Educazione alla legalità e alla cittadinanza

Il 6 giugno dalle 10,25 alle 12,25 si terrà presso l’Istituto Sarrocchi di Siena la tavola rotonda dal titolo “Educazione alla legalità e alla cittadinanza”.

Attingendo alla Costituzione come a un vero strumento educativo, il progetto si è dato come obiettivo quello di ragionare sulla nostra Carta Costituzionale, le sue origini, la sua straordinaria apertura di visione dell’uomo e dei suoi diritti ma anche la difficoltà a venire attuata e vissuta fino infondo. Il percorso ha riflettuto sulle regole, la tutela del bene comune, la responsabilità e la cittadinanza.

Alla tavola rotonda, che sarà un’ulteriore occasione di scambio e di riflessione sui temi trattati, parteciperanno: Riccardo Bardotti, responsabile della didattica dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea, Giulio Sica, ex magistrato e vicepresidente dell’Associazione Libera ed esponenti di altre associazioni.

La partecipazione degli ebrei livornesi alla Grande guerra

928 è il numero “ufficiale” dei caduti della Grande Guerra della città di Livorno, è il numero che risulta dalla consultazione del Ministero della Difesa. Sicuramente un numero per difetto perché si ricollega direttamente ai dati forniti nel 1928 durante il periodo fascista, relativi alle perdite in combattimento o in prigionia. Che fosse un numero per difetto lo si  può dedurre dal fatto che molti risultano “dispersi”, che di alcuni prigionieri non si sa la fine che possano aver fatto. Pertanto è lecito, ad una disamina accurata, ipotizzare che sia un numero, seppur di poco, più basso del reale. Quando però, per la città di Livorno, proviamo ad incrociare i dati del Ministero con il lavoro analitico svolto da Pierluigi  Briganti sulla partecipazione ebraica al conflitto, questa si rivela più significativa di quella verificabile nell’elenco dei  928 caduti e tale da porre più di un dubbio sulla veridicità della cifra iniziale. Dallo spoglio del primo elenco a nostra disposizione si poteva ricavare, in base al cognome, una presenza ebraica pari a 55 nominativi, non essendoci nessuna notizia relativa alla religione. Utilizzando invece la ricerca di Briganti arriviamo a determinare con sicurezza, poiché di ciascun nominativo compaiono il patronimico, il luogo di nascita e spesso il distretto militare di riferimento, il numero di 62 caduti. Una differenza di 7 individui sul totale pari ad un errore percentuale che sfiora il 9%. Non poca cosa. Caduti, come nella maggioranza dei casi  più per malattia che per il fuoco nemico. Ma lo sfoglio del testo di Briganti ci permette di entrare assai più a fondo nel merito analitico della partecipazione ebraica alla Grande Guerra. Ci troviamo in base alla sua ricerca di fronte ad un quadro di questo tipo:

zio di orefice1

Gastone Orefice, tenente ebreo livornese che morì in battaglia nel 1916 (Fondo privato famiglia Orefice)

Ufficiali generali: 2 (un tenente generale e un contrammiraglio)

Ufficiali superiori: 9

Ufficiali inferiori: 114

Sottufficiali e truppa: 86

Militari reperiti senza determinazione di grado: 8

Riepilogo che ci fornisce notizie  molto dettagliate e precise perché per ogni militare caduto ci dà non solo la paternità, il luogo e la data di nascita, ma anche quasi sempre dove è avvenuto il decesso, ci dice inoltre, per questo particolare campione, pure il distretto militare di riferimento. E’ proprio questo elemento in più che permette di evidenziare come dal distretto di Livorno non passarono soltanto i livornesi qui residenti ma transitarono anche decine di ragazzi, figli di livornesi, residenti all’estero, soprattutto nelle città del nord Africa o della Grecia ma che facevano riferimento a Livorno poiché i genitori e loro stessi non avevano mai rinunciato né alla cittadinanza italiana, né avevano abbandonato l’antico porto labronico. In tutto si tratta di 30 individui, per i quali è lecito ipotizzare che siano pure partiti volontari a conferma di quanto la storiografia sul tema ha da molto tempo accertato, cioè che il 1° conflitto mondiale è stato sentito dalla minoranza ebraica come una grande occasione d’integrazione, una occasione all’interno della quale inserirsi per meglio affermare la propria avvenuta e totale emancipazione. Le località d’origine si distribuivano su quattro diverse zone di partenza. La componente più numerosa arrivava dalla Tunisia (13 militari), al secondo posto si collocava l’Egitto (8 militari) e al terzo e quarto, la Turchia (7 militari) e la Grecia (2 militari). E’ una provenienza che riconferma quanto già sappiamo e sapevamo sulle comunità ebraiche del Mediterraneo. In base difatti alle nostre conoscenze, soprattutto per quanto riguarda la presenza livornese, la Tunisia è la più significativa e tale resta anche fino al secondo dopoguerra; al secondo posto vediamo l’Egitto che fu a lungo il luogo prescelto di molti commercianti che vi si avventurarono per fare affari e intrecciare relazioni. Meno importante sul piano numerico, comunque presente, è poi il caso delle città turche e greche, non specificate.

