Presentazione di “Raccontami la storia del Padule”

Mercoledì 6 aprile 2016 alle ore 11, presso il circolo Arci di Pieve a Nievole

(PT) sarà presentato il libro di Luca Baiada

Raccontami la storia del Padule

La strage di Fucecchio del 23 Agosto 1944: i fatti, la giustizia, le memorie

ombre corte 2016

Ne parleremo con l’autore, Luca Baiada, e con Roberto Barontini,

presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Pistoia.

Introdurrà il sindaco di Pieve a Nievole, Gilda Diolaiuti.

Saranno presenti i ragazzi delle classi III dell’Istituto Comprensivo Galilei di

Pieve a Nievole.

Al termine della presentazione verrà offerto dal circolo ARCI un piccolo buffet.

 




Camminata della Pace a Collesalvetti. Il ruolo delle donne nella Costituente

voto_donneIn occasione del Settantesimo anniversario della Costituente e delle prime elezioni democratiche per il rinnovo dei Consigli comunali nelle quali per la prima volta furono chiamate al voto le donne, il Comune di Collesalvetti, nell’ambito della tradizionale Camminata della Pace del 25 aprile, darà uno speciale risalto al ruolo avuto dalle donne.

Nel percorso della passeggiata dentro il bosco sarano infatti installati dei cartelli con le foto delle 21 donne della Costituente, inoltre, come può vedersi dallo speciale volantino preparato per l’occasione, verrà dato risalto al 70° anniversario del primo voto democratico nonché al primo voto delle donne.

La 13° Camminata della Pace partirà dall’Area Polivalente di Colognole il 25 aprile alle ore 10.45 e farà tappa alle Fonti dell’Acquedotto Leopoldino, per poi tornare far ritorno a Colognole. Alle 15.30, dopo il saluto delle Autorità, è previsto lo spettacolo con la Settima Onda, cover band ufficiale dei Nomadi, e l’animazione per bambini con l’iniziativa “Attacchiamo la Pace”. La ristorazione è a cura del Circolo Arci di Colognole (costo del pranzo 8 euro).

 




Per non dimenticare: la Resistenza in Versilia

ULTIMA LOCANDINA PARTIGIANI 2016Mercoledì 13 aprile alle 16.30, nell’ambito dell’Aprile pedagogico culturale, l’Anpi Viareggio e la Cooperativa G. Matteotti organizzano presso la Sala Multimediale 1 della Biblioteca Multimediale Immaginaria dei Ragazzi di Viareggio (Via Mazzini 2) l’iniziativa “Per non dimenticare: la Resistenza in Versilia”. Una conferenza dibattito sulla Guerra e la Resistenza in Versilia con il nonno partigiano Fortunato Menichetti e Enio Mancini sopravvisuto alla strage di S. Anna di Stazzema. La giornata introdotta dal prof. Noris Raffaelli, presidente del concorso “I giovani nella vita pubblica del paese”, vedrà gli interventi anche di  Luca Coccoli – Presidente Anpi Viareggio  e di Moreno Bucci, presidente del circolo “G. Matteotti”.




I “luoghi dei GAP”

Piazza Santa Maria Novella

L’11 luglio 1944 venne ucciso il luogotenente spia Valerio Volpini, componente della banda Bernasconi, da Bruno Fanciullacci ed Elio Chianesi in piazza Santa Maria Novella. Si tratta dell’ultima azione realizzata dai gappisti, infatti l’organizzazione fu sciolta alcuni giorni dopo. Sembra che Volpini fu però colpito per sbaglio dato che l’obiettivo era il maresciallo delle squadre armate S.S. (Schutzstaffel o squadre di protezione) italiane, Giuseppe Bernasconi, successore di Carità, che aveva fissato il quartier generale nell’albergo Nazionale situato nella piazza. Un mese dopo, l’11 agosto, vennero fucilati alcuni giovani franchi-tiratori sul sagrato della chiesa di Santa Maria Novella. Gli stessi vennero prima processati dal comando della divisione Potente in una sala dell’Hotel Baglioni. L’episodio fu narrato anche da Curzio Malaparte nel racconto intitolato “Il Processo” dove il narratore si finge testimone oculare.

