Gli ultimi partigiani a Scandicci

La Biblioteca di Scandicci presenta, all’auditorium M.A. Martini, il volume di O. Baroncelli, Testimonianze della Resistenza toscana (1943-1945), con l’autore, il partigiano Moreno Cipriani, Giuseppe Matulli Presidente di Scandicci Cultura.




La Grande Guerra in Provincia

Nell’approssimarsi del “centenario italiano” della Grande Guerra la rivista Progressus, in collaborazione con Accademia dei Rozzi, Prefettura di Siena, Centro Studi Piemontesi, Societa’ Italiana di Storia dello Sport, Societa’ Italiana di Storia Militare, Soprintendenze Archivistiche per il Lazio e per la Toscana, Gruppo Stampa Autonomo di Siena e rivista “Le Antiche Dogane”, e con il patrocinio di Università di Siena (Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne – Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali), Comitato Nazionale per le celebrazioni per la Grande Guerra, Comune di Siena e Regione Toscana, organizza un momento di riflessione per analizzare gli effetti del conflitto sui territori lontani dal fronte presso l’Accademia dei Rozzi.

Il 7 maggio, ore 17.30, all’interno del convegno si terra’ anche una tavola rotonda “Un paese in guerra” di più ampio respiro volta a coinvolgere tutta la cittadinanza.

Di seguito il programma del convegno:

7 MAGGIO

10.00 Registrazione
10.30 Saluti

11.00-13.00 Quadri locali: la Toscana (modera Giacomo Zanibelli) Laura Vigni (Accademia senese degli Intronati) – Effetti sociali ed economici della Grande Guerra nella citta’ di Siena Massimo Bianchi (Universita’ di Siena) – Siena nella Grande Guerra: la mobilitazione delle Contrade Saverio Battente (Universita’ di Siena) – La prima guerra mondiale a Siena Francesca Cenni (Biblioteca archivio Piero Calamandrei di Montepulciano) – “Scrivimi, per carita’, scrivimi tanto…”. La quotidianita’ di Piero Calamandrei attraverso le lettere dal fronte alla moglie Ada (1915-1918) Patrizia Turrini (Archivio di Stato di Siena) – La Grande Guerra: piccoli e grandi storie dagli archivi senesi. Spunti dall’esposizione di documenti dell’Archivio di Stato.

13.00-14.30 Lunch

14.30-16.30 Quadri locali: L’Italia settentrionale (modera Diana Toccafondi), Giovanna Savant (Universita’ di Torino) – La mobilitazione economica e civile a Torino negli scritti di Antonio Gramsci, Lisa Bregantin (Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea) – Biografia di una terra in guerra. Il Veneto nella Grande Guerra Jacopo Lorenzini (Universita’ di Siena) – La guerra dei notabili. Ricchezza, potere e dinamiche di genere in una citta’ di provincia a cavallo della Grande Guerra Fabio Montella (Associazione Clionet) – Francesco Paolella (Rivista sperimentale di Freniatria) – Il giuramento di Ippocrate alla prova delle armi. Medici e strutture sanitarie in Emilia-Romagna fra Grande Guerra e dopoguerra.

16.30-17.15
Giulio Cianferotti (Universita’ di Siena) – Il crollo della comunità scientifica e letteraria europea nell’agosto del 1914

17.30-19.00 Tavola rotonda “Un Paese in guerra”
Modera:
Stefano Maggi (Universita’ di Siena)
Intervengono:
Renato Saccone (Prefetto di Siena)
Fabio Mini (Esercito Italiano)
Mario Ascheri (Universita’ Roma Tre)
Giuliano Catoni (Universita’ di Siena)
Luigi Tomassini (Universita’ di Bologna)

20.00 Ricevimento ufficiale con le autorità civili e militari

8 MAGGIO

9.30-11.15 Il fronte economico (e sociale): l’Italia mobilitata (modera Eleonora Belloni) Piero Di Girolamo (Universita’ di Teramo) – L’economia in guerra: la mobilitazione industriale (1915-1918) Fabio Ecca (Universita’ di Roma Tor Vergata) – Tra mobilitazione e speculazione: la Caproni e lo stabilimento di Vizzola Ticino Fabrizio Orsini (Societa’ italiana di storia dello sport) – Volare Vollero: l’aeronautica italiana nella prima guerra mondiale Giorgio Sacchetti (Universita’ di Padova) – Macchinisti e fuochisti nella Toscana mobilitata.

