“I carnefici” di Biacchesi presentato a Massa

Venerdì 11 Settembre 2015 alle ore 21,00 presso la Mostra della Resistenza di Massa si terrà la presentazione della pubblicazione “I CARNEFICI” di Daniele BIACCHESSI e reading con illustrazioni eseguite con la tecnica ldp a cura di Giulio PERANZONI.

I CARNEFICI spettacolo teatrale di impegno civile alla sede dell’Anpi di Massa
Biacchessi (voce narrante, regia, testo)
Giulio Peranzoni (illustrazioni live con tecnica Ldp)
Liberamente tratto dal libro omonimo di Daniele Biacchessi (Sperling & Kupfer)

Il giornalista, scrittore e autore di teatro civile Daniele Biacchessi e l’illustratore Giulio Peranzoni realizzano nella sede dell’Anpi di Massa una narrazione animata live basata sulla tecnica LDP per raccontare alcune delle pagine più drammatiche, oscure e controverse della storia italiana contemporanea. Lo spettacolo è Liberamente tratto dal libro omonimo di Daniele Biacchessi (Sperling&Kupfer) che con l’ausilio dell’interazione tra parole, arti visive e musica, rende la memoria pulsante e viva. La colonna sonora è quella scritta dai più importanti artisti dell’impegno civile.

Giulio Peranzoni è un illustratore tra i più noti in Italia, tra i primi a disegnare con il computer, da più di dieci anni vive e lavora a Massa. Per chi svolge questo mestiere è diventato un punto di riferimento nella nostra città, nel suo studio ogni tanto si possono incontrare i grandi dell’illustrazione italiana da Angelo Stano disegnatore di Dylan Dog a Aldo di Gennaro, da Antonello Silverini illustratore delle pagine di Repubblica e Corriere della Sera a Paolo D’Altan, Roberto Innocenti,Libero Gozzini e tanti altri. In questi ultimi tempi la sua ricerca lo ha portato in teatro con una tecnica nuova da lui stesso chiamata LDP: Live digital Painting e cioè il disegnare dal vivo.
” Ldp, ovvero disegnare dal vivo,” ci ha spiegato Peranzoni “vuol essere una nuova forma di spettacolo/arte dove il fare artistico diventa un’opera a sè. Osservare un illustratore che dal bianco del foglio inizia a far emergere un’immagine è uno spettacolo affascinante e indipendente dall’opera finita e dunque ho pensato che come i musicisti si esibiscono nei concerti anche noi illustratori, grazie alla computer graphic, abbiamo le stesse potenzialità. Dall’incontro poi con Biacchessi, amico di lunga data, il suo reading dei I Carnefici si è così trasformato in uno spettacolo nuovo e rivoluzionario”.

In allegato la locandina dell’evento




A Livorno l’8 settembre una lapide per Garibaldo Benifei

Garibaldo_Roma_25nov2014“In memoria e a onore dell’antifascista Garibaldo Benifei i livornesi vollero questo ricordo nel Palazzo Comunale. Firmato, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin”.

E’ il testo della lapide che, martedì 8 settembre, alle ore 10.30, verrà affissa e scoperta sulla parete di fronte alla Sala del Consiglio Comunale.

Nell’occasione si terrà una cerimonia alla quale interverranno il Sindaco, Catia Sonetti dell’ISTORECO che illustrerà il significato della commemorazione e il figlio di Garibaldo Benifei, Maurizio, che ricorderà la figura del padre.

Per celebrare la giornata dell’ 8 settembre, ricordata sempre come quella degli “Internati nei lager nazisti”, oltre all’omaggio a Benifei, alle ore 10 al monumento al deportato nei lager nazisti in Piazza Damiano Chiesa (di fronte all’ospedale) avrà luogo la deposizione di una corona a cura dell’Amministrazione Comunale a cui parteciperà l’assessore Serafino Fasulo.




A Livorno una serata dedicata alla poesia di Giorgio Caproni

Mercoledì 9 settembre, alle ore 21.30, serata culturale dedicata al poeta Giorgio Caproni in Fortezza Vecchia.
L’iniziativa è promossa dall’associazione musicale e culturale “Ensemble Bacchelli “ in compartecipazione con il Comune di Livorno , con lo scopo di far comprendere maggiormente alla città  il mondo poetico di Giorgio Caproni e la sua grandezza che lo colloca ai massimi livelli fra i lirici italiani della seconda metà del Novecento.

La serata si compone di due parti.

All’inizio è in programma la proiezione di “C’era una volta un poeta….Giorgio Caproni”. E’ stato pensato di realizzare il documentario cinematografico  ritenendo che alcune delle più belle liriche di Caproni  si prestano in maniera eccellente ad una rappresentazione con riprese cinematografiche nei posti più belli della nostra città. L’opera è stata realizzata con la regia del maestro Amasi Damiani e uno stuolo di attori e collaboratori che si sono offerti gratuitamente perché pensano sia doveroso, da parte loro, questo “omaggio” al grande concittadino.

