Storie di confino: il poggibonsese Angiolo Corsi

La letteratura che riguarda il confino di polizia può annoverare contributi di personaggi di primissimo livello del panorama antifascista, sia politico sia culturale. Tra le testimonianze più importanti ci sono quelle di Carlo Levi, Cesare Pavese e Leone Ginzburg, ma i numeri riguardanti i confinati durante il fascismo furono importanti e influenti (circa 15 mila persone) e non interessarono solo gli antifascisti ma tutti coloro i quali erano ritenuti particolarmente pericolosi per l’ordine pubblico.

Anche in provincia di Siena furono effettuate numerose assegnazioni al confino, dal 1926 in poi, che cercarono di colpire l’ossatura delle strutture clandestine del partito comunista e, in misura minore, del partito socialista e del movimento anarchico. Tra le diverse forme di limitazione della libertà (carcere, confino, internamento, ammonizione, sorveglianza speciale, diffida), il confino riguardò 129 antifascisti per una condanna a 380 anni complessivi. Secondo quanto riportato da Rineo Cirri (L’antifascismo senese nei documenti della polizia e del Tribunale Speciale 1926-1943), nel complesso furono 699 le persone che tra il 1926 e il 1943 subirono un deferimento al Tribunale speciale; “ad ognuno di questi antifascisti sono collegate vicende umane, storie dolorose di famiglie e di gruppi di persone con le loro sofferenze, i loro dolori e i loro drammi ma anche le speranze di una parte della popolazione di vivere in una società più giusta”.

corsi

Angiolo Corsi

Alcuni personaggi di primo piano della lotta antifascista e anche del periodo di ricostruzione democratica in provincia di Siena hanno raccontato in libri, memorie e diari le proprie esperienze al confino, e tra gli altri Fortunato Avanzati “Viro” e Mauro Capecchi “Faro”. Per ricostruire le biografie e i percorsi personali e politici di altri militanti è invece necessario ricorrere ad altri tipi di fonte, come le note giudiziarie, gli atti dei Tribunali speciali, le carte di prefetture e i verbali di carabinieri e poliziotti. In questo contributo il personaggio di cui si racconteranno le vicissitudini è Angiolo Corsi, nato nel 1905 a Poggibonsi, di professione falegname.

Corsi fu arrestato per la prima volta il 26 luglio 1932 a Poggibonsi, all’età di 27 anni; la scheda  personale nel Casellario Politico Centrale del 28 agosto 1932 riporta queste informazioni: “Cicatrice sopracciglio sinistro, mancante falange mano, abbigliamento solito: da operaio. E’ di regolare condotta morale e immune da pendenze e precedenze penali. In precedenza non aveva mai dato luogo a rilievi in line apolitica né di nutrire sentimenti contrari al regime. Essendo venuto a risultare che faceva parte del comitato federale comunista costituitosi clandestinamente in Poggibonsi ed era in relazione con funzionari e fiduciari del partito stesso, distribuiva la stampa sovversiva e distribuiva materiale di propaganda. Raccoglieva gli oboli per il soccorso alle vittime politiche e loro famiglie e prendeva parte alle riunioni clandestine del partito. Funzionava anche da corriere per il collegamento e trasporto di stampa sovversiva tra Empoli- Poggibonsi e Siena. Per tale reato pende tuttora provvedimento penale a di lui carico. Esercita il mestiere di falegname, da cui trae i mezzi di sussistenza.

Nonostante questi dettagliati indizi a suo carico, Corsi fu prosciolto per insufficienza di prove. L’arresto successivo avverrà nell’aprile del 1934 per “compartecipazione a organizzazione comunista” e l’8 giugno sarà condannato a cinque anni di reclusione di cui due di libertà vigilata. Fu condotto al carcere di Roma il 10 febbraio 1935 e, dopo la sentenza del 5 aprile 1935, la condanna fu confermata ma gli saranno condonati due anni.

Il 20 febbraio 1937 gli venne concesso l’indulto, revocato però solo due mesi dopo dal Tribunale di Siena. Le notizie successive risalgono poi al 25 luglio 1940, quando una nota riservata della prefettura di Siena, firmata dal prefetto, dispose la scarcerazione e il foglio di via alla volta di Avellino; questa volta Corsi fu accusato per avere pronunciato frasi disfattiste sulla posizione dell’Italia in guerra.