 

Abitazione Gobbi

Indirizzo: via Pagnini n°23

Nel settore militare il tenente colonnello Gino Gobbi comandante del Distretto Militare cercò di organizzare un esercito di giovani che fosse affiancabile al nuovo Stato Repubblicano Fascista. Tra il 1943 e il 1944 l’ufficio leva chiamò i cittadini alle armi ma solo una minima parte si presentò per arruolarsi.

Il piano di Gobbi fu ostacolato dai gappisti che lo uccisero il 1 dicembre 1943 presso la sua abitazione in via Pagnini. Questa inaspettata azione venne vendicata dal comando di Manganiello e Carità il giorno seguente, con un rappresaglia al Poligono delle Cascine, durante la quale vennero fucilati alcuni detenuti politici tra cui Luigi Pugi, Orlando Storai, Gino Manetti, Oreste Ristori e Armando Gualtieri.

 

Carcere Santa Verdiana

Indirizzo: via dell’agnolo

 

La casa di Rosai

Indirizzo: via dei Benci

Il pittore Ottone Rosai fu amico di alti gerarchi fascisti e fu uno squadrista accanito, ma durante la lotta clandestina diede rifugio a valorosi partigiani. Con l‘avanzare delle truppe tedesche decise di trasferirsi dalla campagna, sulla collina del Belvedere, alla città, in via dei Benci, pensando di mettersi al sicuro. Nella sua casa trovarono rifugio alcuni partigiani tra cui Enzo Faraoni, in seguito ad alcune ferite riportate durante un esplosione il 12 giugno 1944. Faraoni nel nascondiglio conobbe il capitano tedesco divenuto gappista Alexander Schliemann e Bruno Fanciullacci con i quali pianificò di liberare la gappista Tosca Bucarelli dal carcere.

 

 




Le “sedi” del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale

Uffici di Dall’Oppio

Indirizzo: via della Condotta n°8

Gli uffici commerciali del socialista Natale Dall’Oppio furono sede dell’ultima riunione clandestina del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (CTLN), che si tenne per ben quattro giorni dall’8 all’11 agosto grazie alla disponibilità e agli aiuti alimentari di Dall’Oppio. In questa seduta vennero designati i dirigenti che dovevano affiancare il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale nel governo della città e venne definito l’assetto del Comando, inoltre si provvide ad organizzare le staffette partigiane e ad accogliere i membri del comando Marte. Di fatto durante la lotta si considerava, senza aver proceduto a nessuna elezione, Lombardi come segretario ed Enriques Agnoletti come presidente, adesso però si fece avanti la necessità di scegliere le cariche.

Precedentemente il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale mancando di una propria sede si era insediato nello stesso edificio del comando militare del Partito d’Azione in via Roma. L’11 agosto il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale dà l’ordine di far partire la rivolta contro i tedeschi. Alle 6:45 la Martinella di Palazzo Vecchio cominciò a suonare: questo fu il segnale che diede il via all’insurrezione.

Il Conventino

Indirizzo: via Giano della Bella n°12

Ex convento situato nel cuore del quartiere popolare di San Frediano, in cui si trovavano i laboratori di artigiani ed artisti antifascisti. Questo luogo venne frequentato anche da alcuni militanti antifascisti, quali i comunisti Montelatici Otello e Censimenti Giotto. É qui che Aligi Barducci, comandante della divisione Arno, instaurò i primi contatti con Gino Varlecchi inserendosi poi nella Resistenza partigiana. Durante la lotta armata il Conventino divenne quindi luogo di ritrovo e sede del Comitato di Liberazione Nazionale, deposito di armi e domicilio di una radio clandestina.

