Nuska Hoffman e Marinella Lazzarini: per una didattica della memoria

Sabato 24 gennaio alle ore 16.30 presso la sala Maria Luisa – Palazzo Ducale (Lucca) Incontro per ricordare Marinella Lazzarini, autrice del libro 2420 Nuska Hoffman e instancabile divulgatrice di Memoria. Marinella, socia di questo Istituto, ci ha lasciato  lo scorso anno. Marinella Lazzarini ha collaborato anche con la Scuola per la Pace ed è stata ospite in moltissime scuole proprio per parlare di memoria.

Porteranno la loro testimonianza le persone che in questi anni l’hanno incontrata.

Coordina Armando Sestani, Vicepresidente ISREC Lucca

In allegato la locandina dell’evento.




“1938-1945 – La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”

MostraUna mostra per ricordare gli anni 1938-1945. Dal 21 gennaio all’8 febbraio, nei sotterranei di Santa Croce. Sarà inaugurata oggi alle ore 11.00 dal sottosegretario al ministero dell’Interno Domenico Manzione, nei sotterranei della basilica di Santa Croce, la mostra “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”, organizzata dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura per onorare il Giorno della Memoria 2015, che ricorre il prossimo 27 gennaio.
L’esposizione, un evento di carattere nazionale promosso dal comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah, sarà inaugurata dal sottosegretario al Ministero dell’Interno Domenico Manzione, alla presenza del prefetto Luigi Varratta, del capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno Mario Morcone, del sindaco Dario Nardella, del presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sanesi, del direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea Michele Sarfatti e dell’assessore regionale Sara Nocentini.




Il lavoro, le guerre Europa 1914-’18 / 1939-’45

Dopo il convegno “Dal punto di vista del lavoro” (Bologna, dicembre 2013), dedicato a un bilancio degli studi di storia del lavoro in Italia, la SISLav promuove un secondo convegno internazionale dedicato a una riflessione in prospettiva comparata sulle forme e le condizioni di lavoro durante i due conflitti mondiali in Europa. Come tappa preparatoria del convegno si terrà un seminario di discussione, aperto a tutti, in cui verranno presentate delle relazioni raccolte attraverso un call for paper esclusivamente rivolto ai soci SISLav.

Il seminario si propone un doppio livello di comparazione: il primo, geografico, tra i paesi europei che a vario titolo e in vario modo vengono investiti dai conflitti; il secondo, cronologico-tematico, tra le due guerre, di modo da sollecitare un dialogo tra gli specialisti che separatamente se ne occupano. Tra gli obiettivi prioritari vi è quello di promuovere una riflessione d’insieme sugli effetti indotti dalla dimensione bellica sulla mobilitazione, sull’organizzazione del lavoro e sulle vite dei lavoratori.

Attraverso il prisma problematico del lavoro nei due grandi conflitti del ‘900, la SISLav intende portare un contributo di discussione intorno agli elementi connotanti l’articolazione della relazione lavoro/guerra/società nel primo conflitto mondiale, individuando i fattori costitutivi di quella relazione che si originano nel 1914-’18 e si ritrovano nel 1939-’45, nonché i tratti specifici dei due conflitti.

Il lavoro, le guerre Europa 1914-’18 / 1939-’45
Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Via Carducci, 5/37

PROGRAMMA

10.30-13.00
“Prima e Seconda guerra a confronto”
Coordina: Lorenzo Bertucelli
– Edmondo Montali, L’economia al servizio della guerra. La mobilitazione industriale tedesca del 1914-1918 e quella del 1939-1945
– Giorgio Sacchetti, Guerra e miniera. Il lavoro nelle industrie estrattive italiane durante i due conflitti mondiali
– Bruno Settis, Mass production, mass destruction
– Manfredi Alberti, Lo Stato e la disoccupazione. Un confronto fra il primo e il secondo dopoguerra
Discussant: Nicola Labanca

14.00-16.00
“Uno sguardo internazionale alla Prima guerra”
Coordina: Maria Grazia Meriggi
– Antonio Farina, Fiduciari di fabbrica e capitani rivoluzionari: rappresentanza operaia e relazioni industriali nell’industria navalmeccanica tedesca (1914-1918)
– Jorge Torre Santos, Verso il sindacato di massa. Spagna e Italia (1914-1918)
– Roberto Bianchi e Monica Pacini, Lavoro intellettuale e pratica politica nella mobilitazione interventista tra Francia e Italia
Discussant: Luigi Tomassini

