I “Luoghi della memoria” dell’Istoreco alla mostra Design Resistente

Il progetto dei “Luoghi della memoria”, avviato nel dicembre 2013, dell’Istoreco di Livorno ha ottenuto un importante riconoscimento. Il progetto grafico ideato dallo Studio Nasonero è stato selezionato tra i 36 progetti sulla Libertà che partecipano in questi giorni alla mostra “Design Resistente” a Sesto San Giovanni (Milano) nell’ambito della Milano Design Week. La mostra, nata da un’idea di Magutdesign e ospitata all’Archivio Giovanni Sacchi/Spazio MIL di Sesto San Giovanni, un edificio industriale di circa 1500 metri quadri oggi produttore e contenitore di cultura, rimarrà aperta dal 14 aprile sino al 1° maggio 2015 ed è organizzata in due sezioni.

La prima sezione della mostra, realizzata sulla base di documenti provenienti dall’Archivio Giovanni Sacchi, dalla Fondazione ISEC e da altri archivi del design tra cui IUAV Archivio Progetti, fornirà il contesto per inquadrare il periodo storico e il contributo del mondo del progetto alla lotta per la Liberazione del nostro Paese.

La seconda sezione, per la quale è stato selezionato il progetto dell’Istoreco, ha chiamato a collaborare i designer, divisi tra designer professionisti e giovani designer under 27 anni, a cui è stato chiesto un progetto sul tema della Libertà.




70° liberazione: gli eventi della provincia di Lucca

In occasione del 70° anniversario della liberazione sul territorio lucchese sono numerose le iniziative che sono state organizzate a cura dei comuni, della provincia, delle ANPI e soprattutto dell’Istituto storico della Resistenza in provincia di Lucca.

La settimana della liberazione inizia lunedì 20 aprile a Castelnuovo di Garfagnana con il convegno “La Garfagnana e l’Italia 70 anni dopo. Guerra, resistenze e democrazia“, che si terrà all’Istituto superiore a partire dalle ore 9,30. Interverranno il presidente dell’ISREC Lucca Stefano Bucciarelli, Stefano Gallo (CNR Napoli), Pietro Finelli (ISREC Lucca), Umberto Sereni (Università di Udine), Oscar Guidi (ISI Garfagnana). Alla sessione pomeridiana parteciperanno invece Silvia Angelini, Carlo Giuntoli e Feliciano Bechelli (ISREC Lucca), Andrea Giannasi (Museo della liberazione).

Sempre il 20 aprile a Pieve Fosciana nell’ambito delle celebrazioni per il 70° della Liberazione  sarà inaugurata la  mostra didattica “La guerra in soffitta: scuola e memoria di comunità”.

Inoltre fino al 21 aprile a Castelnuovo di Garfagnana, presso la  Rocca ariostesca MOSTRA SPORT SPORTIVI E GIOCHI OLIMPICI NELL’EUROPA IN GUERRA (1936 – 1948), che si sposterà poi dal 24 aprile a Viareggio. La mostra sarà aperta alle ore 17,30 a  Villa Argentina con la presenza di personalità del mondo sportivo. E’ possibile prenotare visite guidate.

Per il 25 aprile sono previsti Cerimonie istituzionale a Capannori e a Lucca, dove ANPI Lucca in collaborazione con ISREC Lucca ha organizzato la  mattina e pomeriggio l’ evento BELLA CIAO, LUCCA, una Passeggiata della Libertà.

Il 26 aprile, ore 11.30  Massaciuccoli- Massarosa, ci sarà invece l’apposizione della targa del progetto “I luoghi della Memoria”, con intervento del Direttore ISREC, Gianluca Fulvetti.

Sempre il 26 aprile è prevista poi per l’ intera giornata l’escursione Linea gotica-Monte Folgorito  con ANPI Viareggio e Apuantrek e a Pontecosi- Pieve Fosciana, sera presentazione libro di Feliciano Bechelli “Storie di guerra e di resistenza.Garfagnana 1943-1945” .

La settimana si chiuderà poi il 27 aprile sera a Massarosa,  con Cerimonia istituzionale e intervento del prof. Paolo Pezzino.

 

In allegato le locandine degli eventi.




Ora e sempre 25 aprile

Nel 70° anniversario della Liberazione, presso il Camping Falterona Papiano – Stia, Camminata resistente dalle ore 9.30 alle ore 11.30, dibattito “Resistenza, Resistenze” dalle 10.30 alle 12.30.

Ore 13.00 pranzo popolare.

