A Niccioleta “Cronache di guerra: la strage dei Minatori”

Niccioleta 4 dicembreAnche quest’anno il Comune di Massa Marittima celebra il 4 dicembre, giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori. Lo fa con un incontro nella Saletta Centro Sociale di Niccioleta alle ore 17 in compagnia di Katia Taddei ricercatrice che parlerà del suo recentissimo libro “Cronache di guerra: la strage dei Minatori”. Il 13 e 14 giugno del 1944, 83 minatori furono prelevati dalla miniera di Niccioleta, portati a Castelnuovo Val di Cecina e fucilati. Katia Taddei, allieva di Paolo Pezzino dell’Università di Pisa, negli anni Novanta ha condotto una serie di ricerche con interviste dirette ai discendenti dei minatori uccisi, pubblicate nel volume Coro per voci sole. Ma con quelle interviste la Taddei non ha esaurito le ricerche, anzi, negli anni si sono aperti nuovi filoni e sono emersi nuovi indizi che la ricercatrice ha seguito e che hanno portato alla stesura di questa sua nuova pubblicazione.

La serata sarà introdotta da Luciana Rocchi, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Grosseto, esperta degli eventi che si sono susseguiti in Maremma durante la Resistenza e la Liberazione. Al termine dell’evento, curato dalla Biblioteca Comunale G. Badii di Massa Marittima, sarà possibile cenare presso il Bar Insieme, sempre in Piazza della Miniera. Il menù sarà fisso ad un costo di 15 Euro.

È preferibile prenotare chiamando o inviando un sms al numero 338. 2131786.




Premio “Ivano Tognarini” per tesi di dottorato in Storia contemporanea bandito dall’ISRT per onorare il suo ex presidente.

L’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, d’intesa con la famiglia Tognarini e con il patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana, promuove un premio per tesi di dottorato in Storia contemporanea al fine di onorare la memoria, l’opera scientifica e l’impegno civile del prof. Ivano Tognarini, Presidente dell’Istituto dal 2000 alla sua scomparsa nel marzo 2014. Docente di storia moderna all’Università degli studi di Siena, Ivano Tognarini si occupò anche intensamente di storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi dell’antifascismo, della guerra mondiale, delle stragi nazifasciste e della Resistenza. Attento alle esigenze della società civile, egli dedicò sempre grande cura nell’attività di ricerca e divulgazione delle conoscenze storiche, rivolgendo una specifica attenzione ai giovani, e svolse un’attenta opera di conservazione e promozione delle memorie dei territori e delle città della Toscana. Con questa iniziativa, nel ricordarne la figura, si intende quindi riconoscere il valore della ricerca storica quale lievito di crescita culturale della nostra società e in particolare di una cittadinanza attiva e consapevole.

The Istituto Storico della Resistenza in Toscana, in agreement with the Tognarini family and with the patronage of the Consiglio Regionale della Toscana, intends to establish an award for a doctoral thesis in Contemporary History to honour the memory, the scientific work, and the civic and social commitment of Professor Ivano Tognarini, who served as President of the institute from 2000 until his death in March 2014. Professor of Modern History at the University of Siena, Ivano Tognarini investigated widely also in contemporary Italian history, with a specific focus on antifascism and Resistance movement, world war two and civilian massacres. He always cared for to the dissemination of the historical knowledge with a specific attention to the younger generations. He worked tirelessly to preserve and promote the memories of the communities and towns of Tuscany. With this initiative in his memory, we mean to acknowledge the value of historical research as a pillar of cultural growth of our society and in particular of an active and conscious citizenship.

In allegato il testo del Bando in italiano e inglese.

