Enzo Tayar: “1943 I giorni della pioggia”

Mercoledì 8 giugno, alle ore 17.30, presso la propria sede, l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana (via Carducci 5/37, Firenze), con il patrocinio della Comunità ebraica di Firenze, presenta la nuova edizione del diario di Enzo Tayar, 1943 I giorni della pioggia.

Saluti di Sara Cividalli, Presidente della Comunità ebraica di Firenze

Interventi di

Marta Baiardi (ISRT)

Federico Benadì (amico di Enzo Tayar)

Ugo Caffaz (Consigliere della regione Toscana per le politiche della memoria)

Jane Tayar (figlia di Enzo)

 




Ultimi posti disponibili! Grande successo della SUMMER SCHOOL a Firenze.

Grande successo della Summer School sulla storia dell’Italia repubblicana che l’Istituto del movimento di Liberazione in Italia ha deciso di organizzare i prossimi 29-31 agosto a Firenze, grazie al sostegno e alla collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

Le iscrizioni alla Summer School 2016 stanno, infatti, andando molto bene e sono rimasti ad oggi solo 20 posti disponibili a due mesi dalla scadenza dell’ultima data possibile per l’ iscrizione.

Per questo, dato il numero ristretto di posti rimasti, l’organizzazione chiedo che gli insegnanti dei vostri indirizzari che chi fosse interessato a partecipare alla Summer invii il modulo di iscrizione all’ISRT di Firenze (isrt@istoresistenzatoscana.it), integrato con l’indicazione del proprio codice fiscale per la ricevuta, ma provveda all’erogazione del bonifico solo dopo aver avuto dallo stesso ISRT conferma sulla disponibilità dei posti.

Si tratta di un risultato davvero significativo cui ha contribuito l’organizzazione promossa e attivata dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana in piena sinergia con comune azione dell’Insmli e della rete degli Istituti della Resistenza a livello nazionale.




Inaugurazione pubblica per il giardino d’arte Norma Parenti sulle mura civiche di Massa Marittima

giardino Norma Parenti dentro a Massa MarittimaSarà inaugurato sabato 7 maggio alle 10,30 il Giardino d’arte Norma Parenti, un luogo pensato dall’Amministrazione Comunale come parentesi panoramica di collegamento tra il centro storico e la parte esterna a Cittavecchia, al di là delle mura civiche su cui si trova. L’opera, elevata sulla medievale cinta muraria tra via Maremma e via Massetana è un luogo verde, arricchito dalla magia creativa dell’artista Maria Dompè e realizzato grazie al cofinanziamento della Regione Toscana e alla grande partecipazione delle associazioni e dei cittadini massetani, che sono stati coinvolti nel progetto dimostrando una generosa disponibilità. Un’attenzione particolare in questo percorso di condivisione è stata riservata ai giovani: gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado cittadina, l’Istituto Don Curzio Breschi, sono stati infatti protagonisti di ogni fase del progetto, fino ai lavori conclusivi. In quell’occasione hanno preparato un cofanetto contenente le loro idee e desideri e lo hanno poi deposto in un pozzo, creato appositamente dalla scultrice nel centro giardino. I loro pensieri sono stati così sigillati all’interno di questa struttura concentrica, nel modellato erboso, realizzato tra le antiche mura cittadine.

L’opera ha segnato al conclusione dei più ampi lavori di riqualificazione di quella parte della cinta muraria massetana, che fa da cerniera tra il centro storico e le campagne adiacenti ed è stata pensata per essere fruibile e frequentata da tutti, cittadini e visitatori. All’inaugurazione di sabato sarà presente, insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, la Vicepresidente ed assessore alla Cultura della Regione Toscana Monica Barni.

Ecco il programma della giornata:

ore 10,15: via Maremma, inaugurazione dell’intervento di recupero delle mura civiche  e dell’opera “sol omnibus lucet” dell’artista Maria Dompé. Interverranno il  Sindaco Marcello Giuntini,  l’artista Maria Dompé, il progettista arch. Antonio Troisi dello studio Mtaa di Milano. A seguire una lettura del testo “Spirila di vie e di vite”  a cura di  Cinzia Biondi e Giada Germani (ass. Iride, sez.  arte vita-teatro);
Musiche a cura della Fondazione Museo  Santa Cecilia.
ore 10,45: Palazzo comunale, inaugurazione della mostra “le scuole – l’arte- il cantiere: partecipare per costruire la città”;
interverranno la dirigente scolastica Dott.ssa Marcella Rossi, il prof. Alfredo Laudati e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Massa Marittima
ore 11,15: Palazzo dell’Abbondanza presentazione del video “Tra storia e paesaggio: il restauro delle mura a Massa Marittima”;
interverrà la Vice presidente e Assessore alla Cultura della Regione Toscana Monica Barni.




