70° della liberazione di Capannori

i giorni della memoriaIl Comune di Capannori in collaborazione con ANPI, ISREC Lucca e altre associazioni, dall’8 al 19 settembre  promuove un ricco programma di eventi a Capannori in occasione del 70° anniversario della liberazione della città.

L’8 settembre, in occasione del 71° anniversario della firma dell’armistizio, sono in programma tre appuntamenti: Trekking ai luoghi della memoria a cura di Officina natura alle ore 17; la cerimonia provinciale, che si terrà presso l’ex campo di prigionia di Colle di Compito, in ricordo dell’8 settembre 1943 d degli Internati militari italiani, a cura dell’Anpi di Lucca; Voci di donne R-esistenti, uno spettacolo in cui Rosalba Ciucci, Giuliana Menchini e Simona Generali ripercorreranno le storie delle donne che hanno fatto la Resistenza.

Il 9 settembre invece la giornata è dedicata al ricordo di Don Bigonguari e ai martiri della strage nazista di Lunata, con a partire dalle ore 16,00 una messa, la scopertura di una targa commemorativa e un consiglio comunale aperto.

Il 12 settembre invece a Palazzo Boccella a San Gennaro sarà presentato un volume curato dall’Anpi, dal titolo “Così resistemmo…”, una raccolta di storie di protagonisti della Resistenza lucchese.

Infine il 19 settembre a Pieve di Compito una serata, a partire dalle ore 21, sarà dedicata ad un approfondimento storico con proiezioni e interventi di Pierdario Marzi, Italo Galli e di Emergency Lucca, a cura dell’Associazione Culturale Amici del Melograno e dell’Associazione Culturale La Ruota.

Per Info: Segreteria del Sindaco 0583 428235 sindaco@comune.capannori.lu.it

Scarica il programma dettagliato dell’evento in allegato.




“Io c’ero”. I testimoni raccontano la liberazione di Vecchiano nel 70° anniversario

imagesLunedì 8 settembre alle ore 21,30 in Piazza Garibaldi a Vecchiano l’amministrazione comunale e la Provincia di Pisa promuovono la celebrazione del 70° anniversario della liberazione della città.

Dopo l’intervento del sindaco, durante la serata interverranno per raccontare la propria esperienza testimoni della guerra e della liberazione della città, in “Io c’ero!”.

Alla serata parteciperà anche il coro della Confraternita Misericordia di Vecchiano.

In allegato la locandina dell’evento




Un altro 8 settembre. La liberazione di Pistoia

Alla fine dell’estate del 1944 Pistoia portava ben visibili i segni, materiali ed immateriali, della guerra. Colpita da stragi ed eccidi di civili – dalla strage di piazza San Lorenzo del 12 settembre 1943 fino agli impiccati a Montale il 4 settembre 1944 – bombardata più volte dall’ottobre ’43, svuotata dagli sfollamenti in campagna, la città ed il suo territorio furono investiti da un passaggio del fronte prolungato, dovuto alle attività di rallentamento messe in atto dei tedeschi, che stavano ancora ultimando la costruzione delle fortificazioni difensive sulla Linea Gotica, ed al maltempo.

Le truppe Alleate, un esercito multietnico composto da americani, inglesi, sudafricani, indiani, brasiliani ecc…, si erano attestate nella zona dell’empolese alla fine di agosto, riuscendo a passare l’Arno ai primi di settembre, ma sempre in maniera precaria, dovendo affrontare le asperità delle piogge che mandarono in piena il fiume distruggendo i ponti di barche del genio militare. Il Comando di Kesselring era ancora a Monsummano Terme, prima di essere trasferito alla Villa di Celle e di lì poi sugli appennini a Maresca. I tedeschi ostacolavano gli alleati contendendo loro ogni frazione con azioni di pattuglie che prendevano contatto per poi sganciarsi rapidamente. Al tempo stesso portavano avanti azioni di guerra ai civili, culminate nel padule di Fucecchio il 23 agosto, con 174 morti.