Termine per la presentazione delle domande: 29 febbraio 2016




Centenario del Comune di Rufina: eventi celebrativi per tutto dicembre

Entrano nel vivo le celebrazioni per i 100 anni dalla nascita del Comune di Rufina. Molti saranno gli eventi che caratterizzeranno il mese di dicembre: si inizierà già da mercoledì 2 dicembre alle 21 al Piccolo Teatro di Rufina dove si terrà il Consiglio Comunale congiunto Pelago-Rufina che sarà presieduto dal Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani. L’ordine del giorno del Consiglio prevede la premiazione dei Sindaci e dei Presidenti del Consiglio Comunale, saranno presentati i “Ritratti nella storia” ovvero alcuni dipinti che ritraggono i sindaci di Rufina a Cura dell’Associazione Cassiopea e la proiezione del video “Cento anni in Comune”. Saranno infine consegnate le pergamene celebrative a dipendenti ed amministratori ed anche ad ex dipendenti ed ex amministratori.
Molto intenso anche il programma di sabato 5 dicembre, alle 11,30 in piazza Umberto I sarà piantato il nuovo albero che sostituirà quello appena tagliato per ragioni di sicurezza e sotterrata una “Capsula del tempo” con vari oggetti della nostra epoca, che verrà dissotterrata tra 50 anni.
Alle 20 nella sede della Misericordia in via Luciano Celli si terrà la “Cena per i 100 anni del Comune di Rufina” il cui ricavato servirà per l’acquisto di una nuova ambulanza.
Domenica 6 dicembre, ci sarà una presenza prestigiosa a Rufina, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti che sarà nel paese della Valdisieve a partire dalle 10,30 in Villa Poggio Reale, alla Cerimonia di premiazione di personalità di Rufina che con loro impegno in vari ambiti, culturale, istituzionale e professionale, hanno raggiunto importanti traguardi in Italia e nel mondo.
Sempre durante la cerimonia sarà anche inaugurata l’opera “Colori e Trazione” del Maestro Alessandro Parrini.
Sabato 19 dicembre alle 10,30 nel giardino pubblico di via Calamandrei sarà inaugurato “La vite” dell’artista Simone Scopetani, monumento dedicato ai 100 anni del Comune, realizzato con il contributo economico del Rotary Club Firenze Valdisieve. Alle 16 al Circolo Arci ci sarà l’inaugurazione della mostra fotografica “Con le nostre mani” storia del Movimento Circolistico delle Case del Popolo a cura di Enrico Chiavacci.




Presentazione del volume “Diventare archivisti”

Giovedì 10 dicembre, alle ore 16,30, presso la Soprintendenza Archivistica della Toscana (via Ginori 7, Firenze), si terrà la presentazione del volume di Federico Valacchi Diventare archivisti. Competenze tecniche di un mestiere sul confine (Milano, Bibliografica, 2015).

Emilio Capannelli e Ilaria Pescini ne parleranno con l’autore.
Coordina Monica Valentini.




Diffondere la cultura visiva. L’arte contemporanea tra riviste, archivi e illustrazioni

Da giovedì 10 a sabato 12 dicembre presso la Scuola Normale Superiore di Pisa si terrà un convegno dal titolo “Diffondere la cultura visiva: l’arte contemporanea tra riviste, archivi e illustrazioni”; la storia dell’arte dalla fine dell’Ottocento agli anni Ottanta del Novecento sarà letta attraverso fonti inedite, coniugando metodologie e sistemi di analisi multidisciplinari: critica storico-artistica, letteratura, semiotica, arti visive.

PROGRAMMA

Giovedì 10 dicembre

Mattina (ore 9.30)

Saluto di FABIO BELTRAM (Direttore della Scuola Normale Superiore), introduzione ai lavori
GIULIO ANDREOLETTI, GIORGIO BACCI, ANDREA FICINI (Scuola Normale Superiore) Acquisire l’arte: presentazione generale del progetto e della banca dati
PAOLA PALLOTTINO (Università di Macerata) L’illustrazione, Bertieri e Il Risorgimento Grafico

11.00 – 11.15: pausa caffè
MIRIAM FILETI MAZZA (Scuola Normale Superiore) Il Risorgimento Grafico e il “Patto della bellezza”: questioni di estetica

ELENA MIRAGLIO (Scuola Normale Superiore) Il Risorgimento Grafico: Educazione al “senso artistico” tra editoria per l’infanzia e libro scolastico
TIZIANA SERENA (Università degli Studi di Firenze) Fotografia e fotografie in Il Risorgimento Grafico
Collaborare con il progetto: il ruolo della BNCF (MARIA LETIZIA SEBASTIANI)

Chair: MASSIMO FERRETTI (Scuola Normale Superiore)

Pomeriggio (ore 15)

MARCELLO CICCUTO (Università degli Studi di Pisa) Cardarelli e Morandi: i segni verbo-visivi della Metafisica