I dati su cui possiamo ragionare ci dimostrano anche l’alta percentuale dei graduati rispetto al totale a conferma dell’alto livello di alfabetizzazione della popolazione ebraica rispetto a quella italiana nel suo insieme. Percentualmente i graduati di questo campione toccano il 57% del totale degli ebrei livornesi partiti per la guerra, una quota altissima dove spicca un altro sottoinsieme, quello dei graduati: capitani, tenenti, maggiori, impegnati come medici e farmacisti nella Sanità. Continuando le nostre osservazioni sui nostri elenchi possiamo constatare che, come per il caso dei gentili, i nomi più ricorrenti che incontriamo si rifanno alle vicende risorgimentali o agli eroi della lirica e della letteratura. Abbiamo pertanto: Umberto, Carlo, Giuseppe, Giacomo, Athos ma troviamo anche i nomi della tradizione millenaria ebraica come: Moisé, Abramo Salomon, David, Isacco.

Facendo attenzione alle medaglie riportate incontriamo 13 medaglie d’argento, 5 di bronzo e 2 croci al valor militare. In totale 20 riconoscimenti di merito, a significare che, poco meno del 10% dei soldati che parteciparono al conflitto, ne fu insignito.

La tomba di Orefice (Fondo privato Famiglia Orefice)

La tomba di Orefice (Fondo privato Famiglia Orefice)

Ma il lavoro di Briganti ci permette anche un’altra lettura. Lo studioso aggiunge, credo anche per ragioni che possiamo definire morali, se l’individuo in esame, sopravvissuto al conflitto, è poi stato deportato. Incrociando la sua informazione con la ricerca di Liliana Picciotto Fargion, siamo anche in grado di scoprire se riuscirono a tornare vivi oppure no dall’esperienza dei campi di concentramento. Possiamo qui ricordare: Montecorboli Augusto, figlio di Vittorio, deportato ad Auschwitz, Ottolenghi Alessandro, figlio di Ernesto, anche lui deportato e ucciso ad Auschwitz, Pace Giacomo Giacobbe di Leone, deportato ed ucciso ad Auschwtiz. Tra i sottufficiali e i militari di truppa incontriamo nella stessa condizione: Luisada Augusto di Vittorio, deportato ed ucciso all’arrivo ad Auschwtiz, Menasci Raffaello di Enrico, deportato ad Auschwitz e morto a Varsavia, Pesaro Gualtiero di Leone, deportato ad Auschwitz e deceduto in località sconosciuta, Piperno Ernesto di Giuseppe, deportato ad Auschwitz, deceduto in località sconosciuta, Tedeschi Gino di Moisé, deportato e deceduto ad Auschwitz. In tutto otto soldati ai quali non servì per scampare alla deportazione, aver combattuto per l’Italia.

Questo elemento aggiunge tragedia a tragedia. Perché non solo la Grande Guerra fu un massacro per tutti e ovunque, ma per la minoranza ebraica essere partiti volontari come fu nella maggior parte dei casi, aver combattuto, aver ottenuto riconoscimenti al valor militare, non costituì  alcun motivo  per salvarsi la vita nel momento più tragico della persecuzione poiché si trovarono di fronte ad uno Stato fascista e smemorato.

Articolo pubblicato nel maggio del 2016.




“La rancura” a Lucca

Il nuovo romanzo "La rancura" di Romano Luperini sarà presentato a Lucca il prossimo giovedì 26 maggio 2016

Il romanzo “La rancura” di Romano Luperini sarà presentato a Lucca il prossimo giovedì 26 maggio 2016.

