Commemorazioni di Poggio La Malva

VENERDÌ 5 GIUGNO

Poggio alla Malva,Circolo arci A. Naldi

ore 21.00, incontro con Enrico Iozzelli della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato “11 Giugno ’44. I fatti di Poggio alla Malva nel contesto della Resistenza pratese” e con i “testimoni della libertà : i discendenti dei partigiani caduti”.

A seguire, inaugurazione della mostra fotografica “11 Giugno 1944 – 11 Giugno 2015: immagini dalle Commemorazioni”.

A 70 anni dalla Liberazione, il piccolo paese di Poggio alla Malva (Carmignano –PO) ricorda l’episodio della Resistenza di cui fu teatro, 71 anni fa.

Era la notte fra il 10 e l’11 Giugno 1944 quando un gruppo di partigiani organizzato da Bogardo Buricchi, figura interessante e  complessa di patriota e poeta, nel tentativo di sabotare un treno carico di esplosivo in sosta alla stazione di Carmignano, poco sotto il paese di Poggio alla Malva, saltò in aria insieme agli otto vagoni pieni di tritolo e forse di micidiali torpedini.

Il convoglio era pronto a partire per qualche zona dove la guerra ancora infuriava, nel momento in cui le forze nazifasciste avevano appena perso Roma, liberata il 4 di giugno e gli Alleati stavano risalendo l’Italia ormai vicini alla Toscana.

Probabilmente ci fu un errore nell’innesco, un malfunzionamento, oppure la sottovalutazione della potenza esplosiva del carico, ma i quattro partigiani, tre poco più che ventenni, avevano messo in conto anche di poter perdere la vita in quell’azione.

Il paese seppur ferito, moltissime case ebbero i tetti e gli infissi distrutti, ha testimoniato negli anni di aver saputo apprezzare e ricordare il sacrificio dei quattro partigiani: Bogardo e Alighiero Buricchi, Ariodante Naldi e Bruno Spinelli; a loro sono dedicate le vie del paese, un monumento all’ingresso del paese sopra la scarpata che prima dell’esplosione era occupata da una folta cipressaia, sparita nello scoppio.

Ogni anno l’Amministrazione Comunale di Carmignano rievoca l’accaduto con una settimana di eventi legati a quell’episodio della Resistenza, gli eventi si concludono con la Commemorazione ufficiale al monumento che li ricorda, alla presenza di storici, personalità politiche e dei  gonfaloni delle principali Istituzioni della Toscana.

Quest’anno, a 71 anni dall’evento, il Comitato 11 Giugno 1944, costituito da alcuni abitanti del paese   che lavorano per diversi mesi al programma della manifestazione, ha allestito nei locali della Casa del Popolo del paese, una mostra di documenti e immagini delle passate celebrazioni.

Si inizia con la narrazione dell’azione e la ricostruzione della SAP di Bogardo Buricchi, la Squadra di Azione Patriottica che aveva operato in quella zona  dall’ottobre 1943 (e operò anche dopo la sua morte) fino alla liberazione avvenuta nel settembre 1944.

La mostra prosegue con le immagini, raccolte con fatica negli uffici del Comune, negli archivi dei fotografi ufficiali e degli appassionati che hanno, negli anni, ripreso i vari momenti delle celebrazioni.

Dagli anni ’50, quando la celebrazione si teneva nel capoluogo, Carmignano e si svolgeva davanti alla sede comunale, per poi snodarsi nelle vie cittadine. Dopo la sosta per deporre una ghirlanda d’alloro alla cappella dei caduti, adiacente alla chiesa di Carmignano (famosa per la presenza della bellissima pala della Visitazione del Pontormo),  il corteo, aperto dai Valletti in costume del Comune di Prato, saliva per le vie ancora sterrate al  Cimitero di Carmignano.

Lassù, in posizione elevata, dominante tutta la vallata, dopo i fatti dell’11 Giugno, in una unica tomba monumentale, al centro del cimitero, erano stati sepolti i partigiani di Carmignano.  Con la deposizione della corona d’alloro si concludeva la cerimonia.