Ore 16.00 Concerto Wu Ming Contingent.




Sulle strade della Liberazione

Vivere il 25 aprile nei luoghi della Resistenza è la motivazione alla base della passeggiata della salute ideata e organizzata dalla volontà del Circolo Arci, e di altri volontari, di costituirsi sempre più come portavoce locale dei valori della Resistenza, a partire proprio da un percorso che racconti il paese di Monterappoli negli anni della guerra.

La nostra camminata parte proprio da quello che era (ed è ancora tutt’oggi) il centro del paese: la Casa del Popolo fu infatti costruita di fronte al rifugio antiaereo, uno dei pochi ancora presenti sul territorio dell’empolese. Il rifugio fu utilizzato dalla popolazione locale per ripararsi dai bombardamenti, sempre più frequenti con il progressivo avvicinarsi del fronte alle nostre zone nel luglio 1944.

Scendendo dalla strada principale verso Fontanella troviamo nei pressi della Pieve il monumento ai caduti per la Patria della seconda guerra mondiale. Fu costruito il 15 maggio 1949 per mantenere vivo il ricordo delle 32 vittime nostri compaesani.

Poco più avanti devieremo verso sinistra e prenderemo la strada che fu veramente percorsa dagli alleati in direzione Castelfiorentino-Empoli per liberare la popolazione di Monterappoli dall’oppressione nazi-fascista. Come è noto dagli studi di Claudio Biscarini e Giuliano Lastraioli e dalle testimonianze scritte di Nino Bini, le pattuglie che per prime arrivarono a Monterappoli nel pomeriggio del 28 luglio ’44 non furono americane. Bensì si trattò del 2° Battaglione Scozzese «Argyll and Sutherland Highlanders», il quale proveniente da Bonriposo, era in gara per il raggiungimento del fiume Arno con i vari reparti indiani del 3° Battaglione (8° Reggimento) Punjab e del 6° Battaglione (13° Reggimento) Fucilieri Reali di Frontiera.

Fu scelta questa via, che non passa dal centro del paese ma lo costeggia sul lato Ovest guardando verso Ormicello, perché nella ritirata i tedeschi, attuando la strategia della “terra bruciata”, avevano fatto saltare in aria il cosiddetto “palazzone”, un condominio alto tre piani situato nei pressi della strettoia davanti a “Villa Bertuccelli”, impedendo il passaggio dei liberatori sulla via principale.

Proseguendo cammineremo per alcune strade bianche tenendo bene in vista sotto di noi la via di Ormicello, area in cui durante il tempo di guerra era sfollata la gran parte dei cittadini empolesi: costoro erano fuggiti dalle proprie case, minacciate dai bombardieri, e avevano trovato riparo nella campagna. «Grande fu la solidarietà – racconta Liliano Bartolesi che quegli anni li ha vissuti. Ogni abitazione, ogni rimessa, ogni capanna nella zona era stata messa a disposizione di chi non poteva più tornare alla sua casa».

Andremo poi a visitare “Villa Il Terraio” della famiglia Bini, dove sarà allestito un punto ristoro che distribuirà ai partecipanti frutta, dolci e acqua offerti dall’organizzazione. Passeremo per il bosco sotto la villa e ne visiteremo i giardini.

Proseguiremo, quindi, lungo la cosiddetta “Tirizzana” e arriveremo a “Villa Castellani”. La villa fu una risorsa importante durante la guerra perché qui fu trasferita nel corso del luglio ’44 una parte dell’ospedale centrale di Empoli. Molti feriti dei bombardamenti furono infatti trasportati e curati nelle stanze della villa.

Prima della risalita verso Monterappoli, che effettueremo da via Castagneto, sarà possibile vedere “Villa Castagneto”, un tempo delle signore Ricci. La villa svolse due funzioni: fu in prima istanza rifugio per gli sfollati che si erano ritirati sulla collina di Corniola, ma poi, con l’avvicinarsi del fronte, divenne sede del comando territoriale tedesco. Il primo piano della villa, infatti, venne sgombrato dagli sfollati ed occupato da numerosi ufficiali, sottufficiali e soldati che con carte e telefoni da campo dirigevano una guerra ormai vicina. I tedeschi del Comando erano quasi sicuramente del 29° Reggimento della 3ª Divisione Panzergrenadier.