Renzo De Felice. La storia come ricerca

A vent’anni dalla scomparsa di Renzo De Felice, la Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio di Firenze, che conserva il Fondo librario dello
studioso, propone un convegno sulla sua eredità storiografica, a Firenze mercoledì 25 maggio in Via Bufalini 6.
La partecipazione è riservata a coloro che si saranno registrati entro il 20 maggio 2016 al seguente indirizzo email segreteria@bibliocrf.it ovvero telefonando al numero 055 2612896.

In allegato Locandina con Programma dei lavori.




Inaugurazione della Lapide ai piedi del monte Carchio

Sabato 14 Maggio 2016 alle ore 10,30 sarà inaugurato il Monumento in onore di tre Partigiani caduti in quella zona nel mese di dicembre 1944.

Si tratta di Aldo GERMELLI, Orfeo LENZETTI e Lorenzo PARDINI appartenenti al “Gruppo Montignoso” dei Patrioti Apuani.

 L’iniziativa, alla cui partecipazione è invitata tutta la popolazione montignosina, si terrà nell’area denominata “i tavolini” ai piedi della ex cava del Monte Carchio.    Le auto e gli altri mezzi di trasporto dovranno fermarsi nella piazzetta del Termo di Pasquilio e si proseguirà a piedi per circa 20 minuti.  I volontari della Protezione Civile di Montignoso e della Pubblica Assistenza di Massa si sono resi disponibili a collaborare per sopperire ad eventuali difficoltà dei partecipanti più anziani.

 Nel corso dell’inaugurazione l’ANPI organizzerà una semplice cerimonia in ricordo del sacrificio dei Partigiani che hanno sfidato il fuoco nemico (tedeschi e fascisti della “Monterosa”), le inclemenze di quel duro inverno 1944, le mine disseminate lungo il percorso riuscendo a condurre migliaia di persone oltre le linee del fronte di guerra e a consegnarle finalmente libere ai Partigiani versiliesi e agli alleati anglo-americani.

In quei sentieri sulle alture di Montignoso e di Massa – che in seguito furono chiamati le “vie della libertà” – trovarono la morte alcuni Partigiani il cui sacrificio ha contribuito alla rinascita civile e democratica del nostro Paese.

 

Per l’occasione, insieme alle autorità civili e militari, sono stati invitati i familiari dei tre Partigiani, le Associazioni del comune, le ANPI della Provincia di Massa Carrara e della Versilia, gli studenti delle quinte elementari della Scuola di Cervaiolo, i Partigiani ancora viventi, gli associati dell’ANPI di Montignoso, i rappresentanti delle forze politiche e sociali del territorio.

 

Al termine nei locali gentilmente messi a disposizione dagli organizzatori del vicino Circolo Alleluia sarà offerto un piccolo buffet




Cerimonia per commemorare l’architetto Massimo Baldi a trent’anni dalla scomparsa

Lunedì, esattamente nel giorno in cui, trent’anni prima, ci ha lasciato il celebre architetto – alle 17 la sala Maggiore del Palazzo comunale ospiterà una cerimonia commemorativa dedicata a Massimo Baldi.

Interverranno il sindaco Samuele Bertinelli, il presidente dell’Ordine degli architetti di Pistoia Alessandro Baldi, il presidente della Cassa di Risparmio di Firenze Giuseppe Morbidelli e l’architetto Lorella Zappalorti, delegata Inarcassa e curatrice della mostra La Pistoia di Massimo Baldi (1986-2016) – L’eredità di un architetto urbanista, che è stata visibile dal 2 al 18 aprile nei locali della biblioteca San Giorgio.

Saranno presenti l’onorevole e architetto Monica Baldi, figlia di Massimo, che condividerà con i presenti alcuni ricordi legati al padre, e l’onorevole e professore Antimo Cesaro, sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Nell’occasione tornerà visibile, dopo ben quarantasette anni, il plastico del progetto – non realizzato – per un nuovo tribunale da edificare nella zona di via Cosimo Trinci, ideato da Baldi su incarico del Comune di Pistoia nel lontano 1969.