Alla proiezione seguirà un concerto dell’Ensemble Bacchelli  con musiche di Brahms, Mascagni e Bizet per celebrare il grande poeta livornese famoso in tutto il mondo.




Eredità del Novecento-Arte e design nelle collezioni civiche livornesi

invito eredità Arte_Pagina_1Nell’immediato secondo dopoguerra la città di Livorno, che aveva sempre avuto una forte vocazione per l’arte contemporanea, iniziò, attraverso il “Premio Amedeo Modigliani”, una vera e propria campagna acquisti di opere d’arte. Il premio si tenne tra il 1955 e il 1967 e le sue due ultime edizioni portarono alla città dei lavori tanto straordinari, che il comune decise di dar vita ad un nuovo museo. Grazie alla collaborazione di un qualificato gruppo di curatori – Vittorio Fagone, Lara Vinca Masini e Aldo Passoni – nacque dunque il progetto di Villa Maria, che prese forma con la I Biennale del Museo Progressivo di Arte Contemporanea Città di Livorno 1974/75. Tramite una strategia chiara ed efficace, i curatori riuscirono a convogliare a Livorno un significativo numero di opere dei protagonisti dell’arte italiana del tempo, donate o acquistate a prezzo simbolico. Opere che permisero di fotografare in maniera ampia e articolata la situazione artistica italiana alla metà degli anni Settanta.
La fase iniziale di vita del museo fu molto vivace, caratterizzata da un buon numero di mostre così come da conferenze e convegni dedicati ai temi più attuali della ricerca artistica, ma per motivi diversi, lo slancio iniziale andò spengendosi tra la fine degli anni Settanta e l’inizio dei Novanta, quando l’Amministrazione comunale decise di chiudere il Museo Progressivo.

Questa storia verrà raccontata dalla mostra “Eredità del Novecento. Arte e design nelle collezioni civiche livornesi”, che si aprirà a settembre negli spazi della Fondazione Livorno e ai Granai di Villa Mimbelli. La mostra è divisa in due sezioni, una dedicata al design, curata da Antonella Capitanio, che si inaugurerà il 4 settembre alle 17.30 alla Fondazione Livorno e una dedicata all’arte, a cura di Mattia Patti, che si aprirà invece il 5 settembre, sempre alle 17.30, a Villa Mimbelli. Le due esposizioni, che resteranno aperte sino al 31 ottobre, sono il primo appuntamento, dopo la pausa estiva, del progetto Toscana ’900. Piccoli Grandi Musei 2015, promosso e organizzatoda Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Regione Toscana, in collaborazione con la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana.

La mostra di Villa Mimbelli racconta la storia della prima, sostanziosa campagna di acquisizioni dell’Amministrazione livornese. L’esposizione curata da Mattia Patti intende ripercorrere alcune esperienze, fra loro antitetiche, che la I Biennale documentava. Sono così ricostruite da un lato le sale dedicate alla Figurazione critica e narrativa, nelle quali, sulla scia della tradizione Pop e in connessione con nuove forme di figurazione, erano esposte opere legate a temi di politica e di analisi sociologica; dall’altro sono ricomposte le sale dedicate a La pittura verso la pittura e a I paradossi dello specifico, ove invece – negata qualsiasi idea di figura – erano presentati dei lavori concentrati sull’idea di processo costruttivo dell’opera, di percezione dell’immagine e di analisi degli elementi strutturali del sistema della pittura.

La mostra della Fondazione Livorno, dedicata al design e curata da Antonella Capitanio, narra invece una storia nella storia: quella della mostra Progetto – Struttura. Metodologie del design che nel 1975, sempre all’interno della I Biennale del Museo Progressivo, presentava le opere di sei designer – Mario Bellini, Giulio Gonfalonieri, Silvio Coppola, Franco Grignani, Bruno Munari e Pino Tovaglia – all’epoca riuniti nel Gruppo Exhibition Design, in un momento in cui insieme al successo internazionale del design italiano, coronato nel 1972 dalla mostra al MOMA di New York, era ormai da tempo maturato anche un forte ripensamento critico sul fare design. Grazie a quella esposizione le collezioni civiche livornesi acquisirono un materiale non comune, che oltre ad oggetti come l’Abitacolo di Bruno Munari e il prototipo della sedia Gru di Silvio Coppola, comprende una grande quantità di elaborazioni grafiche, testimonianza dell’iter progettuale delle varie opere, siano esse una lampada, un manifesto o anche solo un carattere tipografico.
In mostra la documentazione sarà arricchita anche da filmati e foto d’epoca relativi al prototipo dell’auto Kar-a-sutra ideata da Mario Bellini per la citata mostra del MOMA, vera origine di tutte le grandi e versatili monovolume divenute poi lo standard tendenziale del modo contemporaneo di intendere l’automobile.