Il prossimo giovedì 26 maggio 2016, presso la Sala di Rappresentanza di Palazzo Ducale a Lucca, si terrà la presentazione de “La rancura”, nuovo ed intenso romanzo storico dello scrittore e critico letterario lucchese Romano Luperini, edito per i tipi di Mondadori. Patrocinata dal Comune di Lucca, dalla Provincia di Lucca e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Provincia di Lucca, l’iniziativa, che prenderà avvio alle ore 17:00, vedrà ad introdurre Nicola Barbato (ISREC Lucca), mentre a presentare il volume saranno Paolo Buchignani (Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria) e Massimiliano Tortora (Università degli Studi di Perugia). Sarà presente l’autore.

In allegato, la locandina dell’evento in .pdf




72° Anniversario dei Caduti di Pian d’Albero

Sabato 11 giugno, ore 9.30, Piazza Elia Dalla Costa (Firenze), ritrovo dei partecipanti.

Inni partigiani a cura del Coro 900 di Fiesole, deposizione delle corone, benedizione del monumento

Intervengono:
Ubaldo Nannucci, Presidente ANPI provinciale
Luigi Mannelli, Vicepresidente sezione ANPI Gavinana
Simone Neri Serneri, Presidente Istituto Storico della Resistenza in Toscana
Albertina Sollani, Presidente Istituto “Alcide Cervi” Gattatico
Rappresentante Comitato di Pian d’Albero

Commemorazione ufficiale a cura di Colonnello Lindsay Mac Duff Ambasciata britannica

Interventi delle Autorità civili

Concludono un rappresentante ANPI provinciale e Rossana Carresi Presidente ANPI Sezione Gavinana




NO PASARAN!

Sabato 28 maggio, alle ore 16.00, in Palazzo Medici Riccardi, Sale Fabiani, a Firenze, l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana e il Coro Novecento, in collaborazione e con il patrocinio della Città metropolitana di Firenze, vi invitano a

No Pasaran!

Concerto del coro 900 di Fiesole che canterà alcune delle più significative canzoni della guerra civile spagnola

Saluti delle Autorità della Città metropolitana

Interventi di Simone Neri Serneri (Presidente ISRT) e Paolo Mencarelli (ISRT)




Romano Stefanelli (1931-2016), ricordo di un maestro del nostro tempo

Lunedì 23 maggio, ore 17,00

Firenze, Auditorium Ente CRF, Via Folco Portinari 5/r

Romano Stefanelli (1931-2016), ricordo di un maestro del nostro tempo

profilo critico e storico-artistico di Luciano Pelizzari

testimonianze di Mirella Roselli Stefanelli e Massimo Callossi

con la partecipazione di Rossella Segreto Annigoni

ingresso libero fino ad esaurimento posti

prenotazione obbligatoria emanuele.barletti@entecarifirenze.it




Cardini a Livorno su “La crisi del Mediterraneo”

La Camera di Commercio di Livorno

La Camera di Commercio di Livorno

Lunedì 6 giugno alle 17.00 nella sala Isola d’Elba della Camera di Commercio di Livorno si parlerà de “La crisi del Mediterraneo”.

L’argomento sarà sviluppato dal Prof. Franco Cardini e dal del Dott. Sergio Costalli, Presidente CCIAA. A moderare l’incontro sarà Enrico Dello Sbarba, direttore del circolo culturale “Il Centro”.

Si tratta del secondo appuntamento di un ciclo di incontri dal titolo “A carte scoperte: l’archivio storico e la biblioteca camerale raccontano” promosso dal servizio di Biblioteca ed Archivio storico della Camera di Commercio, che si propone di contribuire all’accrescimento della cultura d’impresa, indispensabile oggi più che mai per navigare nelle incerte acque del contesto economico nazionale e internazionale. L’appuntamento del 6 giugno è organizzato con la collaborazione di circolo culturale “Il Centro” e Fidapa Livorno.

Ingresso libero, previa compilazione del form di partecipazione.




Strage di Via dei Georgofili – XXIII anniversario

Giovedì 26 Maggio 2016

Firenze Convegno
ore 17.30 – Auditorium di Sant’Apollonia
Via San Gallo 25/a – Firenze
Le nuove generazioni e il diritto a essere informati, l’impegno del MIUR
Premiazione da parte dell’Associazione “Cultura legale”, in collaborazione con l’Associazione tra i familiari delle vittime, degli studenti che hanno partecipato al concorso regionale realizzando il manifesto per l’anno 2016 in ricordo della strage.
Partecipano:
Vittorio Bugli, Assessore alla Presidenza della Regione Toscana
Pietro Grasso, Presidente del Senato
Giovanna Maggiani Chelli, Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Gabriele Toccafondi, Sottosegretario del MIUR
Bernard Dica, Parlamento regionale degli studenti della Toscana
Rosy Bindi, Presidente Commissione Parlamentare d’inchiesta Antimafia
Rodrigo Merlo, Procuratore aggiunto Procura della Repubblica di Firenze
Alessandro Crini, Sostituto Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Firenze
Giuseppe Nicolosi, Procuratore Capo della Repubblica di Prato
Conduce l’incontro:
Francesco Nocentini, giornalista
Commemorazione della Strage
ore 21.00 – Piazza Signoria – Arengario di Palazzo Vecchio
in caso di pioggia: Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento
Ore 21.00 – Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze

Ore 22.00 – Saluti delle Istituzioni locali
Interventi:
Dario Nardella, Sindaco di Firenze
Pietro Grasso, Presidente del Senato
Giovanna Maggiani Chelli, Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Gabriele Toccafondi, Sottosegretario del MIUR
Rosy Bindi, Presidente Commissione Parlamentare d’inchiesta Antimafia

Ore 22.30 – Il Rigoletto
Duca di Mantova, Enrico Nenci – Rigoletto, Lisandro Guinis – Gilda, Sabrina Enrichi – Sparafucile, Romano Martinuzzi – Maddalena, Nadia Pirazzini – Giovanna, Barbara Nizzi – Conte di Monterone, Luciano Roberti – Marullo, Giovanni Mazzei – Conte di Ceprano, Massimo Naccarato – Contessa di Ceprano, Francesca Cataoli – Matteo Borsa, Leonardo Melani – Usciere, Umberto Nizzi – Paggio, Arianna Abenante
maestro del coro, Enrico Rotoli
direzione musicale, Fabiano Fiorenzani
Coro di Montughi
Orchestra del Carmine
regia, Alessandra Vadalà – scene e costumi, Antonella Casadei – service luci, EPA sound
organizzazione, Cristina Conticelli
in collaborazione con Spazio BeN aps, Coro di Montughi, Orchestra Il Carmine Firenze, EPA sound

Conduce la serata Giulia Weber

Saranno presenti alle manifestazioni studenti e insegnanti delle scuole:
ITT Marco Polo di Firenze – ISIS Leonardo da Vinci di Firenze – Istituto Russell Newton di Scandicci- Istituto Dante Alighieri di Firenze
Venerdì 27 maggio 2016
ore 1.00 – Piazza della Signoria
Partenza da Palazzo Vecchio del corteo formato dai Gonfaloni del Comune di Firenze, della Città Metropolitana e della Regione Toscana, con i labari delle Associazioni di Volontariato.

ore 1.04 – Via dei Georgofili
Deposizione di una corona d’alloro sul luogo dell’attentato

ore 8.30 – Cimitero di La Romola, San Casciano in Val di Pesa
Deposizione di un cuscino di rose sulla tomba della famiglia Nencioni

ore 9.00 – La Romola, San Casciano in Val di Pesa – Giardino del Tramonto
Gli alunni dell’IIP Gianni Rodari di Cerbaia, a conclusione del loro percorso scolastico sulla legalità, ricorderanno la strage

ore 9.00 – Cimitero Sarzanello, Sarzana
Deposizione di un cuscino di rose sulla tomba di Dario Capolicchio

ore 9.00 – Chiesa di San Carlo – Via Calzaiuoli
Celebrazione della Santa Messa in suffragio delle vittime

ore 10.30 – Accademia dei Georgofili – Logge Uffizi Corti
Esposizione dell’intera raccolta di disegni e degli acquarelli del Maestro Luciano Guarnieri

ore 10.30 – Biblioteca delle Oblate – Sala Conferenze
Nell’ambito della presentazione del libro “Immaginando l’acqua” saluti della Vicesindaca Cristina Giachi e ricordo dell’anniversario della strage di Via dei Georgofili con lettura del testo di Francesco Colonna realizzata dagli allievi del laboratorio teatrale “La stanza dell’attore” del Liceo Classico Michelangiolo di Firenze a cura di Giovanni Micoli

Indicazioni per il convegno del 26 maggio:
http://www.regione.toscana.it/legalita

Segreteria Organizzativa:
Regione Toscana Centro di documentazione “Cultura Legalità Democratica” – Piazza del Duomo, 10 Firenze
www.regione.toscana.it/cld
cld@regione.toscana.it
Regione Toscana URP numero verde: 800860070

Informazioni per gli eventi del 26 maggio in Piazza della Signoria
Segreteria Organizzativa:
Comune di Firenze – Piazza della Signoria
www.comune.fi.it
Ufficio Cerimoniale tel. 055 2768016