ANTONELLO PERLI (Université Nice Sophia Antipolis) Ut pictura poesis. La poetica visiva di Sbarbaro

VERONICA PESCE (Università degli Studi di Genova) La cultura visiva espressionista di Boine

MATTEO NAVONE (Università degli Studi di Genova) Le Kleksografie poetiche di Corrado Govoni
17.00 – 17.15: pausa caffè
LEO LECCI (Università degli Studi di Genova) Modelli di grafica modernista nella Riviera Ligure e nella comunicazione pubblicitaria dell’olio Sasso

ANDREA LANZOLA (Università degli Studi di Genova) Mario Novaro e la corrispondenza con gli illustratori della Riviera Ligure: per un possibile dialogo tra testi e immagini

Collaborare con il progetto: il ruolo della Fondazione Mario Novaro onlus (MARIA NOVARO)

Chair: GIORGIO BERTONE (Università degli Studi di Genova)
Venerdì 11 dicembre
Mattina (ore 9.30)

EVANGHELIA STEAD (Université de Versailles Saint-Quentin) Quelques approches et comparaisons des périodiques en Europe

DAVID SKILTON (Cardiff University) The Illustrated Novel of English Life in the 1860s: how the conventional introduces the modern

MICHAEL ZIMMERMANN (Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt) La morte di Giovannni Segantini: una storia mediale dalla stampa internazionale contemporanea alla psicanalisi (1899-1921)

11.00 – 11.15: pausa caffè

DONATA LEVI (Università degli Studi di Udine) Allestimenti museali nelle riviste di primo Novecento

ALESSANDRO DEL PUPPO (Università degli Studi di Udine) Parole senza immagini, immagini senza parole. Alcuni casi novecenteschi

FLAVIO FERGONZI (Università degli Studi di Udine) Artisti e uso visivo dei periodici: qualche caso di discussione

Collaborare con il progetto: il ruolo del Mart (PAOLA PETTENELLA)

Chair: MARIA GRAZIA MESSINA (Università degli Studi di Firenze)

Pomeriggio (ore 15)

GIORGIA GASTALDON (Università degli Studi di Udine) Fonti di arte americana in Italia tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta
DENIS VIVA (Università degli Studi di Udine) L’immagine dello spazio. Dal 1967 a ritroso: fotografia di ambienti e installazioni sulle riviste d’arte italiane
DUCCIO DOGHERIA (Mart) Magazine as artwork. Riviste d’artista e fonti documentarie dall’Archivio del ‘900 del Mart

16.30 – 16.45: pausa caffè

GIORGIO BACCI (Scuola Normale Superiore) Ingaggiare le immagini: il caso di Lotta Poetica

Collaborare con il progetto: il ruolo dell’Archivio Storico Adriano Salani Editore (MARIAGRAZIA MAZZITELLI)

Collaborare con il progetto: il ruolo dell’Archivio Storico Giunti Editore (ALDO CECCONI)

Chair: BARBARA CINELLI (Università degli Studi Roma Tre)
Sabato 12 dicembre
Mattina (ore 9.30)

NUNZIO RUGGIERO (Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli) Pica, Croce e il Filologico. Note in margine a un carteggio inedito

LUCA QUATTROCCHI (Università degli Studi di Siena) Vittorio Pica e l’architettura modernista

LIVIA SPANO (Università degli Studi di Siena) “Solidità dell’insieme, eleganza della linea, bellezza delle superfici”: Basile-Ducrot, Quarti e il mobile moderno italiano secondo Vittorio Pica

11.00 – 11.15: pausa caffè

CLAUDIO PIZZORUSSO (Università per Stranieri di Siena) Libero Andreotti, Vittoria Pica e Rodin: un’incomprensione d’eccezione
DAVIDE LACAGNINA (Università degli Studi di Siena) Un’altra modernità. Vittorio Pica e la Galleria Pesaro (1919 -1929)

Chair: ENRICO CRISPOLTI (Università degli Studi di Siena)

Saluti finali




Presentazione del libro “La mezzadria nel Novecento”

Mercoledì 9 dicembre a Palazzo Sozzifanti – vicolo dei Pedoni (angolo via Abbi Pazienza), alle ore 17:00:

Presentazione del volume di Stefano Bartolini
La mezzadria nel Novecento. Storia del movimento mezzadrile tra lavoro e organizzazione

