Manifestazione dell’ANPI al Pasquilio

In occasione della ricorrenza della caduta del fascismo (25 luglio 1943) la sezione comunale dell’ANPI organizza il “45° RADUNO PARTIGIANO” in località Termo di Pasquilio cui è invitata a partecipare tutta la comunità democratica. La manifestazione, organizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale, vedrà la presenza delle altre associazioni territoriali e di quelle d’arma.

PROGRAMMA

8,00 – Concentramento e partenza dal Termo dei partecipanti alla Corsa Podistica inserita nel calendario del “Corrilunigiana”.

8,30/ 9,30 – Deposizione di mazzi di fiori sulle 4 lapidi che ricordano i Partigiani caduti.

9,30 – Concentramento al Termo dei partecipanti al “RADUNO PARTIGIANO”.

9,50 – Alzabandiera e deposizione Corona di Alloro sul Cippo della Linea Gotica

10,00 – Celebrazione della Santa Messa

10,40 – Saluto ai Gonfaloni, ai Labari e alle Bandiere.

11,00 – Saluti del Sindaco di Montignoso, dott. Narciso Buffoni e del Presidente dell’ANPI di Montignoso, sig. Piercarlo Albertosi

11,30 – Orazione Ufficiale del Prof. Simone Neri Serneri Presidente dell’ISRT (Istituto Storico della Resistenza in Toscana).

13,00 – Per gli iscritti dell’ANPI e per tutti i partecipanti che lo vorranno, è previsto un pranzo a prezzo convenzionato  presso il “Circolo Selvaggio Pasquilio”  situato nelle adiacenze del Termo. E’ opportuna la prenotazione entro Giovedì 23 luglio.  Telefonare a  Flavio Bertocchi (0585 340062) oppure inviare una comunicazione al nostro indirizzo di posta elettronica: anpimontignoso@virgilio.it




Ad Aulla le celebrazioni per le vittime dell’eccidio di Canova

Sabato 15 Luglio a Canova a partire dalle ore 10,30 si svolgerà al celebrazione per i caduti dell’eccidio nazista di Canova del 24 luglio 1944. In allegato il programma.

 




Firenze, luglio ’45: il ritorno della bellezza

«Il San Giorgio di Donatello! Quale perdita più dolorosa poteva subire Firenze?», esclamò il “monument man” Frederick Hartt quando, nell’agosto del 1944, si scoprì che l’esercito tedesco, nella sua ritirata verso Nord, aveva requisito centinaia di opere d’arte custodite nelle ville toscane e provenienti dagli Uffizi, dal Bargello, da Palazzo Pitti.

Da quel momento iniziò un lavoro congiunto, almeno nelle fasi iniziali, tra Soprintendenza fiorentina e ufficiali della MFAA (Monuments Fine Art and Archives subcommission, la commissione dell’esercito alleato per la salvaguardia delle opere d’arte), per capire intanto la possibile ubicazione delle opere, in un’Italia divisa in due e con il Nord ancora molto lontano da una definitiva liberazione dalle truppe tedesche.

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Luglio 1944: soldati tedeschi trasportano a Nord il dipinto di Botticelli “Pallade e il Centauro” degli Uffizi, prelevato da villa Bossi Pucci a Montagnana (Montespertoli) [Archivio Museo Casa Siviero]

Con i tedeschi in ritarata, infatti, il più grande pericolo per le opere d’arte mobili non fu costituito solo dai bombardamenti alleati e dalle mine tedesche, ma anche dalle requisizioni che i nazifascisti iniziarono a compiere sistematicamente avanzando verso Nord: centinaia di opere furono prelevate dai vari rifugi e, lungo una rincorsa per tutta Italia, scortate in depositi in Alto Adige e in alcuni casi in Austria e Germania.

A tali ritiri, effettuati per motivi diversi (sincera protezione delle opere, tesaurizzazione di beni in vista della imminente fine della guerra, illecite sottrazioni destinate a singoli collezionisti), si aggiunsero furti di intere collezioni di famiglie ebree o “nemiche”.

