La presentazione del libro “Cara Gina, caro Piero. Lettere di una famiglia in guerra 1940-1944”

cara gina, caro pieroSabato 27 febbraio, alle 17.30, presso la libreria Feltrinelli di Livorno, via Di Franco 12, sarà presentato il libro di Marco Agretti “Cara Gina, caro Piero. Lettere di una famiglia in guerra 1940-1944” (Europa Edizioni, 2016). Centinaia di messaggi, fra lettere, cartoline e biglietti postali, che Gina Torelli e Piero Agretti, entrambi livornesi, si sono scambiati raccontandosi le loro mille vicissitudini del tempo di guerra che sono rimaste per decenni chiuse nella cantina del loro appartamento a Milano dove erano andati a vivere nel 1961: ed oggi sono state selezionate da Marco Agretti, il loro figlio ultimogenito, ed inserite nel libro da lui curato.

““Giornate da bestie”  – spiega Marco Agretti – definì mia madre nell’ultima lettera del 12 aprile 1944 quei giorni di fuga dai bombardamenti alleati verso rifugi scavati nella montagna nei dintorni di San Gimignano, dove una parte della mia famiglia era da tempo sfollata dopo avere abbandonato Livorno. E furono “giornate da bestie” anche quelle successive che videro il passaggio del fronte con genitori, zii e cugini in tenera età nascosti in una profonda cantina di una villa. Le lettere qui riportate danno testimonianza del dramma vissuto dai diversi nuclei della mia famiglia dal giugno ’40 al luglio ’44. Un dramma inizialmente, nel ’40, poco percepito ma diventato angosciante da maggio ’43”.

Marco Agretti nasce a Castiglioncello (Livorno) nel 1948. Nel 1961 si trasferisce con la famiglia a Milano, dove mette le radici. Studia, si laurea in ingegneria e lavora per trentacinque anni in una grande azienda di telecomunicazioni, sempre coltivando la passione per la storia e la musica. Vive a Milano con la famiglia, i figli e i nipoti.




La siderurgia italiana tra storia economica e archeologia industriale

Convegno siderurgia_PiombinoComune di Piombino
Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale (Aipai)
Associazione Ricerche storiche e Archeologia Industriale
Società Storica dell’Alta Maremma

La siderurgia italiana tra storia economica e archeologia industriale
convegno di studi in onore di Ivan Tognarini
(Piombino, 4-5 marzo 2016)

Il convegno si concentra su due temi costanti nel lavoro di Ivano Tognarini: l’attenzione alla siderurgia dall’ancien régime, la tutela del patrimonio storico culturale siderurgico e la sua valorizzazione. Le diverse problematiche saranno analizzate sul lungo periodo con particolare attenzione agli aspetti monumentali, paesaggistici e archivistici, alle forme museali e alle modalità di riuso di siti ed impianti dismessi.
Venerdì 4 marzo
ore 15,00 Saluti del Sindaco di Piombino, del presidente della Regione, del direttore di Ricerche storiche, del Presidente dell’Aipai

I sessione
La siderurgia italiana tra tradizione e innovazione
Presiede Luigi Tomassini, Università di Bologna

ore 15,30 I mutamenti dei paradigmi energetici dal carbone di legna al carbone fossile (Marco Venanzi, I.I.S. Classico – Artistico Terni – Aipai Umbria)

ore 15,50 La siderurgia toscana da Cosimo I al piano Sinigaglia (Angelo Nesti e Angela Quattrucci, Aipai Toscana)

ore 16,10 La Magona d’Italia a Piombino (1891-1953): un rapporto particolare (Michele Lungonelli, Università di Firenze)

ore 16,30 Pausa

ore 16,50 Dalla siderurgia pontificia alla Terni (Renato Covino, Università di Perugia)

ore 17,10

​​Aspetti e problemi della siderurgia meridionale fino all’Unità: archeologia del lavoro ed interventi di conservazione (Gregorio Rubino, Università di Napoli)

ore 17,30

I luoghi della produzione in Liguria. Conoscenza e recupero delle ferriere (Sara De Maestri e Rita Vecchiattini, Università di Genova)

ore 17,50

Il contributo dell’industria siderurgica all’evoluzione economica di Genova e della Liguria. Da pilastro dell’industrializzazione a emergenza ambientale (Roberto Tolaini, Università di Genova )
Sabato 5 marzo
II sessione
Archivi e musei della siderugia italiana
Presiede Giovanni Luigi Fontana, presidente Aipai