Il Foglio di via obbligatorio di Corsi

Il Foglio di via obbligatorio di Corsi

Il comune scelto fu quindi Teora (Avellino), dove Corsi giungerà il 27 luglio 1940. Lì ebbe diversi problemi nel rapportarsi alle autorità locali del regime; appena giunto a Teora scrisse, infatti, al questore di Avellino per richiedere il rimborso di 25 lire per il viaggio effettuato da Avellino alla volta di Teora dai suoi familiari più stretti (moglie e figlio). La lettera riporta evidenti errori grammaticali, ma contiene una puntuale lamentela sui torti subìti, sui quali Corsi aveva informato anche Questura di Siena e comune di Poggibonsi.

Il questore di Avellino, Vignali, risponde in modo molto seccato con una nota al podestà di Teora in cui dice: “Il soprascritto Angelo Corsi ha fatto pervenire alla R. Questura di Siena un esposto con il quale, usando una forma alquanto altezzosa, chiede di essere rimborsato delle spese che la moglie ha sostenuto per il tratto di viaggio da Avellino a Teora e cerca di polemizzare e di fare ricadere la colpa al Municipio di Poggibonsi e alla R. Questura di Siena. […] Si prega di richiamare il C. a tenere un comportamento più corretto e a scrivere, sempre che gli capiterà di scrivere ad autorità costituite, con la forma dovuta e senza alterigia.

Il 9 ottobre 1941 Corsi chiese di essere trasferito ad altra località (la richiesta fu però respinta) e il 9 gennaio 1942 lo stesso Corsi chiese 35 lire per la risolatura delle scarpe, ormai consumate e non adatte al rigido inverno dell’Appennino. Il questore Vignali respinse anche questa richiesta. L’assegnazione al confino terminò il 22 febbraio 1942 e così Corsi potè far ritorno a Poggibonsi, dove non terminerà la sua attività politica.

Corsi, infatti, ricoprì un ruolo nevralgico nell’organizzazione dei primi gruppi di combattimento in Valdelsa, occupandosi anche del reclutamento e della formazione dei giovani più vicini alle strutture clandestine del P.C.I., come testimonia un giovane collega del Corsi, Fortunato Fusi, ricordandone le vicende.

Dalle notizie fornite dai colleghi falegnami della ditta Lucita di Poggibonsi e dalle memorie di Treves Frilli, figura di riferimento del C.L.N. e del P.C.I. a Poggibonsi, emerge un carattere molto aspro e diretto, che procurerà a Corsi diversi grattacapi anche nella quotidianità della vita politica del dopoguerra, come è rintracciabile nella corrispondenza tra Corsi e i dirigenti locali del P.C.I. a Poggibonsi negli anni Cinquanta e Sessanta.

Quella di Angiolo Corsi, pur rappresentando solo una tessera del mosaico che può ricomporre la storia dell’antifascismo popolare, è una vicenda indicativa e sintomatica di come la scelta della militanza antifascista non badava a spese, a costo di dover subire il carcere o il confino.

Articolo pubblicato nell’agosto del 2015.




Omaggio a Campana nel 130° anniversario della nascita

campanaNella ricorrenza del 130° anniversario della nascita di Dino Campana il Centro Studi Campaniani che da 26 anni ne promuove la conoscenza e lo studio, rende omaggio al poeta come ogni anno .

La manifestazione si terrà a Marradi (FI) giovedì 20 agosto 2015 alle ore 21,00 presso il Centro Studi Campaniani e precisamente nella “Corte delle Domenicane” Via Castelnaudary, 5. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà nel teatro degli Animosi.

Il programma della serata sarà quest’anno vario in quanto non solo affronterà il tema delle ombre che ancora oscurano la biografia del poeta, ma anche la sua poesia attraverso l’arte della danza, della musica e del teatro.

La biografia di Campana è sicuramente quella “più misteriosa e studiata” di tutto il nostro Novecento letterario: illuminare i lati oscuri, cercare anche in piccole cose, apparentemente di scarsa importanza, non ha uno scarso valore, perché non bisogna dimenticare, come afferma Gabriel Cacho Millet, che “ in Campana poeta e destino sono inseparabili”. A Stefano Drei, professore di Lettere del Liceo Torricelli di Faenza ,di cui Campana fu allievo, si deve la scoperta del falso Campana ritratto nella fotografia più diffusa del liceale del Torricelli, che ancora continua ad essere erroneamente pubblicata dai giornali. Le sue indagini, la sua attività di intrepido investigatore in dieci anni di ricerche lo hanno portato ad ulteriori scoperte ed anche ad azzardare ipotesi che puntualmente spiega e motiva con documenti alla mano, come dimostrano i suoi studi che compongono il volume dal titolo “Dino Campana Ritrovamenti biografici e appunti testuali”, Carta Bianca Editore, Faenza 2014.