Palazzo Vecchio

Indirizzo: Piazza della Signoria

La mattina dell’11 agosto 1944 il palazzo venne occupato dal Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (CTLN) e da tutti i partiti che rappresentava; a loro si aggiunse la Giunta comunale presidiata dal Sindaco socialista Gaetano Pieraccini. Gli Alleati pensarono di sostituire Pieraccini con il nobile fiorentino Paolo Guicciardini ma il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale si oppose fermamente all’atto di restituire potere alle caste. Il Governo Militare Alleato (GML) dovette ritirare molte decisioni che trovavano l’ostacolo di partigiani e cittadini.

Palazzo Medici Riccardi

Indirizzo: via Camillo Cavour n°3

 L’11 agosto del 1944 il Comitato di Liberazione Nazionale si stabilì in Palazzo Medici Riccardi sancendo così un fatto memorabile, l’inizio della liberazione di Firenze. I momenti di violenza non finirono qui però, infatti già il 15 agosto un carro armato tedesco colpì il palazzo ferendo i patrioti comunisti Sergio Castagnoli, Mario Fortini e Carlo Landi.

Altri organismi del partigianato si insediarono in Palazzo Medici l’11 agosto: il Comando Militare, il Commissario Politico, il Consiglio provinciale dell’economia, il Commissario del Trasporti e la Deputazione provinciale.

 




“Quindici” al caffè poliziano un ricordo della Grande Guerra

montepulcianoAl Caffè Poliziano, nel cuore del centro storico di Montepulciano, si terrà sabato 2 aprile, alle 18, “Quindici”. Il titolo evoca l’anno – il 1915 –  in cui l’Italia entrò in guerra e segue l’anno appena trascorso che ha visto a Montepulciano svolgersi molti eventi a celebrazione del Centenario della Grande Guerra. L’autore-coordinatore di questa serata è Amedeo Vitale e vede la partecipazione di Annamaria Amorosa, Sabrina Narici, Francesco Oliviero, Maria Grazia Putini e Francesco Sposaro.

Quindici è costituito da un audiovisivo montato con immagini di documenti e film dedicati al periodo storico di riferimento – con inserti relativi alla riflessione culturale del tempo, soprattutto dal punto di vista artistico figurativo – e alla Guerra in sé. Verranno eseguite dal vivo musiche e canzoni ispirate al periodo; due attori leggeranno stralci di opere letterarie e poetiche. L’iniziativa è promossa dal Comitato di Coordinamento per il Centenario della Prima Guerra Mondiale di Montepulciano.




“La Grande Guerra”. Il Piave mormorava… canti, lettere e video dal fronte

LOCANDINA LA GRANDE GUERRA jpeg“LA GRANDE GUERRA. Il Piave mormorava… canti, lettere e video dal fronte. Livorno, Pisa e Castellina Marittima insieme per ricordare”  è il titolo dell’iniziativa organizzata per venerdì 8 Aprile, alle ore 8.30, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale Statale G. Galilei, Via G. Galilei n° 66/68 a Livorno, dall’Associazione Accademia degli Avvalorati

n’iniziativa, organizzata nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della Grande Guerra, sorta con la collaborazione attiva dell’Archivio di Stato di Livorno, l’Istituto Tecnico Industriale Statale Galileo Galilei di Livorno, la Scuola Secondaria di primo grado G. Borsi di Livorno, l’Associazione Corale Castellinese, l’Associazione Culturale G. Borsi di Livorno, l’Ass. Culturale Amici di Castellina, la soc. coop. Microstoria e l’Officina della Memoria.

