La Shoa in Grecia

Lunedì 11 aprile, in Sala del Giglio nel Palagio di Parte Guelfa, l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, in collaborazione con il Comune di Firenze, presenta il volume del prof. Schminck-Gustavus, Inverno in Grecia. Guerra, occupazione, Shoa 1940-1944, cui interverranno lo stesso autore, il prof. Mysis Elisaf Preside della Comunità ebraica di Giannina ed il rabbino dott. J. Levi Capo della Comunità ebraica di Firenze (come da locandina allegata). L’iniziativa sarà introdotta dai saluti dell’Assessora Sara Funaro e da Matteo Mazzoni (Direttore ISRT) e da Silvia Governatori, magistrato.

Il volume analizza una pagina tragica della storia greca ed europea che essere fatta conoscere al pubblico italiano in quanto interpella anche il ruolo del nostro Paese nell’occupazione della penisola ellenica nel corso del Secondo conflitto mondiale. All’alba del 25 marzo 1944, nella città di Giannina, soldati della Wehrmacht, appoggiati da poliziotti greci, svegliarono con urla, bastonate e calci, tutti gli ebrei della città che vengono cacciati dalle loro abitazioni. Furono raccolti: 1725 uomini, donne e bambini. L’operazione, preparata nei minimi dettagli, si concluse alle ore 10 e una colonna di 80 camion partì per destinazione ignota. Tragicamente, il capo della comunità ebraica aveva esortato tutti ad ubbidire, perché credeva alle promesse del generale tedesco che l’aveva assicurato che si sarebbe trattato di un “trasferimento in nuovi insediamenti all’Est”. Non aveva mai sentito nominare Auschwitz. Solo pochissimi non si erano fidati delle promesse scappando in montagna dai partigiani. Dei deportati solo 92 ebrei di Giannina sono sopravvissuti. La maggior parte degli altri, appena arrivati ad Auschwitz, sono stati avviati direttamente alle camere a gas. Il libro descrive questa tragedia attraverso una pluriennale ricerca di testimonianze locali e conclude con una minuta descrizione dello scandalo giudiziario che nel dopoguerra portò all’impunità dei responsabili. Il libro è uscito in lingua greca e in lingua tedesca. Yad Vashem lo sta esaminando per traduzioni in inglese ed in ebraico.




Apertura straordinaria della Fondazione Spadolini

La Fondazione Spadolini Nuova Antologia propone una domenica particolare il 20 marzo prossimo, vigilia di primavera, in ricordo dei novant’anni dalla nascita di Giovanni Spadolini.

Il percorso consigliato si apre con la visita alla mostra «Una rivista, una città: Nuova Antologia negli anni di Firenze capitale 1866-1871», nella biblioteca della Fondazione aperta al pubblico nonostante il giorno festivo, via Pian dei Giullari 36/a (autobus 38 da Porta Romana).

 È altresì visitabile – su prenotazione – l’attigua casa di Galileo Galilei, via Pian dei Giullari 42 (alle ore 11,00 e alle ore 16,00) per gentile concessione dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

  Parcheggiando l’auto lungo il viale di Pian dei Giullari, con una piacevole passeggiata fra natura, storia e cultura, oltrepassando la dimora dove Francesco Guicciardini scrisse la Storia d’Italia, si raggiunge la «casa dei libri» cara a Giovanni Spadolini, a fianco della chiesa di Santa Margherita a Montici (via Pian dei Giullari, 139).

 Dal suggestivo giardino affacciato su Firenze è possibile abbracciare la città e i suoi monumenti, in un panorama unico che Terna ha appena liberato dai tralicci e dai cavi elettrici.

Su prenotazione è possibile fruire di visite guidate per piccoli gruppi all’interno della villa, ricca di collezioni di libri antichi, dipinti di artisti dell’800 e del ′900, cimeli e raccolte napoleoniche e risorgimentali.

 Per l’occasione sarà eccezionalmente esposta una selezione dei doni ricevuti dallo statista fiorentino. Tutti gli ingressi sono gratuiti. È consentito ai diversamente abili l’accesso in auto all’interno del viale.

  Orario di apertura dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 14,30 alle 18,00.

Info e prenotazioni: 055-687521, fondazione@nuovaantologia.it.