Con un saggio di Francesca Perugi, Racconti di vita e di lotta. Storie di mezzadri pistoiesi

Saluto di Sergio Frosini, Presidente Fondazione Valore Lavoro
Intervengono:
Elisa Castellano, Fondazione Di Vittorio – Roma
Giovanni Contini, Presidente Associazione Italiana di Storia Orale
Pietro Causarano, Università degli Studi di Firenze
Samuele Bertinelli, Sindaco di Pistoia

Introduce e coordina
Gessica Beneforti, Segretaria generale CGIL Pistoia

Saranno presenti gli Autori

L’esposizione “La mezzadria nel Novecento. Lavoro, storia, memoria” con la sezione speciale “Gli artisti pistoiesi e il lavoro dei campi”, visitabile gratuitamente sempre in Palazzo Sozzifanti è prorogata al 9 dicembre.




Anghiari a fuoco! Il salvataggio della città dalle distruzioni naziste nel 1944

Sabato 5 dicembre, alle ore 17,30 presso la Biblioteca di Anghiari si terrà un incontro con Santino Gallorini.

Verranno illustrati alla cittadinanza i risultati delle ricerche storiche sulla Banda del Russo, sul rapimento del colonnello tedesco Maximilian von Gablenz e sul mortale pericolo corso da Anghiari, salvata all’ultimo momento grazie al coraggio del partigiano Gianni Mineo e all’azione di altri personaggi.

Tra la fine dell’inverno e la primavera 1944, sulle montagne sopra Anghiari si formò una banda partigiana di pochi elementi (verso la fine di giugno arrivò a circa 25), in massima parte locali, pochissimi slavi, qualche italiano sbandato, un disertore tedesco. Essa era comandata da uno strano personaggio, alquanto giovane, soprannominato “il Russo”.

Questo Russo, che forse si chiamava Vassili (Basilio), era un personaggio molto ideologizzato, molto duro, prepotente, amante del vino, spesso violento. Guidava la banda con pugno di ferro e la portava a compiere azioni non condivise dalla maggioranza dei suoi membri, quali furti, estorsioni, rapine, violenze e perfino uccisioni di “sospette spie”.

Inutili tutti i tentativi messi in atto dal Comando della XXIII Brigata garibaldina “Pio Borri”, per tentare di inquadrarla nei suoi ranghi nonché controllarne e coordinarne le azioni.

Il 26 giugno 1944 la banda del Russo rapì lungo la via della Libbia, poco distante dal Ponte di Sigliano, il colonnello tedesco Maximilian von Gablenz e il suo aiutante.

La reazione tedesca fu immediata e decisa: centinaia di ostaggi fermati e rinchiusi nella Chiesa della Chiassa, ma anche ad Anghiari e Ponte alla Piera. Affissione di bandi con un ultimatum di 48 ore, che minacciava la fucilazione di tutti gli ostaggi assieme all’incendio e alla distruzione del centro storico di Anghiari, oltre agli abitati di Montauto, Chiassa e Borgo a Giovi.

Ad Anghiari la maggior parte della popolazione fuggì via, trascinandosi dietro quello che poteva, compresi materassi e coperte.

Vennero fatti vari tentativi, per convincere il Russo a rilasciare il colonnello e il suo collaboratore, ma senza risultati. Il Russo continuava a ripetere: «anche se bruciare tutta Italia io non lasciare».

Il 28 giugno, alla scadenza dell’ultimatum, il Russo e la sua banda erano a San Piero di Anghiari, a mangiare, bere e gozzovigliare.

Fu grazie all’intuizione del Comandante della “Pio Borri”, capitano Rosseti, che si giunse ad una soluzione. Rosseti spedì il sottotenente partigiano Gianni Mineo, di Bagheria (PA) al Comando tedesco della Chiassa per chiedere uno spostamento della scadenza dell’ultimatum di almeno 24 ore. Mineo, coraggiosamente andò alla Chiassa e riuscì a far spostare l’ultimatum. Si recò poi sulle montagne di Anghiari alla ricerca del Russo, che trovò a Montemercole.

Ci volle una lunga, laboriosa e paziente trattativa tra Gianni Mineo e il Russo. Mineo scrisse poi di essere stato aiutato nel buon esito della mediazione da due uomini del russo: Altero Scimia detto “Tigre” e Giuseppe Rosadi detto “Barba”. Alla fine il Russo consegnò a Mineo i due tedeschi. I partigiani Giuseppe Rosadi e Bruno Zanchi collaborarono nel riaccompagnarli verso la Chiassa.

