Gente di Padule

Il Comune di Cerreto Guidi organizza, in collaborazione con l’Associazione Mimesis, in occasione del 71° anniversario dell’Eccidio del Padule di Fucecchio, lo spettacolo teatrale “GENTE DI PADULE” di e con Rosanna Magrini e Stefano Tognarelli.
Lo spettacolo si terrà venerdì 28 agosto, alle ore 21.30, presso il Circolo ACSI “XXIII Agosto” in Via Provinciale Francesca, 108 a Stabbia.

“Questa è la storia di Gente di Padule, gente considerata disdicevole al pari dello stesso ambiente umido in cui viveva. Questo è quello che pensava Annibale durante la seconda guerra punica. D’altronde Annibale ci aveva perso un occhio e tutti i suoi elefanti. Ma questa è anche la storia di un armadio, un armadio marrone scuro. Le due ante rivolte verso il muro, forse perché a nessuno venisse in mente di aprirlo o forse per un atteggiamento di vergogna. Un attore, un’attrice e un musicista racconteranno questa storia, la storia della Gente di Padule, di un armadio e di una giustizia che ha dovuto aspettare sessant’anni”.

Le musiche dal vivo saranno suonate da Marco Bellagamba; l’organizzazione è curata da Eloisa Pierucci.

Per ulteriori informazioni: info@mimesis-cultura.org; www.mimesiscultura.blogspot.it, FB – alla pagina “Associazione Culturale Mimesis”.




71° Anniversario della Liberazione di Sesto Fiorentino

La Bandabardò in concerto per la festa della Liberazione di Sesto Fiorentino. “L’improbabile tour” della band toscana, dopo aver percorso l’Italia in lungo e in largo, si ferma in piazza Vittorio Veneto il primo settembre per un concerto gratuito. Una grande festa, dalle 21.15, fatta di danze, sorrisi e cori come nella migliore tradizione “bardozziana”.

Con 20 anni di attività e più di mille concerti in tutto il mondo, la Bandabardò si conferma una delle live band più amate e vitali di Italia, tanto che SKY Arte ha dedicato loro un docufilm per i vent’anni di attività: “Bandabardò – Un mistero italiano”, di e con Carlo Lucarelli.

Le celebrazioni per il 71° anniversario della Liberazione di Sesto Fiorentino inizieranno la mattina del primo settembre, alle 8.30, con la deposizione di corone ai Cippi e al Cimitero Maggiore. Seguirà, alle 9.30, la Messa in memoria dei Caduti alla Pieve di San Martino e il corteo per le strade cittadine con la deposizione di corone ai monumenti ai Caduti e al Partigiano in piazza Vittorio Veneto. Interverranno il Commissario prefettizio del Comune di Sesto Fiorentino, Antonio Lucio Garufi, il presidente Anpi di Sesto Fiorentino, Roberto Corsi, e il direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Matteo Mazzoni.




L’inventariazione dell’Archivio dell’ex Ospedale psichiatrico San Niccolò

La storia dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò e della sanità senese rivive dallo studio e catalogazione dei documenti dell’archivio della USL7 di Siena. E’ questo il progetto realizzato dall’Azienda che, tramite “Giovani Si” della Regione Toscana e “Garanzia Giovani”, ha selezionato due tirocinanti, Francesca Roggi e Giovanni Malpelo, per la ricognizione, il riordino e l’inventariazione del patrimonio archivistico e documentale della USL7. Il progetto, seguito da Alberto Gazzarri Referente Aziendale per il patrimonio storico-artistico, culturale e scientifico, è di notevole importanza per lo studio dell’evoluzione storico-scientifica e socio-culturale della sanità pubblica senese.