Ore 9,00

Dalla storia della siderurgia ai beni culturali nell’Alta Maremma: note sul contributo di Ivan Tognarini (Rossano Pazzagli, Università del Molise)

Ore 9,20

Gli archivi industriali in Toscana (Renato Del Fiol, Sovrintendenza archivistica della Toscana)

Ore 9,40

I musei toscani e il museo Magma di Follonica (Barbara Catalani, assessore alla cultura del Comune di Follonica)

Ore 10,00

L’archivio Lucchini dello stabilimento di Piombino (Pier Francesco Pepi, Relazioni esterne stabilimento di Piombino)

Ore 10,20

L’archivio e la fondazione Tenaris Dalmine (Carolina Lussana, Fondazione Dalmine)

Ore 10,40

Fonti documentarie di carattere economico sindacale nell’area piombinese (Marisa Giachi – Veronica Muoio)

ore 11,00 Pausa

ore 11,20

Gli archivi d’impresa, una fonte primaria per la ricerca storica: l’evoluzione del welfare d’impresa nelle carte dell’archivio Ilva (Claudia Cerioli Fondazione Ansaldo, Alberto Manzini Università di Verona)

ore 11,40

Per un’analisi chandleriana dell’Italsider di Bagnoli dal 1950 al 1980: Alti investimenti e bassa produttività? (Silvio De Majo, Università di Napoli)

ore 12,00

Un “dinosauro” del patrimonio industriale: L’altoforno n.4 dell’ex Ilva di Bagnoli 20 anni dopo il suo salvataggio (Augusto Vitale, Aipai Campania)

ore 12,20

Il progetto memoria della siderurgia piombinese (Paola Pellegrini, Assessore Cultura Comune di Piombino)

ore 12,40 Dibattito

ore 13,15 pausa pranzo
III sessione
ore 15,00 Tavola rotonda
Le prospettive della siderugia italiana tra equilibri produttivi e proposta culturale
Presiede Paola Pellegrini – Assessore alla cultura ed ai beni culturali del Comune di Piombino

Partecipano
Sindaci di Piombino, Terni, Taranto, sindacati metalmeccanici, Massimo Preite (Università di Firenze – Ticcih), Giovanni Luigi Fontana ( Università di Padova – Presidente Aipai), Augusto Vitale (Università di Napoli), Renato Covino (Università di Perugia), Ministero BB.CC, Ministero attività produttive, Enrico Rossi presidente Regione Toscana.

Ore 17,00 Conclusioni
per informazioni

Monica Pierulivo

tel. 0565 63357

mpierulivo@comune.piombino.li.it




I cento anni di un “viaggio chiamato amore”