Risalendo per il bosco infine, torneremo lungo la via principale alla Casa del Popolo. Monterappoli, in conclusione, ricoprì anche una funzione importante quale luogo della nascita del Comune provvisorio, che fu poi spostato a Empoli a liberazione avvenuta il 2 settembre 1944. Nei locali della ex scuola materna si costituì il Comune provvisorio e, per decisione del C.L.N., fu designato sindaco Antonio Negro. Capo del Commissariato di Pubblica Sicurezza, anch’esso con sede in Monterappoli, fu designato Aureliano Santini.

Arrivati alla Casa del Popolo sarà possibile fare un aperitivo e vedere la mostra fotografica già presentata in inverno riguardante il rifugio antiaereo: la mostra si inserisce in un progetto a lungo termine portato avanti dal Circolo Arci per la valorizzazione del rifugio quale simbolo della guerra e luogo di memoria per le generazioni future.

Ricordiamo anche a tutti che il Circolo Arci, in collaborazione con l’Anpi, organizza il “Pranzo resistente” nei locali della pizzeria Il Rifugio.

 

 




70° anniversario della Liberazione a Campi e Calenzano

Si celebra sabato 25 aprile il 70° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Il programma della giornata è promosso dai Comuni di Campi Bisenzio e Calenzano e dall’Anpi, uniti nel ricordo della battaglia di Valibona, la prima della Resistenza in Toscana, che si svolse sul territorio di Calenzano coinvolgendo anche partigiani di Campi Bisenzio e provocando la morte del campigiano Lanciotto Ballerini, comandante della brigata.

Celebrazioni a Campi Bisenzio:

– 8.45 Omaggio a Lanciotto Ballerini e Guglielmo Tesi – cimitero comunale

– 9.15 Omaggio a Tosca Fiesoli

– 10.00 Messa in memoria di tutti i caduti – Pieve di Santo Stefano

Deposizione delle corone al monumento dei caduti e al cippo in piazza della Resistenza

Inaugurazione mostra “LiberAzione” – Palazzo Comunale

Celebrazioni a Calenzano:

– 8.30 Deposizione delle corone ai cippi sul territorio comunale (partenza da p.za del Comune)

– 10.00 Deposizione delle corone in p.za del Comune e in p.za della Resistenza

Escursioni per Valibona:

– 8.00 partenza dal circolo Arci “Casa del Popolo” Calenzano a cura di Associazione Assieme

– 8.30 partenza dal circolo Arci di Carraia a cura del Circolo “B. Pieralli”

– 9.30 partenza dalle Croci di Calenano “Tiro al piattello” a cura del circolo Le Croci

Valibona:

– 11.30 inaugurazione dell’orto botanico e visita guidata a cura di Biosfera

– 12.00 Esibizione degli Alfieri della Valmarina

– 12.30 Deposizione della corona al cippo ai caduti

– Pranzo all’aperto con servizio di ristoro organizzato dal Circolo Arci di Carraia e dalla Pubblica Assistenza di Calenzano

– 15.00 “La resistenza pacifica del popolo Saharawi. Incontro con Ahmed Ettanji”

– Visita ad una grotta col Gruppo Speleologico USCA

Sulla strada per Valibona, dall’ex-tiro al piattello e fino al quadrivio dopo Valibona, il traffico sarà vietato dalle 9 alle 16, con presidi a cura di Vab e Carabinieri in Congedo. Per le persone che hanno difficoltà a camminare è previsto il trasporto in auto fino a Valibona, a cura della Pubblica Assistenza. La partenza è alle 10.30 da p.za del Comune a Calenzano e il rientro alle ore 16 da Valibona. Per prenotazioni 055 8833256




25 aprile a Lastra a Signa

Il Comune di Lastra a Signa celebrerà il 70° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo con due iniziative
La prima si terra’ martedì 21 aprile alle ore 9.00 al Teatro delle Arti, con la proiezione del film “Tutti a casa” di Luigi Comencini. Prima della proiezione sono previsti i saluti del sindaco e del presidente del consiglio comunale. A seguire l’incontro dibattito con gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Leonardo da Vinci e con il consiglio comunale dei ragazzi, a cui parteciperanno Mauro Marzi di Anpi Bruno Terzani e Idamo Batignani, Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.

La seconda si svolgera’ sabato 25 aprile alle ore 10.00 in sala consiliare, con la consueta seduta aperta del consiglio comunale. Alla seduta interverra’, oltre al sindaco e al presidente del consiglio comunale, il prof. Fabio Bertini dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e un rappresentante di Anpi Bruno Terzani.