Sito: www.nuovaantologia.it




La storia delle donne nel sindacato

8 marzo 2016In occasione della Festa della Donna la Cgil Pisa organizza una giornata di studi dedicata al tema “La storia delle donne nel sindacato”. Martedì 8 marzo 2016, dalle ore 15 alle ore 18, presso la Cgil Pisa, Salone Franco Baroni, introdotte da Daniela Fabbrini, Responsabile Coordinamento Donne Cgil Pisa, interverranno Catia Sonetti, direttore Istoreco, con la relazione “La presenza femminile nella Cgil di Pisa. Le donne nel tessile e nel lavoro a domicilio: alcune riflessioni”, Gigliola Chiarieri, avvocato, con la relazione “Donne che lavorano nell’epoca della frantumazione dei diritti”. A seguito del dibattito e delle testimonianze interverrà per le conclusioni Dalida Angelini, Segretario generale Cgil Toscana.




L’Istoreco presenta i suoi archivi politici

archiviL’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco) presenta alla città i suoi preziosi archivi politici. L’iniziativa che prevede anche la possibilità di una visita guidata ai locali dove sono conservati i documenti, si terrà martedì 15 marzo, alle ore 16, presso la Sala conferenze dell’Istoreco, Complesso della Gherardesca, Via G. Galilei, 40, Livorno. L’iniziativa nasce in occasione della settimana “Ispirati dagli archivi” promossa dall’Associazione nazionale archivistica italiana (Anai) per far conoscere ai cittadini la ricchezza del patrimonio archivistico del nostro Paese e per richiamare le istituzioni a garantire risorse adeguate per la sua tutela e valorizzazione.

Prima della visita guidata sono previsti gli interventi di presentazione curati da Michela Molitierno, archivista, su Bruno Bernini: un protagonista sovranazionale della storia del Novecento, Gianluca della Maggiore, ricercatore, su Il progetto Istoreco-Sturzo sugli archivi della politica dei cattolici nella provincia di Livorno (1944-1994) e Catia Sonetti, direttrice Istoreco, su Uno sguardo al secondo Novecento attraverso i manifesti di Oriano Niccolai.

In pochi anni l’Istoreco è divenuto un punto di riferimento essenziale per la conservazione della documentazione riguardante la storia e le culture politiche livornesi, ma anche di tutto quel materiale che possa documentare la storia contemporanea locale in tutta la sua articolazione e complessità. Fin dalla sua nascita nel 2008 l’Istituto ha puntato molto su un’operazione di «salvataggio» dei documenti dei partiti politici di Livorno e provincia: e oggi nella sede al Complesso della Gherardesca sono conservati diversi metri lineari di materiale del Pci, Dc e Psi. Si tratta di un progetto ancora in fieri, partito nel 2010 con la confluenza nell’Istituto del patrimonio archivistico dell’ex Federazione del Pci e di una piccola parte di quello della Dc, Partito popolare italiano e Margherita.

Il materiale relativo al mondo comunista è certamente quello più consistente. Solo l’archivio del Partito Comunista (Federazione di Livorno), che copre gli anni che vanno dal 1944 al 1991, è diviso in 10 sezioni ed è composto da 523 fascicoli (contenuti in 131 buste) e 39 filmati. Nel 2013 l’Istoreco ha poi arricchito la propria raccolta con le carte di Bruno Bernini, figura di spicco nelle vicende politiche nazionali ed internazionali, nel cui archivio sono conservate diverse tipologie documentarie relative all’attività politica del deputato databili tra il 1950 ed il 2004. Preziosissimo è poi il materiale iconografico costituito in gran parte dalla produzione grafica (circa 2000 manifesti) realizzata da importanti personalità aderenti al Partito comunista e il cui corpus principale è rappresentato dai manifesti composti da Oriano Niccolai, al centro di mostre di successo che l’Istoreco ha organizzato negli ultimi anni.

Di notevole interesse è anche il Fondo del Partito Socialista: una raccolta donata all’Istoreco nel 2012 da Massimo Bianchi, figura di spicco del socialismo livornese, concernente materiale legato al Psi di Livorno, con carte, stampati e libri che aiutano la ricostruzione di questa vicenda dal dopoguerra al suo scioglimento.

Le ultime acquisizioni riguardano infine gli Archivi del movimento politico cattolico di Livorno e Provincia. La raccolta del materiale, ancora in corso di acquisizione, è nata nell’ambito del progetto ideato dall’Istoreco e dall’Istituto Sturzo di Roma e finanziato dalla Fondazione Livorno. Un progetto pilota che consiste in un’articolata operazione di recupero di documentazione conservata negli archivi privati di vecchi esponenti politici dei partiti cattolici livornesi.

