Un Partigiano di nome Annibale

Nato a Pistoia (Santomato) il 19 gennaio 1922, figlio di Leonardo e Capponi Maria Ida, Annibale Trinci ottiene la licenza elementare, contadino poi elettricista e operaio alla fabbrica pistoiese San Giorgio dall’ottobre del 1939, iscritto alla CGIL dove si compie la sua educazione di classe, in quella che negli anni ‘40 era una fucina di militanti operai comunisti. Nel 1941 Trinci è chiamato alle armi all’Elba a Portoferraio nel genio foto elettricisti; partecipa dal 18 novembre 1942 al 21 gennaio 1943 alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo con la 105a Compagnia mista genio mobilitato e poi dal 7 febbraio 1943 al luglio 1943 e dal 9 agosto 1943 all’8 settembre 1944 nelle operazioni nel Mediterraneo per la difesa della patria a copertura costiera con la 105a Compagnia Mista Genio Mobilitato.

Dal 22 marzo 1944 per ordine della dirigenza della San Giorgio è trasferito nella sede di Cambiano, vicino Torino, da lì inizia la sua esperienza da partigiano con il nome di battaglia “Marco Polo”. È a Cambiano che Annibale incontra Giordano Bruschi e Olga Arcargioli. Giordano, di origine pistoiese, si era diplomato in ragioneria a Genova ed era stato assunto a 19 anni alla San Giorgio di Cambiano, introdotto dallo zio, il primo settembre 1944 come impiegato contabile per i settori della mensa e del magazzino; nonostante la giovane età diverrà ben presto, con il nome di battaglia “Giotto” commissario politico della 30a Brigata delle SAP “Capriolo”. Olga, in fabbrica dal primo luglio 1943 come impiegata stenodattilografa, anche lei diciannovenne, si ritrova nel tumulto della guerra e diventa una fida staffetta.
A Cambiano s’incontrano due classi operaie: una proveniente da Pistoia, l’altra da Sestri Ponente. I pistoiesi erano diretti da Trinci e Niccolai, impiegato originario di San Marcello. Il gruppo genovese era un nucleo storico nato in seno all’esperienza di “Soccorso Rosso” nel 1936 che aveva dato vita alla solidarietà ai compagni impegnati nella guerra civile in Spagna. La fabbrica genovese aveva una peculiarità: non aveva dirigenti fascisti, ma due ebrei, che non avevano mai fatto discriminazioni nell’assunzione di antifascisti. A Cambiano, fabbrica di armi di precisione, i BGS, arrivano quindi operai già politicizzati.

annibale e amiciDal 1o settembre 1944 Annibale Trinci s’iscrive al Fronte della Gioventù per l’indipendenza nazionale e la libertà nel comitato regionale Piemontese, nella sezione di Torino, VI zona, la zona delle Langhe. In seguito è garibaldino della XIV divisione del Piemonte della brigata d’assalto Garibaldi “Luigi Capriolo”, guidata dal Comandante Kin. In pieno accordo con i compagni del P.C.I. fu deciso di inviare Trinci presso una formazione “Giustizia e Libertà”, a Pino d’Asti, vicino Cambiano, precisamente nella IX G.L. al Comando del Maggiore Alberti, con il preciso compito di formare entro queste bande delle cellule del Partito Comunista, e intanto stabilire solidi collegamenti fra il Partito e i partigiani.
Nel novembre del 1944 si assiste a un rastrellamento nazifascista d’ingenti dimensioni, le divisioni se pur a conoscenza dell’imminente attacco subiranno perdite e feriti. Il 20 novembre 1944 Annibale Trinci combatte ed è ferito nella battaglia di Aramengo, vicino ad Asti sulle colline del Monferrato. Riconosciuto combattente partigiano dalla commissione regione Piemonte, Annibale Trinci ha partecipato dal 3 settembre 1944 al 8 maggio 1945 in territorio metropolitano astigiano con la qualifica di Sergente Maggiore Capo con la formazione partigiana IX divisione “Giustizia e Libertà” comandata dal capitano Oreste Gastone Alberti, dal 6 settembre 1944 (già combattente nel Veneto nelle formazioni “Giustizia e Libertà” e della 1a divisione alpina) Divisione Pedro Ferreira, nella III “Brigata Montano”, nello specifico nella colonna “Biz”(Luigi), e sulla brigata “Domenico Tamietti”. Tra il febbraio e il marzo 1945, fa parte anche di gruppo gappista che si occupava di far saltare i binari della ferrovia, nella zona di Villa Stellone, una stazione a circa tre chilometri da Trofarello. Il 18 aprile 1945, durante lo sciopero, Trinci occupa militarmente Trofarello e Cambiano e arrestando i fascisti armati. Il 21 maggio 1945, riconosciutagli l’attestazione di buona condotta dal prefetto, è ammesso come volontario nella Polizia del Popolo. Trinci era stato anche nominato capo della polizia interna alla fabbrica per garantire l’integrità della fabbrica, a causa di furti nello stabilimento, e successivamente di preparare il materiale sui vagoni merci diretti a Genova e Pistoia.