Durante il consiglio l’Amministrazione Comunale consegnera’ un riconoscimento ai partigiani Camilido Lelli, Gerardo Paci e Gino Sorri. Al termine dell’incontro, alle ore 11.30, verranno depositate corone di alloro a cippi e monumenti, dopo la loro benedizione durante la seduta.




Road 47

Al Cinema Alfieri, alle ore 21.00, anteprima nazionale del film “Road 47” di di Vicente Ferraz sulla partecipazione dei soldati brasiliani alla Seconda Guerra Mondiale, con Sergio Rubini.

In Italia sono probabilmente in pochi a sapere e a ricordare che nel 1944, in piena guerra mondiale, a combattere lungo la Linea Gotica c’erano anche militari brasiliani della Feb (Força Expedicionaria Brasilera), giovanissimi venuti ad affrontare una guerra che non li riguardava, in una terra a loro sconosciuta, mandati al fronte con un addestramento minimo, tormentati da un freddo mai conosciuto in vita loro, con i piedi in una neve che vedono per la prima volta. In 25.000 arrivarono a Napoli mal equipaggiati e 12.000 furono spediti nel gelido inverno bellico del Centro e Nord Italia.

E’ da questa diffusa lacuna nella memoria storica (italiana ma anche brasiliana), che prende forma il film Road 47, del regista brasiliano Vicente Ferraz.

La coproduzione, capitanata dal Brasile con Tres Mundos Cine y Video e Primo Filmes, vede unite l’Italia con la Verdeoro di Daniele Mazzocca e il Portogallo con la StopLine Films di Leonel Viera.

Il film è stato girato nei territori montani del Friuli Venezia Giulia e nel cast principale appare Sergio Rubini che interpreta il ruolo di Giovanni, un soldato repubblichino, in fuga dai suoi doveri di militare.




70° della Liberazione: tutte le iniziative dell’ISGREC

norma1Come ogni anno, un tema fa da sfondo agli eventi del FestivalResistente. “Cose giuste” è l’espressione scelta per ricordare la persistenza di un orizzonte di fini. Cose giuste speravano antifascisti e resistenti al fascismo, quando si battevano per la libertà, l’indipendenza, la giustizia sociale. Cose giuste cerca oggi chi si batte contro l’esclusione degli ultimi, il rispetto delle differenze, l’attuazione della giustizia che la Costituzione propone nelle sue diverse declinazioni. Il Festival nacque dall’entusiasmo di giovani; per questo ha sempre tenuto come primo interlocutore proprio i giovani. L’ISGREC vi ha portato nel tempo l’eco di un lavoro con la scuola, insieme al contributo alla conoscenza per tutti. Quest’anno, tornano le vocazioni dell’Istituto: in primo luogo i beni culturali (adozione di monumenti, mostra di documenti), strumenti per elaborare sapere e mantenere memoria. Da qualche anno, il territorio della provincia è progressivamente sempre più solcato da itinerari di memoria e segnato da tracce importanti: mostre, lapidi, segnaletica di sentieri partigiani. Cresce anche la produzione: quest’anno le ultime fatiche sono un documentario, che sarà presentato a Cinigiano il 25 aprile, dove si ricostruisce la Resistenza e la storia degli internati militari italiani nei campi tedeschi, e una mostra, a Massa Marittima, dedicata alla figura di Norma Parenti. In tutti e due i casi si tratta della restituzione di conoscenza e memoria a “categorie” rimaste a lungo in ombra. Sono “cose giuste” anche parlare di Resistenza delle donne e di Internati militari, temi importanti per dare la giusta profondità di campo agli eventi che hanno consentito all’Italia e all’Europa di liberarsi dai totalitarismi e avviare un cammino verso la democrazia. Cosa giusta è declinare storia e memoria in chiave europea. L’ISGREC ha scelto da tempo quello europeo come orizzonte dei propri interessi, scoprendo via via legami tra la storia locale e quella delle Resistenze europee. Nel 2015 l’ISGREC è entrata a far parte di una rete di soggetti europei – Università e Istituti di ricerca – che presto saranno impegnati in un lavoro culturale sull’attraversamento delle frontiere, nell’ambito di progetti della Comunità europea. Nel Festival portiamo una traccia di questo: la piccola storia di Siro Rosi, antifascista che accolse il messaggio di Carlo Rosselli e di quanti scelsero la dimensione europea, culminata nel “Manifesto di Ventotene” e ancora obiettivo non raggiunto, “cosa giusta” per cui impegnarsi.