11.15-11.30 Coffee break

11.30-13.45 Quadri locali: il centro e le isole (modera Piero Di Girolamo) Carlo Alberto Falzetti (Rivista “Le Antiche Dogane”) – Montalto di Castro e la Grande Guerra Giulia Medas (Universita’ di Cagliari) – La mobilitazione femminile nella Sardegna della Grande Guerra Carmelo Albanese (Istituto storico della Resistenza in Toscana) – La guerra al centro della periferia. Le trincee delle donne in provincia di Caltanissetta (1917-1918) Sean Brady (Centre for War Studies – Trinity College, Dublino) – Confini
incerti: manifestazioni popolari nella provincia di Catania (maggio-novembre 1917) Roberta Raspagliesi (Universita’ di Catania) – Verso l’intervento, contro la neutralità. Palermo di fronte alla Grande Guerra Claudio Mancuso (Universita’ di Urbino) – Il fronte interno tra propaganda e mobilitazione civile nelle periferie dell’Italia insulare.

13.45-15.00 Lunch

15.00-18.00 Quadri locali: il Sud Italia (modera Francesco Bonini) Francesco Mineccia (Universita’ del Salento) – La Grande Guerra nelle dispense illustrate italiane (1914-1918) Marco Pignotti (Universita’ di Cagliari) – 1915: problemi sanitari di guerra Tito Forcellese (Universita’ di Teramo) – La Grande Guerra in Abruzzo. La mobilitazione patriottica nelle province e nei comuni Annacarla Valeriano (Universita’ di Teramo) – La guerra altrove: disagio mentale di soldati e civili in un manicomio di periferia Daria De Donno (Universita’ del Salento) – Una rivolta per la pace: mobilitazione e partecipazione in provincia di Bari (1915-1918) Domenico Elia (Universita’ di Foggia) – Primo conflitto mondiale e Mezzogiorno: una comunità pugliese di fronte alla “guerra totale”, Gaetano Morese (Universita’ della Basilicata) – L’assistenza civile in Basilicata durante la Grande Guerra.




Nuovo appuntamento con i seminari di storiografia dell’ISRT

Alle ore 15.00, con un confronto sul volume di Carlo Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia 1943-’45, Einaudi, Torino, 2015, prosegue il ciclo di seminari per insegnanti, volto a mettere a fuoco ed approfondire i risultati della più recente storiografia.
I seminari si svolgono nella sede dell’ISRT di Firenze e hanno cadenza mensile, da settembre a giugno. Il lavoro di questo gruppo, finalizzato alla formazione storiografica dei docenti, prosegue ormai da diversi anni e consiste nella lettura e nella approfondita discussione di testi recenti di storia contemporanea, particolarmente rilevanti dal punto di vista scientifico e didattico, incentrati su svariate tematiche. Talvolta, a seconda delle disponibilità, gli incontri del seminario ospitano anche gli autori dei libri in discussione. I docenti coinvolti appartengono ad ogni ordine e grado di scuola, dalle elementari alle superiori, e costituiscono un gruppo di una ventina di persone. Gli incontri sono aperti a tutti gli interessati.

Nell’anno in corso, le date, il tema e i volumi di ciascun incontro saranno definiti di volta in volta. Per informazioni rivolgersi all’Isrt (email: isrt@istoresistenzatoscana.it)




I Disegni di San Gersolè

Dal 2 Maggio al 30 giugno la Sala Polivalente della Banca di Credito Cooperativo di Impruneta ospita una mostra di disegni e diari diari degli alunni di San Gersolè, la scuola rurale di Impruneta divenuta famosa grazie al prezioso lavoro che lì svolse Maria Maltoni dal 1920 al 1956.

Sabato 2 maggio alle ore 10.30 è prevista la cerimonia di inaugurazione che sarà aperta dai saluti del Sindaco di Impruneta e dal Sindaco di Pontassieve, previste le testimonianze di Samuele Megli, Alessandra Fagnoni, Giovanni Corsini, Mauro Pinzauti e Silvano Salvatici.

