Lectio magistralis del prof. Lucio Villari

villariGiovedì 26 febbraio, alle ore 10.30, nell’Aula Magna del Polo universitario grossetano (via Ginori), il Prof. Lucio Villari (Università Roma3) terrà una lectio magistralis sulla grande crisi del ’29.

Quella del Prof. Villari è la seconda lezione del ciclo “Crisi, parola-chiave nella storia del Novecento”, progettato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea e dalla Banca della Maremma per studenti delle scuole medie superiori grossetane. Questa proposta è parte del programma complessivo della sezione didattica dell’ISGREC, che vede la collaborazione del Comune di Grosseto.

Completano il ciclo 3 proiezioni di film (ore 15, Biblioteca dell’ISGREC alla Cittadella dello Studente) che raccontano la Grande Depressione: 23 febbraio: Papermoon; 24 febbraio: Furore; 25 febbraio: Tempi moderni. Nelle prossime settimane sono stati programmati i primi laboratori di alfabetizzazione di economia/finanza nelle scuole, curati da Luciana Rocchi (Direttrice ISGREC) e da esperti della Banca della Maremma.

Agli insegnanti che vogliono far partecipare le loro classi alle lezioni, alle proiezioni e ai laboratori si consiglia di contattare l’ISGREC per le prenotazioni.  Info:  Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, Via de’ Barberi 61 | 58100 GROSSETO | Tel/fax +39 0564 415219 | Port.  +39 3461413572 | segreteria@isgrec.it | www.isgrec.it




Nasce la “Banca delle Memorie”, il progetto di raccolta di tutte le esperienze e i racconti di Siena del periodo 1934-1970

unnamedBanca e memoria. Due sostantivi che non hanno apparentemente niente a che vedere l’uno con l’altro, ma che trovano una radice comune nel progetto presentato alcuni giorni fa alle Stanze della Memoria di Siena, curato dall’ISRSEC e realizzato grazie ai contributi della Banca Monte dei Paschi di Siena e della Regione Toscana. Il progetto consiste nella raccolta delle esperienze e dei racconti di vita delle persone che hanno attraversato Siena nel periodo 1935-1970. La raccolta sarà accompagnata col tempo da momenti di studio e di riflessione. Non solo i senesi dunque, ma anche tutti coloro che, per un motivo o per un altro, si sono trovati a trascorrere un periodo di tempo in questo territorio sono chiamati a partecipare e a lasciare il loro contributo, la loro memoria. Lo potranno fare con una videointervista oppure depositando memorie scritte, fotografie che saranno conservate, messe a disposizione di chi vorrà conoscerle e studiarle. «È un periodo storico particolare – dichiara Dario Ceccherini, Direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea -, perché oltre a comprendere gli anni del fascismo, della guerra e della Liberazione (’35-’44), abbraccia anche il periodo della ricostruzione e della costruzione della nostra democrazia. Ci interessa raccogliere memorie e testimonianze su come Siena e provincia organizzarono il loro tessuto civile ed economico, come si sviluppò l’azione amministrativa, la lotta politica: ci interessa sapere di più sulla nascita dei sindacati, sulla vicenda delle società sportive, sui luoghi di ritrovo e di svago». «Si tratta – conclude – di un progetto pluriennale e ambizioso. Un progetto nella città e della città, ma anche nella provincia e della provincia».

Due sostantivi, banca e memoria, che devono necessariamente stare insieme, vista la storia del luogo. Dal 2007, infatti, l’Istituto ha in comodato d’uso i locali della cosiddetta “casermetta” di via Malavolti, gli stessi locali che in periodo fascista furono luogo di detenzione e tortura degli oppositori del regime. Oggi in quei locali si trova un percorso museale dedicato alla rappresentazione di Siena durante gli anni del fascismo che, con la “Banca delle memorie”, si arricchisce ancora e acquisisce un valore inestimabile per l’intera comunità. «È un bellissimo progetto nel quale crediamo fermamente», afferma Edoardo Bus, responsabile della comunicazione di Banca MPS. «Abbiamo subito appoggiato quest’iniziativa – dichiara -, per più motivi. Perché questi locali appartengono al Monte dei Paschi e sono quindi un po’ anche casa nostra e per il periodo storico. Ma soprattutto perché siamo orgogliosi di poterci sentire anche noi banca, erogatrice e raccoglitrice non solo di denaro, ma anche di memorie».