Le immagini proseguono, nel bellissimo bianco e nero dell’epoca, agli anni ’60 quando la manifestazione si trasferisce ai luoghi propri dove avvenne, il paese di Poggio alla Malva ed il monumento eretto sopra al luogo dell’esplosione, fino alle fiaccolate degli anni ’80, l’apertura del Sentiero della Resistenza, la presentazione di libri dedicati all’episodio, gli oratori importanti fra i quali il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, Matteo Biffoni sindaco di Prato, nella sua prima uscita pubblica che volle proprio dedicare ai 4 partigiani di Poggio alla Malva (una ipotesi diffusa fino dai primi tempi dopo i fatti, era che  l’esplosivo dovesse servire ai nazifascisti per distruggere le industrie di Prato).

La mostra ripercorre la storia dell’azione partigiana e delle sue commemorazioni,  memoria e storia di una comunità nella sua accezione più alta.

La mostra rimarrà aperta fino al 14 giugno.

SABATO 6 GIUGNO

Commemorazione ufficiale in ricordo di Ariodante Naldi, Bogardo Buricchi, Alighiero Buricchi, Bruno Spinelli

– ore 19.00 Artimino, pressi circolo MCL

Deposizione corona di alloro al Cippo dei 5 Martiri di Artimino e partenza per la “camminata della libertà” fino a Poggio alla Malva

– ore 20.30 Poggio alla Malva, piazza A. Naldi, scopertura epigrafe sulla casa che vide le riunioni del gruppo partigiano.

Fiaccolata fino al Cippo dei Caduti accompagnata dalla Filarmonica “G. Verdi” di Montemurlo

Commemorazione ufficiale con l’intervento dell’Onorevole Valdo Spini e dei rappresentanti dell’Associazione per il Gemellaggio di Ebensee, sigg. Herbert e Birgit Riedler, del Sindaco di Carmignano e del presidente ANPI Prato Ennio Saccenti

Esibizione del coro “Luce nuova” con i bambini di Poggio alla Malva

DOMENICA 7 GIUGNO

Chiesa di S. Stefano a Poggio alla Malva

– ore 10.00 Santa Messa in suffragio dei partigiani caduti

 

MERCOLEDÌ 10 GIUGNO

Spazio Giovani Comeana

– ore 21.00“Sergio Sorri, partigiano di Comeana”

Interverranno:

Doriano Cirri, Sindaco di Carmignano

Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia Rappresentanti dell’ANPI di Pistoia e Prato

 

GIOVEDÌ 11 GIUGNO

Cimitero di Carmignano

– ore 10.00 Deposizione fiori alle tombe di Lido Sardi, Ruffo Del Guerra, F.lli Buricchi

Carmignano, piazza G.Matteotti

– ore 21.00 “Quello che rimane”

Spettacolo teatrale di Tommaso Santi; diretto da Massimo Bonechi ed interpretato da Andrea Bacci.

Lo spettacolo verrà effettuato nel giardino sul retro del palazzo comunale.

In caso di pioggia, in sala consiliare.

Ingresso gratuito

 

SABATO 13 GIUGNO

Carmignano, piazza G. Matteotti

– ore 10.00 ritrovo per la camminata da Carmignano a Poggio alla Malva (zona stazione)

“Sentieri partigiani: il sabotaggio della brigata Buricchi”

A cura di LeftLab Prato e Anpi Prato

Info e prenotazioni:

info@leftlab.it – 0574 1824829

 

DOMENICA 14 GIUGNO

Stazione di Carmignano

– ore 16.00 ritrovo per la “Visita guidata alla ex polveriera Nobel di Signa”

Organizzazione a cura dell’Associazione “Frammenti di Memoria”

Info: 338 9552704 – 347 3805234A seguire, inaugurazione della mostra fotografica “11 Giugno 1944 – 11 Giugno 2015: immagini dalle Commemorazioni”. La mostra rimarrà aperta fino al 14 giugno.