Per maggiori informazioni:

Istoreco Livorno
Complesso della Gherardesca, via G. Galilei 40 – 57122
Tel. 0586809219
E-mail: istoreco.livorno@gmail.com
Sito web: www.istorecolivorno.it

Sito “Ispirati dagli Archivi”: http://new.archivisti2016.it/

 

 




Presentazione del Fondo librario “Mario Bini” all’Archivio storico di Empoli

Il prossimo Venerdì 11 marzo, all’Archivio storico, il Prof. Odoardo Piscini presenta il fondo librario “Mario Bini” dell’Associazione Turistica Pro Empoli nella sua nuova sede

Infatti la Biblioteca dell’Associazione Turistica Pro Empoli e per il ricco fondo librario “Mario Bini”, socio fondatore e appassionato studioso di storia locale ha trovato ospitalità presso l’archivio del Comune, in via Torricelli; sarà così garantita anche l’accessibilità al pubblico e la consultazione dei volumi negli orari di apertura dell’archivio storico oppure su appuntamento.

La raccolta è costituita da materiale composito e interessante. Una sezione è costituita da libri, periodici, fotografie, locandine frutto della “attività pubblicistica del Bullettino Storico Empolese” e delle iniziative organizzate dalla Pro Empoli: materiale a carattere locale oppure pervenuto da società storiche o altri enti in cambio dello stesso Bullettino. L’altra costituisce un fondo bibliografico molto eterogeneo, donato da Mario Bini all’Associazione. Oltre a opere monografiche di varie epoche sono presenti periodici importanti a carattere nazionale, come la rivista «Rassegna Nazionale» dal 1879 al 1933 o «Archivio Storico Italiano» fondata da Gian Pietro Vieusseux dal 1842 al 1912 e tante miscellanee di opuscoli dell’Ottocento e primo Novecento a carattere e scientifico, religioso e pedagogico.

Nella sede della Pro Empoli di Via Del Papa, Giuseppe Fabiani, da sempre impegnato nell’associazione turistica, si assunse l’impegno di riordinarla, ricomponendo opere e operando piccoli interventi di restauro per garantirne la conservazione. Con la stessa passione si è dedicato a redigerne un catalogo, contenente le informazioni essenziali delle monografie e dei periodici: di alcuni è stato fatto anche lo spoglio di tutti gli articoli. Fabiani ha accompagnato la biblioteca anche dopo il suo trasferimento presso l’Archivio storico e, con la stessa cura, l’ha collocata e ricomposta coadiuvato da Aldo Busoni, con la costante preoccupazione di consentirne la fruibilità e un uso pubblico.

Questo strumento, consultabile sul sito web della Pro Empoli e presso l’archivio storico, è un primo, irrinunciabile obiettivo, che potrà essere amplificato e perfezionato in un prossimo futuro dalla Biblioteca Fucini riversandone i dati nel catalogo collettivo della rete Reanet.

Quando poi vi saranno le condizioni il fondo potrà trovare la sua sede definitiva presso la Biblioteca Comunale.

Il prof. Odoardo Piscini, che conosce bene e apprezza la raccolta libraria, la presenterà il prossimo 11 marzo alle 17,30, nella conferenza che si terrà presso l’Archivio storico, a cui seguirà la visita guidata al fondo e al plastico in legno di Empoli dentro le mura, realizzato da Mario Bini e Renato Paci.




Presentazione “Quaderni di storia e cultura viareggina” n. 7

Sabato 12 marzo, alle ore 16.30 presso i locali della prestigiosa Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio, sarà presentato il numero 7 dei Quaderni di storia e cultura viareggina, rivista annuale della sezione territoriale di Viareggio dell’Istituto Storico Lucchese, interamente dedicato alla figura di Galileo Chini, eclettico e poliedrico artista che per molti anni lavorò in Versilia, in particolare a Viareggio. Il quaderno mira ad illustrare in parte quella che fu la storia di Viareggio nei primi decenni del Novecento e in parte le opere e gli interventi del Chini nella decorazione della nota località balneare.
Così, attraverso i contributi di Alessandra Belluomini Pucci, Paola Chini, Claudia Menichini, Annantonia Martorano, Gilda Cefariello Grosso, Sibilla Panerai, Maurizia Bonatti Bacchini, Vieri Chini e Elena Gonnelli si dipana la storia di quella che fu l’arte e la passione di Galileo Chini, in un lungo viaggio che dalla Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo nei pressi di Firenze, vide il grande artista muoversi verso Viareggio, passando però anche per la città termale di Montecatini, direttamente collegata a Salsomaggiore Terme, altro centro italiano “delle vacanze”.
A Tommaso Maria Rossi, direttore della sezione di Viareggio e della stessa rivista, il compito di coordinare l’evento, introdotto dai saluti del Sindaco Giorgio Del Ghingaro, dell’Assessore alla Creatività, Cultura, Educazione e Conoscenza, Rossella Martina e del Presidente dell’Istituto Storico Lucchese, Antonio Romiti.