10806241_1458145824460421_8878311840247859061_nLe prime memorie. Alla presentazione è seguita la proiezione della prima delle memorie che ospiterà la banca: “Memoria oltre Toscana”, reportage dell’artista visiva fiorentina Irene Lupi. Il documentario è il frutto dell’esperienza del Summer camp, che si è tenuto a Casa Giubileo tra agosto e settembre 2014. In quindici giorni un gruppo di 12 giovani, provenienti da vari Paesi d’Europa (Germania, Bulgaria, Polonia, Turchia, Italia), si è scambiato riflessioni ed opinioni sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla Resistenza ed ha avuto la possibilità di incontrare gli ex partigiani Guido Lisi e Vittorio Meoni, unico sopravvissuto all’eccidio di Montemaggio.

La seconda delle memorie depositate è una relazione di Mario Bezzini, partigiano della Brigata Garibaldi – Divisione Spartaco Lavagnini. In queste pagine, accompagnate da una toccante poesia, il resoconto di quella che fu la sua attività, senza retorica e senza dare spazio ai sentimenti personali.

Per offrire alla “Banca delle Memorie” il proprio ricordo di quegli anni basta contattare l’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea in via S. Marco 90 (tel. 0577271510; email: istituto.siena@virgilio.it) o le Stanze della Memoria in via Malavolti 9 (tel. 0577236607; email: info@stanzedellamemoria.it).

 




Il fronte italiano nella prima guerra mondiale

Alle ore 21.15 presso l’Officina Odeon 5 di via Santelli, 15 il comune di Signa continua il suo ciclo di iniziative collegate al centenario della Grande Guerra con una conferenza tenuta da Massimiliano Terraveglia Generale di Divisione esperto della zona dei combattimenti in Friuli.
Durante la serata si parlerà del fronte italiano della prima guerra mondiale con una particolare attenzione alla guerra di trincea e alle battaglie del nostro scenario militare. Di fronte ad un anniversario così impegnativo l’Amministrazione Comunale di Signa ha deciso di percorrere due canali di attività parallele con celebrazioni istituzionali da una parte e momenti conoscitivi di approfondimento storico dall’altra. Importante per la realizzazione di questa serata è stata la collaborazione della sezione di Prato dell’Unione Nazionale Ufficiali in Concedo e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Signa.




Giovanni Michelucci – Ernesto Balducci, la città mondo

La Fondazione Michelucci, la Fondazione Balducci e il Comune di Fiesole, organizzano per venerdì 20 febbraio alle ore 16,30 presso Casa Marchini Carrozza in via Portigiani 3 il Convegno ‘Giovanni Michelucci-Ernesto Balducci: la città mondo’.
La speranza progettuale di un maestro dell’architettura come Giovanni Michelucci e la forza teorica di un profeta di pace come Padre Balducci che hanno animato un dialogo tra i più alti sulla città contemporanea, sono le radici di un incontro in cui si affrontano gli aspetti di disumanità, discriminazione e violenza urbana. Oggi che la condizione di povertà si presenta in forma ancora più estesa e la distruzione della guerra colpisce città e paesi a noi vicini il loro pensiero improntato alla visione di una città del dialogo, dei diritti e della responsabilità comunitaria, partecipativa e plurale, trasformativa e variabile, torna ad essere un punto di riferimento di straordinaria attualità e merita di essere comunicato alle nuove generazioni e rilanciato. Il convegno, a partire dall’umanesimo del pensiero di Michelucci e Balducci e dalle loro riflessioni sulla città mondo contemporanea e il cittadino planetario, offrirà più sguardi sui temi dell’esclusione, dell’accoglienza di quanti scappano da guerre e povertà, del superamento delle discriminazioni e delle barriere culturali, della convivenza urbana del mosaico dei gruppi sociali.
Dopo i saluti del Sindaco Anna Ravoni e di Barbara Casalini assessore alla cultura del Comune di Fiesole, intervengono Simone Siliani della Regione Toscana, Leonardo Bieber, presidente del comitato scientifico della Fondazione Ernesto Balducci, Severino Saccardi, direttore della rivista Testimonianze, Fabio Fabbrizzi dell’Università degli Studi di Firenze. Coordina Corrado Marcetti, direttore della Fondazione Giovanni Michelucci.
Fiesole, dove entrambi abitavano – l’uno alla Badia Fiesolana, l’altro nella casa studio al Roseto – è stata per Michelucci e Balducci un luogo di incontro privilegiato per confrontare idee e proposte. Le sedi delle due Fondazioni da loro promosse saranno aperte per visite guidate sabato 21 febbraio dalle ore 10 alle 13.




INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa

Sede e contatti
Via Michelangelo Buonarroti, 10 – 50122 Firenze
Centralino: 055.2380 301
PEC: Indire@pec.it
Sito web: http://www.indire.it
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19

Organi direttivi
Presidente: Giovanni Biondi
Direttore Generale: Flaminio Galli

Breve storia e finalità
L’Indire, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa è il più antico ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione. Fondato nel 1925 come Mostra Didattica Nazionale con il compito di raccogliere e valorizzare il lavoro svolto dalle scuole dell’epoca, ha accompagnato negli anni l’evoluzione del sistema scolastico italiano. Oggi l’Istituto è il punto di riferimento per la ricerca educativa. È impegnato nella promozione dei processi di innovazione nella scuola: sviluppando nuovi modelli didattici, sperimentando l’utilizzo delle nuove tecnologie nei percorsi formativi, ridefinendo il rapporto tra spazi e tempi dell’apprendimento e dell’insegnamento. Vanta una consolidata esperienza nella formazione in servizio del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario e dei dirigenti scolastici ed è stato protagonista di alcune delle più importanti esperienze di e-learning a livello europeo.

L’Indire, con l’Invalsi (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) e il Corpo ispettivo del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), è parte del Sistema Nazionale di Valutazione in materia di istruzione e formazione. In questo ambito, sviluppa azioni di sostegno ai processi di miglioramento della didattica e dei comportamenti professionali del personale della scuola per l’innalzamento dei livelli di apprendimento e il buon funzionamento del contesto scolastico. Attraverso monitoraggi quantitativi e qualitativi, banche dati e rapporti di ricerca, l’Indire osserva e documenta i fenomeni legati alla trasformazione del curricolo nell’istruzione tecnica e professionale e ai temi di scuola e lavoro. L’Indire ha il compito di gestire Erasmus+, il nuovo programma dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020. Inoltre, fa parte del Consorzio European Schoolnet – EUN, composto da 30 Ministeri dell’Educazione dei Paesi europei, che promuove l’innovazione nei processi educativi in una dimensione europea.

L’Ente nasce nel 1925 come Mostra didattica nazionale sui prodotti delle scuole “nuove”, quelle che realizzavano l’idea di Giuseppe Lombardo Radice di una didattica intesa come esperienza “attiva”. Nel 1929, per dare una sede permanente alla Mostra, viene istituito il Museo Didattico Nazionale che nel 1954 diviene Centro Didattico di Studi e Documentazione e nel ’74 Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP). Durante gli anni ’80, la BDP fu protagonista di un pionieristico utilizzo delle tecnologie digitali che rivoluzionò l’idea stessa di documentazione didattica, facendone un innovativo motore di diffusione della conoscenza. Il 1995 è l’anno di Internet e inizia un’opera di supporto alle scuole per un utilizzo più intenso e consapevole della Rete. Nel 1999 progetta e realizza il primo percorso di formazione interamente online rivolto ai docenti che vedrà oltre 90.000 iscrizioni. Nel 2001 la BDP diviene Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa (Indire). Nel periodo 2001-2011, l’Indire è impegnato in grandi iniziative online per la formazione degli insegnanti italiani e nella promozione dell’innovazione tecnologica e didattica nelle scuole. Nel 2007, l’Indire diviene Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica. A settembre 2012 viene ripristinato l’Indire come Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa. Oggi l’Indire continua ad essere al fianco della scuola per promuovere l’innovazione didattica e sostenere i processi d’apprendimento.