Un ringraziamento particolare all’artista Ignazio Fresu per l’installazione dell’opera “Memento”.

Hanno collaborato alla realizzazione della mostra la Sezione Soci Coop di Impruneta e la Sezione di Pontasieve, l’Associazione Auser di Impruneta, l’Associazione Art Art di Imptuneta, la Banca di Credito Cooperativo di Impruneta e la Manetti Legnami Tavarnuzze – Impruneta.

Orario mostra: giovedì e venerdì 9.30 – 12.30. Sabato 9.30 – 12.30 e 16,00 -19,00.
Domenica 16,00 – 19,00.

Informazioni: Comune di Impruneta Via Cavalleggeri, 16, 50023 Impruneta – Tel. 055/2030408/627
g.bertini@comune.impruneta.fi.it

Marianna Maltoni (che amava però chiamarsi Maria) nacque a Dovadola (Forlì) il 2 Febbraio 1890. Nel 1910 conseguì il diploma di insegnante elementare e, dopo le prime esperienze di insegnamento in Romagna, nel 1919 chiese ed ottenne il trasferimento a Borgo San Lorenzo in Mugello e per un anno insegnò nella piccola frazione di Grezzano. Nel 1920 fu trasferita a San Gersolè, su una collina che guarda Firenze, nei pressi di Impruneta. Fu qui che la Maltoni si fermò e svolse la sua attività di insegnante fino al 1956 .Durante la seconda guerra mondiale aderì al movimento partigiano clandestino e si iscrisse al Partito d’Azione. A fine guerra, quando il partito si sciolse passò al Partito Socialista Italiano. Nel 1956, lasciato l’insegnamento per raggiunti limiti di età, si trasferì a Pontassieve e qui trascorse gli ultimi otto anni di vita. In quegli anni è stata eletta in Consiglio Comunale e ha potuto anche in questa veste, così come aveva fatto con la professione di insegnante, dare il suo originale e qualificato contributo alla vita della comunità. Novembre 1964.

Impruneta ha voluto esprimere la sua riconoscenza all’impegno sociale ed educativo profuso dalla Maestra conferendole la cittadinanza onoraria nel 1956 e intitolando a suo nome la Scuola per l’infanzia di San Gersolè




L’ISRT cura la formazione degli studenti del “Viaggio della Memoria” della Città metropolitana di Firenze

A più di un decennio dall’istituzione del Giorno della Memoria, possiamo ben rilevare quanto le tematiche inerenti la Shoah, il sistema concentrazionario nazista e le deportazioni abbiano acquisito certamente notorietà e rilevanza mediatica, senza tuttavia spesso riuscire a rendere fruibili per il mondo della scuola le considerevoli acquisizioni della ricerca storica. Accanto a risultati decisivi, malgrado tante commemorazioni e specifiche politiche europee della memoria, sono emersi nel contempo nell’opinione pubblica aspetti inquietanti: cronica insufficienza conoscitiva, superficialità di approccio, tendenze banalizzanti.

Proprio per contrastare questa debolezza cognitiva, diffusa anche nel mondo della scuola, con la presente proposta formativa l’Isrt cerca di assolvere anche quest’anno il compito di preparare studenti e insegnanti delle superiori fiorentine al viaggio ai campi di concentramento nazisti fornendo loro un nucleo di conoscenze di base, in modo che il viaggio non si incentri solo sul versante del coinvolgimento emotivo -empatia per le vittime e esecrazione morale dei carnefici- ma possa diventare un’esperienza cognitiva fondante e non effimera. A questo scopo il viaggio sarà preceduto da un seminario di riflessione di una giornata, organizzato da Marta Baiardi, con lo scopo di sedimentare nozioni-base e capacità interpretative su tematiche intorno a nazismo, politiche genocidarie, sistema concentrazionario, Shoah. Allo stesso tempo il seminario potrà stimolare ulteriori sviluppi didattici dentro le scuole.

Il seminario si compone di alcune lezioni frontali e di un laboratorio incentrato sulle fonti. La partecipazione al seminario è obbligatoria per tutti coloro che usufruiranno del viaggio; per gli insegnanti è previsto regolare esonero per ragioni di studio, in quanto l’Isrt è accreditato presso il Miur come agenzia formativa e, a richiesta, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione all’iniziativa. 