SABATO 6 GIUGNO Commemorazione ufficiale in ricordo di Ariodante Naldi, Bogardo Buricchi, Alighiero Buricchi, Bruno Spinelli – ore 19.00 Artimino, pressi circolo MCL Deposizione corona di alloro al Cippo dei 5 Martiri di Artimino e partenza per la “camminata della libertà” fino a Poggio alla Malva – ore 20.30 Poggio alla Malva, piazza A. Naldi Fiaccolata fino al Cippo dei Caduti accompagnata dalla Filarmonica “G. Verdi” di Montemurlo Commemorazione ufficiale con l’intervento dell’Onorevole Valdo Spini e dei rappresentanti dell’Associazione per il Gemellaggio di Ebensee, sigg. Herbert e Birgit Riedler, del Sindaco di Carmignano e del presidente ANPI Prato Ennio Saccenti Esibizione del coro “Luce nuova” con i bambini di Poggio alla Malva DOMENICA 7 GIUGNO Chiesa di S. Stefano a Poggio alla Malva – ore 10.00 Santa Messa in suffragio dei partigiani caduti

MERCOLEDÌ 10 GIUGNO Spazio Giovani Comeana – ore 21.00“Sergio Sorri, partigiano di Comeana” Interverranno: Doriano Cirri, Sindaco di Carmignano Oreste Giurlani, Sindaco di Pescia Rappresentanti dell’ANPI di Pistoia e Prato

GIOVEDÌ 11 GIUGNO Cimitero di Carmignano – ore 10.00 Deposizione fiori alle tombe di Lido Sardi, Ruffo Del Guerra, F.lli Buricchi Carmignano, piazza G.Matteotti – ore 21.00 “Quello che rimane” Spettacolo teatrale di Tommaso Santi; diretto da Massimo Bonechi ed interpretato da Andrea Bacci. Lo spettacolo verrà effettuato nel giardino sul retro del palazzo comunale. In caso di pioggia, in sala consiliare. Ingresso gratuito

SABATO 13 GIUGNO Carmignano, piazza G. Matteotti – ore 10.00 ritrovo per la camminata da Carmignano a Poggio alla Malva (zona stazione) “Sentieri partigiani: il sabotaggio della brigata Buricchi” A cura di LeftLab Prato e Anpi Prato Info e prenotazioni: info@leftlab.it – 0574 1824829

DOMENICA 14 GIUGNO Stazione di Carmignano – ore 16.00 ritrovo per la “Visita guidata alla ex polveriera Nobel di Signa” Organizzazione a cura dell’Associazione “Frammenti di Memoria” Info: 338 9552704 – 347 3805234

 




Giorgio Caproni: il mondo ha bisogno di poeti

Alle ore 16.30 del 5 giugno, nella Sala Galileo della Biblioteca Nazionale Centrale, il Gabinetto Vieusseux vi invita alla presentazione del volume “Giorgio Caproni, il mondo ha bisogno di poeti”. Interviste e auto commenti – 1948-1990.
A cura di Melissa Rota. Introduzione di Anna Dolfi. Firenze, FUP, 2014.

Interverranno:
Maria Letizia Sebastiani, Direttore Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Gloria Manghetti, Direttore Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux
Anna Dolfi, Università degli Studi di Firenze
Antonio Prete, Università degli Studi di Siena
Michela Baldini, Università degli Studi di Pisa
Lorenzo Peri, Università degli Studi di Pisa




Immagini e realtà del mondo rurale toscano

La dimora rurale, l’uso e la difesa del territorio Toscano dal Settecento al Novecento Un percorso nel tempo, dalla gestione del territorio nella grandiosa opera di confinazione condotta in epoca medicea nella Montagna Pistoiese, “I massi crociati”, ai Cabrei delle proprietà agrarie, ai  disegni originali delle case contadine commissionati da Renato Biasutti negli anni ’30  fino al concorso “Documentiamo Firenze e la Toscana” che, alla metà degli anni ’70, fu promosso con grande lungimiranza, dall’allora Assessore alla Cultura, Fioretta Mazzei.