Il presidente del Centro Studi Campaniani Mirna Gentilini, presenterà il prof. Stefano Drei e il suo libro, dopo aver illustrato le iniziative già realizzate dal Centro Studi e avere anticipato i futuri eventi tra cui la premiazione del Concorso on line “La poesia ci salverà”a settembre e una mostra di sculture in ceramica ispirate ai testi campaniani che sarà inaugurata in ottobre.

L’Assessore alla cultura del Comune di Marradi, Marzia Gentilini porterà il saluto dell’Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento.

Coordinata dal vicepresidente del Centro Studi Silvano Salvadori, la serata proseguirà con la performance di Ivana Caffaratti, danzatrice e coreografa, sul testo “Ambiente per un dramma” tratto dal Quaderno di Dino Campana .

Si concluderà con Il giorno più lungo concerto di chitarre elettriche con Amerigo Lancini, Alberto Zanini, Accursio Montalbano e voci di Simone Garza e Modesto Messali ad opera di Collettivo Converso e Teatro Flauto Magico di Palazzolo sull’Oglio ( Brescia).  Una scenografia suggestiva accompagnerà una serata da non perdere.

 




“Don Milani tra vangelo e scuola” a Castiglioncello

Locandina-don-Milani-17-agosto-724x1024L’Associazione Alberto Ablondi, in collaborazione con il Comune di Rosignano marittimo, la Parrocchia di Castiglioncello e la struttura ricettiva del Casale del Mare, organizza a Castiglioncello per lunedì 17 agosto un incontro sul tema “Don Lorenzo Milani, tra Vangelo e scuola”. L’occasione è offerta dalla pubblicazione del libro “Don Milani. La vita” di Mario Lancisi, giornalista del Tirreno, edito da Piemme Editore. La scelta di presentare il libro a Castiglioncello, spiegano gli organizzatori, è dovuta anche al fatto che proprio in questa località don Milani trascorse le sue vacanze da ragazzo, insieme alla sua famiglia, nella villa “Il ginepro” costruita dal suo bisnonno.

All’incontro interverranno, oltre all’autore, l’insegnante Carla Roncaglia, già assessore all’istruzione del Comune di Livorno; don Francesco Fiordaliso, parroco di Castiglioncello; Emanuele Rossi, docente al Sant’Anna e presidente dell’Associazione Ablondi. Presenterà e coordinerà l’incontro l’assessore al turismo del Comune di Rosignano marittimo Licia Montagnani. L’appuntamento è al Casale del mare, nella Strada vicinale delle Spianate, per lunedì 17 agosto alle ore 18,30.




Il crowdfunding dell’ISTORECO per la mostra sugli ebrei in Toscana

ebrei-in-toscanaÈ partita in queste ore la campagna di crowdfunding dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco) allo scopo di finanziare un importante progetto per raccontare 100 anni di vita delle comunità ebraiche toscane. Dopo il grande successo della mostra Rosso creativo. Oriano Niccolai: 50 anni di manifesti, l’Istoreco sta infatti organizzando la mostra 1915-2015. Ebrei in Toscana, la cui inaugurazione è prevista per dicembre nel capoluogo toscano, ospitata nella prestigiosa sede degli ex tribunali di Firenze, in piazza San Firenze.

«Abbiamo deciso di utilizzare il sistema del crowdfunding – spiega Catia Sonetti, direttore dell’Istoreco –, perché crediamo che questo tipo di iniziativa si presti ad un forte coinvolgimento sia per le tematiche in essa trattate che per la rilevanza politica che l’argomento ha assunto nel nostro presente. Durante la realizzazione della ricerca la mole dei materiali di cui l’Istituto è entrato in possesso è stata superiore alle migliori aspettative. Grazie al generoso finanziamento della Regione Toscana l’Istoreco è in grado di realizzare l’evento fiorentino, ma per una completa valorizzazione e una fruibilità universale del materiale raccolto, abbiamo bisogno di un ulteriore sostegno».

La mostra racconterà un secolo di vita delle comunità ebraiche toscane e i loro intrecci con il resto della comunità ebraica italiana, i suoi collegamenti con quella europea, mediterranea e internazionale. Il progetto intende sottolineare sia l’anniversario del 70° della liberazione di Auschwitz che il centenario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra. Le ricerche sono condotte da un team di ricercatori della Scuola Normale Superiore di Pisa, coordinato dal direttore dell’Istoreco. L’allestimento, affidato allo Studio Frankenstein di Firenze, sarà costruito secondo le più moderne concezioni: ai classici pannelli e all’esposizione di fotografie e documenti saranno affiancate installazioni multimediali con audio e video. La mostra parlerà in due lingue (italiano e inglese) e sarà rivolta agli specialisti ma anche ai non addetti ai lavori.