Sul territorio vennero a incrociarsi tre diverse strategie. La lenta ritirata tedesca sulle montagne, l’azione delle pattuglie alleate di avanguardia e l’attività delle formazioni partigiane. Già dal 12 giugno era stato infatti costituito un Comando di piazza unico per tutte le formazioni dipendenti dal Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale (CPLN), per un totale, tra brigate e formazioni, di 23 unità garibaldine e 24 classificate come di Giustizia e Libertà, oltre a 14 gruppi socialisti e comunisti nella zona di Pescia. Esisteva inoltre la formazione di Ducceschi “Pippo”, che operava con una certa autonomia.
liberazione pistoia via abbi pazienzaLe formazioni furono in gran parte dislocate intorno al capoluogo per procedere poi all’ingresso in città. Secondo il Comando: «Il giorno 7 settembre, quando ancora le truppe tedesche si trovavano nei sobborghi di Pistoia, fu decisa dal comando di piazza l’occupazione della città. Parteciparono all’operazione tutte le formazioni non impegnate per la loro dislocazione in altri settori. L’operazione, che costò perdite notevoli, riuscì brillantemente e la città fu tenuta per quattro giorni con continue azioni di fuoco contro distaccamenti e pattuglie tedesche, sotto intenso bombardamento, fino all’arrivo delle truppe alleate. La maggior parte delle formazioni continuarono quindi le azioni contro il nemico fino allo scioglimento del comando (20 settembre 1944)».
Il CPLN ebbe come strategia politica quella di portare avanti autonomamente la liberazione del capoluogo e, dove possibile, dei paesi e delle frazioni, per dimostrare non solo la propria capacità militare ma anche quella politica e amministrativa. Come scrisse lo stesso Comitato: «il CLN dispose il concentramento delle formazioni operanti in città per l’occupazione di tutti i punti strategici ed edifici pubblici, assumendo la direzione della cosa pubblica per evitare ogni pericolosa vacanza di poteri. Il giorno 8 settembre l’occupazione del capoluogo era ultimata e il servizio di ordine pubblico disimpegnato in modo egregio dai patrioti, mentre nelle località periferiche continuava la lotta fra pattuglie partigiane in esplorazione avanzata e retroguardie tedesche».

brigata bozziIl passaggio del fronte interessò la provincia per tutto il mese, con sequenze di eventi quasi quotidiane. Il 2 settembre una prima pattuglia Alleata raggiungeva Monsummano, ritirandosi subito, mentre altre Ponte Buggianese e poi Chiesina Uzzanese, quest’ultima insieme ai partigiani. Il 3 settembre era la volta di Larciano. Il 3 e 4 settembre Borgo a Buggiano veniva prima liberata, poi rioccupata, infine liberata di nuovo dai partigiani e dalla truppe Alleate (secondo alcune fonti è il 7). Tra il 4 e il 7 settembre gli Alleati si attestavano sul Montalbano, mentre i partigiani presidiavano la zona di Quarrata. Il 5 settembre una pattuglia toccava Cantagrillo. Il 6 settembre fu constatato che il ponte sull’Ombrone a Bonelle era stato distrutto. Pieve a Nievole e Montecatini vennero raggiunte tra il 7 e l’8 settembre, ma Montecatini Terme era già stata liberata dai partigiani il 6 e Serravalle il 7. L’8 settembre veniva presa Ramini ed i partigiani sostenevano uno scontro a fuoco con i tedeschi a Marliana.
Il 12 i reparti sudafricani arrivarono a Pistoia, che era ancora sotto il fuoco delle artiglierie tedesche stanziate sugli appennini. Il fronte avanzato della Linea Gotica – Castello di Cireglio, il passo della Collina e Femminamorta – era in grado di tenere sotto tiro la piana. I tedeschi nell’approntarlo non si risparmiarono la distruzione di paesi e tratti di bosco, per avere visuale o per bloccare le strade. Questa sorte toccò a Cireglio (14 luglio) e a Croce a Uzzo. Il viadotto di Piteccio, paese già distrutto dai bombardamenti Alleati, fu fatto saltare dai tedeschi il 24 luglio. Nei pressi del ponte alla Svolte, sopra la valle della Brana, fu sistemato un cannone montato su materiale ferroviario che veniva riparato all’interno di una galleria della ferrovia e in grado di colpire la città.

