Agosto 1944 Firenze libera!

Presso il Centro di Documentazione di Gotica Toscana sito a Ponzalla, sulla statale del Giogo n. 47, oltre all’esposizione dei reperti rinvenuti sul campo di battaglia, il 20 di settembre è stata inaugurata la mostra “Firenze, Agosto 1944” una mostra dedicata alla Liberazione di Firenze che conta numerosi documenti inediti fra cui una raccolta di circa 80 fotografie della città occupata e non solo. Spiccano nelle vetrine, oltre a rari documenti autografi degli ufficiali inglesi, le uniformi originali dello squadrone “F” o “F” Recce Squadron, ovvero italiani cobelligeranti che furono fra i primi ad entrare in Firenze. Il loro cimitero era sito in Ponte ad Ema, a sud dell’Arno dove adesso sorge solo un piccolo cippo.

La mostra resterà aperta fino a settembre 2015.

Orari: Sabato 09:30 – 12:30 15:00 – 18:30 – Domenica 09:30 – 12:30 15:00 – 18:30
Prezzo del biglietto: 3 euro, gratuito minori di 10 e maggiori di 80 anni.

Per info: http://www.museogotica.it http://www.goticatoscana.eu
Tel: 3288261785, info@goticatoscana.eu, angatti@tiscali.it




Unione Comuni Mugello: compie 100 anni la guida turistica del Mugello

100 anni fa, il 12 aprile 1914, dopo tre anni di un lungo e minuzioso lavoro, Francesco Niccolai illustre letterato di Borgo San Lorenzo, il 12 aprile 1914 pubblicava “MUGELLO VAL DI SIEVE – Guida topografica storico artistica illustrata ”.
Un compendio di informazioni non solo sulla storia e sui beni artistici ma anche sulla geografia, sull’economia, la geologia, la flora, la fauna, il clima della vallata della Sieve da Barberino fino a Pontassieve: a tutti gli effetti possiamo considerare l’opera del Niccolai la prima guida turistica del nostro territorio. Una guida illustrata con fotografie dell’Avv. Giuseppe Ungania, rappresentante del Touring Club Italiano a Borgo San Lorenzo.
Francesco Niccolai nella prefazione scrive che “lo scopo che mi sono prefisso è duplice: far conoscere la regione ai valligiani e invogliare a visitarla, pel suo interesse artistico, connazionali e forestieri.”
Il prof. Niccolai anche grazie alla sua collaborazione con il Touring Club, ha voluto con la sua guida rendere omaggio alla terra natale descrivendola non più solo in maniera erudita – come accaduto con precedenti pubblicazioni – ma tentando di far comprendere in modo semplice e chiaro le bellezze e ricchezze del territorio.

Programma:

8 dicembre ore 15.00 Villa Pecori Giraldi: 100 anni dalla stampa della prima guida turistica del Mugello nei commenti dei Prof. M. Pinelli, C. Rombi e F. Apergi e della nipote la poetessa Beatrice Niccolai; ore 17.00: letture dell’attore G. Domenici, visita a Villa Pecori Giraldi con il Prof. Pinelli, Vieri Chini e il Teatro Idea. Seguirà aperitivo.
Mostra di immagini del fotografo del Touring Club Avv. Ungania – Archivio A. Giovannini

14 dicembre ore 15.00 con il Prof. Pinelli sulle tracce del Niccolai per il centro storico di Borgo. Ore 17.00: nel Palazzo Comunale brani d’opera dei primi novecento: tenore Mattia Nebbiai, pianista Beatrice Bartoli
Saranno disponibili copie anastatiche della guida a cura di edizioni Noferini




Canti Orfici: un libro fra due secoli

Debutta in prima nazionale il 13 dicembre, con repliche fino al 19 dicembre (lunedì 15 riposo) al Teatro Studio di Scandicci alle ore 21.00 Canti Orfici/visioni, regia di Giancarlo Cauteruccio.

Punta di diamante del progetto CANTI ORFICI: UN LIBRO TRA DUE SECOLI, la nuova produzione di Krypton vede come interprete principale lo straordinario attore Michele Di Mauro. Affianca il regista in veste di dramaturg Andrea Cortellessa in uno spettacolo in cui le musiche originali sono firmate da Gianni Maroccolo e la scena da Paolo Calafiore.

La scena, realizzata in una particolare carta ignifuga, vuole legarsi alla materia del libro. La carta diviene pagina in cui si “scrivono” le visioni cariche di simultaneità, intersecazioni, di urgenza narrativa che sono le componenti rivoluzionarie di quell’unico libro del “primo poeta della modernità ” (come Montale definì Campana).