L’8 marzo a Vaiano la storia di Teresa Meroni e la graphic novel dedicata alle 1500 fabbrichine che con lei marciarono per la pace

Furono arrestate e condannate per aver gridato “Abbasso la guerra”. Fu la sorte di tante donne che parteciparono alla marcia per la pace nel 1917, percorrendo tutta la Val di Bisenzio al seguito di Teresa Meroni.

E martedì 8 marzo alle 17 a Vaiano nella sala polivalente Lido Baldini, l’assessore alla Cultura e alle Pari opportunità Federica Pacini e la direttrice del CDSE Alessia Cecconi, con la collaborazione della Sartoria Auser, presentano la Graphic Novel che, in 30 tavole disegnate da Marco Perna, racconta la storia di questo straordinario episodio: 1500 donne, molte giovanissime, moltissime operaie nelle tante fabbriche della valle, che marciano per la pace, la parità fra uomini e donne e la libertà.

Dopo l’anteprima di Vernio, con la mostra allestita all’ex Meucci che si chiude proprio l’8 marzo, a Vaiano si presenta la pubblicazione che contiene la graphic novel Valdibisenzio 1917. Donne in marcia contro la guerra. Al termine è previsto un aperitivo a cura delle donne della Sartoria d Vaiano.

Nella pubblicazione curata dal CDSE c’è davvero un pezzo di storia di Vaiano. Anzitutto c’è l’elenco delle schedate, una cinquantina di nomi e cognomi di donne vaianesi arrestate dai Carabinieri nei giorni dal 2 al 5 luglio 1917, interrogate e anche condannate per aver manifestato contro la guerra. Le manifestanti riconducibili a Vaiano dovevano essere 5-600, ma da quei verbali di interrogatori emergono volti e storie di un passato legato al presenta. In marcia si era messa ad esempio la nonna del sindaco Primo Bosi, Umiltà Ciardi, figlia del fu Primo (il bisnonno del primo cittadini) che fu poi condannata a 5 giorni di carcere e 60 lire di multa. E arrestata insieme alla madre fu anche Natalina Quercioli, allora diciannovenne, che sarebbe poi diventata la levatrice di tutto il paese.

Realizzata dal CDSE nella cornice del progetto Toscana terra di lotte per la pace finanziato dal Consiglio Regionale per la Festa della Toscana 2015, la pubblicazione è a cura di Alessia Cecconi e Marco Perna con la collaborazione di Luisa Ciardi e Roberta Chiti per le ricerche d’archivio. I disegni sono di Marco Perna (che tra l’altro aveva la nonna e la zia nella marcia del 1917). Il libro aggiunge nuove fonti di archivio inedite, che ricostruiscono episodi e figure di manifestanti di Vaiano e Vernio, anche attraverso i verbali di interrogatori e testimonianze. Ogni nuovo documento ritrovato è stato abbinato a una tavola creata appositamente. Il filo delle ricerche aperte porta infatti alla luce inediti episodi e nuove figure di donne che parteciparono con Teresa alla marcia. E che, come lei, subirono la carica dei cavalleggeri, il processo pubblico, le condanne e in alcuni casi la prigione.

Per informazioni: www.comune.vernio.po.it, info@fondazionecdse.it, tel. 393 9182 565. La pubblicazione può essere richiesta al CDSE di Vaiano (www.fondazionecdse.it).




Pistoia, Montale, Quarrata: il nostro 900

Come stazioni di un viaggio immaginario in tre tappe, Pistoia, Montale e Quarrata mostrano il rilevante impatto avuto sulla cultura artistica contemporanea in un ciclo di incontri che si snodano fra l’11 e il 18 marzo.