16.00-17.30
“Il problema del consenso nella Seconda guerra”
Coordina: Luca Baldissara
– Marco Fincardi, Gli scioperi operai della primavera 1943 nell’Italia fascista, le classi dirigenti italiane e la propaganda anglo-americana
– Enrico Miletto, “Uniti e decisi in tutte le fabbriche”. Torino e gli scioperi del marzo 1943
Discussant: Gianluca Fulvetti




La Giornata della Memoria a Cerreto Guidi

Il Comune di Cerreto Guidi per la “Giornata della Memoria” 2015 organizza un denso programma di iniziative. Oltre alla presentazione di due libri scritti dal saggista Paolo Ciampi (“Un nome” e “Una famiglia”), il 26 gennaio alle ore 21.00 al MUMELOC e allo svolgimento di un reading letterario-musicale, intitolato “Come una rana d’inverno”, ispirato a Primo Levi e alla sua tragica esperienza di deportato in un campo di concentramento narrata nel libro “La tregua”e rivolto ai ragazzi delle classi terze della locale Scuola Media, che si terrà il 2 febbraio alle ore 11.00 presso l’Istituto scolastico “Leonardo da Vinci” via Ildebrandino 23, l’Amministrazione Comunale ha predisposto una specifica e approfondita bibliografia ed una breve rassegna cinematografica dal carattere itinerante, composta dai seguenti cinque film, che verranno proiettati in varie sedi nelle diverse frazioni del Comune:

“Arrivederci ragazzi” di Louis Malle (sede: Museo della Memoria Locale – MuMeLoc, Piazza Dante Desideri, Cerreto Guidi);

“La rosa bianca” di Marc Rothemund (sede: Palestrina di Lazzeretto, Via 2 Settembre);

“Concorrenza sleale” di Ettore Scola (sede: Scuola Primaria di Bassa, via 26 Giugno, n.° 70);

“La chiave di Sara” di Gilles Paquet-Brenner (sede: Circolo ACSI XXIII Agosto – Stabbia, via Provinciale Francesca, n.° 108);

“Train de vie – Un treno per vivere” di Radu Mihaileanu (sede: Museo della Memoria Locale – MuMeLoc, Piazza Dante Desideri, Cerreto Guidi);




La Grande Guerra

guerra-11-150x150A 100 anni dalla proclamazione del conflitto mondiale il Comune di Calenzano racconta  i suoi caduti in una Mostra antologica, storica e didattica attraverso le immagini dell’epoca. La rassegna, firmata da Agostino Barlacchi è organizzata dall’Associazione Turistica presso il Centro espositivo ST.Art  della città.

L’inaugurazione avrà luogo sabato 14 febbraio alle ore 16.00 nella Sala Conferenze al IV piano del nuovo Palazzo comunale (PIazza Gramsci, 11) della mostra che sarà allestita al Centro Espositivo St.Art dal 15 febbraio al 28 marzo.

Orari: dal lunedì al venerdì 15.00-19.00; sabato e domenica 10.00-13.00

Numerose le sezioni della Mostra introdotta da una meticolosa ricerca dal titolo  “nonni e bisnonni della trincea” per riconoscere i 100 giovani eroi di Calenzano e del comprensorio cittadino che partirono e in molti casi non tornarono mai più.
Per saperne di più www.atccalenzano.it

L’iniziativa rientra nel Programma Ufficiale per la Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale – Presidenza del Consiglio dei Ministri.




A Livorno “Chi porterà queste parole?” di Charlotte Delbo, drammaturga francese deportata ad Auschwitz

charlotte_delboChi porterà queste parole?” è il titolo dell’opera di Charlotte Delbo, militante comunista e drammaturga francese deportata ad Auschwitz nel 1943 insieme ad altre 229 partigiane, che l’associazione Effetto Collaterale, in occasione della Giornata della Memoria, metterà in scena al Teatro Il Grattacielo di Livorno venerdì 23 gennaio alle ore 21,30.
Testo inedito e mai tradotto in Italia, “Chi porterà queste parole?” racconta il dramma ma anche la capacità di resistere e sopravvivere di 23 donne che, insieme a Charlotte Delbo, hanno vissuto l’orrore di Auschwitz-Birkenau.

L’opera sarà rappresentata in prima nazionale a Livorno nella lettura scenica allestita da Francesca Talozzi e Alessia Caspuglio, per la traduzione di Federica Quirici.