L’archivio storico di maggiore consistenza è proprio quello dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò, che rappresenta la traccia più fedele per conoscere la storia e il ruolo di questo particolare ente. Da circa quindici anni, infatti, la vicenda degli ospedali psichiatrici in Italia è diventata sempre più un fatto di interesse non solo per una ristretta cerchia di studiosi, ma una vera e propria risorsa per la storia della medicina e della sociologia nel nostro Paese. L’archivio storico dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena presenta caratteri di estrema completezza cronologica e di straordinaria ricchezza di contenuti rispetto ad altri archivi di strutture simili esistenti sul territorio nazionale.

Il fondo archivistico, conservato in un locale dell’Azienda all’interno dell’ex villaggio manicomiale, è costituito dalla documentazione sanitaria prodotta dall’Ospedale Psichiatrico durante la sua attività, dal 1818 al 2000, e comprende più di 50.000 cartelle cliniche dei pazienti ricoverati presso l’Ospedale, le Ville di Salute e l’Istituto Medico Psico-Pedagogico “A. D’Ormea”. L’archivio comprende anche un fondo fotografico, costituito da circa 20.000 fotografie di pazienti suddivise tra uomini e donne, per un arco cronologico che va dal 1915 al 1969. Altro materiale è stato individuato nell’attuale deposito di archivio corrente a Colle Val d’Elsa. Oltre a catalogare la documentazione di archivio, i due tirocinanti svolgono un’attività di supporto a giovani studenti, ricercatori e professori per le loro ricerche.

L’accesso all’archivio è libero e aperto a chiunque ne faccia motivata richiesta al responsabile aziendale del Patrimonio storico-artistico, culturale e scientifico, il dott. Alberto Gazzarri, nel rispetto del regolamento interno e delle norme che regolano la consultabilità degli archivi. A tal proposito l’Azienda ha recentemente provveduto alla realizzazione di un apposito box per permettere la consultazione dei documenti presenti nell’archivio secondo le prescrizioni indicate dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana.

Fonte: USL 7 – Ufficio stampa




“Una manciata di muri e tutti”, una serata della memoria a Pieve Santo Stefano

amanciataSabato  22 Agosto, alle ore 21,30, nel 70° anniversario dalla fine della più sanguinosa guerra che la storia dell’uomo ricordi, l’Archivio diaristico Nazionale in collaborazione con il Comune di Pieve Santo Stefano organizza una serata della MEMORIA, nella quale saranno protagoniste le voci dei testimoni della distruzione di Pieve Santo Stefano, avvenuta per mano dei tedeschi nell’infausto Agosto 1944.
Sarà la recentemente rinnovata piazzetta delle Logge del Grano ad ospitare i ricordi dell’epoca, con le voci dei testimoni, le letture e le immagini dell’Archivio Fotografico Livi, già oggetto del famoso libro fotografico “Il Paese Cancellato”.
Il titolo della serata “UNA MANCIATA DI MURI E TETTI” è quanto mai significativo nel ricordare l’immane livello di distruzione che Pieve ha subito.
Oltre il 95 per cento riconosciuto, che è valso al Comune  il riconoscimento della “croce di guerra” al valor militare, evento rarissimo che dimostra ulteriormente quale tragedia subì Pieve ed il suo territorio, oltre alle perdite in vite umane , avvenute in svariati efferati eventi, succedutisi nell’Estate ’44 nel territorio di Pieve,  e dalle continue esplosioni di mine che si sono succedute per molto tempo anche dopo la fine del conflitto mondiale, con ulteriori lutti.
E probabilmente non è una coincidenza che proprio nel paese che ha visto un così elevato livello di distruzione della propria storia, del proprio passato, sia sorto e prosperato così mirabilmente l’Archivio Diaristico Nazionale, che preserva con cura proprio le memorie di tutti, soprattutto della gente comune.
Un Archivio che sta avendo riconoscimenti culturali sempre più importanti ed elevati da tutte le parti del mondo , un Archivio che però, meritoriamente, non dimentica il proprio Paese, favorendo ed organizzando manifestazioni della Memoria Condivisa come questa in programma il prossimo 22 Agosto.