Questo il programma della giornata:

ore 8.30: apertura mostra “I Livornesi alla Grande Guerra, immagini dall’Archivio di Stato”.

ore 9.00: intervento di apertura della dott.ssa Giuliana Ficini (dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico Industriale) e del dott. Massimo Signorini (Presidente dell’Associazione Accademia degli Avvalorati)

ore 9.05: silenzio fuori ordinanza in memoria di tutti i caduti della Grande Guerra. Trombettista: M° Furia Salvatore (Associazione Accademia degli Avvalorati)

ore 9.15: inizio lavori “La Grande Guerra”, con interventi di Massimo Sanacore (Archivio di Stato di Livorno), Carlo Adorni (Associazione Culturale G. Borsi di Livorno), studenti del Dipartimento Musicale (scuola secondario di primo grado G. Borsi di Livorno), studnti delle classi 1 S, 3 A ETC, 3 B ENC dell’Istituto Tecnico Industirale di Livorno, amm. Luigi Bruni (Delegato regionale Toscana Meridionale dell’Associaizone Nazionale Marinai D’Italia), Amm. Luigi Donolo (Presidente del Comitato Livornese per la Promozione dei Valori Risorgimentali), cav. uff. Pietro Semeraro (Associazione Combattenti e Reduci Sezione di Livorno), cav. Uff. Mauro Betti (Presidente dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra Sezione di Cecina e Livorno), dr. Gino Niccolati (Presidente Anpi Livorno), dr. Guido Servi (Responsabile alla cultura della Comunità Ebraica di Livorno), Dott.ssa Catia Sonetti (direttore Istoreco Livorno).

ore 11.10: “Il Piave mormorava… canti e lettere dal fronte”

L’iniziativa è svolta anche col patrocinio di:

Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Livorno, Comune di Pisa, Comune di Castellina Marittima, Consolato R.O. Uruguay distretto della Toscana, Comunità Ebraica di Livorno, Diocesi di Livorno, Svs Pubblica Assistenza, Camera di Commercio Livorno, Pro Loco Livorno, Centro Sperimentale sulla Fisarmonica, Comitato Livornese per la Promozione dei Valori Risorgimentali, Associazione Nazionale Combattenti e reduci, A.N.P.I Comitato Provinciale di Livorno, A.N.M.I Gruppo di Livorno, Ass. Nazionale Vittime Civili di Guerra sezione di Livorno, Ass. Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra sezione di Livorno, Istoreco Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno, Gruppo Fotografico DLF Livorno.




Livorno contemporanea: dal piano di ricostruzione al piano delle qualità

Frammenti_Locandina2016_05lowDopo la pausa pasquale torna puntuale, come ogni giovedì, l’appuntamento con la storia di Livorno.
Per il ciclo di conferenze “Fra(m)Menti Livornesi”, giovedì  prossimo 31 marzo, alle ore 17, si terrà infatti a Villa Mimbelli, la conferenza “Livorno contemporanea: dal piano di ricostruzione al piano delle qualità” a cura di Denise Ulivieri, ricercatrice universitaria presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, docente di istituzioni di Storia dell’architettura e dell’urbanistica.
La ricercatrice passerà in rassegna i vari piani di ricostruzione della città dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

“Il dopoguerra – anticipa Denise Ulivieri- si apre con la rocambolesca vicenda del piano di ricostruzione firmato dall’ingegnere Carlo Roccatelli, approvato nel 1947, che non riconosce l’effettivo valore della città distrutta e ricostruisce tutta un’altra cosa. Nel 1952 Edoardo Detti, insieme ad altri progettisti, redige il piano regolatore generale di Livorno e indica tra gli scopi principali del piano “il potenziamento funzionale della città come centro industriale e portuale”. Ma la nuova stesura del piano del 1958 non verrà mai firmata né da Detti, né dagli altri membri del gruppo. Italo Insolera, architetto incaricato nel 1973 del nuovo piano regolatore della città, promuove il “piano delle qualità” che ha come obiettivo principale il raggiungimento qualitativo “attraverso la dotazione di servizi  adeguati e proporzionati alla popolazione”.

La conferenza, ad ingresso gratuito, si terrà nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) in quanto gli attigui locali dei Granai , che solitamente ospitano le conferenze, sono attualmente occupati dalla mostra antologica  dedicata a Fabrizio Breschi.