Dino Campana nella lirica “In un momento”definisce “viaggio” l’intensa e travolgente storia d’amore che visse assieme alla scrittrice Sibilla Aleramo, testimoniata dal ricco epistolario pubblicato per la prima volta da Nicola Gallo nel 1958 a due anni dalla morte della scrittrice.
Per celebrare il centenario di quell’incontro che avvenne nell’Appennino sui monti del Mugello nell’agosto del 1916, il Centro Studi Campaniani di Marradi ha programmato una serie di eventi, che si svilupperanno nel corso dell’anno, alcuni dei quali rivolti ai giovani che nel ricordo di quella storia d’amore potranno più facilmente avvicinarsi alla poesia di Dino Campana.
Le manifestazioni avranno inizio nella ricorrenza della morte del poeta , martedì 1° marzo 2016 ore 16,00. Nella sede del Centro Studi Campaniani Via Castelnaudary, 5, sarà inaugurata la mostra degli elaborati dei primi dieci classificati dei Licei Artistici di Bologna, Ravenna e Firenze che hanno aderito al 4° Concorso Studentesco Grafico Pittorico, indetto dal Centro Studi Campaniani, avente come titolo e tema : “ Questo viaggio chiamavamo amore”. Seguirà alle 16,30 la cerimonia di premiazione dei vincitori e dei primi dieci classificati che riceveranno una copia anastatica dei Canti Orfici e un attestato d’onore e i cui nomi saranno pubblicizzati nel sito del Centro Studi. Primo premio un tablet 10 pollici , secondo premio un hard disk esterno USB 2 TB, terzo premio una borsa per computer portatile. L’opera vincitrice sarà pubblicata per la promozione delle iniziative del centenario(t-shirt, poster, segnalibro). La mostra rimarrà aperta sino a giugno.
All’inaugurazione della mostra e alla cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso, che saranno presiedute da Mirna Gentilini, Presidente del Centro Studi Campaniani, saranno presenti Tommaso Triberti, sindaco di Marradi che ha dato il patrocinio all’evento, e i componenti della giuria composta da pittori ed esperti di arte: Barbara Briccolani, Stefano Mercatali, Domenica Pieli,Silvano Salvadori ed Enrico Visani . A conclusione dell’evento Chiara Benedetti e Silvano Salvadori leggeranno alcune lettere e poesie tratte dall’epistolario Campana – Aleramo.
Nel calendario del programma 2016 sono previsti a breve un convegno dal titolo “Rina Faccio, alias Sibilla Aleramo,”amica amante” di Dino Campana” e il 2° Concorso Nazionale di Prosa Lirica Inedita, che avrà come tema il viaggio d’amore di una scrittrice e di un poeta tra i più grandi del novecento letterario italiano.




Omaggio a Mario Luzi. Palazzo aperto ai poeti

Il Consiglio regionale omaggia con una “giornata speciale” la memoria di Mario Luzi.

Omaggio a Mario Luzi
in occasione dell’undicesimo anniversario della sua scomparsa

ore 10.00
Cerimonia in ricordo del poeta Mario Luzi al Cimitero di Castello, Firenze

dalle ore 11.30
visite guidate gratuite del Palazzo in lingua italiana ed inglese
a cura dell’associazione Centro Guide Turismo Firenze e Toscana
prenotazioni presso portineria via Cavour, 4
orario delle visite: 11.30, 15.00, 16.00, 17.30

ore 11.30
Sala del Gonfalone
Il Primo Novecento in Musica
Sonorità morbide, armonie eleganti all’ascolto
Un percorso che si snoda tra i grandi esponenti del Jazz di inizio secolo, da Ella Fitzgerald a Billie Holiday, da Fats Waller a Natalino Otto
Ensemble “Less Jazz Quartet” composto da
Camilla Less, voce solista; Fabio Binarelli, chitarra classica; Giovanni Pecchioli, clarinetto; Carlo Bonamico, contrabbasso;
Filarmonica di Firenze “G. Rossini”

ore 12.15
Sala Gigli
degustazione itinerante
con i prodotti del Banco Etico delle Eccellenze Agroalimentari toscane – B.E.A.

ore 15.30
Sala Affreschi
Come deve. Disegnare una poesia di Mario Luzi
laboratorio di scrittura e disegno a cura di Barbara Cascini & Matteo Rimi

ore 16.30
Sala del Gonfalone
saluti istituzionali
Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana
Federica Giuliani, Presidente della Commissione cultura e sport, Comune di Firenze
Fabrizio Fè, Sindaco di Pienza

presentazione del poeta Mario Luzi
Caterina Trombetti, poetessa
reading poetici di Alba Donati, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Maria Grazia Calandrone, Roberto Carifi, Alessandro Ceni
coordinati e condotti dal Consigliere regionale Massimo Baldi