Notti d’estate alla Mostra a Massa

Venerdì 21 agosto alle ore 21,15, alla Mostra della Resistenza Città di Massa 1943-1945, sarà presentata la Cineteca Dell’Amico, un progetto a cura di Evandro e Lia Dell’Amico. Dopo i saluti istituzionali sarà proiettato il filmato “L’elmetto di Fritz”.

In allegato il programma dettagliato dell’evento.




Associazione G. Borsi: un ciclo di conferenza sulla storia livornese del ‘900

giosue-borsi-1L’Associazone Culturale “GIOSUE’BORSI” di Livorno nell’ambito della kermesse “TOCCA LE STELLE A MONTENERO” (Livorno) organizza un ciclo di conferenze e visite guidate sulla storia livornese del ‘900. Le conferenze avranno luogo presso il Ristorante Conti, piazza del Santuario 17, a Montenero Alto. Questi i prossimi appuntamenti:

Lunedì 24 Agosto, ore 18,15:
“Giosuè Borsi e i livornesi alla Grande Guerra anticipazione di una mostra a cura di Carlo Adorni e Paolo Pasquali
Ore 19,30: Visita Guidata al Famedio di Montenero

Mercoledì 26 Agosto, ore 18,15:
“Lo sbarco all’Elba durante la seconda Guerra Mondiale”
a cura di Giuliano Ott

Giovedì 27 Agosto, ore 18,15:
“Era necessario ed inevitabile entrare in guerra nel 1915?
Introducono e partecipano al dibattito Attilio Palmerini e Paolo Pasquali
Moderatrice Nicoletta Borgioli

Venerdì 28 Agosto, ore 18,15:
“Enrico Mayer, grande educatore livornese” a cura di Giovanni Giorgetti

Lunedì 31 Agosto, ore 18,15:
“La Banda Bonnot… …fu così che l’automobile entrò nel mondo del crimine”
A cura di Giuseppe Giovannetti

 




A Bolgheri si parla e si proietta il film “In nome del popolo italiano” di Dino Risi

innimeProsegue il ciclo di incontri Un ospite fantastico: corso per restare umani, la serie di incontri che Bolgheri Art presenta per tutto il mese di agosto nel giardino del Centro Civico di Bolgheri (Livorno). Omaggio per i 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, gli incontri hanno per ogni serata un tema e un personaggio che, in maniera trasversale, dovrà continuare il discorso pasoliniano, senza nessuna forma di barriera o censura.  Il settimo e penultimo incontro è in programma martedì 25 agosto alle 21.30 (con ingresso libero) e sarà dedicato alla sceneggiatura edita da Erasmo In nome del popolo italiano. Ospite: Massimo Ghirlanda, tema: “Come giudicare noi stessi”. Seguirà la proiezione del film.




Casole D’Elsa. Come cambia un piccolo paese con la guerra

casole_mostra1Casole 1944-2015 trae ispirazione dal progetto fotografico di Julien Knez, che sul Corriere della Sera mostrava come è cambiata Parigi negli ultimi cento anni. Allo stesso modo, l’Anpi di Casole d’Elsa ha voluto dar vita a una serie di fotografie che mostrasse come il paese è cambiato a causa della Seconda Guerra Mondiale.
Immagini appartenenti ad alcune famiglie casolesi sono state sovrapposte a fotografie che mostrano gli stessi luoghi oggi, dando vita a scenari surreali dove il passato si mischia col presente. All’interno di questo percorso capita quindi di vedere passanti sotto la Porta Rivellino (che ormai non esiste più), bambini che giocano davanti al comune insieme alle camicie nere, ragazze in bianco e nero con abiti di una volta nella piazza di oggi e così via.

Le quindici foto che fanno parte del percorso espositivo sono state presentate il 4 luglio scorso al Teatro Bargagli di Casole d’Elsa, in occasione del 71° anniversario della Liberazione casolese. In questo momento, possono essere osservate presso la sede della Cgil di via Casolani, dove resteranno fino a settembre, ma verranno ospitate in futuro anche in altri locali del territorio.

fonte: Valdelsa.net