alleati in piazza del duomo pistoiaIntorno al 10 di settembre la Liberazione delle zone di pianura era cosa fatta, si cominciava a risalire gli appennini. Cominciava l’esperienza di retrovia del fronte che si prolungò fino all’aprile ’45. Frattanto, l’11 settembre si toccava Marliana e si cominciava la scalata dell’appennino anche da Candeglia, scontrandosi con i tedeschi a Valdibure. Un primo tentativo di gettare un ponte sull’Ombrone a nord di Pistoia falliva. Scontri avvenivano all’inizio dell’appennino appena sopra Pistoia, intorno a Villa Philipson e alla torre di Catilina. Il 13 settembre i britannici riuscivano ad arrivare a Piazza e il 14 a Tobbiana. Ancora al 18 settembre i tedeschi erano in grado di colpire con i cannoni i ponti sull’Ombrone, come avvenne a Calcaiola. Serra fu presa il 22 e Femminamorta il 24. Il 26 era la volta del passo della Collina, Pracchia e San Marcello, mentre Maresca e Campotizzoro, sede della SMI, erano state liberate dai partigiani il 22. Il 1° ottobre gli americani arrivavano a Cutigliano e Piteglio. La zone più alte dell’Abetone e Pianosinatico rimasero invece in mano ai tedeschi. Il fronte si fermava.

I CLN si occuparono di gestire la transizione. A Pistoia l’AMG si insediò solo il 24 settembre,. Nella relazione del Comitato troviamo: «in questo lasso di tempo il CLN, che aveva funzioni di Governo, provvide alla riorganizzazione delle amministrazioni locali, attuandola nel rispetto del fondamentale canone democratico: la separazione dei poteri. La magistratura entrò immediatamente in funzione con la più completa indipendenza. La Giunta Comunale agì nella sua sfera con la massima autonomia, per quanto fosse espressione del CLN, e così la Deputazione provinciale. Tutti gli Enti Pubblici, dalla Questura alle Guardie di Finanza e i Carabinieri, dall’Intendenza di Finanza e il Consorzio Agrario e alla SEPRAL, dalla Camera di Commercio all’Ospedale, alla Camera del Lavoro, al Provveditorato agli studi, ripresero la loro normale attività». Le attività dei CLN continuarono nei mesi successivi, non solo a Pistoia ma anche in molti comuni, avviando la fase di transizione alla democrazia.

Stefano Bartolini è ricercatore presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Pistoia e coordina le attività di ricerca storica, archivistiche e bibliotecarie della Fondazione Valore Lavoro. Ha partecipato al recupero dell’archivio Andrea Devoto ed attualmente si occupa di storia sociale, del lavoro e del sindacato. Tra le sue pubblicazioni: Fascismo antislavo. Il tentativo di bonifica etnica al confine nord orientale; Una passione violenta. Storia dello squadrismo fascista a Pistoia 1919-1923; Vivere nel call center, in La lotta perfetta. 102 giorni all’Answers.

Articolo pubblicato nel settembre 2014.




A guerra finita. Vittime in tempo di pace

Dal 30 settembre al 1° novembre alla Biblioteca delle Oblate sarà possibile visitare l’esposizione “A guerra finita – Vittime in tempo di pace”, promossa dal Circolo “Martin Luther King” delle Lavoratrici e dei Lavoratori della BNCF.

Le guerre continuano a fare vittime anche dopo che si sono concluse: così è stato in Italia dopo la 2° Guerra Mondiale, così è oggi nei territori che sono teatro di conflitti. A queste vittime, in particolare ai bambini, è dedicata la Mostra “A guerra finita”.