«Se riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo – spiega Sonetti – potremo catalogare, inventariare e digitalizzare tutto il materiale renderlo usufruibile in rete, per i ricercatori e per gli appassionati». La campagna crowd dell’Istoreco, ha l’obiettivo di raccogliere 5.000 euro di donazioni, in 60 giorni secondo la formula all or nothing: per tutti i donatori, a partire da un taglio minimo di 5 euro, è prevista una ricompensa (pubblicazioni dell’Istoreco, tour guidati e gadget, fino al catalogo della mostra). I donatori che volessero sostenere l’iniziativa potranno registrarsi, in maniera semplice e veloce, nella pagina della piattaforma Eppela dedicata alla mostra (http://eppela.com/ita/projects/4150/1915-2015-ebrei-in-toscana) e seguire le indicazioni per donare con carta di credito o PayPal. Sulle sue pagine Facebook e Twitter l’Istoreco curerà gli aggiornamenti informativi, con notizie e approfondimenti fino al termine della campagna il prossimo 27 settembre.




A Massa Marittima presentato “Cento volte Bartali. 1914-2014”

bartali“Cento volte Bartali. 1914-2014” è il libro che l’Associazione per la solidarietà Giglio Amico di Firenze ha pubblicato per celebrare il centenario della nascita del campione toscano. La vita sportiva, i traguardi ma anche gli aspetti più personali di un grande uomo che ha saputo interpretare con il suo esempio un secolo di storia italiana.

Il libro dopo Firenze, Roma e Torino fa tappa in Maremma per l’estate 2015. La pubblicazione sarà presentata mercoledì 12 agosto alle 22.00 nel Salone dell’Abbondanza a Massa Marittima. Sarà presente uno dei curatori della pubblicazione Marco Viani, presidente onorario dell’Associazione Giglio Amico. L’evento realizzato grazie al Comune di Massa Marittima, vedrà protagonisti gli attori Anna Intartaglia, Lia Montanelli, Carlo Saffioti che faranno entrare il pubblico nel mondo di Gino Bartali con la lettura di una selezione di articoli e brani.

La vita del grande Gino viene infatti rivissuta in ogni suo aspetto anche per descrivere mutamenti della società italiana nel secolo. Un libro strenna, di elevato contenuto, significato e pregio, di 264 pagine con ampia iconografia, scritto da giornalisti, professori universitari, scrittori di rilievo nazionale che offrono gratuitamente il loro impegno. Da Sergio Zavoli a Vincenzo Nibali passando per Davide Cassani, Gianni Mura e Gian Paolo Ormezzano e Marco Pastonesi. Sono solo alcuni dei nomi che, in queste pagine, hanno interpretato le imprese sportive ed umane di uno dei più grandi corridori di tutti i tempi. Dalla sua devozione alla Madonna al colloquio con De Gasperi durante i giorni dell’attentato a Togliatti, dalla rivalità con Coppi ai viaggi da Firenze ad Assisi con i documenti nella canna della sua bicicletta per salvare gli ebrei, dalle sue irripetibili vittorie al Tour de France ad un Bartali trasformato in vignetta, icona pubblicitaria e alla sua faccia impressa in biglie e tappini.

L’ingresso alla presentazione è libero. I proventi della vendita dei libri, come da sempre dovere dell’associazione, andranno a sostenere la sua attività in aiuto di chi ha davvero di meno su ogni piano. In particolare i soldi raccolti serviranno per aiutare in maniera diretta le persone indigenti di Massa Marittima.

Un grazie particolare per la realizzazione dell’evento all’Associazione Letture ad Alta Voce di Follonica.

 Il libro è a cura di Sandro Picchi e Marco Viani. La prefazione è di Sergio Zavoli. Gli autori sono 84. La copertina riporta un disegno di Nano Campeggi. Il libro è disponibile a tiratura limitata con un’offerta minima di 40 euro. Per l’acquisto info@giglioamico.it.