 Inagurazione 4 giugno ore 17

Archivio Storico del Comune di Firenze – Via Oriuolo 33 Primo piano sala di consultazione

Alla presenza del Sindaco Dario Nardella, del Direttore del Dipartimento SAGAS Università di Firenze Anna Benvenuti, del Presidente UNCEM Toscana (Unione Comuni Enti Montani) Oreste Giurlani, del Direttore dell’Archivio storico del Comune di Firenze, Luca Brogioni.

Intervengono:

Giuseppina Romby, Università di Firenze, Dalle “case da lavoratore” alle “case de’ contadini”
Leonardo Rombai, Università di Firenze, La ricerca sulle dimore rurali
Monica Meini, Università del Molise, Il paesaggio. Un bene culturale e una risorsa
Francesco Zan, Università di Firenze presenta l’anteprima del documentario Dalle dimore rurali ai ‘massi crociati’ della Montagna Pistoiese

Introduce e coordina:  Laura Cassi, Università di Firenze

Scarica l’invito

 

La mostrà rimarrà aperta da Giovedì 4 giugno a venerdì 17 luglio 2015

Archivio Storico del Comune di Firenze, Via Oriuolo 35Sale espositive

Orario di apertura:      lunedì e venerdì    dalle 10 alle 13      da martedì a giovedì    dalle 10 alle 17




All’alba della Costituzione italiana

Il 2 giugno 1946, all’indomani del ventennio fascista ed a poco più di un anno dalla Liberazione e dalla conclusione del conflitto sul nostro suolo, il popolo italiano fu chiamato a scegliere tramite referendum tra la monarchia e la repubblica e contemporaneamente ad eleggere i deputati all’Assemblea Costituente.

Le cronache dell’epoca raccontano che gli italiani sfidando la calura di una domenica di fine primavera – inizio estate, in modo composto, disciplinato e tradendo emozione attendono pazientemente all’esterno dei seggi il loro turno.

L’affluenza alle urne sarà vicina al 90% e ciò testimonia la grande voglia di partecipazione e di esprimere il proprio voto in modo libero.

Il referendum fu favorevole all’istituto repubblicano che conseguì il 54% dei consensi contro il 46% raggiunto dalla monarchia. A sua volta le consultazioni per l’Assemblea Costituente si caratterizzarono per il successo dei cosiddetti “partiti di massa” (DC, PCI, PSIUP) che ottennero ben 426 seggi su 556 a disposizione, cioè i ¾ del totale.

Tra coloro che furono eletti in Assemblea ci furono anche Calogero Di Gloria, Palmiro Foresi, Abdon Maltagliati e Attilio Piccioni, tutti candidati nella circoscrizione elettorale Firenze – Pistoia la quale annoverò anche Sandro Pertini e Teresa Mattei.

Ma chi erano i costituenti eletti. Di che cosa si occuparono in Assemblea?

Di GloriaCalogero Di Gloria nasce a La Spezia nel 1917, uomo di raffinata cultura, professore di storia e materie letterarie nei principali istituti cittadini, autore di poesie e padre fondatore della “Brigata del Leoncino”, associazione culturale cittadina organizzatrice di eventi, manifestazioni, momenti di approfondimento su tutte le forme dell’arte e delle scienze. Con le elezioni del 2 giugno 1946 sarà eletto nelle liste del PSIUP nella circoscrizione elettorale Firenze – Pistoia

In sede assembleare intervenne in materia di rapporti civili, sull’ordinamento di Regioni, Province e Comuni ed infine sull’architettura istituzionale del futuro Stato repubblicano.

Rispetto all’ordinamento degli enti locali insisteva sulla necessità di rafforzare le province attraverso l’assegnazione di maggiori risorse economico – finanziarie ed espandendo i loro poteri di intervento, solo in questo modo avrebbero potuto rispondere efficacemente ai bisogni dei rispettivi territori.  In relazione all’architettura istituzionale evidenziava l’opportunità della creazione di un sistema bicamerale e la necessità di dare luogo ad un Senato elettivo, inoltre si dichiarava a favore dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica mentre l’esecutivo avrebbe dovuto distinguersi per efficacia, efficienza e la capacità di rispondere agli interessi del Paese. Il 10 agosto 1997 terminerà di vivere.