Sono in scena accanto al protagonista Michele Di Mauro, come presenze/coaguli di visioni, sette giovani attori del Laboratorio di conoscenza e interpretazione teatrale della vita e dell’opera di Dino Campana: Giorgio Coppone, Maria Luisa D’Introno, Giovanni Corsini, Matteo Tanganelli, Veronica Rivolta, Silvia Benvenuto, Emiliana Provenzale.

Il 15 dicembre alle ore 21.00, Radio 3 Rai, in diretta dalla sala M di Via Asiago, Roma, dedica una trasmissione/omaggio a Dino Campana intitolata “E ancora ti chiamo ti chiamo chimera” che vede protagonista Giancarlo Cauteruccio insieme a Michele Di Mauro, Gianni Maroccolo, Andrea Cortellessa.
Il canale Rai è media partner del progetto.

BIGLIETTI:
intero 14 euro; ridotto 12; ridotto studenti 8 euro
info e prenotazioni: 055/7591591 biglietteria@teatrostudiokrypton.it
www.teatrostudiokrypton.it




Il mio verbo è al presente: tre poeti contemporanei incontrano Fortini

Le Murate Progetti Arte Contemporanea (presso lo spazio SUC in P.zza delle Murate) ospitano sabato 6 dicembre alle ore 17.30: “Il mio verbo è al presente: tre poeti contemporanei incontrano Fortini”.
Intervengono Andrea Inglese, Paolo Maccari e Andrea Gibellini. Durante la serata Roberto Talamo eseguirà dal vivo le Canzonette del Golfo, da lui stesso musicate a partire dai testi omonimi di Fortini.

A vent’anni dalla scomparsa di Franco Fortini (Firenze 1917 – Milano 1994), il suo lavoro di poeta e intellettuale viene ripreso attraverso un ciclo di iniziative dal titolo “Memorie per dopo domani”, con un duplice intento: indagare aspetti poco noti della vita (la formazione a Firenze, la passione per l’arte, il lavoro di sceneggiatore…) e dell’opera fortiniana, tanto legate da apparire un tutt’uno, nonché verificare l’impatto della sua poesia sulle nuove generazioni. A testimonianza del rinnovato interesse in questo senso, la recente pubblicazione dell’intero corpus poetico fortiniano per gli Oscar Mondadori.

La serata alle Murate metterà a confronto tre poeti contemporanei (Andrea Inglese, Paolo Maccari e Andrea Gibellini) che, a partire dalla loro esperienza di lettori e autori, verificheranno se e quanto l’esempio di Fortini abbia agito nel loro operare in proprio, a fronte delle trasformazioni sociali, culturali e politiche dei nostri anni.

Con l’occasione saranno proiettate immagini e testimonianze conservate presso l’Archivio Fortini dell’Università di Siena, e un giovane studioso e musicista, Roberto Talamo, eseguirà dal vivo una personale interpretazione delle Canzonette del Golfo, composte da Fortini nel 1991 all’epoca della prima guerra in Iraq.

 




1994-2014: a vent’anni dalla chiusura delle miniere

Il convegno si svolge presso l’Auditorium del MINE a Castelnuovo dei Sabbioni

Programma.

ore 9.30 Presentazioni – Saluti, Leonardo degli Innocenti o Sanni, Sindaco di Cavriglia

ore 9.45 Le memorie
L’ultima sirena,
Enzo Brogi, Sindaco di Cavriglia dal 1991 al 2004
La miniera di Santa Barbara: fotografia alla fine dell’estrazione, Armando Jacovino, Enel, direttore della miniera 1991-’94
Testimonianze
1994: dopo quarant’anni di attività estrattiva comincia un’altra storia, Sergio Passerotti (ARCA Enel)
Punti di vista: storia di un territorio attraverso la fotografia, Paola Bertoncini (MINE)

ore 10.50 Le trasformazioni
Gli accordi per il progetto di recupero dell’aria mineraria, Ivano Ferri Sindaco di Cavriglia dal 2004 al 2014
Il contributo di Enel alla restituzione del territorio minerario, Enzo Leprai Responsabile Team Riassetto ambientale miniera di Santa Barbara.
Miniera di lignite a cielo aperto e paesaggi del futuro, Ilaria Burzi, Architetto e Dott. di ricerca in progettazione paesistica
Testimonianze
Dalla Maremma al Valdarno: ricordi di miniera, Renato Salusti (ARCA Enel)
Punti di vista: storia di un territorio attraverso la fotografia: (1994-2014), Andrea Donati (Gruppo fotografico iTruschi)