Patrimonio
Indire è stato fondato a Firenze nel 1925. L’Istituto conserva un ricco patrimonio storico risalente all’Ottocento e al Novecento, uno dei pochi archivi specializzati in Italia nella raccolta e nella valorizzazione di materiale documentario di interesse storico-pedagogico. L’archivio è costituito da circa 95 mila documenti (libri e materiali didattici) e 14 mila fotografie.

Il patrimonio documentario è composto da fondi estranei alle vicende dell’Ente, ma strettamente connessi alle tematiche pedagogiche, ed è suddiviso in:
– 3 fondi speciali legati alla didattica: materiali scolastici, mostra internazionale del giornalino scolastico e concorsi di disegno;
– 8 otto archivi di personalità: Giuseppe Fanciulli, Luigi Bertelli, Arturo Linacher, Francesco Bettini, Giuseppe Lombardo Radice, Ottavio Gigli e Gianni Cavalcoli;
– 5 archivi familiari: Gizdulich, Farina, Grumelli, Sacchi-Simonetta e Neppi-Modona;
– 1 archivio didattico del maestro Giuseppe Caputo con la documentazione proveniente dall’archivio della Regia Scuola Secondaria di avviamento professionale «Antonio Meucci» di Lastra a Signa, Firenze.
– Un archivio fotografico di 14 mila immagini storiche di vita scolastica provenienti da tutto il territorio nazionale dalla fine del XIX secolo e agli anni Sessanta del XX secolo.

Parte del patrimonio documentario è ancora custodito a Palazzo Gerini, sede quattrocentesca dell’Indire situata in pieno centro storico a Firenze. Purtroppo l’archivio è stato danneggiato dall’alluvione di Firenze nel 1966 e, in parte, dalle vicissitudini subite dall’Indire nel corso dei suoi novanta anni di storia.

I progetti

  • Fisqed è il catalogo dei fondi storici di quaderni ed elaborati didattici. È possibile consultare online circa 4 mila quaderni scolastici, oltre ad album, disegni, diari ecc. Il progetto intende valorizzare un patrimonio documentario di estremo interesse scientifico e aprirsi a una dimensione internazionale attraverso il censimento di fondi analoghi, la creazione di una rete documentaria tra istituti e il progressivo sviluppo di un catalogo accessibile online.
  • Fotoedu è il catalogo online dell’archivio storico fotografico. È composto da oltre 14 mila immagini provenienti da tutto il territorio nazionale dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del Novecento. Le fotografie riguardano vari temi, dall’edilizia scolastica, alle attività didattiche condotte nelle scuole (lezioni, esercitazioni ginniche, spettacoli, mensa, esperimenti scientifici ecc.), fino alle attività culturali svolte dall’allora Centro Didattico Nazionale di Firenze, oggi Indire.
  • Una parte dell’archivio fotografico di Indire va ad alimentare DIA, la banca dati online di immagini per l’uso didattico, nella quale confluiscono altri sessanta archivi fotografici di fondazioni, musei e altri enti, pubblici e privati. Questa banca dati è arricchita periodicamente con ulteriori acquisizioni; attualmente DIA rende disponibile un patrimonio di più di 36 mila fotografie e riproduzioni, utilizzabile gratuitamente con “Licenza Creative Commons – ”. Le immagini possono essere utilizzate nelle più diverse attività didattiche della scuola e dell’università, per ricerche individuali, pluridisciplinari e infine come risorsa specifica per l’insegnamento con mezzi multimediali.