Programma dei lavori

                                                I sessione: ore 9.00-13.00

 

 ore 9.15-10.15: lezione e discussione

Marta Baiardi, Nazismo, sistema concentrazionario e Shoah: uno  sguardo d’insieme

ore 10.15-11.15: lezione e discussione

Camilla Brunelli (Fondazione Museo e Centro di Documentazione della  Deportazione e Resistenza), Organizzare “l’annientamento attraverso il lavoro” nei KL: schede, elenchi, elaborazione dati nei documenti delle SS [titolo provvisorio?]

ore 11.40-13.15: tre laboratori sui contenuti delle lezioni, tenuti in contemporanea da Marta Baiardi; Francesca Cavarocchi; Camilla Brunelli

  

  1. 13.15-14.15: pausa-pranzo

  

                                              II sessione: ore 14.15-16.30

  ore 14.15: lezione e discussione

Francesca Cavarocchi (Università di Udine), Le deportazioni dall’Italia

 ore 15. 15-16.30: tre laboratori sulle tematiche affrontate nelle lezioni, tenuti in contemporanea da Marta Baiardi; Francesca Cavarocchi; Camilla Brunelli

 




Il Sistema museale del Valdarno promuove un percorso sui luoghi della Resistenza

In occasione del 70° anniversario della Festa della Liberazione d’Italia, il Comune di Cavriglia è soggetto capofila nella promozione di un progetto che mira alla valorizzazione e alla conoscenza dei luoghi della Liberazione in Valdarno. Il progetto, sviluppato in sinergia col Sistema Museale del Valdarno propone una serie di camminate alla scoperta dei luoghi dove vissero, agirono e combatterono le tre formazioni partigiane presenti nel nostro territorio. Più che semplici camminate si tratterà di una serie di “walk show”, ovvero una conversazione nomade che consiste in delle passeggiate radioguidate che esplorano, attraverso eventi creati ad hoc, il territorio e il patrimonio di memoria lì custodito, partendo da apposite pagine del sito del sistema museale, e lasciando tracce sul web. Tutti questi itinerari sui luoghi della Resistenza e della lotta di Liberazione sul territorio saranno fruibili on-line sul sito del sistema museale www.museidelvaldarno.it.

Tre furono le Brigate Partigiane che presidiarono il territorio valdarnese durante i mesi più duri del secondo conflitto mondiale: la 22edsima Brigata “Sinigaglia divisione Arno” poi “Ponente” nel Comune di Cavriglia, la 24esima Brigata “Bande Esterne” nei Comuni di Montevarchi, Bucine e Terranuova, la 22esima Brigata Garibaldi “Lanciotto” e la 10ima Brigata Garibaldi “Caiani” nei Comuni di Loro Ciuffenna e Castelfranco – Piandiscò. Moltissimi i luoghi della Resistenza valdarnesi che verranno rievocati durante gli itinerari: Castello di Montedomenici, San Leolino, San Pancrazio, Cornia, Valibona, Balze Riguzzi (Piantravigne), Gastra, Casabiondo, Croce del Cardeto, Pulicciano, Rocca Ricciarda, Anciolina, Poggio di Loro, Modine. L’obiettivo principale del progetto è quello di custodire il patrimonio di Memoria del nostro territorio e preservarlo per le nuove generazioni.




E’ morto Garibaldo Benifei, presidente onorario dell’Istituto della Resistenza di Livorno

Un altro pezzo della storia di Livorno che se ne va. E’ morto all’alba di questa mattina all’età di 103 anni, l’ex Partigiano Garibaldo Benifei, presidente dell’Anmpi e dell’Anppia, e nel 2007 insignito della Livornina d’oro. La massima onorificenza della città che lo scorso 8 marzo era stata consegnata anche alla moglie Osmana Benetti Benifei, sua compagna di vita.




Era di Maggio…mi rammento bene

Alle ore 18.00, presso la Biblioteca Canova, Era di Maggio…mi rammento bene. Lettere, poesie, brani, immagini, musiche, per dare voce e ricordare i soldati, e non solo, morti durante il conflitto. Letture a cura dei Nonni Leggendari di BiblioteCanova Isolotto.