Il progetto di recupero ambientale della miniera Santa Barbara, Claudio Teloni (Enel, Responsabile unità di businness Santa Barbara)
L’impianto fotovoltaico di Bellosguar5do e Tegolaio: conosciamolo meglio… Riccardo Filosa, Direttore commerciale Europa, Medio Oriente e Africa ABB Solar
Sistemi airbone per la difesa del suolo e il riassetto ambientale, Filippo Bonciani ricercatore GeoTecnoloGie
Ritessere passato e presente: una proposta, Gianfranco Molteni Direttore MINE

ore 13.00 Dibattito

ore 13.20 Conclusioni: Filippo Boni, Vicesindaco di Cavriglia

 

 




Il piccolo museo del Diario

Sede e contatti
Piazza Plinio Pellegrini 1, Pieve Santo Stefano (Arezzo)
Telefono: 0575.797730/0575.797734
E-mail: piccolomuseo@archiviodiari.it
Sito web: https://www.piccolomuseodeldiario.it/it/
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 e 15-18; sabato, domenica e festivi 15-18.

Biglietti
– Intero: 3 euro.
– Ridotto: 2 euro (studenti con meno di 25 anni, over 65,  possessori del Valtiberina Musei e Parchi Pass).
– Gratuito: bambini fino a 10 anni, guide turistiche, disabili, accompagnatori disabili, residenti di Pieve Santo Stefano, possessori di alcune carte    amici dell’Archivio secondo quanto specificato in attivalamemoria.it.
– L’ingresso è gratuito per tutti durante le giornate del Premio Pieve Saverio Tutino.
– Le visite di gruppo vanno sempre concordate telefonando allo 0575797730 o allo 0575797734, oppure scrivendo a: piccolomuseo@archiviodiari.it.

Organi direttivi
Albano Bragagni, Camillo Brezzi, Giacomo Benedetti, Lisa Marri.
Direttore: Camillo Brezzi
Conservatore/curatore: Natalia Cangi

Breve storia e finalità
Il piccolo museo del diario è un percorso museale nato per raccontare l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano e le testimonianze autobiografiche che esso contiene, in una maniera innovativa e coinvolgente. L’Archivio è una casa della memoria: una sede pubblica che conserva scritti di memorie private. Ideato e fondato da Saverio Tutino, serve non solo a custodire, come un museo, brani di scrittura popolare: vuole far fruttare in vario modo la ricchezza che in esso viene depositata. Per cominciare abbiamo avuto l’idea di incentivare l’afflusso con un concorso, il Premio Pieve. Abbiamo pubblicato su alcuni giornali un piccolo avviso e in poche settimane sono arrivati più di cento testi e raccolte di lettere. Adesso nella sua sede l’Archivio ne conserva quasi 7000.

Patrimonio
Molte di queste memorie sono e saranno esposte al Piccolo museo, che si configura come una forma di condivisione molto originale di questi materiali, che oggi si articola attraverso quattro sale: all’interno delle prime due, accessibili dalla sala consiliare del cinquecentesco Palazzo Pretorio, è stata collocata un’installazione artistica multiutente che permetterà ai visitatori di ascoltare, vedere e sfiorare alcune tra le storie più affascinanti scelte tra gli oltre settemila diari, memorie ed epistolari conservati in Archivio.
Basterà avvicinarsi ad uno dei venti cassetti incastonati in una bellissima parete di legno artigianale che simboleggia gli “infiniti” scaffali dell’Archivio, estrarlo e contemplarne il contenuto: ci si ritroverà di fronte a quindici schermi digitali e cinque diari originali, che permetteranno di leggere i contenuti delle storie che verranno contestualmente raccontate da una delle voci narranti dell’Archivio (Andrea Biagiotti, Grazia Cappelletti, Mario Perrotta, Paola Roscioli). A completare l’impatto emozionale visivo e uditivo, il bisbiglìo di sottofondo dal quale si stagliano le parole dei protagonisti: è quel “fruscìo degli altri” che il fondatore dell’Archivio Saverio Tutino, al quale il museo è dedicato, udiva levarsi dagli scaffali che andavano riempiendosi di diari, con il passare degli anni e con l’incrementarsi del patrimonio autobiografico della fondazione.