L’otto settembre fu la data…

Alle ore 17.30 nella Sala di Rappresentanza “Manfredo Bertini” del Municipio di Viareggio un percorso di Storia, Letteratura, Memoria, per non dimenticare una data tanto significativa nella storia nazionale.

Intervengono:

Stefano Bucciarelli, Presidente ISREC Lucca
Renzo Lorenzini allora allievo carabiniere

Conducono:
Silvia Q. Angelini ISREC Lucca
Mimma Bondioli Presidente Anpi Viareggio




I “fuochi della Resistenza” al Museo MINE

Non poteva esserci scenario migliore dell’antico Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni, luogo che per ogni cavrigliese evoca la memoria degli Eccidi ed in generale dei tragici giorni vissuti dalla comunità durante la Seconda Guerra Mondiale, per presentare un volume che rappresenta una sorta di enciclopedia della storia della Resistenza nel nostro territorio. Sabato 12 settembre a partire dalle 17 presso l’Auditorium del Museo Mine verrà presentata alla cittadinanza la ristampa del volume di Antonio Curina “Fuochi sui monti dell’Appennino Toscano”. La prima “uscita” del volume risale al 1957 ed è ormai introvabile se non nelle biblioteche pubbliche e presso qualche libreria antiquaria e, nonostante il passare degli anni, “Fuochi sui monti dell’Appennino Toscano” continua ad essere il punto di riferimento di studi e ricerche che si occupano della storia del secondo conflitto mondiale e della Resistenza in Provincia di Arezzo nonché una testimonianza vivissima e straordinaria fonte di informazioni che oggi possono essere meglio vagliate e verificate. Anche per questo motivo l’Amministrazione Comunale di Cavriglia, in sinergia con il Comitato Provinciale e la sezione Valdarno dell’ANPI oltre al Museo Mine, ha deciso di promuovere un evento in cui, grazie alle storie raccontate da Antonio Curina, protagonista sarà il ricordo di un periodo storico che ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità cavrigliese.
Dopo i saluti del Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, interverranno il Presidente dell’ANPI Valdarno Massimo Merlini, il Direttore Scientifico del Museo Mine Gianfranco Molteni, la rappresentante dell’ANPI di Arezzo Alba Bigiandi, la memoria storia della comunità cavrigliese e testimone dell’Eccidio di Castelnuovo del luglio 1944 Emilio Polverini, ed Ivo Biagianti, docente dell’Università di Siena e quarantennale studioso di questo periodo storico che illustrerà il libro di Curina.

L’autore – Antonio Curina – Pietralunga (PG) 11 aprile 1898 – Fiesole 20 novembre 1974 -, fu nel movimento antifascista aretino fin dalla costituzione del Comitato provinciale di Concentrazione Antifascista (tramutatosi poi in Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale) e ne divenne presidente dopo l’assassinio nel carcere aretino di Sante Tani da parte dei repubblichini. Il 15 luglio 1944, precedente all’ingresso in città dell’VIII armata britannica, veniva nominato sindaco, carica che mantenne fino al marzo 1946.




La libertà è un soffio di vita

In occasione del 71° anniversario della Liberazione di Vaiano, la Fondazione CDSE e il Comune di Vaiano in collaborazione con l’ANPI, organizzano una serata racconto dal titolo: “La libertà è un soffio di vita. Storie di umanità e coraggio: la comunità civile vaianese al passaggio del fronte nella Valdibisenzio”.

La serata, curata da Alessia Cecconi e Luisa Ciardi del CDSE, porterà alla luce storie e personaggi inediti della Valdibisenzio durante il passaggio del fronte e racconterà l’impegno e il coraggio della società civile vaianese alla prova della guerra. L’appuntamento è per giovedì 10 settembre 2015 alle ore 21,00 nella Sala Consiliare del Comune di Vaiano (piazza del Comune, 4 – Vaiano). Partecipazione libera. info@fondazionecdse.it – 3387852103




Sotto un cielo senza stelle

Alle ore 21.00, presso il Circolo “La pace”, via della Stazione 1, Compiobbi, incontro-dibattito sul nuovo quadreno della collana “Ex archivio: memorie ritrovate”, edito da LibriLiberi e dal Comune di Fiesole, Sotto un cielo senza stelle. Storie delle comunità della Valle dell’Arno tra bombardamenti e deportazioni, a cura di Maria Venturi.

Intervengono: maria Luisa Moretti, Paolo Mencarelli, Maria venturi, Elisabetta Olobardi.