Durante il periodo di esposizione della Mostra si svolgeranno le seguenti iniziative:

  • martedì 30 settembre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): presentazione della mostra e proiezione del videoA guerra finita – Vittime in tempo di pace” con Dario Nardella – Sindaco di Firenze, Isolina Baldi del gruppo che ha curato la Mostra, Luca Brogioni – Responsabile Archivi e collezioni librarie storiche del Comune di Firenze, Francesca Parrini – curatrice del video, Francesca Zaccagni, Presidente del Circolo “Martin Luther King”
  • mercoledì 8 ottobre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): proiezione dei filmati “I bambini ci giuocano” (con la supervisione di Cesare Zavattini e Vittorio De Sica) e “Cuori nella tempesta”. Partecipano: Grazia Asta Responsabile promozione biblioteche e progetti speciali del Comune di Firenze, Andrea Bagni di “Ecole”, don Andrea Bigalli di “Libera”, Sergio Marchini del Gruppo che ha curato la realizzazione della Mostra.
  • martedì 14 ottobre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): “Un mondo minato – Le mine oggi nel mondo” (con la collaborazione di Emergency). Partecipano: Mario Batistini della Camera del lavoro CGIL di Firenze, Raffaella Bolini dell’ARCI, Francesca Testa di Emergency, Gianfranco Tomassini, del Comitato “Fermiamo la guerra” di Firenze.
  • martedì 28 ottobre, ore 17.30 Sala Conferenze (piano terra): “Mine a Firenze – 1944 e primo dopoguerra, mine e ordigni inesplosi nel territorio fiorentino” (con la collaborazione dell’Istituto Storico per la Resistenza in Toscana e dell’ANPI) – Presentazione di “Mantignano 1944” (libro sui partigiani e la difesa dell’acquedotto di Mantignano) e di alcuni documenti sulla Scuola di sminatori di Fiesole etc. Partecipano: Lucia Nadetti dell’Archivio Storico di Fiesole, Simone Neri Serneri dell’Istituto Storico per la Resistenza, Franco Quercioli, curatore del libro, “Mantignano 1944”, Luigi Remaschi dell’ANPI – Fi.



A Livorno un reading artistico per il Settantunesimo anniversario dell’Armistizio

8set14Per ricordare il 71° anniversario della proclamazione dell’armistizio, il prossimo 8 settembre alle ore 10,00, in Piazza Damiano Chiesa presso il monumento ai deportati in Germania, si svolgerà una breve cerimonia alla presenza delle Autorità civili e militari di Livorno.

Nel pomeriggio, dalle ore 18 presso la Bottega del caffè in Viale Caprera n. 35, a Livorno, si terrà un Reading Artistico realizzato da Sara Saccomani, Lamberto Giannini, Michele Crestacci, Tommaso Eppesteingher, Gaia Rinaldi, Moreno Vivaldi e Marco Bruciati.

L’evento è promosso da Comune di Livorno, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA), Associazione Nazionale Ex Internati (ANEI), Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED), Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno (ISTORECO).

Il programma:

“I giorni che mi crearono l’infanzia sono soltanto miei” di Marco Bruciati.

“In fondo a destra” con Lamberto Giannini e Claudia Mazzeranghi

“La fuga del Re il ritorno del nipote” di Michele Crestacci

“L’ 8 Settembre e l’inizio della resistenza” Tommaso Eppesteingher

“Coro estemporaneo 8 Settembre 2014” Sara Saccomani con “coristi occasionali”.

“Chandra 8.9.1943” Gaia Rinaldi.

“Welcome to Sicily” Moreno Vivaldi .

Al termine le Associazioni della Resistenza e dell’antifascismo offriranno ai presenti un aperitivo.