Nell’ottobre del 1945 riprende servizio alla fabbrica San Giorgio di Pistoia. Nel 1950 Annibale si sposa con Roberta Giannini, dalla quale avrà le figlie Manuela e Tamara. Il 29 novembre 1951 a causa di un infortunio sul lavoro durante un cantiere in Abruzzo perde una gamba; inizia questa volta una lotta con l’ingiustizia burocratica per il riconoscimento dell’infortunio, tanto che si occuperà del caso anche il sindacalista comunista Giuseppe Di Vittorio. Nel 1955 è licenziato dalla fabbrica essendo considerato “non adatto ai lavori di stabilimento”. Per la sua passione e attività nel dopoguerra ricopre varie cariche, è dirigente dell’ANPI di Pistoia, dirigente dell’Associazione invalidi di Pistoia, dirigente PCI della sezione di Porta Lucchese. Muore il 1 agosto 1981.

Alice Vannucchi è ricercatrice presso l’Istituto storico della Resistenza e della società Contemporanea di Pistoia, è membro della redazione della rivista “Quaderni di Farestoria”, è docente nella scuola primaria dal 2007. Fra le sue pubblicazioni: Il rientro in città: il problema degli alloggi, in Pistoia fra guerra e pace a cura di M.Francini, I.S. R.Pt. Editore, 2005. Teorie di democrazia in Italia e Francia nel dopoguerra in “Quaderni di Farestoria”,anno VIII-n2 maggio –agosto 2006,pag.61-69. Le scuole di partito nel PCI di Togliatti.Il caso toscano (1945-1953) in “Quaderni di Farestoria”,anno XII-n 2- maggio –agosto 2010,pagg.33-45. Ha curato la mostra e il numero monografico Cupe Vampe: la guerra aerea a Pistoia e la memoria dei bombardamenti, ISRPt. Attualmente si occupa di storia sociale e storia dell’editoria.

Articolo pubblicato nel dicembre del 2015.




Il 23 gennaio a Capezzana un pranzo per sostenere l’Associazione italiana di storia orale

Sabato 23 gennaio alle 13 viene organizzato a Capezzana (Carmignano, Prato) un pranzo di finanziamentoper AISO, l’associazione italiana di storia orale, presieduta da Giovanni Contini.

L’associazione ha organizzato e sta organizzando appuntamenti scientifici molto importanti: tra le ultime iniziative un convegno in Sicilia sulla storia orale nel Sud e nelle isole (Catania-Modica, maggio 2015), un convegno a Trento sulle linee guida per un corretto uso delle fonti orali da un punto di vista etico e giuridico (Trento, Novembre 2015), la prima mostra sulla storia orale in Italia (Trento, Novembre 2015). Molte altre iniziative sono in cantiere, ma ha un grave problema legato alla scarsità delle sue risorse economiche.

I pochi finanziamenti che aveva avuto negli anni passati da parte di enti pubblici si sono del tutto prosciugati e dipende unicamente dalle scuole di formazione che organizza annualmente e dalle quote dei soci. Si tratta di introiti necessari ma insufficienti.

Per questo il pranzo: un sontuoso cous cous e dolci della tradizione siciliana.

Contributo minimo 30 euro a persona.

Gli interessati devono prenotare entro il 20 gennaio: gcontinib@tin.it




Via libera nei giorni scorsi a Grosseto per la Carta dei servizi del Sistema documentario integrato grossetano

Via libera nei giorni scorsi a Grosseto per la Carta dei servizi dello Sdig, Sistema documentario integrato grossetano, che riunisce quindici biblioteche del territorio provinciale. Ad approvare il documento che regolerà il servizio interbibliotecario, è stata la Commissione di sistema della rete documentaria, presieduta dall’assessore alla cultura di Roccastrada, Emiliano Rabazzi. “Il Sistema documentario integrato grossetano – spiega Emiliano Rabazzi – rappresenta uno dei principali contenitori culturali a livello provinciale e, grazie anche all’adesione alla rete documentaria della Regione Toscana, offre numerosi servizi e opportunità per i cittadini dei quindici Comuni grossetani e per la crescita culturale e sociale di tutto il territorio. L’approvazione della Carta dei servizi regolerà il suo funzionamento e i rapporti degli utenti con le biblioteche, gli archivi pubblici, gli enti e gli istituti che aderiscono alla rete documentaria Sdig. La Carta, in particolare, definirà la tipologia, la qualità e le modalità di erogazione dei servizi, oltre ai criteri di controllo messi a disposizione degli utenti”. “Organizzazione e regole sono importanti per garantire un servizio migliore agli utenti – aggiunge l’assessore alla cultura del Comune di Grosseto, Giovanna Stellini – perché è fondamentale essere presenti sul territorio con un’offerta di servizi il più possibile omogenei e riconoscibili. Insieme si può costruire un percorso utile a diffondere l’amore, ma anche l’opportunità della lettura”. Strutture aderenti e servizi dello Sdig. Le quindici biblioteche comunali che aderiscono al Sistema documentario integrato grossetano sono, oltre a quella del capoluogo, quelle di Arcidosso, Castell’Azzara, Castiglione della Pescaia, Follonica, Gavorrano, Magliano in Toscana, Manciano, Massa Marittima, Monte Argentario, Orbetello, Pitigliano, Roccastrada, Scansano e Scarlino. In queste strutture, è possibile consultare e leggere libri e riviste; usufruire del prestito, anche interbibliotecario, di libri, anche in lingua straniera, riviste, dvd, cd musicali, audiolibri e tablet con decine di libri digitali; consultare il catalogo collettivo on line su wwwbibl.gol.grosseto.it; accedere alle sezioni librarie e documentarie per bambini e ragazzi; consultare fondi locali, antichi e archivi storici e accedere a postazioni Internet. Le biblioteche, inoltre, ospitano spesso iniziative culturali, quali incontri con autori, laboratori di lettura per adulti e bambini, mostre, spettacoli teatrali e appuntamenti ludico-didattici per utenti più piccoli. Tutti i servizi sono gratuiti e per usufruirne è sufficiente registrarsi presso una delle strutture aderenti al Sistema documentario integrato grossetano.