Se nel senese e nel pisano si registrarono solo casi isolati di requisizioni o furti, nell’area fiorentina l’estate del 1944 fu un momento cruciale per i ritiri e le razzie di opere d’arte. Tra la fine di giugno e l’inizio del luglio 1944 dalla villa di Montagnana nel comune di Montespertoli furono sottratti centinaia di quadri della Galleria Palatina e degli Uffizi (come il Bacco di Caravaggio e Pallade e il centauro di Botticelli). A fine agosto fu la volta della villa medicea di Poggio a Caiano, dove furono prelevate in più giorni 58 casse contenenti sculture come la Venere dei Medici degli Uffizi e le più note sculture rinascimentali del Bargello, come il San Giorgio di Donatello e il Bacco di Michelangelo.

Già dall’agosto 1944, il soprintendente alle Gallerie fiorentine Giovanni Poggi e gli uomini della MFAA lavorarono senza sosta per capire dove potevano trovarsi le opere requisite: la ricerca comportò l’indispensabile azione diplomatica dell’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa, e le sue indagini attraverso i canali del Vaticano. Nell’autunno del 1944 iniziarono a trapelare le prime informazioni sulla possibile presenza in Alto Adige dei depositi e finalmente nel maggio 1945 furono individuati i due rifugi: si

Alto Adige, Campo Tures, Castello di Neumelans. Filippo Rossi e Deane Keller davanti alle opere del Bargello, maggio-giugno 1945

Alto Adige, Campo Tures, Castello di Neumelans. Filippo Rossi e Deane Keller davanti alle opere del Bargello, maggio-giugno 1945

trovavano oltre Bolzano, uno a San Leonardo in Passiria e l’altro a Campo Tures a Neumelans. Al castello di Neumelans a Campo Tures furono ritrovate le opere asportate da Poggio a Caiano, Poppi, Dicomano e Soci, mentre nel deposito di San Leonardo in Passiria si trovavano i dipinti prelevati a Montagnana. La resa nazista era oramai già avvenuta quando gli ufficiali tedeschi consegnarono le chiavi e gli accurati inventari dei due depositi.

La settimana dopo arrivarono a Campo Tures da Firenze anche Frederick Hartt e Filippo Rossi, direttore della Galleria degli Uffizi, non solo per accertarsi dell’effettivo ritrovamento delle opere dei musei fiorentini, ma anche per organizzare le non semplici operazioni per il “ritorno a casa” delle opere. Dopo aver scartato la possibilità di un trasporto con autocarri, fu scelta la via del treno, nella speranza di un’imminente riattivazione dei collegamenti ferroviari tra Centro e Nord Italia.

Il 10 luglio 1945 il primo ministro sudafricano Jan Smuts scoprì finalmente all’imbocco nord della Grande Galleria dell’Appennino la targa commemorativa dell’opera di ricostruzione della Direttissima fatta dagli uomini del Railway Construction Engineers. Dieci giorni dopo, un convoglio ferroviario che trasportava, come stimò Filippo Rossi, «mezzo miliardo di opere d’arte», attraversò la Direttissima. Il 20 luglio 1945 da Bolzano erano partiti tredici vagoni con all’interno, tra gli altri capolavori, anche il San Giorgio; alle due di pomeriggio del 21 luglio il convoglio giunse a Firenze, alla stazione di Campo di Marte, accolto da Giovanni Poggi.

La cerimonia di restituzione delle opere d'arte a Firenze, 22 luglio 1945

La cerimonia di restituzione delle opere d’arte a Firenze, 22 luglio 1945

Il giorno seguente, il 22 luglio 1945, fu organizzata in piazza della Signoria la solenne cerimonia di restituzione delle opere, con la Loggia dei Lanzi stipata di dignitari alleati e italiani, il generale Edgar Hume e il sindaco di Firenze Gaetano Pieraccini. Insieme a loro, oltre alla folla esultante al passaggio del convoglio, che con le grida e gli applausi copriva il suono dei trombettisti in costume, si trovavano tutti coloro che, come Ugo Procacci, avevano trascorso gli anni della guerra a tutelare il patrimonio artistico e, gli ultimi mesi, con grande fatica, a ricollocare, ricostruire, restaurare. In vista di un’imminente riapertura di tutti i musei.