Dato alle stampe a Parigi nel 1967 con la trilogia “Auschwitz e dopo”, il testo teatrale “Chi porterà queste parole?” fu scritto da Charlotte Delbo una volta tornata dalla Polonia con il chiaro intento di trasmettere la memoria di quello che accadde, di raccontare la vita e il coraggio di tante compagne di prigionia che purtroppo non fecero mai ritorno.

Charlotte Delbo fu intellettuale comunista e partigiana francese (di origini italiane), arrestata il 2 marzo del 1942 con l’accusa di aver stampato e distribuito, insieme al marito, materiale di propaganda anti-nazista. Il 23 gennaio 1943, insieme a 229 donne della resistenza francese, venne deportata nel campo di concentramento di Auschwitz e, più precisamente, nella sezione femminile di Birkenau. Il convoglio in cui fu gettata insieme alle altre, era composto esclusivamente da prigionieri politici. Come narra in “Chi porterà queste parole?”, all’arrivo ad Auschwitz tutte le donne del convoglio intonarono la ‘Marsigliese’ e molte di loro continuarono a cantare l’inno francese anche mentre marciavano verso le camere a gas.




Il dipinto “Gli esuli di Siena” di Enrico Pollastrini per Fra(m)Menti Livornesi

frammmentiLa seconda conferenza del ciclo Fra(m)Menti Livornesi in calendario per giovedì 22 gennaio alle ore 17 ai Granai di Villa Mimbelli, avrà come argomento: il dipinto “Gli esuli di Siena” di Enrico Pollastrini.

Antonella Gioli, ricercatrice universitaria presso il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, nonché docente di Museologia e Museografia, parlerà di questo quadro-simbolo realizzato nel 1856, che intrecciò la sua vita con quella del Museo civico che lo ospitò. Dopo numerose e tormentate vicende per una sua collocazione prima di far parte della pinacoteca, “Gli esuli di Siena” fu acquistato infatti dal Comune ma andò distrutto durante la seconda guerra mondiale con la distruzione del museo.

Il museo “G.Fattori” di villa Mimbelli ne conserva un bozzetto a colori.

Il ciclo Fra(m)Menti Livornesi sulla storia di Livorno prevede 12 conferenze (ogni giovedì della settimana alle ore 17 al 1°piano dei Granai, via San Jacopo in Acquaviva) dal 15 gennaio fino al 2 aprile a cura di ricercatori e docenti universitari tutti livornesi.

Le conferenze sono ad ingresso gratuito.

 




“Il pallone va alla guerra” per il Giorno della Memoria dell’ISRSEC Siena

GiornoMemoriaIn occasione del giorno della memoria l’Istituto Storico della Resistenza Senese ha realizzato tre appuntamenti per le scuole e per la cittadinanza presso le Stanze della Memoria (via Malavolti, 9 – Siena) dal titolo “Il Pallone va alla guerra” tenuti da Massimo Cervelli, responsabile del settore Progetti Cultura della memoria della Regione Toscana. Si indagherà il fenomeno del calcio come settore strategico per la propaganda di tutte le dittature europee, da Hitler a Franco e Mussolini.

Gli incontri didattici si terranno il 22 e il 27 gennaio, dalle 10.30 alle 12.30. Il 27 gennaio alle 17 si terrà anche un incontro-dibattito aperto a tutti.

In particolare, istituzionalizzato da Mussolini come “gioco fascista”, il calcio venne usato dal regime quale strumento per la costruzione di un’identità nazionale e arma diplomatica per imporre l’Italia alla ribalta della scena internazionale. Non è un caso che proprio gli anni Trenta segnarono il trionfo del calcio italiano. Le squadre di Serie A strapparono agli Inglesi la supremazia in Europa, per non parlare dei successi della Nazionale azzurra ai Mondiali del ’34, tenuti proprio in Italia e a quelli del ’38, oltre che alle Olimpiadi di Berlino nel ’36, dove l’Italia vinse l’oro con una squadra di studenti universitari.
In questi appuntamenti Massimo Cervelli, profondo conoscitore della realtà calcistica, di quella politico-sociale e della storia italiana del Ventennio, indaga questo terreno ancora relativamente inesplorato del nostro passato, fornendo considerazioni, riflessioni ed un dibattito sui meccanismi della costruzione del consenso con lo sport del calcio, sotto il fascismo e relativamente alla deportazione di calciatori noti.

Dati i posti limitati è gradita la prenotazione ai seguenti numeri:
338 8062038
348 4412832