Fonte: Maremmanews




Barga sotto la neve

Inaugurata il 23 dicembre, resterà aperta fino al 10 gennaio la mostra, organizzata da Comune di Barga, Istituto Storico Lucchese sez. Barga e Associazione Perché la tradizione ritorni – La Befana, espone le immagini dell’Archivio Pietro Rigali, storico fotografo barghigiano che coi suoi scatti ha immortalato la storia e la quotidianità della cittadina dagli anni ’20 agli anni ’80 dello scorso secolo.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18; chiusa il 25 dicembre e il 1° gennaio.




“La forza delle parole”: il reading ISRT per la Giornata della Memoria

Mercoledì 27 gennaio dalle ore 16.30 alle ore 19.00 in Palazzo Medici Riccardi, nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2016, con l’intento di costruire un’efficace occasione di riflessione collettiva, l’Isrt propone un recital di testi delle deportazioni, tratti dalla ricca memorialistica di quelle categorie di perseguitati dal nazifascismo contemplate nella legge istitutiva italiana 211/2000 (ebrei, deportati civili nei KZ, i cosiddetti “politici”, e internati militari italiani) e di alcune altre significative voci della memorialistica europea. L’iniziativa è patrocinata dalla Città metropolitana di Firenze.

I brani prescelti per la prevista lettura pubblica costituiranno una piccola ma significativa antologia di scritti di memoria, articolati tematicamente in modo da presentare le principali questioni connesse allo sterminio antiebraico e alle deportazioni. Si tratta infatti di testimonianze di alto livello che documentano efficacemente vicissitudini, sofferenze e riflessioni su queste vicende, centrali per un’approfondita comprensione del Novecento e della Shoah.

Il progetto prevede lo svolgimento di una lettura pubblica per la durata di due ore e mezzo circa. Lettori volontari, non professionisti e rappresentativi di ambiti diversi della società civile (studenti, insegnanti, membri della Comunità ebraica di Firenze e dell’Aned, soci dell’Isrt, ecc.) si avvicenderanno per dare voce alle testimonianze prescelte.
Riteniamo che una tale iniziativa possa rispondere in modo opportuno e non ritualistico all’esigenza di coinvolgere la cittadinanza, a cominciare dalle generazioni più giovani, alla costruzione di una commemorazione memoriale partecipata e consapevole.




Anniversario del bombardamento di Empoli del 26 dicembre 1943

L’amministrazione comunale invita alla cerimonia commemorativa in ricordo delle vittime del primo bombardamento sulla città del 26 dicembre 1943.

Ore 10.00 Celebrazione religiosa in suffragio ai caduti alla Collegiata di Sant’Andrea (Piazza Farinata degli Uberti)

Quindi, Deposizione della Corona al Monumento ai Caduti del bombardamento aereo in Viale IV Novembre




La Fisica tra le due guerre e i ragazzi di Via Panisperna

Domenica 27 dicembre, alle ore 17.00 nella  sala del Consiglio Comunale di Cortona, si terrà la Conferenza del prof. Saverio Braccini,  docente all’Università di Berna:
“La Fisica tra le due guerre e i ragazzi di Via Panisperna”




Fascismo, guerra e shoah nel calcio

Martedì 26 gennaio ore 18.00 alla Biblioteca CaNova incontro su Fascismo, guerra e shoah nel calcio.

La shoah è stata preparata dalle persecuzioni degli anni precedenti. In Italia dalle leggi razziali che hanno riguardato ogni sfera della società; dalla scuola alle università, dalla pubblica amministrazione ad ogni luogo di lavoro, dal mondo delle arti a quello dello sport, segnando particolarmente la storia del calcio. Insieme a Massimo Cervelli, Regione Toscana e Ugo Caffaz, antropologo.