui parteciperanno Daniele Gaspari, Sindaco di Castiglione Garfagnana, Luigi Lucchesi, Presidente della Pro loco di Castiglione, Gianluca Fulvetti, Università di Pisa e Direttore ISREC Lucca, e Feliciano Bechelli, Direttore responsabile della rivista “Documenti e studi”.

 In allegato il programma dell’iniziativa.