Pistoia 3Palmiro Foresi nasce a Livorno nel 1900 da padre di simpatie repubblicane mentre la madre morirà prima che lo stesso raggiungesse i due anni di vita. Si dedica agli studi liceali e universitari, conseguendo la laurea in fisica e giurisprudenza, insegnando matematica presso l’istituto privato “Giuseppe Guerrieri” con sede nella città labronica, assumendo successivamente l’incarico di assistente di diritto ecclesiastico presso l’università di Pisa.

In politica è ricordato tra l’altro per essere stato uno dei fondatori del PPI Livorno, mentre nell’ottobre 1944 è eletto segretario provinciale della DC pistoiese.  L’incarico di maggior prestigio sarà l’elezione alla Costituente con le consultazioni del 2 giugno 1946 con quasi 7000 preferenze. Nella medesima fece parte della Commissione per l’esame dei disegni di legge che vide la partecipazione di autorevoli personalità quali Piero Calamandrei e Nilde Jotti. Tra i suoi interventi e contributi si ricorda in particolare quello relativo alla stesura dell’articolo 45 che recita così: «La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato».  Con esso si intendeva disciplinare l’impresa cooperativa e l’impresa artigiana cercando di tutelare la cooperazione con finalità di mutualità.

Foresi sarà poi rieletto anche nelle prime due legislature del Parlamento repubblicano e svolgerà anche un ruolo importante relativamente a vicende locali quali quella che vide contrapposte la Lazzi e la SACA, aziende di trasporto pubblico della provincia di Pistoia, inoltre sarà determinante per la risoluzione del contrasto tra imprenditori agricoli e lavoratori delle aziende ortovivaistiche e che si concluse con la firma del “Lodo Foresi” nel dicembre 1954. In seguito sarà Presidente dell’Ente Nazionale Previdenza ed Assistenza Statali, consigliere al comune di Roma e capogruppo della DC. Si spegnerà nel dicembre 1980.

Abdon Maltagliati nasce a Vellano (Pescia) il 7 novembre 1894 da famiglia di contadini poveri, condannato a 22 anni di carcere per i fatti di Empoli (ingiustamente accusato) e dal quale vi uscì nel 1932. Si rifugia inizialmente in Francia e successivamente in Unione Sovietica dove svolse il ruolo di direttore della Radio Italiana di Mosca, per poi rientrare nel novembre 1945 a Pistoia, dopo aver effettuato un esperienza anche nell’esercito sovietico. Segretario della Camera del Lavoro di Pescia, il 2 giugno 1946 sarà eletto nelle liste del PCI deputato alla Costituente dove si occupò principalmente dei temi del lavoro e dei lavoratori e pur non contribuendo a scrivere materialmente gli articoli riconducibili al principio lavorista cioè a quel principio che considera il lavoro come strumento di realizzazione della personalità di ciascun individuo. Il suo impegno e la sua attività saranno alquanto importanti nell’affermazione di quei principi precedentemente elencati. Cesserà di vivere il 10 novembre 1957.

Pistoia 4Attilio Piccioni nasce a Poggio Bustone in provincia di Rieti il 14 giugno 1892. Di professione avvocato sarà eletto per la lista della D.C. alle elezioni del 2 giugno 1946. Farà parte della Commissione dei 75 cioè quella che contribuirà alla stesura materiale del dettato costituzionale. Egli interverrà sul tema delle autonomie locali e in particolare sull’istituzione dell’ente Regione per il quale dichiara di essere a favore della sua creazione giudicata dallo stesso come baluardo per le libertà dei cittadini e per le libertà democratiche del Paese, affidando loro anche una potestà legislativa rispettosa comunque dell’ordinamento statale. Oltre al tema illustrato interverrà anche sulla formazione e la composizione della seconda Camera cioè del Senato, auspicando che questi sia su base regionale.

Sarà poi ricordato per aver svolto il ruolo di Ministro degli Esteri dal quale si dimetterà nel settembre 1954 a seguito del coinvolgimento del figlio Piero nello scandalo “Montesi”.  In seguito sarà rieletto al Parlamento ininterrottamente fino alla legislatura che si conclude anticipatamente nel 1976, anno in cui viene a mancare.