Giovanna M. Carli, critica d’arte, introduce l’artista Emo Formichi che presenterà l’opera “La Barca”, in omaggio alla prima raccolta poetica di Mario Luzi
parteciperà alla serata
Gianni Luzi

ore 19.00
Sala Gigli
Aperitivo “sensoriale”
a cura del Banco Etico delle Eccellenze Agroalimentari toscane – B.E.A

Per la prima volta, verranno esposti al pubblico, testi originali di Mario Luzi




Luca Verzichelli eletto Presidente dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Grosseto

Luca Verzichelli, professore di Scienza politica all’Università di Siena, collaboratore di diversi centri di ricerca internazionale come l’European Studies Centre dell’Università di Oxford e membro del Consiglio editoriale della Società Il Mulino, è stato eletto Presidente dell’Istituto grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea.  Vicepresidente è stato eletto Lio Scheggi.




La presentazione del volume “Chiese e luoghi di culto a Livorno dal Medioevo a oggi”

ChieseFondazione Livorno e Pacini Editore invitano alla presentazione del volume “Chiese e luoghi di culto a Livorno dal Medioevo a oggi”, di Lucia Frattarelli Fischer e Maria Teresa Lazzarini (collana Pacini Editore – CIRCIT “le città e le chiese”) che si terrà martedi 1 marzo ore 17.00 presso la Fondazione Livorno – Piazza Grande 23, Livorno.
Introducono Luciano Barsotti Presidente Fondazione Livorno
S. E. Mons. Simone Giusti Vescovo della Diocesi di Livorno
Presentano Marcello Verga Direttore Centro interuniversitario di ricerca sulla storia delle città toscane (CIRCIT), Direttore Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea – CNR
Lucia Frattarelli Fischer autrice
Maria Teresa Lazzarini autrice




A San Gimignano la mostra “Robert Capa in Italia 1943-1944”

CapaDal 5 marzo al 10 luglio 2016 San Gimignano ospiterà presso la Galleria d’Arte Moderna e ContemporaneaRaffaele De Grada” la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa, che racconta con 78 immagini in bianco e nero gli anni della seconda guerra mondiale in Italia.

Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa (Budapest, 1913 – Thái Binh, Vietnam, 1954) pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, vicino alla scena, spesso al dolore, a documentare i fatti: se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino”, ha confessato più volte.

In oltre vent’anni di attività ha seguito i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina.

Il Comune di San Gimignano, il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, la Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia in collaborazione con Opera-Gruppo Civita gli dedicano una mostra che raccoglie le fotografie scattate in Italia nel biennio 1943 – 44.

L’esposizione è curata da Beatrix Lengyel ed è stata ideata e promossa in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest e il Ministero delle Risorse Umane d’Ungheria.

A settanta anni di distanza, la mostra racconta lo sbarco degli Alleati in Italia con una selezione di fotografie provenienti dalla serie Robert Capa Master Selection III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. La serie, composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23 paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di Robert Capa, anch’egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all’inizio degli anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra loro e denominate Master Selection I, II e III, provengono dalla collezione dell’International Center of Photography di New York, dove è conservata l’eredità di Capa.

Esiliato dall’Ungheria nel 1931, Robert Capa inizia la sua attività di fotoreporter a Berlino e diventa famoso per le sue fotografie scattate durante la guerra civile spagnola tra il 1936 il 1939. Quando arriva in Italia come corrispondente di guerra, ritrae la vita dei soldati e dei civili, dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio: un viaggio fotografico, con scatti che vanno dal luglio 1943 al febbraio 1944 per rivelare, con un’umanità priva di retorica, le tante facce della guerra spingendosi fin dentro il cuore del conflitto.

Le immagini colpiscono ancora oggi per la loro immediatezza e per l’empatia che scatenano in chi le guarda. Lo spiega perfettamente John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune fotografie di Robert Capa “Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino”.

Ed è così che Capa racconta la resa di Palermo, la posta centrale di Napoli distrutta da una bomba ad orologeria o il funerale delle giovanissime vittime delle famose Quattro Giornate di Napoli. E ancora, vicino a Montecassino, la gente che fugge dalle montagne dove impazzano i combattimenti e i soldati alleati accolti a Monreale dalla gente o in perlustrazione in campi opachi di fumo, fermo immagine di una guerra dove cercano – nelle brevi pause – anche il recupero di brandelli di umanità.