I diari, e le vite in essi racchiusi che oggi popolano i cassetti del Piccolo museo del diario appartengono a: 
Vincenzo Rabito, Maria Pia Farneti, Paolino Ferrari, Saverio Tutino, Antonio Sbirziola, Ettore Finzi e Adelina Foà, Emilia, Luigi Re, Massimo Bartoletti Stella, Orlando Tonelli, Raul Rossetti, Luisa T., Antonio Rossi, Sisto Monti Buzzetti, Tommaso Bordonaro, Liberale Medici, Maria Anichini, Francesco Stefanile, Orlando Orlandi Posti, Leo Ferlan.
Le storie attualmente inserite nei cassetti possono essere sostituite in ogni momento, offrendo la possibilità di costruire percorsi museali e tematici sempre nuovi e di valorizzare ricorrenze o celebrazioni.

dotdotdot sono i progettisti del percorso museale del Piccolo museo del diario, gli artefici di un’architettura che armonizza tutte le tecnologie necessarie al funzionamento dell’installazione: impianto audio e video, sensori, microcontroller, luci e computer. Si sono ispirati al racconto che Mario Perrotta, testimonial dell’Archivio dei diari, ha scritto ne “Il paese dei diari” (Terre di mezzo, 2009). 
La terza sala del Piccolo museo del diario ospita il Lenzuolo di Clelia Marchi, emblema dell’autobiografia e dell’attività di raccolta dell’Archivio: è il “diario” scritto da una contadina di Poggio Rusco direttamente su un lenzuolo del proprio corredo, largo più di due metri. Oltre a osservare l’originale posto all’interno di una teca conservativa, ai visitatori sarà possibile navigare le righe scritte da Clelia con la tecnologia touchscreen, che offre anche significative panoramiche su altre e preziosi opere autobiografiche conservate a Pieve Santo Stefano. La quarta sala racconta invece l’epica di Vincenzo Rabito, cantoniere ragusano che ha raccontato la propria straordinaria vita, articolata attraverso gli eventi principali del Novecento, in 1027 “pacene” scritte caparbiamente e istrionicamente da un uomo analfabeta.
Il Piccolo museo del diario è la naturale evoluzione del progetto Impronte digitali ma è anche una delle tappe più significative del Memory Route, un innovativo progetto di turismo esperienziale che ha tra i suoi promotori l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.




“L’immaginario visuale del Sessantotto oggi”

volantino sessantottoSabato 13 dicembre 2014 alle ore 15, 30 si inaugura all’Accademia di Belle Arti di Firenze uno spazio espositivo dal titolo “L’immaginario visuale del Sessantotto oggi”. La mostra è il risultato di uno stage che ha coinvolto studenti e studentesse dell’Accademia, sotto la guida del Prof. Tommaso Tozzi, docente dell’Accademia e della Prof.ssa Adriana Dadà del Centro studi politici e sociali Archivio storico “il sessantotto” di Firenze.

Partendo da manifesti ed altro materiale iconografico posseduto dall’Archivio il sessantotto  sono state esaminate le strategie comunicative, i contenuti politici, gli strumenti e le modalità di comunicazione di quel periodo storico.

Contemporaneamente studenti e studentesse si sono posti il problema di  elaborare proposte grafiche e tematiche per una riproposizione di percorsi simili a quelli del 68, ma attualizzati con il sentire e la capacità comunicativa odierni. Ne sono nati manifesti, video, installazioni multimediali e un laboratorio (aperto a ragazzi e adulti) che nella sala Ghiberti dell’Accademia si uniscono a manifesti, documenti e oggetti originali d’epoca, permettendo ai visitatori di riflettere sui cambiamenti prodotti in quella stagione di movimenti politici e sociali così lunga e feconda in Italia e di interrogarsi sulle possiblità di cambiamenti simili realizzabili oggi.

Gli spazi espositivi si inaugureranno con la conferenza del Prof. Walter Gambetta del Centro Studi dei Movimenti di Parma e autore del volume “I muri del lungo 68”, che permetterà una riflessione di lungo periodo, aperta al dibattito.

La mostra riaprirà anche lundì 15 dicembre dalle ore 10 alla 18 e martedì 16 dicembre dalle ore 9 alle 13, nella sede dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, in Via Ricasoli, 66, Aula Ghiberti.




La città e la guerra: letteratura, guerra, Resistenza e Liberazione a Firenze

In occasione delle aperture straordinarie delle domeniche di dicembre, la Biblioteca delle Oblate promuove un percorso letterario per approfondire le azioni e la memoria degli anni della Resistenza a Firenze per aprire una finestra su uno dei momenti più drammatici della storia italiana ed europea del Novecento, nel settantesimo della Liberazione della nostra città.

Programma degli incontri:
7 dicembre: La guerra, la Resistenza, la Liberazione Testimonianze e ricostruzione storica.
14 dicembre: La guerra, la Resistenza, la LiberazioneLo sguardo letterario e cinematografico.
21 dicembre: La guerra, la Resistenza, la Liberazione, Il racconto delle stragi.

Gli incontri, a cura dell’Associazione Culturale Venti Lucenti, sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili (Sala Conferenze – piano terra).