Filippo Mazzoni nasce a Pistoia nel 1972. E’ laureato in Storia e Scienze Politiche. Collabora con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia di cui fa parte anche del Consiglio Direttivo. É autore della pubblicazione “La federazione comunista pistoiese dalla Liberazione al <<terribile>> 1956 (2003), ha collaborato assieme ad altri ricercatori alla stesura del volume “Pistoia fra guerra e pace” (2005) ed ha curato con P. L. Guastini e G. F. Marcucci “All’alba della costituzione italiana. I quattro costituenti pistoiesi (2008). É inoltre autore della pubblicazione “Una storia da non dimenticare. Ricostruzione storica dell’eccidio del 31 marzo 1944 alla Fortezza S. Barbara (2008 e ristampa 2015). Infine per conto della casa editrice Ibiskos ha pubblicato “Il terribile quindicennio (1969 – 1984). La storia delle stragi raccontate ai ragazzi” (2014). Con Stefano Bartolini ha curato il recupero dell’Archivio “Andrea Devoto” conservato presso il Polo delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze, inoltra collabora con la rivista “QF – Quaderni di Farestoria” edita dall’Istituto.

Articolo pubblicato nel giugno del 2015.




Palazzo aperto: il Consiglio regionale festeggia la Repubblica

Il 2 giugno il Consiglio regionale, dalle 11 alle 20, apre le sue sedi istituzionali per festeggiare la Repubblica. Un invito rivolto ai cittadini a visitare palazzo Panciatichi-Covoni e Bastogi (via Cavour, 2-4 e 18) in occasione di ‘Palazzo Aperto’, il tradizionale appuntamento, promosso dall’assemblea legislativa toscana, per avvicinare la gente alle istituzioni. L’aula consiliare e le sale del Consiglio regionale accoglieranno i visitatori con iniziative che spaziano dalla musica ai laboratori, dagli spettacoli alle degustazioni alle visite guidate.
Note classiche, cori gospel e brani pop contemporanei renderanno la musica, nelle sue diverse sfumature, protagonista della giornata. Il via alle iniziative, a palazzo Panciatichi alle 15.15, nella sala Gonfalone dove si terrà il concerto ensemble opera polifonica dell’accademia musicale di Firenze che, diretta da Raffaele Puccianti, suonerà melodie di H. Isaac, J. Des Prez, F. Guerrero, W. Bird, G. P. da Palestrina. In sala Gigli, invece, doppio appuntamento, alle 16 e alle 16.45, con il laboratorio musicale di psicomotricità aperto ai bambini della scuola d’infanzia e primaria a cura di Matilde Lucchesi con giochi ed attività attraverso l’interazione reciproca tra suoni e movimento.
Ancora musica alle 16.30 in auditorium con il coro Academy Singers dell’accademia musicale di Firenze diretto da Gianni Mini, accompagnato da Stefano Fantinialla tastiera. Il coro canterà musiche dalla tradizione gospel fino a brani contemporanei. Alle 16 nella sala delle Feste a palazzo Bastogi si terrà la presentazione del cd musicale “Bravissimo Pinocchio” di E. Buffate M. Paccianie di un progetto di solidarietà a favore della popolazione filippina. Interverranno Monica Baldi, presidente dell’associazione culturale “Pinocchio di Carlo Lorenzini” e Fabio Fanfani, console onorario delle Filippine. Al termine performance live di bambini. Alle 18, insala Gonfalone si esibirà il duo con Diana Colosi all’arpa e Federica Baronti al flauto traverso su
musiche di Donizetti, Rossini, Verdi, Monti.
Spazio alla degustazione di gelato dalle 16.30 nel cortile di palazzo Panciatichi-Covoni. Per i più piccoli alle 17.30 andrà in scena la favola da tavolo con i pupazzi “La valigia delle meraviglie” di Marena Teatro.
Alle 17.30, torna il folklore, con il consueto appuntamento con i giochi di bandiere degli sbandieratori della contrada Alfiere di Bagno a Ripoli.
Inoltre, per chi desidera fare un viaggio nella storia dei palazzi consiliari, saranno offerte visite guidate, in italiano e in inglese, a Panciatichi, Covoni-Capponi e Bastogi: alle 11.30, 15, 16 e 17.30, con prenotazione e punto di incontro alla portineria di via Cavour, 4. In particolare, sosta davanti agli affreschi appena restaurati della Galleria e della sala Barile di palazzo Covoni.
Gli eventi collegati a Palazzo Aperto continueranno lunedì 8 giugno, alle 17.30, in auditorium con l’orchestra giovanile di Firenze diretta da Janet Zadow con la partecipazione di David Severino, vincitore della borsa di studio del corso di laurea in composizione dell’accademia de arte de Florencia di Città del Messico che presenterà in prima assoluta “Black window”, per orchestra d’archi su musiche di Nardini, Beethoven, Schubert, Severino.