Tutte le iniziative dell’ISGREC per il 25 aprile

18 aprile 2015 | Palazzo dell’Abbondanza di Massa M.ma

Ore 10.30 – 12.30 | Incontro con le autorità e testimonianze “Donne e Resistenza. Le 19 medaglie d’oro”

Ore 15 – 18 | Convegno “Le donne nella Resistenza”

Introduce Simone Neri Serneri (ISRT, Firenze)

Intervengono:

  • Annabella Gioia (IRSIFAR, Roma) | Donne e Resistenza
  • Catia Sonetti (ISTORECO, Livorno) | Donne dall’impegno antifascista alla Liberazione. Partecipare e rimanere invisibili
  • Anna Scattigno (Università di Firenze) | La Resistenza delle donne fiorentine: Anna Maria Enriques Agnoletti
  • Luciana Rocchi (ISGREC, Grosseto) | La Resistenza delle donne grossetane: Norma Parenti

Ore 18.30 | Inaugurazione della mostra su Norma Parenti curata dall’Isgrec. Introduce Barbara Solari (ISGREC, Grosseto)

 

18 aprile 2015 | Sede di Gavorrano Bene Comune (Via XXV Aprile) di Bagno di Gavorrano

Ore 16 | Presentazione del volume Isgrec “Per noi il tempo si è fermato all’alba” di Marco Grilli

Saranno presenti l’autore e il Presidente dell’Isgrec Adolfo Turbanti

 

24 aprile 2015 | ore 10 | Palazzo del Comune di Grosseto

“Cantieri della memoria. Dalle pietre al digitale” – “Adotta un monumento”

Visita guidata, a cura della Direttrice dell’ISGREC Prof.ssa Luciana Rocchi, al bassorilievo, opera di Tolomeo Faccendi, che ricorda i deportati politici da Grosseto: Albo Bellucci, Tullio Mazzoncini e Giuseppe Scopetani. La visita coinvolge una classe del Liceo Artistico (Polo Bianciardi) di Grosseto che “adotta il monumento” con l’insegnante Marcella Parisi. Questa iniziativa rappresenta anche il momento di chiusura del percorso formativo curato dall’ISGREC per gli studenti che hanno partecipato al Treno della Memoria della Regione Toscana 2015: studenti di tre scuole superiori grossetane e di una di Follonica che, prima e dopo il viaggio, hanno lavorato insieme alla Prof.ssa Luciana Rocchi presso la biblioteca “Francesco Chioccon” dell’Istituto Storico.

 

24 aprile 2015 | ore 16 |  Cassero senese, Grosseto

“La festa dei soci ISGREC”

Il 2014 e l’inizio del 2015 hanno visto una crescita del numero dei soci, una moltiplicazione delle presenze di studenti, insegnanti, utenti della biblioteca e dell’archivio dell’ISGREC. Tutto nel contesto di una inedita difficoltà a sostenere attività che richiedono impegno e risorse. Il rapporto con i soci è essenziale, per condividere nuove sfide, gratificazioni e difficoltà. Un’innovazione di tipo formale ha accompagnato l’evoluzione della vita dell’istituto: ora l’ISGREC è una ONLUS. Un’occasione per i soci dell’Istituto per stare insieme e condividere nuovi progetti, nella bella cornice del Festival Resistente.

 

24 aprile 2015 | ore 17.30 | Cassero senese, Grosseto

Inaugurazione della Mostra “Le carte di Siro Rosi sovversivo”

Pochi, ma straordinari documenti donati dalla famiglia all’ISGREC raccontano la vita del grossetano Siro Rosi, che ha oltrepassato i confini della storia locale. Antifascista volontario nel 1937 nelle Brigate internazionali a fianco degli antifranchisti spagnoli, seguì poi la sorte degli sconfitti che attraversarono i Pirenei nel ’39. Internato nei campi francesi, evase, fu partigiano nel maquis coi francesi, contro il governo collaborazionista di Vichy. Mutilato in combattimento, venne clandestinamente in Italia ed ebbe un ruolo importante nella Resistenza al Nord. A guerra finita, nel 1945, fu per un breve soggiorno a Grosseto, ma subito nuovamente cittadino d’Europa, stavolta costretto a vagare tra Francia, Cecoslovacchia, Polonia, a causa di una persecuzione giudiziaria per diserzione, conclusasi con la riabilitazione nel 1962. I riconoscimenti arriveranno solo negli anni Settanta. Lo ricordiamo, anche se tardivamente, nella sua terra.