Sicuramente la cerimonia del luglio 1945 rimase un evento storico, e nella nota biografica che Procacci stilò, su richiesta di Pieraccini, per motivare la cittadinanza onoraria ad Hartt, ricordò con emozione quel giorno in cui «furono fatti i festeggiamenti per la riconsegna dei grandi tesori delle nostre gallerie», il giorno in cui Hartt «diceva, commosso fino alle lacrime, che quello era uno dei momenti più belli della sua vita».

Articolo pubblicato nel luglio del 2015.




Empoli ricorda i suoi 29 concittadini fucilati nel 1944

Per non dimenticare mai quelle atrocità che colpirono il 24 luglio del 1944 anche ventinove concittadini empolesi, fucilati per rappresaglia dalle truppe naziste, il Comune di Empoli organizza anche quest’anno, come avviene da 71 anni, un momento commemorativo. Venerdì 24 luglio 2015, alle 9, è prevista nella Collegiata di Sant’Andrea una messa in suffragio dei caduti, quindi a seguire sarà deposta una corona alla lapide – ricordo in piazza XXIV Luglio. Il monumento è stato rinnovato proprio lo scorso anno in occasione del 70° anniversario. La cittadinanza tutta è invitata a partecipare per ricordare uno degli episodi più tragici della storia di questa comunità.




Viaggio della memoria per due bambini internati nel seminario di Roccatederighi

paserman2Accompagnati da Luciana Rocchi e Adolfo Turbanti – Direttrice e Presidente dell’Istituto storico grossetano della Resistenza – e accolti dal Sindaco di Roccastrada, compiono il loro viaggio della memoria Rachele e Giacomo Waysbort e le loro famiglie a Roccatederighi e alla Porta del Parco delle Colline Metallifere, a Ribolla, in visita alla mostra sulle persecuzioni antiebraiche. Erano stati bambini nel campo di concentramento di Roccatederighi. Furono avviati al lager nel giugno 1944, furono salvi per la compassione di un uomo che li liberò, a Scipione di Salsomaggiore. La famiglia di Leone e David Paserman (marito di Rachele) fu aiutata e salvata dai contadini delle campagne di Pitigliano, che li tennero nascosti nell’inverno 1944.




Nuovo bando di ammissione alla scuola di archivistica annessa all’Archivio di Stato di Firenze

E’ on line il bando per l’ammissione al biennio 2015-2017 della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica annessa all’Archivio di Stato di Firenze.




La Vespa e la farfalla. Un secolo di Butterfly

Archivi della musica in mostra a Pontedera dove, sabato 18 luglio alle 18.30, verrà inaugurata presso l’Auditorium del Museo Piaggio la mostra “La Vespa e la farfalla. Un secolo di Butterfly”.
L’evento nasce dalla collaborazione della Fondazione Piaggio con la Fondazione Giacomo Puccini, la Fondazione Festival Pucciniano, la Fondazione Cerratelli, il Teatro del Giglio di Lucca, la Fondazione Teatro alla Scala, l’Archivio Ricordi, le Maison Gattinoni e Regina Schrecker, con il patrocinio del Comune di Pontedera e della Regione Toscana.

La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta fino all’11 ottobre 2015 ed intende onorare, a poco più di 110 anni dalla sua prima rappresentazione, una delle opere più amate di Giacomo Puccini, la Madama Butterfly, che debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 17 febbraio 1904.

Tutte le informazioni su orari di apertura ed eventi collaterali si possono trovare sul sito del museo Piaggio




Trekking (urbano) resistente a Massa

L’associazione culturale Sancio Pancia in collaborazione con la Regione Toscana, in occasione del 70° anniversario della Liberazione d’Italia, propone due serate di trekking (urbano) resistente nel mese di agosto a Massa: 7 agosto e 21 agosto alle ore 21,15. Una passeggiata in centro città, dalla Mostra della Resistenza al RAM, passando da Borgo del Ponte, nel cuore storico della città di Massa, medaglia d’Oro al Merito Civile. Il percorso sarà guidato da Jessica Maghelli, guida turistica e Marco Rossi, esperto di storia della Resistenza apuana.

Il percorso non presenta barriere architettoniche, si consigliano comunque scarpe comode. Partecipazione gratuita.

Info e prenotazioni a sanciop.ms@gmail.com oppure cell 3285489861