CV Giglio Amico:

L’Associazione GIGLIO AMICO nasce nel 1996 da un gruppo di amici che giocavano insieme a calcio da ragazzi sui campi del Centro Tecnico di Coverciano con la maglia della Fiorentina. Il gruppo ha preso forma intorno a un compagno al quale una lesione alla spina dorsale aveva sottratto per sempre il pallone. Marco Viani è il nome di quel lontano ragazzo diventato uomo e anima stessa dell’associazione. GIGLIO AMICO conta oggi su oltre centotrenta soci, uniti da un impegno di assoluto volontariato e svolge la sua attività attraverso manifestazioni non solo sportive il cui ricavato viene interamente e direttamente devoluto a chi si trova nelle condizioni di massimo bisogno, più precisamente a chi unisce una situazione di precarietà economica a uno stato di malattia o di menomazione fisica. Nei sedici anni di vita l’associazione tra manifestazioni sportive ed iniziative editoriali ha raccolto ad oggi il corrispettivo di oltre 652 mila euro, 642 mila dei quali sono già stati distribuiti.

 Ufficio Stampa – Lucia Lunghini

347 – 8557725

info su www.giglioamico.it; su Facebook: Cento volte Bartali 1914-2014




Primavera 1945 passavano gli americani… Io mi ricordo

MANIFESTO MOSTRA FOTOSTORICHE villa cuturiVenerdì 21 agosto alle ore 19.00, inaugurazione della mostra fotografica “Primavera 1945 passavano gli americani… io mi ricordo. Fotografie di ieri e di oggi” che resterà aperta a Villa Cuturi a Marina di Massa fino al 30 agosto nel seguente orario: 18.00-21.00 e venerdì e sabato 18.00-23.00.

Progetto nato da un’idea di Marco Alberti.




Venti mesi per la Libertà

mostra fotograficaMercoledì 19 agosto alle ore 21.00, inaugurazione della mostra “Venti mesi per la Libertà nella provincia di Massa Carrara”, presso il Rifugio Antiaereo della Martana. Un percorso per immagini rivolto a quanti sono interessati a conoscere quanto avvenuto dal settembre del ’43 alla Liberazione di questa area nell’aprile del ’45. L’iniziativa a cura Anpi di Massa e Istituto Storico della Resistenza Apuana è patrocinata dal Comune di Massa e dalla provincia di Massa Carrara.

La mostra è aperta dal mercoledì alla domenica dalle 21.00 alle 24.00 fino al 12 settembre.




71° Anniversario dell’Eccidio del Padule

Programma delle Commemorazioni unitarie

Sabato 22 agosto 2015

Ore 10.00 Mu.Me.Loc. Museo della Memoria Locale, Cerreto Guidi – Esposizione dei lavori realizzati dagli studenti delle Classi Terze della Scuola Media “Leonardo da Vinci” di Cerreto Guidi sul tema dei diritti umani, tratti dal progetto didattico “Per una Toscana Terra di Pace – I diritti umani

Visite Guidate gratuite al Museo e proiezione video a rotazione

Domenica 23 agosto 2015

Ore 9.30 – Piazza XXIII Agosto, Stabbia – Deposizione corona di alloro in memoria dei Caduti

Ore 10.00 Ritrovo Autorità, Gonfaloni, Cittadini, presso il Giardino della Meditazione, Stabbia

Ore 10.15 – Inizio Cerimonia – Introduzione musicale a cura dell’Associazione RamiMusicali

Ore 10.30 – Saluti ed intervento introduttivo del Sindaco di Cerreto Guidi Simona Rossetti

Ore 10.40 – Santa Messa

Ore 11.25 – Ricordi e testimonianze dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime dell’Eccidio del Padule di Fucecchio. A seguire: Intervento dell’Onorevole Dario Parrini

Ore 11.40 – Brevi letture di brani e poesie, a cura di una rappresentanza delle Classi Terze della Scuola Media “Leonardo da Vinci” e dell’Associazione teatrale “La Maschera” (Progetto didattico “Per una Toscana Terra di Pace – I diritti umani

A seguire: intervento del Dottor Stefan Schneider, Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Germania

Ore 12.00 – Commemorazione Ufficiale, a cura del Professor ADRIANO PROSPERI

Ore 12.40 – Apposizione targa intitolata a LIVIO LENSI, a cui si deve l’intitolazione del “Giardino della Meditazione

Deposizione Corona di alloro

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Ore 18.00 – Chiesa di Santa Liberata, Cerreto Guidi – Inaugurazione affresco realizzato dall’Artista Massimo Callossi Ore 19.00 – Concerto musicale a cura dell’Associazione RamiMusicali

Ore 20.00 – Chiusura manifestazione

Infine … Venerdì 28 agosto

Ore 21.30 – Circolo ACSI “XXIII Agosto”, Stabbia – Spettacolo teatrale “Gente di Padule“, a cura dell’Associazione Culturale Mimesis