 

24 aprile 2015 | ore 18 | Cassero senese, Grosseto

Presentazione del progetto “Cantieri della memoria. Dalle pietre al digitale”

Le associazioni La Martinella, Circolo ARCI “Associazione Festival Resistente”, Donne di Magliano, ISGREC, Guru@Work, ANPI Comitato provinciale di Grosseto “Norma Parenti”, ARCI Manciano, FIAB-Grossetociclabile presentano il progetto finanziato dal CESVOT e i primi risultati ottenuti. È un progetto pensato per la scuola e per chi ignora o conosce superficialmente la storia della Resistenza e della deportazione politica e razziale dell’ultimo periodo della II guerra mondiale. Adottare un monumento ricercandone le ragioni, ripercorrere un sentiero partigiano, collocare un segno di memoria davanti a luoghi che ricordano chi fu deportato – le pietre d’inciampo diffuse in molte città – offrirà appigli fisici alla memoria. Tutto confluirà infine in un sito web. Intervengono: Emilio Bonifazi (Sindaco Comune di Grosseto), Francesca Chiavacci (Presidente Nazionale ARCI), Giovanna Stellini (Assessore Cultura Comune di Grosseto) e i rappresentanti delle associazioni capofila del progetto.

 

25 aprile 2015 | ore 10 | Cittadella degli Studi, Grosseto

“Cantieri della memoria. Dalle pietre al digitale” – “Adotta un monumento”

Gli studenti di Grosseto, in collaborazione con la Rete degli Studenti Medi e l’ISGREC, partecipano alla cerimonia di omaggio al Monumento ai deportati, nella Cittadella degli Studi, con una loro illustrazione del monumento adottato nell’ambito del progetto CESVOT “Dalle pietre al digitale”.

 

25 aprile 2015 | ore 10 | Palazzo del Comune di Cinigiano

Elena Vellati presenta il documentario “Fu la loro scelta”, che sarà distribuito gratuitamente

 

25 aprile 2015 | ore 16.30 | Cassero senese, Grosseto

“Donne resistenti: dalla lotta al nazifascismo alla difesa di Kobane”

Nel 70° della Liberazione dal nazifascismo dedichiamo un pomeriggio alla riflessione sul ruolo fondamentale delle donne nella Liberazione dei loro paesi: ieri in Italia contro il nazifascismo, oggi a Kobane contro l’Isis. Partecipano: Erdal Karabey (rappresentante associazione culturale Kurda toscana), Barbara Solari (ricercatrice ISGREC), Letture e Musica (Libreria delle ragazze di via Pergolesi – Arcigay Leonardo Da Vinci Grosseto).

 

26 aprile 2015 | ore 8 | Grosseto, Stiacciano Scalo, Montemassi, Ribolla

“Resistere, Pedalare, Resistere”In bicicletta lungo i sentieri della Memoria (Montemassi, Ponte del Ricci). In occasione dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ed in concomitanza con le manifestazioni ad esso collegate; FIAB-Grossetociclabile in collaborazione con ISGREC, ANPI e Circolo ARCI ‘Associazione Festival Resistente’, promuove una giornata dedicata alla memoria di un evento legato alla lotta partigiana, avvenuto il 17 Giugno 1944 nel comune di Roccastrada in località Ponte del Ricci e culminato con lo scontro a fuoco con una formazione dell’esercito tedesco, che vide la tragica morte di quattro giovani partigiani. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “Itinerario della Memoria”, con partenza e arrivo a Sticciano Scalo, (raggiungibile anche con la formula treno+bici) nel quale vengono ripercorse, in bicicletta, le stesse strade che in quegli sciagurati giorni erano percorse dalle staffette partigiane e dai convogli dell’esercito tedesco in ritirata, con una breve cerimonia commemorativa sul luogo dello scontro posto all’incrocio dell’attuale SP 31 e la SP 19 di Montemassi. Il doveroso momento commemorativo non esaurisce però la ricerca della “memoria storica” di questo itinerario, che nella seconda parte si sviluppa per un lungo tratto attraverso il Parco delle Colline Metallifere, percorrendo le strade delle vecchie miniere di Ribolla. Previste soste a Ribolla e nei pressi degli antichi pozzi minerari. L’evento in bicicletta è curato dall’Associazione Culturale FIAB-Grossetociclabile. La ricostruzione dei fatti, affiancata da reading tratti dal libro di Cinzia Pieraccini “Una strage da riscoprire, 17 giugno 1944, Ponte del Ricci”, è curata dall’ISGREC.