La vita dell’architetto Massimo Baldi. Nato a Pistoia il 3 dicembre 1927, inizia l’attività professionale nello studio tecnico del padre Romolo. Negli anni ‘50 affronta il problema delle Case del popolo, sfrattate dai vecchi locali, e risolve il caso di Bottegone insieme a un collega fiorentino.

Due esperienze amministrative lo coinvolgono sul finire dello stesso decennio: la prima nel consiglio di amministrazione degli Istituti raggruppati e la seconda, con l’elezione a consigliere comunale iscritto nel gruppo socialista, quale vicesindaco fino al 1960.

Il 1957 è l’anno del matrimonio con Ernesta, che collabora con lui fino al 1975, seguito dalla nascita delle figlie Elisabetta e Monica.

Dal 1960 al 1970 ricopre il ruolo di presidente della Commissione censuaria comunale di Pistoia.

È membro del Comitato regionale per i beni culturali della Toscana, sindaco revisore del Centro studi di storia dell’arte, esperto dell’Ente provinciale del turismo di Pistoia, socio dell’associazione nazionale Centri storici e artistici e, dal 1972, membro del comitato tecnico dello Iacp (istituto autonomo case popolari) di Pistoia.

Per le sue competenze professionali viene nominato dal Consiglio regionale toscano, nel settembre 1972, membro della Commissione regionale tecnico-amministrativa – sezione urbanistica e beni ambientali –, incarico che manterrà fino alla scomparsa.

Nel 1981 viene eletto presidente dell’Ordine degli architetti della Provincia di Pistoia, appena costituito, e in seguito anche della Federazione degli ordini degli architetti della Toscana; incarichi ricoperti fino alla fine dei suoi giorni.

Il 2 maggio 1986 Massimo Baldi scompare, a Firenze, a seguito di un incidente stradale avvenuto nella notte fra il 13 e il 14 febbraio dello stesso anno, sull’autostrada A11, nel tratto Montecatini Terme – Pistoia, a poche centinaia di metri dalla città che aveva realmente amato e voluto sempre più moderna e funzionale.

L’archivio dell’attività professionale, immenso patrimonio costituito da progetti, disegni, studi e documenti, è stato dichiarato d’interesse culturale dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana ed è depositato all’Archivio di Stato di Firenze.

Per informazioni contattare il numero 0573 371690 o consultare il sito www.leggerelacitta.it.




Aldo Cecchi e la posta militare

Sabato 7 maggio a Prato presso l’Archivio di Stato (via Ser Lapo Mazzei, 41) si terrà il XIV “colloquio di storia postale” dell’Istituto di studi storici postali, dedicato alla posta militare ed alla memoria di Aldo Cecchi, fondatore dell’Istituto.

“Abbiamo scelto questo argomento – ricorda il direttore, Andrea Giuntini – poiché era il prediletto da Aldo. In questo modo desideriamo ricordarlo e ricordare il tempo, le energie, le risorse che in oltre trent’anni ha dedicato al nostro Istituto”.

Il programma:

9.30 saluti istituzionali

Daniele Cianchi, direttore dell’Archivio di stato di Prato
Matteo Biffoni, sindaco di Prato

Andrea Giuntini, direttore dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus

10.00 Beniamino Cadioli, “Aldo Cecchi: una lunga collaborazione umana e scientifica e la posta militare italiana nei suoi lavori”

10.30 Lorenzo Carra, “La posta militare austriaca nella Terza guerra d’indipendenza”

10.50 pausa caffè

11.10 Michele Caso e Beniamino Cadioli, “Posta aerea in Libia 1919-1922”

11.30 Andrea Giuntini, “La posta militare italiana nella Grande guerra. Organizzazione tecnologia risorse”

12.00 Graziano Mamone, “Posta aerea per prigionieri di guerra italiani nel Secondo conflitto mondiale. Un percorso di ricerca iniziato da Aldo Cecchi”

12.30 Bruno Crevato-Selvaggi, “L’archivio della Direzione superiore posta militare all’Istituto di studi storici postali onlus”

12.40 dibattito e conclusione.

Modera: Bruno Crevato-Selvaggi

Fonte: Istituto di studi storici postali




Il caso Rosselli. Un delitto di regime

Martedì 10 maggio, alle ore 21.30, in occasione della giornata di chiusura della mostra sulla storia del Partito d’Azione, curata da Rino Capezzuoli, presso la Sala Consiliare, interverrà Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli.

A seguire verrò proiettato il documentario Il caso Rosselli. Un delitto di regime, di Stella Savino e Vania Del Borgo.