Il futuro del patrimonio storico
L’Indire valorizza il suo patrimonio storico attraverso collaborazioni, eventi e mostre che mettono in luce il punto di vista dell’Istituto sulla memoria e sulla valorizzazione didattica delle fonti storiche. I cataloghi sviluppati nel corso di un decennio costituiscono una risorsa d’inestimabile valore per una riflessione più ampia sul patrimonio documentario e sull’uso delle fonti storiche nella didattica.

Patrimonio Indire
http://www.indire.it/content/index.php?action=istituto&id=14329

Museo delle scuola – Mostra didattica 1925
www.indire.it/museonazionaledellascuola/

 

Cataloghi

Fisqed – http://www.fisqed.it/
Fotoedu – http://fotoedu.Indire.it/
Dia – http://www.Indire.it/archivi/dia




Frontiere di sabbia

Alle ore 17.00 alla Biblioteca comunale di San Casciano Val di Pesa, presentazione del volume di Silvano Callaioli, Frontiere di sabbia. Esperienze nordafricane del soldato Tito Leoncini (1940-1946) (Masso delle Fate edizioni).

Interverranno:
Silvano Callaioli – Autore
Massimiliano Pescini – Sindaco di San Casciano V.P.
Severino Saccardi – Direttore della Rivista Testimonianze

L’incontro sarà animato da proiezioni, musiche e letture.




L’eredità di Vittoria Giunti

Alle ore 18.00, presso la Camera del Lavoro in Borgo de’ Greci 3, presentazione del volume di Gaetano Alessi, L’eredità di Vittoria Giunti, promossa da Camera del Lavoro metropolitana di Firenze, Coordinamento donne CdLM Firenze, PLAS Casa dei mille lavori.

Interverranno, oltre all’Autore, Gianluca Lacoppola (ANPI sez. Di Vittorio) ed Elena Cherubini (Coordinamento donne CdLM)

A seguire aperitivo.

 Vittoria Giunti è nata a Firenze il 14 dicembre 1917, deceduta a Raffadali (Agrigento) il 3 giugno 2006, docente di Matematica, deputata alla Costituente, prima donna eletta sindaco in Sicilia.

Figlia di un funzionario delle Ferrovie dello Stato, Vittoria Giunti durante l’occupazione nazista si trovava a Roma. Entrata nella Resistenza accanto all’amico Salvatore Di Benedetto, che sarebbe diventato il compagno della sua vita, Vittoria Giunti (che ha insegnato Matematica all’Università di Firenze), non è mai venuta meno al suo impegno politico. Durante la Costituente si è spesa perché venisse esteso alle donne il diritto di voto cosa che avvenne per la prima volta, dopo l’accordo Togliatti-De Gasperi, il 2 giugno 1946. Nel dopoguerra la Giunti ha anche diretto la Casa della Cultura a Milano ed è stata direttrice della rivista femminile Noi Donne. Nel 1956 è stata eletta nell’agrigentino (prima donna in Sicilia), sindaco di Santa Elisabetta. È mancata proprio il giorno dopo della Festa della Repubblica.
Tratto da: http://www.anpi.it/donne-e-uomini/vittoria-giunti/




“Esuli a Lucca”. Il libro sui profughi istriani, fiumani e dalmati presentato a Cascina

I profughi istriani, fiumani e dalmati a Lucca 1947-1956, è il titolo del libro che sarà presentato giovedì 19 febbraio 2015 alle ore 10 presso la biblioteca comunale “Peppino Impastato” di Cascina.

L’evento è promosso dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Lucca, per commemorare il “Giorno del ricordo”, la solennità nazionale istituita per ricordare le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, avvenuti nell’ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi.

Saranno presenti ed interverranno: Fernando Mellea, assessore alla cultura di Cascina; Gianluca Fulvetti, presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Lucca; Armando Sestani, autore del libro.

 

Per informazioni: Ufficio cultura, tel. 050 719286, email cfreschi@comune.cascina.pi.it.

 

[fonte Comune di Cascina]