Addio a Luigi Fiori, il Comandante “Fra’ Diavolo”, protagonista e testimone dei valori della Resistenza

Il comandante partigiano “Fra’ Diavolo” se n’è andato all’età di 94 anni lasciando un profondo cordoglio fra tutti coloro che lo hanno sempre visto in ogni luogo oppure occasione in cui ci fossero dei ragazzi a cui raccontare i fatti della Resistenza e trasmettere quei valori che hanno indelebilmente segnato la storia della nostra provincia. Dopo l’8 settembre, da ufficiale, Fiori salì ai monti nel parmense unendosi alla Resistenza, diventò comandante della brigata “Vampa” combattendo fra colline e montagne prima di divenire, con la fine della guerra, un lucido testimone di quei giorni.
Membro dell’Anpi di Lerici, era un’instancabile presenza del festival “Fino al cuore della rivolta” di Fosdinovo dove ogni anno si confrontava con i ragazzi invitandoli a non subire quello che la società imponeva loro e a ribellarsi come fecero lui ed i suoi coetanei,
Di un’eleganza impeccabile e di un vigore che gli anni e la guerra non avevano scalfito, “Fra’ Diavolo” come molti partigiani, a partire dall’amica Vanda Bianchi, aveva compreso l’importanza della memoria identificando nelle generazioni più giovani i destinatari ideali di un bagaglio di esperienze basato su libertà e democrazia. Un testamento verbale fatto di mille racconti e testimonianze destinate a restare come patrimonio di tutta la comunità anche dopo questo momento di cordoglio che riguarda tutto il territorio che ha battuto palmo a palmo con costanza e impegno per raccontare il nostro passato, accompagnato dall’inseparabile bastone e da uno spirito sempre ribelle.




Di fronte al fronte. Val di Pesa e Prima Guerra Mondiale

Alla Biblioteca di Scandicci, Auditorium M.A. Martini GIOVEDI’ 4 GIUGNO alle 17 presentazione del libro di Alberto Ciampi e Francesco Fusi dal titolo “Di fronte al fronte. Val di Pesa e Prima Guerra Mondiale. Frammenti”.
Sarà presente, oltre agli autori, il collezionista Roberto D’Angelo che ci renderà partecipi di un prezioso ritrovamento: un nucleo di cartoline spedite alla fidanzata da un soldato scandiccese al fronte, durante la Prima Guerra Mondiale.




Auschwitz e Linea Gotica: i docufilm della Regione Toscana

Giovedì 11 giugno, dalle ore 17.00 in Sala Pegaso (Palazzo Sacrati Strozzi, Piazza Duomo – FI), presentazione dei due docufilm prodotti dalla Regione Toscana e dedicati alla Seconda guerra mondiale. Il primo è un diario degli studenti sull’ultimo viaggio ad Auschitz fatto con il Treno della Memoria; il secondo è un docufilm sugli itinerari fra Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Marche sulla Linea Gotica.

Intervengono:

Alessandro Agostinelli, Paolo Bongini, Ugo Caffaz, Giovanni Gozzini, Elena Pianea.