Quando Mineo, Rosadi, il colonnello von Gablenz e il suo aiutante arrivarono alla Chiassa, l’ultimatum era già scaduto da poco tempo e i primi prigionieri erano già stati portati fuori dalla chiesa per essere fucilati.

Il suono delle campane a festa mise fine all’incubo durato tre giorni e sancì sia la salvezza degli ostaggi, che quella di Anghiari.

Una drammatica vicenda, stranamente dimenticata dalla storiografia ufficiale, ma ben viva nella memoria di coloro che la vissero in prima persona.




Il convegno Istoreco: “Fughe e ritorni. Agricoltura e rinascita delle campagne nell’Alta Maremma dal boom economico a oggi”

fughe-e-ritorniL’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco) e la Società Storica dell’Alta Maremma (SoSAM), in collaborazione con le Amministrazioni interessate, propone per il 5 dicembre 2015 una giornata di riflessione sul paesaggio agricolo e sull’economia del territorio meridionale della provincia labronica, in particolare dei Comuni di Suvereto e di Castagneto Carducci presi in esame come particolarmente esemplificativi per alcune trasformazioni virtuose del comparto agricolo. Il convegno dal titolo “Fughe e ritorni. Agricoltura e rinascita delle campagne nell’Alta Maremma dal boom economico a oggi”, organizzato da Catia Sonetti, direttore Istoreco e Rossano Pazzagli, presidente SoSAM, si svolgerà in mattinata al Museo dell’Arte Sacra  di Suvereto – in concomitanza con la Sagra del Cinghiale – e nel pomeriggio al Teatro Roma di Castagneto.

A partire dagli anni Ottanta cominciano – prima in sordina e poi sempre con più decisione – importanti trasformazioni all’interno della proprietà terriera e nella modalità di esercizio dell’agricoltura e di gestione del territorio. I soggetti che operano sul territorio e che modellano il paesaggio per arrivare a ciò che oggi vediamo, in parte arrivano da energie interne al territorio stesso, in parte provengono da fuori e attraverso traiettorie diverse e diverse motivazioni si installano in questa parte di provincia fino a divenire dei veri protagonisti della ricchezza prodotta attraverso anche la scelta di una diversificazione di prodotti.

«Poco dopo la chiusura dell’Expo – afferma Catia Sonetti – abbiamo deciso di tornare sui temi dell’agricoltura in chiave locale, perché siamo convinti che fare agricoltura in un modo piuttosto che in un altro, non è solo una scelta economica ma è anche una scelta culturale che arricchisce tutti e che richiede politiche adeguate e governo dei processi».

È prevista anche una sezione di testimonianze dirette da parte delle imprese, oltre alle relazioni di studiosi che inquadreranno il percorso in un quadro di riferimenti storici ed economici accurati e diversificati.

Il programma completo

Sabato 5 dicembre

Suvereto – Museo di arte sacra – ore 10.00

Saluti istituzionali

Luciano Iacoponi (Università di Pisa), Trasformazioni agrarie e rapporto con gli enti pubblici

Giovanni Contini (Sovrintendenza Archivistica per la Toscana), La mezzadria

Catia Sonetti (Istoreco Livorno), Le sirene della grande fabbrica

Daniela Poli (Università di Firenze), La pianificazione del paesaggio agrario

Castagneto Carducci – Teatro Roma – ore 15.00

Saluti istituzionali

Rossano Pazzagli (Università del Molise), Mutamento economico e  paesaggio agrario nell’Alta Maremma

Stefano Gallo (Istoreco Livorno), Il contributo del “lavoro mobile” nell’agricoltura toscana

Giancarlo Querci (studioso di storia locale), La mezzadria a Castagneto: le radici del paesaggio contemporaneo

Enrico Caracciolo (fotografo e scrittore), La promozione turistica del territorio fra tradizioni rurali e nuova agricoltura pianificazione del paesaggio agrario

Tavola rotonda coordinata da Rossano Pazzagli con la presenza di Roberto Tinagli, produttori agricoli, amministratori locali, rappresentanti di associazioni di categoria e sindacati