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Borgo celebra i 70 anni dalla Liberazione

BorgoSLSono trascorsi 70 anni dalla Liberazione di Borgo San Lorenzo e questo anniversario sarà celebrato con numerose iniziative nell’ambito del programma ufficiale promosso dal Comune e dall’Anpi, che si aprirà l’11 settembre con un Consiglio comunale aperto celebrativo per poi proseguire nei mesi successivi, fino al 30 dicembre quando si commemorerà il bombardamento del ’43.
Il Consiglio comunale celebrativo si terrà alle ore 21.00 col saluto del Sindaco Paolo Omoboni e del presidente del Consiglio comunale Gabriele Timpanelli e gli interventi dell’Anpi e del Centro per la Storia Mugellana nell’Età Contemporanea e nella Resistenza. Parteciperanno anche il Gruppo Alpini e la locale sezione dell’associazione nazionale Carabinieri.
Nell’occasione sarà allestita una mostra fotografica sulla Resistenza a cura dell’Anpi, con esposizione di mezzi militari d’epoca in collaborazione con l’associazione Gotica Toscana.

Domenica 21 settembre si terrà la celebrazione della Liberazione con la cerimonia ufficiale, che prevede: alle 9.00 il passaggio dei mezzi militari storici a cura dell’associazione Gotica Toscana; alle 10.00 la messa in memoria dei caduti, alle 10,45 la partenza del corteo con la deposizione delle corone ai monumenti; alle 11,30 gli interventi del presidente del Consiglio Gabriele Timpanelli, del sindaco Paolo Omoboni e della presidente dell’Anpi Paola Poggini; ed infine alle 14,30 dal Foro Boario la partenza della gara ciclistica 69° Coppa della Liberazione. Sempre al Foro Boario alle 16,30 arrivo della corsa e premiazione.

Tra settembre e ottobre si terranno incontri di formazione e rielaborazione con le scuole sui temi della Resistenza e Liberazione che culmineranno il 25 ottobre con la presentazione dei lavori degli studenti. Il 29 novembre, nella sala consiliare, nell’ambito della festa nazionale del tesseramento Anpi si svolgerà la cerimonia di consegna dei diplomi d’onore del Comune ai partigiani che combatterono durante la Resistenza o ai loro diretti familiari




Il Novecento e la crisi di oggi: Il progetto di Bruno Trentin

seminario trentinAlle ore 15, presso l’Aula Magna del Polo delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze (Edificio D6 – Via delle Pandette 21), in occasione della pubblicazione dei volumi di Bruno Trentin, La città del lavoro (2ed. FUP, 2014) e di      Iginio Ariemma, La sinistra di Bruno Trentin (Ediesse, 2014), si svolgerà il Seminario di Studi Il Novecento e la crisi di oggi: il progetto di Bruno Trentin

Programma

ore 15.00
Presiede Marta Rapallini, Presidente dell’Istituto Gramsci Toscano

Saluti del Rettore dell’Università di Firenze, Alberto Tesi

Apertura dei lavori di Giovanni Mari, Università di Firenze

Intervengono:
Riccardo Del Punta, Università di Firenze
Guido Sacconi, Parlamentare Europeo V-VI Legislatura
Silvana Sciarra, Università di Firenze
Intervento conclusivo di Iginio Ariemma

ore 17.00 Tavola rotonda
Presiede Alessio Gramolati, Segretario Generale CGIL Toscana
Partecipano Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL, Carlo Galli, Università di Bologna, Deputato,           Carlo Trigilia, Università di Firenze




Ventimila sammarini. La profezia sulla inevitabile sovranità dei popoli vista da don Milani, da don Giussani e dalla Toscana

Alle ore 16.30 nella Sala degli Affreschi di Palazzo Panciatichi (Via Cavour 4), si svolgerà la presentazione del volume di Alessandro Mazzerelli, Ventimila sammarini. La profezia sulla inevitabile sovranità dei popoli vista da don Milani, da don Giussani e dalla Toscana.

Presiede e introduce, Stefania Fuscagni, Portavoce dell’Opposizione

Intervengono:
Francesco Mario Agnoli, magistrato e scrittore
Franco Banchi, insegnante, già Questore del Consiglio Regionale della Toscana
Giovanni Banchi, insegnante di falegnameria nella Scuola di Barbiana. Presidente del Centro Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Vicchio di Mugello
Adolfo Morganti, editore, console e cittadini sammarinese
Manrico Casini Velcha, Ricercatore del Centro Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani di Vicchio di Mugello