Settantotto fotografie per mostrare una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vittime di una stessa strage. L’obiettivo di Robert Capa tratta tutti con la stessa solidarietà, fermando la paura, l’attesa, l’attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.

Così Ernest Hemingway, nel ricordare la scomparsa, descrive il fotografo: “Ѐ stato un buon amico e un grande e coraggiosissimo fotografo. Era talmente vivo che uno deve mettercela tutta per pensarlo morto”.

Accompagna la mostra un catalogo con testi di Beatrix Lengyel, Ilona Stemlerné Balog, Éva Fisli e Luigi Tomassini, bilingue italiano/inglese, di 192 pagine e 80 fotografie. È una coedizione Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, prezzo di copertina 35 euro, prezzo speciale in mostra 30

Scheda Tecnica

Titolo

ROBERT CAPA IN ITALIA

1943 – 1944

Periodo

5 marzo – 10 luglio 2016

Sede espositiva

San Gimignano, Via Folgore da San Gimignano 11

Galleria di Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”

Anteprima per la stampa
venerdì 4 marzo ore 11:30

Inaugurazione

venerdì 4 marzo ore 17.30

Orari
5 – 31 marzo 10:00 -17.30

1 aprile – 10 luglio 9:30 – 19:00

Ingresso

€ 7,50 Intero;

€ 6,50 ridotto: minori dai 6 ai 17 anni, ultrasessantacinquenni, gruppi di almeno 20 persone (fino a due accompagnatori con ingresso gratuito), gruppi di alunni di scuole pubbliche in visita didattica (fino a due accompagnatori con ingresso gratuito)

Ingresso gratuito: minori di 6 anni, residenti a San Gimignano, soggetti diversamente abili che necessitino di accompagnamento e relativi accompagnatori, guide turistiche, titolari tessere I.C.O.M.

Agevolazione Gruppi: gratuito il check in autobus per i gruppi che avranno prenotato il biglietto d’ingresso alla mostra ed ai Musei Civici di San Gimignano

Informazioni
www.sangimignanomusei.it

prenotazioni@sangimignanomusei.it

call center info e booking 0577/286300

Ufficio Stampa

Opera – Gruppo Civita

Salvatore La Spina

Tel 055 290383 – 3315354957 s.laspina@operalaboratori.com

Barbara Izzo – Arianna Diana

Tel 06 692050220-258

izzo@civita.it; diana@civita.it

www.civita.it




Nuovo sito web dell’Istituto Storico Lucchese

Nuovo sito web dell'Istituto Storico LuccheseLa sezione Montecatini Terme – Monsummano Terme dell’Istituto Storico Lucchese presenta il suo nuovo sito web. La nuova piattaforma interattiva, raggiungibile all’indirizzo www.mm-isl.it, offre la possibilità di rimanere aggiornati sia sulle numerose attività della sezione, che sui tanti eventi in programma nel corso del 2016.

Non solo: è possibile consultare un dettagliato archivio con foto, descrizione e contributi video di tutti gli eventi curati dalla sezione, come il recente convegno “Considerazioni sopra gli esiti della Battaglia di Montecatini del 1315″ o la mostra ”I 7 Antichi” tenutasi alla biblioteca comunale di Monsummano. Oltre questo, dal sito web sarà presto possibile scaricare gratuitamente alcuni contenuti didattici relativi al territorio della Valdinievole, ideali per tutti gli insegnanti (di diverso ordine e grado) che volessero realizzare lezioni tematiche sulla storia del territorio valdinievolino. Uno strumento importante per rimanere aggiornati sui tantissimi progetti della sezione, che a giugno festeggerà il suo primo anno di attività.

Per maggiori informazioni o per associarsi è possibile scrivere all’indirizzo e-mail info@mm-isl.it.

Fonte: Istituto Storico Lucchese, Sezione Monteatini Terme – Monsummano Terme